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Biografia: Elisabetta D'Austria [Sissi]

Dalla nascita alla morte e notizia generali dei figli

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    Anche a meeeeeeeeeeeeeeeee :canta: Anch'io adoro Sissi e Maria Antonietta :abbraccio:

    Secondo me, per Sissi, da un lato è stato positivo il fatto che sia stata assassinata. Per lei la paura più grande era quella di invecchiare quindi con il tempo, sarebbe diventata ancora + malinconica, depressa,ossessionata, ecc... Non si è mai sentita a casa da nessuna parte ed era sempre alla ricerca di quel qualcosa che poi non ha mai trovato... Per come era lei, la morte che ha avuto la vedo, per quel ke può esserlo, serena. Non si è neanche accorta di nulla, quindi si è anche addormentata. Con tutte le morti ke avrebbe potuto avere, quella che le è toccata è stata la + preferibile.

    Si, i film sono parecchio romanzati :sorriso:
    Io ho letto moltissime biografie e da tutte comprendo ke il periodo più felice, se così lo si può definire, è stato il fidanzamento. Appena sposati, sono iniziati subito i problemi e Sofia (madre di Franz) benkè volesse veramente bene a Sissi e tutto quello ke faceva lo faceva x amore, ha sbagliato il modo, rovinando nn solo Sissi ma anche la vita familiare con Franz.
    All'inizio Sissi riusciva ad andare ad avanti, nonostante le liti con Sofia,l'allontanamento dei figli, la corte ostile e Franz ke continuava a trascorrere con lei poco tempo oltre al fatto ke la teneva lontana dagli affari di stato nn perkè la ritenesse incapace ma perkè le voleva evitare altre sofferenze ma così facendo la fece sentire come una bambina e un ornamento da esporre solo alle cerimonie... solo ed esclusivamente x amore di Franz e i figli, ma quando quest'ultimo comincia ad avere un amante (problemi di stato e contemporaneamente problemi con Sissi che si sente sempre + male grazie a Sofia e alla corte, quindi lui cerca conforto altrove) Sissi comincia a lasciarsi andare e si sente "rifiutata" persino dall'uomo ke ama e così inizia la "malattia" di Sissi ke la porta lontano da Franz e i bambini x 2 anni... (Franz da allora avrà ancora amanti) In questi due anni, continuano gli alti e bassi x la malattia e contemporaneamente comincia a capire che la sua bellezza può essere sfruttata oltre al fatto che tutto questo la cambierà moltissimo facendola diventare moltissime volte menefreghista ed egoista sia nei riguardi di Franz,dei figli (non di Maria Valeria però) ke come imperatrice. Capirà che usando la carta "dell'abbandono" e sfruttando l'amore e la devozione di Franz x lei, potrà ottenere e influenzarlo moltissimo togliendo sempre di più l'influenza della madre Sofia sul figlio.
    Comincia a voler essere informata in politica, a voler l'esclusiva su quanto riguarda i figli e la loro educazione e anche tutto quello ke riguarda lei e le sue dame e comincerà anche a viaggiare incurante dei problemi di Franz sia come imperatore ke come marito. In quel perioso Franz capirà di non aver più la Sissi dolce e serena ke ha amato ma una donna diversa, consapevole e pronta a lottare.
    Sissi non avrà mai amanti, benkè con il conte Gyula Andrássy, si creerà più un amore intellettuale ke fisico. Sissi non crederà mai all'amore fisico fose perkè troppo giovane quando si sposò e con i problemi futuri e i doveri in quanto imperatrice, la resero "riluttante" all'amore fisico e ad altre cose.

