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Altomonte

Provincia di Cosenza

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  1. Isabel
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    Altomonte

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    Info - Scheda Wikipedia

    Altomonte è un comune italiano di 4.688 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria. Fa parte del club de "I borghi più belli d'Italia". Situato sul versante sinistro della Valle dell’Esaro (h 500 m), circondato dalla catena del Pollino, è costruito su un preesistente nucleo fortificato e conserva un'impostazione medioevale, con il suo splendido centro storico ricco di antiche case.

    Geografia

    Altomonte giace sopra un promontorio a circa 490 metri sul livello del mare. Il suo territorio fertilissimo è parte in pianura, bagnato dai fiumi Esaro, Grondi e Fiumicello e parte in collina da cui si gode aria stupenda e un vasto panorama. Dista circa 60 km da Cosenza e 32 da Castrovillari. Confina a settentrione con Lungro, a levante con Firmo, Castrovillari e San Lorenzo del Vallo, a mezzogiorno con Roggiano, Mottafollone e San Sosti, a ponente con San Donato di Ninea e Acquaformosa. La superficie del territorio di Altomonte è di circa 65,29 km² di cui la maggior parte è suscettibile di ogni sorta di coltura come grano, orzo, legumi e ortaggi, agrumi e frutteti. Vi abbondano uliveti e vigneti autoctoni producenti i vini balbini, tanti decantati da Plinio il Vecchio.

