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Gioiosa Jonica

Provincia di Reggio Calabria

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  1. Isabel
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    Gioiosa Ionica

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    - Fonte -
    Tratto da "C'era una volta Gioiosa" di Tiziano Rossi

    Gioiosa Ionica o Gioiosa Jonica è un comune italiano di 7.272 abitanti in provincia di Reggio Calabria, in Calabria. Cittadina situata nel cuore della Locride, a metà strada tra Reggio Calabria e Catanzaro, è situata a 120 m sul livello del mare.

    Storia


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    Castello e Teatro
    Dal mar Jonio, giungendo da oriente, vennero i Greci, verso il VI secolo a.C., e fondarono numerose colonie sulle coste della Sicilia e della Calabria, unendosi alle antiche popolazioni locali dei Siculi, dei Bruzi e degli Italioti: era la Magna Grecia, che ad un tratto si trovò più florida e potente della patria d'origine. Da quel che precede resta da localizzare la sede dell'antico centro urbano e ricercare il nome di battesimo e la sua durata di questo centro molto sviluppato per giungere all'attuale realtà urbanistica col nome di Gioiosa Jonica e capoluogo della Vallata del Torbido, sempre legata nella storia con Marina di Gioiosa Jonica. Ma verso il 210 a.C. le colonie greche caddero sotto i Romani e divennero a tutti gli effetti province di quel grande impero che dominava il mondo. Sulla costa jonica, tra le città greche di Caulonia e Locri, di cui restano imponenti rovine non ancora del tutto riportate alla luce, sorse Mystia nella valle del torrente Torbido (a quel tempo in parte navigabile). Restano di quell'epoca imponenti testimonianze tra cui il Teatro, ancora oggi utilizzato per importanti manifestazioni culturali, e il Naniglio, che sorge in una zona anticamente chiamata "li Bagni". Nel 986 l'antica Mystia fu distrutta dalle orde saracene che si abbatterono sulle coste depredandole e saccheggiandole. I pochissimi superstiti fuggirono verso l'interno e, a circa un miglio dalla vecchia città, su un inaccessibile sperone roccioso (che molto bene si prestava alla difesa) fondarono Mocta Geliosa. Furono costruite torri di avvistamento e difesa che, dal mare, a poco più di un miglio di distanza, una dall'altra, salendo verso Gioiosa, permettevano di segnalare per tempo l'arrivo del nemico. Il casale di Geliosa venne anch'esso incluso nel feudo di Grotteria.
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    La Regina Tomiri e la testa di
    Ciro il Grande” attribuito a M. Preti
    Fu sottoposto perciò alla signoria di nobili e potenti, appartenne ad Alberico Piscicella (un avventuriero assurto ai fasti della Signoria locale per meriti militari) nel XIII secolo (1194-1265) e ai Carafa di Roccella (1501-1558). Per lunghi secoli sottoposta alla giurisdizione territoriale, politica, amministrativa, giudiziaria, fiscale e perfino religiosa della vicina Grotteria, Motta Giojosa costituì una borgata priva di autonomia. Al periodo aragonese risale la costruzione, o ricostruzione, del più vistoso monumento che oggi posseggia Gioiosa Jonica, il poderoso Castello Aragonese, uno dei più belli. Situato in un punto alto, sulla rupe rocciosa l'imponente monumento che costeggia il torrente Gallizzi, a notevole altezza, vista panoramica la sua terrazza che domina la cittadina, circondata dai vicoli il suo accesso la 'Porta Falsa'. L'epoca di costruzione risale al 1200 circa. Sino alla morte abitato dal Marchese Corrado Pellicano.

    Etimologia

    • Sul nome di Gioiosa gli storici non si trovarono mai d'accordo, ma l'etimologia più probabile della parola pare sia quella che deriva dal greco Ghe ("terra") e Eliose ("solatia"). Dunque "Geliosa" (o "Geoliosa") vale a dire "terra solatia", "città del sole".
    • La gente del posto tramanda di padre in figlio l'antica leggenda di "una ragazza bellissima che, andando di notte al primo appuntamento con un pastore del luogo che da anni la corteggiava, cadde dalla rupe e si sfracellò". La fanciulla si chiamava Giojosa ed il nome rimase alla località dove ora sorge la città di Gioiosa Ionica.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Archeologia

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    Naniglio

    Il Naniglio è un complesso di ruderi di una villa di epoca greco-romana (II secolo - III secolo d.C.). Nel 2012, il 23, 24 e 25 marzo, per le giornate del FAI il luogo archeologico è stato il secondo in Italia il più visitato.

    Cinta muraria

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    Porta Falsa, uno dei due ingressi della cinta muraria

    La cinta muraria racchiude tutto l'antico abitato sin dal XV secolo. Essa è stata costruita fra il 1437 ed il 1455. È molto suggestiva e presenta, lungo il suo corso, archi, camminamenti di ronda, ecc. Successivamente molti palazzi hanno utilizzato la muraglia come base d'appoggio per le proprie fondamenta.