    Si creeranno molte storielle su di loro, come ad esempio ke l'ultima figlia, nata appunto in Ungheria, sia figlia di Andrassy, ma Franz non crederà mai e difenderà sempre la moglie. Sa che Sissi non è una donna molto propensa all'amore fisico (non lo è neanke con lui) ma nonostante sia un po geloso di Andrassy e delle altre persone che passano del tempo con lei, la appoggerà sempre su questi amori intellettuali ke avrà nel corso della sua vita.
    Con il passare degli anni, Sissi si sentirà un po in colpa x aver lasciato solo Franz, ma capisce ke ormai è troppo tardi e ke quello ke effettivamente vuole non succederà mai (essere come qualsiasi innamorati) quindi farà amicizia con l'attrice Katharina Schratt facendola diventare amica e amante di Franz (lo sarà fino alla sua morte).
    Scelse lei perchè andando con Franz a una sua rappresentazione teatrale, notò l'interesse di Franz per la donna (Franz si interessò alla donna non perchè fosse giovane ma perchè gli ricordava com'era Sissi quando la "conobbe", allegra, vitale,ecc...) e Sissi, sapendo di non essere stata una buona moglie, presa un po dai sensi di colpa, avviò consapevolmente e consenzialmente questa loro relazione.

    Da un lato dico ke fece bene a comportarsi così, in fondo Franz l'ha letteralmente strappata alla sua vita "libera" x chiuderla in un palazzo d'oro dove nn vi era nessuna privacy ecc...e pretendendo ke si abituasse subito e x quanto trascorresse i pochi momenti liberi con lei, e quindi magari lei poteva sentirsi "felice" e accontentarsi di quei pochi brevi momenti (come fece all'inizio), la zia Sofia compensava tutto il resto pretendendo da lei e decidendo tutto quello ke le riguardava. Trovo normale ke Sissi abbia iniziato a essere depressa appena il giorno dopo il matrimonio, e penso anke, ke se fossero stati più comprensivi e Sofia invece di comandare lei avesse "guidato" e "insegnato" a Sissi cosa era giusto e cosa sbagliato, e nn andandole sempre addosso, Sissi sarebbe potuta essere una buonissima Imperatrice d'Austia e nn solo d'Ungheria e una madre, una moglie, una donna e una persona migliore. Se nn altro nn avrebbe sofferto come ha sofferto. E'nata troppo tardi, per me sarebbe dovuta nascere al tempo di maria Teresa, lì sarebbe stata apprezzata di più :ammiccante:
     
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    Elisabetta D'Austria (Sissi)

    Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach (Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 – Ginevra, 10 settembre 1898) nata duchessa in Baviera, fu imperatrice d'Austria, regina apostolica d'Ungheria e regina di Boemia e di Croazia come consorte di Francesco Giuseppe d'Austria. Figlia del duca Massimiliano Giuseppe in Baviera e di Ludovica di Baviera, sposò nel 1854 l'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria, suo cugino primo. Entrata in contrasto con il rigido ambiente della corte viennese e con la suocera, l'arciduchessa Sofia, Elisabetta finì per inimicarsi l'alta aristocrazia e, allontanatasi dal consorte, si ritirò per lo più a vita privata, abdicando ai suoi oneri di sovrana. Elisabetta si riaccostò al marito dopo la sconfitta di Sadowa e contribuì alla riconciliazione con gli ungheresi nel 1867. Dopo la morte del figlio Rodolfo, si ritirò sempre di più nell'ombra e trascorse i suoi ultimi anni in un perpetuo viaggio sul Mediterraneo. Nel 1898, a Ginevra, fu pugnalata mortalmente, mentre stava per imbarcarsi su un battello, dall'anarchico italiano Luigi Lucheni. Nel XX secolo, grazie al successo della trilogia di film diretti da Ernst Marischka, divenne celebre con il nome di principessa Sissi.

    Elisabetta D'Austria (Sissi)


    Francesco Giuseppe (Franz)


    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:12
     
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    1° Figlia - Sofia
    (morta a poco più di due anni)



    Sofia Federica Dorothea Maria Giuseppa d'Asburgo-Lorena, arciduchessa d'Austria (Vienna, 5 marzo 1855 – Budapest, 29 maggio 1857), era la primogenita di Francesco Giuseppe I d'Austria e di Elisabetta di Baviera.