    Storia

    - Info -

    È lassù Altomonte, a soli 500 m. d'altezza ma circondato dalla maestosa corona dei monti del Pollino (m. 2248), anfiteatro naturale allo spettacolo azzurro del Golfo di Taranto e del Mar Ionio; è affacciato da un verde crinale di macchia mediterranea, quasi a specchiarsi nel lago artificiale della Valle dell'Esaro attraversata in ogni dove da lucenti corsi d'acqua. Paese fortunato Altomonte, ove una natura generosa ha profuso a piene mani i suoi doni, ma ove il disegno dell'uomo l'ha superata in splendore e meraviglie. Infatti, sono sicuramente la storia, l'arte e la cultura il più grande patrimonio di Altomonte, il tesoro che i secoli scorsi, con l'opera di uomini illuminati, le hanno lasciato rendendola centro turistico-culturale tra i più illustri e rinomati dell'Italia Meridionale, nota come "L'Isola del '300 Toscano in Calabria". Altomonte ha origini molto antiche; già lo scrittore romano Plinco il Vecchio (23-79 d.C.) nella sua "Historia Naturalis" ne ricorda, con il nome di BALBIA, lo squisito vino Balbino, a cui fanno riferimento anche Ippia Reggino ed Ateneo. L'antico paese si trovava però spostato verso il fiume Esaro, ove recentemente sono stati ritrovati (in c.da Larderia) i resti di una villa romana del I sec. d.C. oggi attrezzati a Parco Archeologico. Segue un periodo storico convulso, che lascia sul territorio tracce del passaggio di popoli e civiltà diverse. Probabilmente, tra l'800 ed il 1000 d.C. l'abitato si sposta verso il sito attuale, forse per la ricerca di un luogo elevato e più sicuro da parte della popolazione, per difendersi dalle incursioni e scorrerie dei nemici, soprattutto dei Saraceni. Il nome del paese si muta gradualmente in Brahalla o Brakhalla, mentre il territorio subisce le dominazioni Normanna e Sveva; ma è sotto gli Angioini che il borgo diventa un centro d'arte, di cultura e di fede di straordinaria importanza. Infatti, nel XIV sec. il paese assume definitivamente il nome di Altomonte, e conosce anche il suo periodo storico migliore, diventando feudo prima dei Sangineto e poi dei Sanseverino, Principi di Bisignano, tra le più influenti e ricche famiglie nobili calabresi. Personaggio di grande importanza nella storia di Altomonte è certamente Filippo di Sangineto, primo Conte di Altomonte, Siniscalco (cioè Governatore) di Provenza e di Forcalquier, Giustiziere di Terra di Lavoro e del Contado del Molise, la cui presenza ad Altomonte è documentata dal 1317 al 1349. Nobile cavaliere e valente uomo d'arme, nonchè politico di buon livello al servizio di Re Roberto D'Angio, Filippo fu l'artefice della radicale trasformazione di Altomonte da piccolo borgo agricolo a sede privilegiata di Statuti e Capitoli speciali che furono alla base, negli anni successivi, di una splendida stagione. È lui che fa costruire, a partire dal 1343-45, la maestosa chiesa di Santa Maria della Consolazione, il più bell'esempio di arte gotica-angioina della Calabria, e che la arricchisce di importanti e pregevoli opere realizzate soprattutto da importanti maestri del '300 Toscano quali Simone Martini, Bernardeo Daddi, forse Tino da Camaino, portando in Calabria opere a tutt'oggi rarissime. Successivamente, i possedimenti dei Sangineto passeranno, come già detto ai Sanseverino, che nel corso del XV secolo si imparenteranno anche con i Ruffo di Scilla per il matrimonio tra Ruggero Sanseverino e Cobella Ruffo. E nel 1444 fu Pietro Antonio Sanseverino, figlio di Cobella, a favorire la venuta ad Altomonte dei frati Domenicani, che vi rimasero (gelosi custodi di fede, cultura, arte e storia) fino al XIX sec. Nei secoli successivi sarebbero anche giunti i Minori e poi (quando San Francesco di Paola nel 1636 diventa patrono di Altomonte) anche i Minimi. Anche i Sanseverino furono presenti ad Altomonte fino agli inizi dell'800, e solo l'arrivo delle truppe di Giuseppe Bonaparte pose fine, con l'eversione, alla lunga vicenda feudale. Altomonte è oggi un borgo di 5.000 abitanti, conosciuto in tutta Italia per il suo patrimonio artistico-culturale interamente recuperato e reso fruibile agli oltre 100.000 turisti che ogni anno la visitano. A questo consistente flusso turistico Altomonte fa corrispondere un'offerta variegata e completa, ed una realtà sempre più accogliente e specializzata, dotata di ampia ricettività e di serie professionalità. Oltre al settore turistico, Altomonte vanta una fiorente attività agricola su un territorio di 65 kmq. sviluppantesi tra collina e pianura, con abbondanza di corsi d'acqua. Importantissime le culture arboree pregiate, in maniera particolare quella delle pesche, che trova qui, uno dei più importanti pescheti d'Europa, noto per la precocità della raccolta. Notevoli inoltre le possibilita di sviluppo nei settori dei servizi, dell'artigianato e delle produzioni enogastronomiche e liquoristiche, molto pregiate e ricercate.

    Monumenti e luoghi d'interesse
    • Centro storico
    • Castello dei Conti di Altomonte
    • Torre Normanna detta Pallotta
    • Duomo di S. Maria della Consolazione
    • Convento Domenicano (Museo Civico)
    • Chiesa di San Giacomo Apostolo
    • Chiesa di San Francesco di Paola
    • Convento dei Paolotti
    • Convento Ordine dei Minimi
    • Convento Domenicano e Museo Civico
    • Ville Romane (loc. Pantalio, Loc. Vomereto)
    • Necropoli Ellenistica (loc. C. da Grumata)
    • Necropoli Protostorica (Orto dei Monaci)
    • Monumento a Tommaso Campanella

    Risorse culturali

    Gran parte del fascino che il centro storico di Altomonte emana nasce dall'ottimo stato di conservazione del suo impianto medievale e da un influsso normanno sulle sue opere architettoniche ancora tangibile. Il bellissimo castello feudale di origine normanna si erge in cima alla collina; costruito nel XII secolo ma ampliato successivamente, oggi ospita un prestigioso albergo; conserva elementi architettonici medievali e tracce di affreschi dei secoli XIV-XV. La torre detta dei Pallotta è invece una massiccia costruzione a pianta quadrata alta 25 metri, che presenta l'impianto tipico delle costruzioni normanne con contaminazioni posteriori, alcune delle quali in stile gotico; edificata dai Normanni nel 1050, fu rimaneggiata da Guglielmo Pallotta, signore di Brahalla nel 1269. Un tempo non esisteva la scala come si presenta oggi ma il collegamento tra primo e secondo piano era costituito da gradini in pietra, mentre tra secondo e terzo piano probabilmente da pioli.

