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Tutte le oasi

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  1. Isabel
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    Tutte le oasi


    Oasi Blu - Scogli di Isca

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    - Fonte -

    Gli Scogli di Isca sono due piccoli scogli, chiamati Isca Grande ed Isca Piccolo, presenti nel mar Tirreno davanti alle acque del comune di Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza. Attualmente disabitati, fanno parte della Riserva Naturale Marina WWF "Sciogli di Isca".

    Tipologia di area protetta

    L'Oasi blu WWF Scogli di Isca interessa due scogli superstiti di un antico promontorio che costituiva il lato Nord del golfo di Amantea e circostanti fondali posti a circa 800 metri dalla costa (superficie totale 6 ettari).

    Descrizione

    Nell’Oasi è presente un'estesa prateria di posidonia oceanica sottoposta a fenomeni di regressione per il notevole deposito di detriti. Ma anche praterie di margherite di mare, spirografi, spugne, ecc. Oltre alla comune fauna mediterranea: scorfani, saraghi, occhiate, polpi, murene, ecc., numerose sono le cernie. E' zona di passaggio per delfini e stenelle, e sono state avvistate anche tartarughe marine della specie Caretta caretta.

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    Nell'incantevole specchio di mare compreso tra Amantea e Belmonte Calabro affiorano i due scogli di Isca, gia' noti ai tempi di Omero. Essi danno il nome ad un'area protetta, istituita nel 1991 per volonta' del locale WWF, l'Oasi blu degli Scogli di Isca, il cui simbolo e' la cernia. Ad un miglio da Isca si trova la secca della Limoncella, la cui sommita', a circa 15 metri dalla superficie, e' un luogo di grande interesse per la fotografia subacquea: si possono infatti ammirare margherite di mare, madrepore arancioni, ricci e stelle marine.

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    Sugli scogli sostano gabbiani, ballerine di mare e talvolta anche aironi; inoltre nei periodi di migrazione e' possibile osservare il passaggio dei delfini. L'Oasi blu e' stata realizzata non solo allo scopo di preservare uno degli ambienti marini piu' scogli isca amantea suggestivi della costa tirrenica, ma soprattutto con l'intenzione di far conoscere e rispettare la natura. Per questo scopo e' stato istituito il CEAM, Centro educazione ambientale marino, di Marina di Belmonte Calabro, che coordina anche gli interventi di soccorso ai cetacei e alle tartarughe. Nei 60.000 metri quadrati di mare abbracciati dall'Oasi blu e' vietata la pesca e la navigazione a motore; e' possibile invece praticare il seawatching, immergendosi con autorespiratori, accompagnati da guide. Si possono inoltre ammirare i bellissimi fondali senza bisogno di immergersi: il parco e' infatti dotato di barche con chiglia trasparente in cui trovano posto i visitatori e la guida naturalistica.

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    Insule Oenotrides o Pietre Planete in Omero o Tillesii Scopuli o Scogli di Lea con sullo sfondo il vulcano Stromboli in continua attività che gli ha valso il nome di "faro del mediterraneo", sono i nomi con cui sono stati identificati gli scogli di Isca nell’antichità. La loro esistenza è testimoniata successivamente dalla più antica fra le carte e stampe calabresi, quella del cosentino Prospero Parisi, sia nelle edizioni secentesche di derivazione maginiana, sia nel fine settecentesco Atlante Marittimo del Regno di Napoli, sia nel breve saggio di F. Salmojraghi del fine secolo scorso (dallo studio del prof. G. Lena dell’Università della Calabria).

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    L’Oasi Blu di Isca è un tratto di mare prospiciente l’estremità meridionale della Catena Costiera, in provincia di Cosenza, compresa tra la città di Amantea con il castello, le torri e il sottostante centro storico e il paese di Belmonte Calabro con il centro storico incastonato sulla collina e il monumento dedicato a M. Bianchi poco più sotto. L’area marina protetta istituita nel 1991 e denominata "Oasi Blu Isca" presenta la tipica flora e fauna del mediterraneo : è facile incontrare le castagnole, le donzelle, la salpe, ecc. più difficile l’incontro con le cernie (simbolo dell’Oasi) ; splendide sono le immagini delle margherite di mare e delle madrepore arancioni e delle praterie di posidonia. Oltre all’accentuata presenza di gabbiani, di ballerine, si possono talvolta osservare gli aironi che sostano sui due scogli.