    La nascita

    Quando la piccola Sofia nacque, un anno dopo il matrimonio dei genitori, i rapporti già tesi tra Elisabetta e la suocera Sofia di Baviera si ruppero inesorabilmente per non ristabilirsi mai più. Prima di tutto, alla bambina venne messo il nome della nonna senza neanche consultare la madre. Essendo la ribelle Elisabetta molto giovane, e inoltre mai ritenuta adatta dalla suocera ad essere moglie e madre di imperatori, Sofia si sentì legittimata ad assumersi la piena responsabilità dell'educazione della nipote. All'insaputa dell'imperatrice pertanto aveva disposto che gli appartamenti della piccola arciduchessa fossero vicini ai suoi. Quando Elisabetta lo venne a sapere divenne furibonda e cercò di parlarne al marito, il quale però dava pieno appoggio alla madre. Inoltre Elisabetta poteva fare visita alla bimba soltanto in presenza della suocera.

    La morte

    Il malcontento fu tale che l'imperatrice quasi rapì le figlie Sofia e Gisella, nata un anno dopo, per poterle portare con sé in un viaggio in Ungheria. Il suo gesto estremo fu fatale: le bambine si ammalarono gravemente e furono in fin di vita. Gisella riuscì a guarire miracolosamente. Sofia invece morì. Per Elisabetta lo shock fu tale che dovette rassegnarsi alla triste prospettiva di vivere succube delle decisioni degli altri. Inoltre cominciò da allora a soffrire di gravissime forme di depressione, che l'avrebbero portata a fuggire spesso dall'opprimente corte austriaca e a dedicarsi al suo corpo, l'unica cosa su cui le fu concesso di comandare. Iniziò così anche a soffrire di anoressia e di altre malattie psichiche. Inoltre l'imperatrice, si dedicò anche alla cultura: imparò varie lingue e divenne poetessa: Nel 1981 è stato pubblicato il suo " Diario poetico". La morte della figlioletta contribuì a rendere triste e scontroso il suo carattere.


    In questa img Sissi, porta al polso, un bracciale con il ritratto della figlia morta da poco, in suo ricordo



    2° Figlia - Gisella

    Gisela-van-oostenrijk_Austria

    Gisella Luisa Maria d'Asburgo-Lorena, arciduchessa d'Austria e principessa reale d'Ungheria (Laxenburg, 12 luglio 1856 – Monaco di Baviera, 27 luglio 1933), era la seconda figlia di Francesco Giuseppe Imperatore d'Austria e di Elisabetta di Baviera.

    Infanzia

    Sebbene fosse stata battezzata Gisella con due L, lei scrisse sempre il suo nome con una sola L. Il suo nome venne scelto per ricordare la principessa Gisella di Baviera che sposò il re d'Ungheria e unì la corona bavarese e quella ungherese. Sull'educazione dei figli, Elisabetta e la suocera Sofia di Wittelsbach ebbero forti divergenze in quanto la seconda si riteneva in dovere di seguire la loro istruzione senza interpellare la nuora. Una volta, presa dalla rabbia e dalla frustrazione, l'imperatrice portò con sé le figlie Sofia e Gisella in una visita di Stato nella sua amata Ungheria. Le bambine si ammalorono gravemente e la primogenita morì a soli due anni. Elisabetta si incolpò dell'accaduto e la sua ribellione si tramutò in rassegnazione.

    Matrimonio

    Nel 1873 Gisella sposò Leopoldo di Baviera, divenendo principessa di Baviera. Il matrimonio fu malvisto da molti in quanto svantaggioso per una figlia dell'imperatore. La coppia andò a vivere a Monaco di Baviera. Alla sua partenza, il fratello di Gisella Rodolfo pianse molto la perdita della sua compagna d'infanzia e anche Francesco Giuseppe ne fu commosso. L'unica ad apparire più tranquilla fu Elisabetta. Madre e figlia infatti erano quasi come due estranee, educate in modo diverso: la seconda fu allevata rigidamente e impeccabilmente come una perfetta figlia imperiale dalla nonna, mentre la prima era cresciuta libera di correre per i giardini e i boschi di Possenhofen. Elisabetta aiutò comunque a realizzare la scelta della figlia di sposare Leopoldo convincendo il marito e anche il genero stesso, che prima del fidanzamento era promesso alla principessa Amalia di Sassonia-Coburgo-Kohary. Successivamente Amalia avrebbe sposato Massimiliano, fratello di Elisabetta.