    Castello normanno - Pellicano

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    Castello Portale e Torre

    Il castello normanno, altresì chiamato Castello Bizantino e Castello dei Carafa, si erge sul punto più alto della rocca che sovrasta il paese. La costruzione dovrebbe risalire al [XIII secolo]; nel 1559 divenne proprietà dei marchesi Caracciolo, che ne furono proprietari fino al XIX secolo, quando passò ai marchesi Pellicano Barletta, attuali proprietari. Possiede due torri, un cortile, un fossato ed un palazzo cinquecentesco annesso, già dimora dei feudatari. Tale edificio ha costituito il primo nucleo abitato della comunità gioiosana.

    Architetture civili

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    Palazzo Municipale ex Convento dei Frati Minori Osservanti

    • Palazzo Zarzaca - (oggi Logozzo) è un monumentale edificio che sorge al largo della Chiesa Matrice, caratterizzato dalla presenza di due caratteristiche logge barocche complete di originaria inferriata. Fu costruito dalla famiglia Zarzaca; passò successivamente ai Pellicano Spina, i quali lo restrutturarono nel 1975, come riporta la data scolpita sul portale.
    • Palazzo Naymo Pellicano Spina - È il più grande edificio privato situato nel borgo medievale gioiosano, all'interno delle mura di cinta. Il palazzo sorge in particolare su un ampio tratto della muraglia di Gioiosa Ionica. Nel livello inferiore del palazzo sono ancora visibili i muri perimetrali della fortificazione ed il camminamento di ronda. Vi si accede da un portale granitico realizzato nella seconda metà del XVIII secolo, quando furono effettuati i lavori di ristrutturazione che hanno conferito al palazzo l'aspetto odierno, trasformando gli originari due corpi di fabbrica di età basso-medievale (XV secolo). Su di un bastione, ancora esistente, poggiava un lato della porta Barletta. Il palazzo è caratterizzato da oltre quaranta ambienti, una biblioteca storica ed un archivio privato storico riconosciuto di interesse nazionale della Sovrintendenza ai Beni Archivistici.
    • Palazzo Amaduri - Palazzo Amaduri fu costruito nel XV secolo come residenza della famiglia nobile dei Condercuri. Estintasi la casata nel 1694, il palazzo fu ereditato dalla famiglia Amaduri, la quale, con lavori che si protrassero fin oltre la seconda metà del XVIII secolo (secondo la datazione sul portale), lo fece ampliare. Attualmente è di proprietà del comune.
    • Palazzo Ripolo-Girardis - Palazzo Ripolo-Girardis (oggi Marconi) è un antichissimo edificio d'origine medievale, costruito ed integrato nella cinta muraria, di proprietà delle famiglie Ripolo e Girardis.
    • Fontana Ferdinandea - La fontana Ferdinandea fu fatta costruire dal re Ferdinando I ed è datata 1822.

    Itinerari turistici

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    - Fonte -

    Il centro abitato sorge a circa 5 km dalla costa, nella bassa valle e lungo la sponda orientale della fiumara Gallizzi, affluente di sinistra del fiume Torbido. Oggi l'abitato si estende fino a questo fiume, costeggiandolo quasi fino alla foce, senza soluzione di continuità con l'abitato di Marina di Gioiosa Jonica. L'estensione odierna dell'abitato è generata dal primitivo insediamento dominato dal Castello, situato su un'alta rupe (m. 177 s.l.m.) che costeggia il Gallizzi a strapiombo, ed è più degradante, invece, verso Est. Il contesto ambientale è, dunque, alquanto ameno e suggestivo: al visitatore che arriva dal mare il centro si presenta come una gigantesca "ipsilon", che ha i due vertici superiori nella rupe del centro storico culminante con il castello, ad Ovest, e nella collinetta su cui sorge la chiesa di S. Rocco, ad Est; da queste due direttrici principali, lungo le quali si addensano i maggiori monumenti visitabili, l'abitato declina verso valle fino a ricongiungere i due bracci in uno, lunghissimo, che giunge al Torbido. Tutto l'abitato è scenograficamente circondato da quinte di alti monti boscosi, estreme propaggini del massiccio delle Serre, in grande estensione facenti parte del territorio comunale di Gioiosa. Il territorio di Gioiosa è stato intensamente frequentato fin dall'età classica, ma la nascita dell'insediamento stabile rappresentato dal castello prima, dall'abitato poi, sono da ascrivere al XIII e al XIV secolo. Tuttavia anche le epoche precedenti hanno lasciato tracce considerevoli, capaci di attrarre da sole imponenti flussi turistici: si tratta delle tracce di un abitato greco arcaico, di monumentali resti di una villa romana con alcuni edificiconservati integralmente (sita alla periferia del paese), di resti di chiesette e monasteri bizantini. Con riguardo alla collocazione topografica, si possono tracciare alcuni itinerari di visita che comprendano sia emergenze monumentali, sia bellezze naturalistiche, nella città e nel territorio.