    Personalità legate ad Altomonte
    • Plinio il Vecchio (23-79), scrittore romano
    • Filippo I Sangineto, conte
    • Philibert Nicolas Desvernois, genenerale napoleonico
    • Gennaro Mortati (Spezzano Albanese, 22 maggio 1826 – Altomonte, 1 maggio 1890) è stato un patriota e scrittore italiano di etnia arbëreshë. È stato un fervente garibaldino nella campagna del Tirolo del 1866.
    • Francesco Maria Sarubbi, ecclesiastico
    • Pasquale Iannuzzi
    • Mario Scarlato
    • Costantino Belluscio

    Immagini


    Edited by Isabel - 14/11/2014, 22:23
     
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    Castello Normanno dei Conti

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    Il castello costruito nel XII secolo era l'abitazione dei signori di Altomonte. Per la sua posizione dominante ebbe importanza militare e difensiva, è appartenuto alle famiglie dei Sangineto, Ruffo e Sanseverino. Rimaneggiato negli anni è stato ampliato da una serie di costruzioni che arrivano fino al limite della rupe che sovrasta. Conserva una graziosa loggia a tre arcate con copertura di legno che affaccia sulla Piana di Sibari. Presenti tracce di affreschi. All'interno si apre un cortile. In pietra lavorata sono gli stipiti delle feritoie e le mensole. Nella parte est del castello si trova, inoltre, una loggia a pianta circolare a sei cornici. Ancora notevoli sono il cortile interno, con grazioso loggiatino e tracce di affreschi, e la caratteristica Piazzetta del Vaglio, che costituiva il centro della vita del borgo medievale. Oggi ospita un albergo a cinque stelle con splendidi saloni ed eleganti suites.

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    Torre Normanna o dei Pallotta

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    - Info -

    Edificata dai normanni nell'anno 1052 sotto il dominio di Roberto il Guiscardo, la Torre di Altomonte apparteneva al primo sistema di difesa territoriale sviluppato dai normanni, che solo successivamente adottarono la costruzione di torri cilindriche come i saraceni. La torre, alta 25 metri circa fu rimaneggiata e quasi certamente terminata da Guglielmo Pallotta, signore di Brahalla, che nel 1269 ne fece una residenza apportando modifiche all'impianto originario. Chiamata per questo Torre Pallotta, l'edificio si presenta come una possente struttura a base quadrata di impianto normanno ma con modifiche e apporti posteriori. L'uso della pietra squadrata posta sui quattro spigoli, e la cornice in pietra che scorre orizzontale sotto la finestra del secondo livello, denotano una prima contaminazione relativa al XIII° secolo. Anche la splendida bifora in tufo con archi ogivali, tipica dello stile gotico, risale ai primi del 1200. La Torre Pallotta ha subito modifiche importanti nel corso dei secoli. La scala attuale infatti è di costruzione recente, in precedenza il primo e secondo piano dovevano essere collegati da gradini in pietra, mentre al piano successivo si doveva accedere mediante pioli, o opportune applicazioni esterne. Dall'osservazione della facciata sud della Torre Pallotta, si evince la differenza di stili tra il piano inferiore tipicamente normanno e quello superiore di epoca successiva. Anche la diversa altezza dei piani della Torre è indice di cotruzioni differenti. Il seminterrato della Torre Pallotta, una volta adibito a cisterna per la raccolta delle acque, oggi ospita mostre ed eventi culturali, presenta un pregievole soffitto con volte a botte. Interessanti gli interni delle finestre realizzati con squarci muniti di due panche inserite nelle murature, tipiche delle costruzioni normanne. La Torre normanna di Altomonte, detta del Pallotta, rimane comunque uno dei massimi esempi di architettura militare normanna anteriore dell'XI secolo.