    Il matrimonio fu felice e a Gisella furono risparmiate dal destino tutte le sofferenze che aveva patito la madre. La coppia ebbe 4 figli:
    • Principessa Elisabetta Maria (1874-1957), che sposò Otto Ludovico Filippo Graf von Seefried auf Buttenheim
    • Principessa Augusta Maria (1875-1964), che sposò Giuseppe Augusto d'Asburgo-Lorena, Arciduca d'Austria
    • Principe Giorgio di Baviera (1880-1943), che sposò l'arciduchessa Isabella d'Asburgo-Teschen (annullato nel 1913)
    • Principe Corrado (1883-1969) sposò la Principessa Bona Margherita di Savoia-Genova (1896-1971).

    Immagini


    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:46
     
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    3° Figlio - Rodolfo

    Rodolfo d'Asburgo-Lorena, erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico, Arciduca d'Austria (Vienna, 21 agosto 1858 – Mayerling, 30 gennaio 1889), era figlio dell'imperatore Francesco Giuseppe e di Elisabetta di Baviera. La sua morte, apparentemente per suicidio, insieme alla sua amante, la baronessa Maria Vetsera, al casino di caccia di Mayerling, nel 1889, fece discutere in tutto il mondo e consegnò la carica di erede al trono dell'Impero all'Arciduca Francesco Ferdinando.

    Vita

    Rodolfo Francesco Carlo Giuseppe nacque il 21 agosto 1858 nei castelli di Laxenburg, presso Vienna, primo (ed unico) figlio maschio dell'imperatore Francesco Giuseppe e di Elisabetta di Baviera. Sotto l'influenza del suo tutore Ferdinand von Hochstetter (destinato a divenire il primo direttore del Naturhistorisches Museum), Rodolfo si appassionò alle scienze naturali, cominciando, assai giovane, una collezione di minerali. In contrasto con le attitudini conservatrici del padre, Rodolfo coltivò una visione politica spiccatamente liberale, più vicina a quella della madre (alla quale, peraltro, lo legava un rapporto piuttosto formale e non ricco di calore). Egli era, forse, ostile al patto di ferro che legava Vienna alla Germania di Guglielmo II. A Rodolfo il padre non affidò mai importanti mansioni di politica interna proprio perché le sue idee erano assai distanti da quelle del figlio. Tuttavia riconobbe in Rodolfo uno straordinario uomo diplomatico e per questo, dopo una certa età, lo inviò in tutta Europa a negoziare e rappresentare la monarchia asburgica. Il 10 maggio 1881, Rodolfo sposò la principessa Stefania del Belgio, figlia del re dei belgi Leopoldo II. La cerimonia venne celebrata nella antica Chiesa degli Agostiniani di Vienna, con la pompa e lo splendore di un matrimonio di stato. Rodolfo sembrava sinceramente innamorato, nonostante la madre giudicasse la nuora come una "sciocca impacciata".
    Il rapporto, poi, degenerò e all'epoca della nascita della loro unica figlia, l'Arciduchessa Elisabetta, il 2 settembre 1883, il matrimonio era già in crisi e Rodolfo si rifugiava nel'alcool e in compagnie femminili occasionali.
    Le idee di Rodolfo, ora, venivano contrastate anche dalla moglie. Rodolfo, proprio per le sue idee ritenute rivoluzionarie, veniva spesso fatto pedinare dalla corte asburgica. Le sue frequentazioni erano viste con molto sospetto e da molti era ritenuto un socialista. La sua passione per l'ornitologia era grande. ebbe sempre forti legami con l'Ateneo viennese e veniva spesso invitato all'inaugurazione di fiere e mostre di tema scientifico. La sua passione e bravura nel campo erano indiscusse. Dopo aver contratto una malattia sessuale per un rapporto con un'attrice polacca, ed averla trasmessa anche alla moglie Stefania, era sicuro di non poter più avere figli maschi e di non dare, dunque, un erede al trono. Le avventure amorose extraconiugali di Rodolfo si fecero sempre più numerose. La più importante delle sue amanti fu Mizzi Caspar. Solo poco prima del suicidio, ormai fisicamente e psicologicamente debilitato dall'alcool e dalla morfina, conobbe Maria Vetsera.
    Rodolfo e Stefania del Belgio Nel 1887, Rodolfo acquistò un edificio di campagna a Mayerling e lo adattò a casino di caccia. Nell'autunno del 1888, all'età di 30 anni, incontrò la diciasettenne baronessa Marie Vetsera. Questa lo adorava e si diceva pronta a tutto per lui. Le testimonianze concordano con l'impressione che Rodolfo non condividesse tale illimitata passione, benché non le fosse indifferente.