    Personalità legate a Gioiosa Ionica
    Artisti
    • Armocida Corrado (1944) - pittore
    • Argirò Remo - pittore
    • Incorpora Salvatore (1920-2010) - pittore, scultore e poeta
    • Incorpora Murizzi Gemma (1896-1966) - scultrice e fotografa
    • Lisa (1977) - cantante
    • Murizzi Rocco - scultore
    • Panetta Napoli Perla - (1923) pittrice
    • Pellicano Francesco Antonio - archeologo, numismatico (1796-1835)

    Filosofi e Giuristi
    • Amaduri Giuseppe - giureconsulto, eminente liberale (1786-1868)
    • Barletta Domenico - filantropo (sec. XVIII)

    Medici e Scienziati
    • Amaduri Felice - "Philosophus et medicus celeberrimus" (sec. XVII-XVIII)
    • Colucci Giovanbattista - medico, poeta, patriota (morto nel carcere Politico di Reggio nel 1852)
    • Colucci Vincenzo - scienziato, patriota (1846-1918)
    • Piscionero Domenico Antonio - scrittore di medicina (sec. XVIII)

    Patrioti Risorgimentali
    • Agostini Enrico, Agostini Francesco, Amatrani Nicola, Colucci Rocco, Forcelli Giuseppe, Labate Vincenzo, Logozzo Raffaele, Lucà Giuseppe, Lucà Vincenzo, Macrì Antonio, Macrì Domenico, Macrì Francesco, Mazzone Giuseppe, Palermo Raffaele, Rodinò Giuseppe, Sorbara Francesco,

    Politici
    • Agostino Rocco Vincenzo (1897-1961) - giurista e Senatore della Repubblica
    • Amaduri Luigi Raffaele (1820-1879) - Deputati al Parlamento Nazionale
    • Amaduri Vincenzo (1808-1873) - Deputati al Parlamento Nazionale
    • Lucà Mimmo (1953) - politico
    • Macrì Luigi Raffaele - Senatore del regno (1829-1897)
    • Pellicano Francesco Maria (1855-1909) - sindaco di Gioiosa e poi deputato del Regno (nato a Napoli, ma gioiosano di casato e di elezione)
    • Pellicano Spina Giuseppe (1815-1901) - Cavaliere, Guardia del Corpo a Cavallo di Ferdinando II di Borbone, difensore dell'Indipendenza del Regno Meridionale

    Scrittori
    • Agostini Pietro - poeta, (sec. XVIII-XIX)
    • Badolato Domenico Antonio - (secc. XVIII-XIX), poeta arcade
    • Circosta Diego (+ 1750) - poeta, maestro d'accademia (Arcadia?)
    • Commisso Giuseppe (1926-1951) - poeta
    • Linares Francesco Paolo (sec. XIX-XX) - poeta in lingua latina
    • Macrì Lucà Maria (XIX – XX secolo) - scrittrice
    • Papandrea Nicola detto "Giandò" (1866-1943) - poeta dialettale estemporaneo
    • Pellicano Giuseppe Maria "Junior" - (1876-1935) - poeta, scrittore e drammaturgo
    • Pellicano Massimo (1896-1967) - scrittore
    • Pellicano Castagna Mario (XX secolo) - araldista e storico
    • Rodinò Edoardo (1901-1969) - scrittore dopo il secondo conflitto mondiale fondò e diresse il primo quotidiano calabrese "Il Tempo"
    • Rodinò Massimo (XX secolo) - poeta e scrittore

    Religiosi
    • Barletta Gaspare (sec. XVIII; m. 1778) - Vescovo di Venosa
    • Carnì Giuseppe Maria (1764-1813) - missionario apostolico
    • Francesco da Motta Gioiosa (sec. XVII) - minore osservante, religioso si santa vita
    • Mesiti Giueseppe (1838-1883) - canonico, letterato
    • Oppedisano Nicola - Vescovo Eletto, rinunciatario (sec. XVIII; m. 1774)
    • Pellicano Giuseppe Maria "Senior" (1764-1833) - Vescovo di Gerace
    • Tutino Petro, Vicario Capitolare - ecclesiastico di santa vita (sec. XVII)
    • Tutino Vittoria - terziaria domenicana, gentildonna di santa vita (sec. XVII)
    • Zosimo Maria (sec. XVIII) - al secolo Francesco Antonio Oppedisano, monaco trappista, religioso di santa vita

    Sportivi
    • Logozzo Antonio (1954) - calciatore



    Tutte le chiese

    Tutti i castelli

    Tutti i palazzi

    Scavi area archeologica



    Edited by Isabel - 18/10/2014, 10:34
     
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