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    Museo Civico di Altomonte

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    Il Chiostro

    - Info -

    Edificato nel corso del XIV secolo per volontà della contessa Cobella Ruffo di Sanseverino, il convento domenicano nasce in origine come abitazione dei conti di Altomonte. Solo nel secolo successivo i frati domenicani ricevettero in dono la struttura, costruita a strapiombo sulla vallata con evidenti accorgimenti difensivi. La struttura prese pian piano la forma tipica di un convento, con portici che circondano il cortile centrale, pilastri quadrati, archi romani e volte a crociera. Il convento venne chiuso al culto e nel 1980 restaurato dal comune di Altomonte, ospitando la biblioteca, la pinacoteca comunale ed il Museo Civico. Il museo nasce per documentare la storia del borgo di Altomonte, con particolare riferimento ai suoi feudatari mecenati ed all'ordine religioso dei Domenicani, che qui ebbero la più importante struttura monastica della Calabria. Il Museo Civico è stato realizzato nel pianterreno del convento, e vi si accede dal chiostro quattrocentesco. Le sale espositive sono state ricavate dalle antiche celle dei frati domenicani, per un totale di 8 sale espositive. La collezione esposta si compone di una sezione Medievale, e di una seconda sezione Domenicana. Nella sezione medievale sono esposti notevoli dipinti e opere del Trecento, tra le quali spicca la famosa tavola raffigurante San Ladislao, dipinto da Simone Martini, considerato con Giotto il maggiore artista del Trecento italiano. L'opera fu probabilemente commissionata da Filippo di Sangineto durante la campagna militare di Toscana al fianco degli angioini. Sempre dalla collezione dei Sangineto derivano due tavole con figure di santi di Bernardo Daddi, altro maestro del Trecento che lavorò nella bottega di Giotto, un altarolo con storie della Passione di Cristo, commissionato dalla contesssa Cobella Ruffo, e due finissime tavolette in alabastro scolpite a bassorilievo da maestri francesi. Le tavolette in alabastro facevano parte di un ciclo di 10 tavole narranti storie sacre e vite dei santi, lasciate all chiesa di Santa Maria della Consolazione da Filippo di Sangineto. Nella sezione Domenicana del ricco Museo Civico di Altomonte, viene esposto il patrimonio pittorico e artigianale dell'ex Convento dei Domenicani, tra cui spicca una splendida galleria di olii su tela. In questa sezione si trova una bella tavola cinquecentesca, raffigurante la Madonna col Bambino, attribuita dai più a Pietro Negroni, importante pittore calabrese del XVI secolo. Tra i maggiori dipinti del Museo Civico di Altomonte spicca la Madonna delle Pere, dipinto attribuito dai più a Paolo di Ciacio, ma nel quale emergono chiari influssi della scuola di Antonello da Messina. Quest'olio su tela è tra le maggiori opere d'arte esposte al Museo Civico di Altomonte.

    Anfiteatro


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    Sapientemente incastonato tra le case ai piedi del centro storico, senza alterarne l'antico fascino, si trova il Teatro, inaugurato nel 1988. Da allora ogni estate la struttura è sede principale del Festival Euromediterraneo, rassegna di teatro, musica, danza, ed arti visive assurta ormai ad importanza nazionale e che negli scorsi anni ha portato in Calabria i nomi più prestigiosi del mondo dello spettacolo italiano e straniero, riscuotendo straordinario successo di pubblico e critica. Il Festival si svolge ogni anno su un tema diverso, tra l'ultima settimana di luglio e metà agosto. Il teatro richiama le strutture greco-romane analoghe, ha una platea capace di 1100 posti a sedere e ha sotto il corpo palcoscenico i camerini ed i servizi per gli artisti. Davanti al teatro è stato creata una gradevole piazza che si trasforma in capace parcheggio per le serate di spettacolo.

    Edited by terryborry - 1/7/2012, 10:22
     
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1 replies since 3/6/2010, 10:52   998 views
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