    Il patto di suicidio di Mayerling

    All'indomani del suicidio, la versione ufficiosa attribuì la tragica decisione alla richiesta, avanzata da Francesco Giuseppe al figlio, di troncare la relazione. Rodolfo avrebbe sparato alla testa dell'amante, per poi uccidersi egli stesso. In ogni caso, al fine di permetterne il seppellimento all'interno del mausoleo degli Asburgo (la Cripta dei Cappuccini) Rodolfo venne dichiarato in stato di ‘disordine mentale'. Il cadavere della Vetsera venne, invece, traslato nel cuore della notte e segretamente sepolto nel cimitero della abbazia di Heiligenkreuz. Francesco Giuseppe trasformò Mayerling in un convento penitenziale delle suore carmelitane.

    Conseguenze del suicidio

    La morte dell'erede al trono provocò la crisi definitiva del matrimonio fra Francesco Giuseppe ed Elisabetta di Baviera, circostanza che apparve evidente a tutti gli osservatori contemporanei. La carica di erede al trono venne, quindi, trasmessa al fratello di Francesco Giuseppe, l'arciduca Carlo Ludovico. Dopo la sua morte, il 19 maggio 1896, l'onore passò al di lui figlio maggiore, arciduca Francesco Ferdinando. Dopo il suo assassinio a Sarajevo, il 28 giugno 1914, l'onore passò al figlio del di lui fratello, Carlo. Sarà, finalmente, quest'ultimo a succedere al vecchio Francesco Giuseppe, dopo la sua morte, avvenuta il 21 novembre 1916. Probabilmente, se Rodolfo fosse sopravvissuto, Francesco Giuseppe avrebbe forse abdicato in suo favore (come già aveva fatto, costretto, il suo immediato predecessore, Ferdinando I). Ciò che rifiutò, invece, di fare a favore dell'assai poco amato Francesco Ferdinando. La grande collezione di minerali di Rodolfo venne depositata presso la facoltà di agricoltura dell'Università di Vienna.

    Rodolfo con la moglie Stefania del Belgio


    L'amante Maria Vetzera


    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:58
     
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    4° Figlia - Maria Valeria



    Maria Valeria d'Asburgo-Lorena, arciduchessa d'Austria (Buda, 22 aprile 1868 – Wallsee-Sindelburg, 6 settembre 1924), era l'ultima dei figli di Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena, Imperatore d'Austria e Re d'Ungheria, e della sua consorte Elisabetta di Baviera "Sissi". I nomi che le furono imposti sono Maria Valeria Matilde Amalia ma in famiglia era chiamata Valerie.