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    I fondali dell’Oasi Blu di Isca raggiungono la profondità massima di 25 metri. Anche se di piccola estensione, questa Oasi blu del WWF racchiude un universo marino di grande interesse, ma soprattutto fa parte di quella piccola avanguardia di aree protette marine che hanno l’importante compito di promuovere la bellezza e la significatività di parchi e riserve marine in un paese come l’Italia che ha quasi 8.000 km di coste. L’oasi si apre intorno agli scogli di Isca, vestigia di un antico promontorio, che si inabissano fino ad incontrare a 20 m di profondità un magnifico fondale. L’incontro tra rocce sommerse e una distesa di sabbia, oltre alla tutela che vi è garantita, rendono la vita marina eccezionalmente ricca con , ricci, spirografi, gorgonie, margherite di mare e paramuricee che vivono attaccate agli scogli multicolori tra cui si nascondono anche aragoste, polpi, scorfani rossi molto mimetici e si scoprono madrepore arancioni, stelle marine e, nelle tane in profondità, persino grandi cernie. Sulla sabbia cresce una vasta prateria di posidonia, vera e propria foresta sottomarina popolata di donzelle pavonine, saraghi, cefalotti dorati e occhiate, da branchi di castagnole e di salpe dai riflessi verdastri. Nella zona si avvistano anche interessanti cetacei come delfini e stenelle e la rara tartaruga marina. La costa dell’oasi, da cui si avvista in lontananza l’isola di Stromboli e in cui si trova la Torre Barbarie, del XV secolo, è frequentata da numerosi gabbiani reali e gabbiani comuni.


    Edited by Simona s - 22/10/2013, 11:37
     
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  2. lasperanza
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    che posti meravigliosi .. noi dovremmo vivere principalmente di turismo
     
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  3. terryborry
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    Oasi Naturalistica Lago Ariamacina

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    - Fonte -

    La Regione Calabria con il progetto Bioitaly, in attuazione della direttiva europea habitat 92/43 ha individuato e proposto la palude del Lago Ariamacina, piccolo lago di 89 ettari nel cuore del Parco Nazionale della Sila, quale sito d’Importanza Comunitaria. L’oasi infatti rappresenta un sito importante per la tutela degli uccelli migratori che periodicamente passano o stazionano nella palude. L'Oasi Naturalistica di Ariamacina è un sito di sosta migratoria di specie ornitiche palustri, e tra le poche aree protette per la nidificazione dello Svasso maggiore. Tra le altre specie faunistiche presenti nell'oasi si segnalano il tritone italico, il colubro liscio, e la vipera comune, tutti ben diffusi in Calabria. Dall'ottobre 2002 la palude del Lago Ariamacina è diventata Oasi Naturalistica attrezzata per il bird watching, con aree e sentieri naturali adatti all'osservazione degli uccelli. L'area è stata la prima in Calabria, ed è affidata in gestione a Legambiente. L'Oasi Naturalistica di Ariamacina, oltre ad essere già inclusa nel perimetro del Parco Nazionale della Sila, fa parte di ReteNatura, il sistema delle oltre 50 aree protette gestita da Legambiente su tutto il territorio nazionale, che contribuisce alle più generali strategie di conservazione della natura e di sviluppo sostenibile locale attuate nel nostro paese mediante la Rete Ecologica Nazionale.In più ci si attende l'inserimento dell'Oasi di Ariamacina fra le Zone Umide di interesse internazionale secondo quanto previsto dalla Convenzione di Ramsar.Come già previsto dai primi accordi del 2002, nell'area che interessa l'Oasi Naturalistica di Ariamacina, è stata edificata ex novo una struttura da adibire a birdwatching che permetterà l’osservazione degli uccelli che nidificano, oppure sono di passaggio sullo specchio d’acqua silano. In totale sono stati costruiti 3 capannoni a basso impatto ambientale ed un camminamento per la lunghezza complessiva di 250 m che consente di raggiungere i capanni in sicurezza anche per i soggetti disabili dotati di carrozzella. Il birdwatching è una pratica naturalistica che consiste nell'osservare con l'aiuto di binocoli, gli uccelli, le loro movenze, i loro comportamenti, le loro abitudini, all’interno dell'habitat che li ospita, senza arrecare loro alcun fastidio. L'Oasi del Lago Ariamacina è stata la prima tra le aree protette della Calabria a munirsi di apposite attrezzature, attira ogni anno turisti ed amanti del birdwatching.


    Edited by Simona s - 22/10/2013, 11:38
     
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2 replies since 2/6/2010, 10:32   360 views
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