    Infanzia

    Maria Valeria nacque ad Ofen (Buda) in Ungheria. L'Imperatrice Elisabetta era particolarmente attaccatta a Valeria, nata dieci anni dopo il terzo figlio della coppia imperiale e che le fu permesso di allevare in contrasto con i primi tre che le erano stati portati via durante l'infanzia e allevati dalla madre dell'Imperatore, l'Arciduchessa Sofia. Sofia stessa scrisse alla madre dell'Imperatrice "Sissi è completamente assorbita dal suo amore e le cure per questo piccolo ed irresistibile angelo" Era di gran lunga il figlio prediletto da Elisabetta, ed alcuni cortigiani alludevano acidamente come "Die Einzige" ("figlio unico"), perché Elisabetta prestava molte più attenzioni a lei che i suoi fratelli. Valeria voleva molto bene a sua madre, ma secondo i suoi diari, spesso si sentiva imbarazzata e sopraffatta dalle attenzioni di Elisabetta verso di lei, in particolare, come lei stessa era di natura modesta e pratica. Un altro dei nomignoli di Valeria era "La Figlia Ungherese" poiché la sua nascita era una concessione da parte di Elisabetta, che detestava il contatto intimo e le gravidanze, in cambio di una conciliazione di Francesco Giuseppe con l'Ungheria, il territorio più vasto dell'Impero. Questo processo culminò nella loro comune incoronazione a Budapest l'8 giugno 1867, come Re e Regina d'Ungheria. Valeria nacque poco più di nove mesi dopo. Elisabetta scelse deliberatamente l'Ungheria come luogo di nascita per suo figlio; nessun bambino reale era nato in Ungheria da secoli. Se Valeria fosse stata un maschietto le sarebbe stato imposto il nome di Stefano come il re canonizzato dell'Ungheria e suo santo patrono. Secondo la storica Brigitte Hamann, un bimbo nato dalla Regina d'Ungheria nel castello di Budapest, avrebbe aumentato la sua possibilità di diventarne un giorno il re, nel caso che l'Ungheria si fosse separata da tutto l'impero austriaco, e ci fu sollievo universale alla corte di Vienna che Valeria fosse una femmina. Cattivi pettegolezzi sostenevano che il padre di Valeria era in realtà l'amico e ammiratore di Elisabetta, il conte nonché Primo Ministro ungherese Gyula Andrássy, ritenuto amante di sua madre. Queste voci durarono per tutta la sua infanzia, ferendola profondamente. Tuttavia, Valeria fisicamente somigliava all'Imperatore molto più di qualsiasi altro dei suoi fratelli, ancora di più che divenne adulta che alla fine le voci cessarono. Dovuta all'atmosfera che si creò intorno, Valeria comunque, sviluppò un'antipatia continua verso tutto ciò che avesse a che fare con l'Ungheria, esasperato dalle insistenze di Elisabetta perché le si parlasse solo in ungherese. Fu felice quando le fu dato il permesso di parlare in tedesco con il padre, che lei adorava. In più, parlava inglese, francese ed italiano correttamente, amava scrivere commedie e poesie, ed era una dilettante artista di talento che si divertiva a dipingere fiori. Era una grande sostenitrice del Burgtheater e andava ai suoi spettacoli spesso.

    Matrimonio

    Il 31 luglio 1890 a Ischl, Valeria sposò l'arciduca Francesco Salvatore d'Asburgo-Toscana, nipote del granduca Leopoldo II di Toscana e della principessa Maria Antonietta delle Due Sicilie. Si erano incontrati ad un ballo nel 1886, ma Valeria aspettò diversi anni per essere sicura che i suoi sentimenti verso Francesco Salvatore fossero abbastanza forti da poter fare un matrimonio di successo. Si era sperato da molti a corte, che avrebbe sposato qualcuno come il Principe Ereditario di Sassonia o il Duca di Braganza, era corteggiata anche dal Principe Alfonso di Baviera. Elisabetta, comunque, dichiarò che a Valeria sarebbe stato permesso di sposare anche uno spazzacamino se i suoi sentimenti fossero stati sinceri nei suoi confronti (in contrasto con gli altri figli che entrambi avevano fatto matrimoni dinastici). Valeria scelse Francesco Salvatore per amore, un principe relativamente minore dal ramo toscano della famiglia imperiale austriaca, che non aveva grande ricchezza da offrire, ed Elisabetta, come promesso, sostenne la figlia preferita. Ciò causò una profonda incrinatura tra Valeria verso la sorella, l'arciduchessa Gisella ed il fratello, il Principe Ereditario Rodolfo per un certo periodo, ma alla fine Rodolfo si rassegnò al matrimonio quando Valeria e Francesco Salvatore si fidanzarono ufficialmente nel Natale del 1888. La solenne rinuncia di Valeria ai suoi diritti al trono austriaco, necessarie per la celebrazione del matrimonio, si tenne alla Hermesvilla il 16 luglio 1890. La festa di nozze della giovane coppia seguì alla cerimonia nella chiesa parrocchiale di Bad Ischl il 31 luglio. La cerimonia fu celebrata dall'allora Vescovo di Linz, Franz Maria Doppelbauer. Successivamente, Francesco Salvatore e Valeria trascorsero la luna di miele in Italia, Svizzera e Baviera.

    Vita successiva

    In principio, Valeria e Francesco Salvatore, vissero a Schloss Lichtenegg. L'11 giugno 1895, la coppia acquistò Schloss Wallsee sullam riva del Danubio dall'allora proprietario il Principe Alfredo del Regno Unito e lo ristrutturarono completamente. Quando i lavori terminaro, il 4 settembre 1897 si tenne una cerimonia per celebrare il loro trasferimento nel nuovo palazzo. La grande celebrazione dell'evento si doveva alla grande popolarità di Valeria. Era conosciuta e amata per il suo generoso coinvolgimento in locali sforzi di beneficenza. Nel 1900, divenne una mecenate della Croce Rossa, per cui fondç ospedali e raccolse notevoli somme di denaro; fu anche protettrice di altri sette enti di beneficenza. Durante la Prima guerra mondiale, creò una caserma ospedale nel castello stesso e contribuì nel prestare cure ai feriti. Era una cattolica devota che trascorreva molto tempo appoggiando il volontariato religioso ed era conosciuta dalle persone come "l'Angelo di Wallsee". Era anche una Dama dell'Ordine della Croce Stellata. Valeria fu fortemente influenzata dal suicidio del fratello Rodolfo il 30 gennaio 1889, e dall'assassinio della madre nel settembre del 1898. Insieme alla sorella Gisella furono un grande sostegno per il loro padre a seguito di queste tragedie. Mentre il matrimonio di Valeria e Francesco Salvatore era armonioso in principio, lo diventò meno col tempo. Francesco Salvatore ebbe molte relazioni amorose, inclusa uno con la Principessa Stephanie von Hohenlohe, (1891-1972), che in seguito sarà conosciuta come la "Principessa Spia di Hitler" per le sue attività di spionaggio prima e durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1914 Francesco Salvatore ebbe un figlio da Stephanie, che riconobbe come suo mentre Valeria era ancora in vita. Valeria affrontò questi colpi stoicamente, confidandosi solo con il suo diario. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, Valeria riconobbe ufficialmente la fine della monarchia asburgica firmando dei documenti di rinuncia dei suoi diritti verso di essa per lei ed i suoi discendenti. Questa rinuncia le permise di mantenere la sua casa ed i suoi possedimenti.

    Morte

    Maria Valeria morì di Linfoma il 6 settembre del 1924 a Schloss Wallsee. Poco prima della sua morte, la sorella scrisse in una lettera, "Devo aggiungere che ho visto Valeria - pienamente consapevole, completamente cosciente della sua condizione, e così devotamente accettare, anche con gioia anticipando la sua imminente partenza, che ritengo un recupero inaspettato sarebbe effettivamente deluderla". È sepolta in una cripta dietro l'altare maggiore della chiesa parrocchiale di Sindelburg, Austria. Diverse migliaia di persone seguirono la sua bara verso il suo luogo di riposo. Il 28 aprile 1934, dieci anni dopo la morte di Valeria, Francesco Salvatore si risposò con la Baronessa (Freiin) Melanie von Riesenfels (1898-1984). Fu un matrimonio morganatico; la cerimonia di nozze ebbe luogo a Vienna. La coppia si era incontrata dopo la morte di Valeria in casa di Melanie ne Palazzo di Seisenegg, dove questa viveva con le sorelle Maria Anna e Johanna. Dopo la cerimonia di nozze la coppia visse a Seisenegg. Francesco Salvatore morì il 20 aprile del 1939 a Vienna. Il Ponte Maria Valeria unisce Esztergom in Ungheria con Štúrovo in Slovacchia dall'altra parte del Danubio aperto nel 1895 e denominato in onore di Maria Valeria.

    Figli

    Maria Valeria e Francesco Salvatore ebbero 10 figli:
    • Arciduchessa Elisabetta Francesca Maria Carolina Ignazia (1892-1930), che sposò un conte di Waldburg-Zeil-Trauchburg;
    • Arciduca Francesco Carlo Salvatore Maria Giuseppe Ignazio (1893-1918);
    • Arciduca Umberto Salvatore Raniero Maria Giuseppe Ignazio (1894-1971);
    • Arciduchessa Edvige Maria Immacolata Michela Ignazia (1896-1970), sposò il conte di Stolberg;
    • Arciduca Teodoro Salvatore (1899-1978);
    • Arciduchessa Gertrude Maria Gisella Elisabetta Ignazia (1900-1962);
    • Arciduchessa Maria Elisabetta Teresa Filomena Ignazia (1901-1936);
    • Arciduca Clemente Salvatore Leopoldo Benedetto Antonio Maria Giuseppe Ignazio (1904-1974);
    • Arciduchessa Matilde Maria Antonia Ignazia (1906-1991);
    • Arciduchessa Agnese (1911-1911).

    Marievalaustria12



    Il ponte Maria Valeria


    Edited by Isabel - 8/6/2012, 09:02
     
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  6. sienasv
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    la biografia di sissi è davvero interessante, io ho cominciato ad appassionarmi alla sua storia durante un viaggio in Austria dove sono riuscita a visitare il Castello di Schonbrun, residenza estiva degli Asburgo, dove ho la guida ci ha parlato molto della sua vita travagliata
     
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    Elisabeth
    Il 18 maggio 1861 Elisabetta d'Austria, di ritorno da Madera, isola dell'Atlantico dove aveva soggiornato dalla fine dell'anno precedente, fu accolta dalla cognata Carlotta a Miramare. Ad attendere l'arrivo dell'imperatrice ci sono altri componenti della famiglia Asburgo e una banda impegnata a suonare per l'occasione nel piazzale antistante il castello. In abito rosa e stola bianca, Carlotta fa gli onori di casa tendendo le mani all'imperatrice che indossa un abito da viaggio dal grande mantello quadrettato. L'imperatore Francesco Giuseppe e il fratello Massimiliano si trovano ancora sulla scialuppa battente bandiera inglese che ha condotto l'imperatrice nel porticciolo. Sulla scialuppa, oltre ai due fratelli che indossano l'uniforme dell'artiglieria, ci sono i marinai che in segno di saluto tengono alzato il remo. La ricostruzione dell'avvenimento fu realizzata nel 1865 dal pittore che non assistette personalmente all'episodio.
    L'opera comparve alla Prima Esposizione della Società di Belle Arti tenutasi a Trieste nel 1870.

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    Kaiserin-Elisabeth







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    Edited by Isabel - 8/6/2012, 09:04
     
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    Sissi nei vari anni


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    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:08
     
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  9. sienasv
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    grazie per le bellissime immagini, aveva davvero dei capelli favolosi....
     
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    10 settembre 1898 - L'assassinio


    Sissi sul battello dopo il colpo di Lucheni


    Franz sulla tomba di Sissi


    A Merano


    A Trieste


    In uno dei palazzi in cui soggiornaVa, l'Achilleion a Corfù


    A Ischl


    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:09
     
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    Il giorno del matrimonio


    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:32
     
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    Dopo la sua morte, in molte città dell'Impero e in alcune città in cui soggiornò,
    furono costruite delle statue a lei dedicate



    A Madeira...



    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:34
     
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    Ungheria...


    Vienna...


    Vienna, Palazzo Imperiale


    Budapest...


    Feldafing...


    Montreaux...


    Ucraina...


    Sulla terrazza del Castello di Trauttmansdorff a Merano


    Altre, non so dove si trovano...


    Edited by Isabel - 8/6/2012, 08:39
     
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  14. chanty91
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    Bellisime!!!

    Edited by Isabel - 8/6/2012, 09:36
     
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  15. christina84
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    Io sono un'appassionata di Sissi e della sua storia! quest'estate sono stata a Vienna ed è stato il coronamento di un sogno poter vedere dove ha vissuto..
    Nell' Hofburg ci sono le stanze dove trascorreva le sue giornate, ci sono i suoi gioielli, i più bei dipinti che la ritraggono!!!
    IMPERDIBILI!!
     
    .
42 replies since 29/4/2009, 17:58   16157 views
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