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Carlopoli

Provincia di Catanzaro

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    Carlopoli

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    Info - Scheda Wikipedia

    Carlopoli è un comune di 1.666 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.

    Geografia

    Carlopoli sorge al centro di un ideale triangolo i cui vertici sono rappresentati da tre antichi paesi di diversa origine che nel tempo ne influenzarono la storia.Tiriolo, esistente già in età protostorica, Scigliano, di origine romana, e Taverna, l’antica Trischene. Tale posizione privilegiata, anche grazie alla limitrofa presenza dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, rappresentò uno dei percorsi di transito più frequentati soprattutto nel Medioevo.

    Origine e Storia

    Nel Febbraio del 1625 alcuni uomini provenienti da Panettieri e da altri antichi casali di Scigliano, presentarono al conte Carlo Cicala , proprietario del feudo di Tiriolo, una richiesta formale di fondare in quelle terre un nuovo casale che avrebbero chiamato, in onore allo stesso conte Cicala, Carlopoli: (Città di Carlo). Carlo Cicala approvò tali richieste e permise la fondazione feudale di Carlopoli per tomola 45 di germano da pagare ogni mese di Agosto. Circa cinque anni dopo l’infeudamento di Carlopoli, Carlo Cicala ebbe il privilegio di fregiarsi del titolo di Principe. Le attività economiche del XVII secolo a Carlopoli furono gestite da pochissime famiglie: i Montoro e i Guzzo, giunte da Tiriolo, e poi i Talarico, i Pingitore, i Brutto e i Nicotera. A testimonianza di quel tempo rimangono ancora a Carlopoli le vestigia di antichi palazzi signorili. Carlopoli divenne Comune nel 1832, con Ferdinando II di Borbone. Il 29 Settembre del 1867 l’amministrazione provinciale di Catanzaro richiese ai comuni di Carlopoli e Castagna deliberazioni circa la loro effettiva volontà di aggregarsi. Il consiglio comunale di Carlopoli deliberò all’unanimità di aderire. A ciò seguì il 21 Marzo 1869 il Regio decreto nr. 4981 che soppresse il comune di Castagna.

    Beni culturali e architettonici

    Diversi ritrovamenti di reperti archeologici avvenuti nel secolo scorso in tutto il territorio compreso tra Scigliano e Tiriolo, dimostrano che queste terre furono interessate da insediamenti umani in età protostoriche, se non addirittura preistoriche. Il più recente di tali ritrovamenti riguarda proprio il territorio del comune di Carlopoli: in località Terzo della Castagna sono stati rinvenuti nel corso del 2005 reperti risalenti all’età eneolitica e tracce consistenti di manufatti anche di epoche successive: bruzie , romane e medioevali, a testimonianza di un continuum abitativo da non sottovalutare. Nel territorio di Carlopoli (Castagna) si trovano i resti dell'antica Abbazia di Santa Maria di Corazzo.

    Soppressione e spoliazione

    Dopo le distruzioni subite nel terremoto del 1783, nel 1806 il vescovo di Martirano dichiarava che nel monastero, situato nel territorio di Scigliano, risiedevano 17 persone: 11 monaci, 4 conversi, 1 oblato e 1 terziario. Due anni dopo, nel 1808 l'abbazia fu soppressa da un decreto del governo di Giuseppe Bonaparte.

    Iniziò allora la spartizione dei suoi beni, fra i quali si ricordano:
    • l'altare maggiore in marmi policromi, una delle due acquasantiere in marmo bianco e sei candelabri lignei alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Soveria Mannelli;
    • due altari lignei alla chiesa di San Giacomo a Cicala;
    • una statua lignea di san Michele, lo stemma e uno degli altari minori alla chiesa parrocchiale di San Tommaso (frazione di Soveria Mannelli)
    • una statua lignea della Vergine, l'altra acquasantiera in marmo e un altare minore alla Chiesa parrocchiale di Diano (frazione di Scigliano)
    • una statua lignea, rappresentante la Madonna del Carmine, alla Chiesa parrocchiale di Adami
    • l'organo e l'altorilievo in marmo rappresentante una Madonna col Bambino, alla Chiesa dello Spirito Santo di Castagna


    Castagna

    castagna

    Castagna è stato un comune della provincia di Catanzaro autonomo dal 1832 al 1869, allorché fu soppresso e unito al comune di Carlopoli.

    Storia

    Il territorio di Castagna, montuoso, localizzato nella Sila Piccola, è appartenuto per molti secoli all'Università di Scigliano, un casale di Cosenza, nella provincia della Calabria Citeriore. Era chiamata un tempo Trempa della Castagna. Gli abitanti provengono principalmente dalla frazione Diano di Scigliano. Con lo smembramento di Scigliano, nel 1807, Castagna fu assegnata al comune di Soveria Mannelli, e assieme a Soveria nel 1816 entrò a far parte della neocostituita provincia della Calabria Ulteriore Seconda, con capoluogo Catanzaro. Il 23 settembre 1832 Castagna, insieme col villaggio Colla, si separò da Soveria Mannelli per formare comune autonomo, che tuttavia non ebbe lunga vita. Dopo l'unità d'Italia, infatti, il consiglio provinciale di Catanzaro, constatato che le entrate comunali non erano sufficienti a coprire neanche le spese obbligatorie, nella seduta del 25 settembre 1867 ne prospettò la soppressione e l'unione del territorio del capoluogo Castagna al comune Carlopoli, e della frazione Colla al comune Soveria Mannelli. Contrariamente alle aspettative, con D.R. 23 agosto 1869 fu assegnato a Carlopoli l'intero territorio comunale, compresa Colla. Quest'ultima frazione, distante 15 km da Carlopoli e 3,5 km da Soveria, tornò tuttavia a Soveria Mannelli con decorrenza 1 gennaio 1871. Castagna ha fatto parte della Diocesi di Martirano fino al 1818 quando, per gli effetti della Bolla Pontificia De utiliori, in seguito al concordato fra la Santa Sede e il Regno delle Due Sicilie, la Diocesi di Martirano fu soppressa e aggregata alla diocesi di Nicastro. Nel settembre 1986, in seguito alla revisione delle Diocesi italiane secondo il criterio della provincialità civile, mentre le parrocchie di Panettieri (con cui per secoli gli abitanti di Castagna hanno condiviso il parroco) sono passate dalla diocesi di Nicastro (che, nell'occasione ha cambiato denominazione in "Diocesi di Lamezia Terme") all'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, la parrocchia di Castagna è passata dalla diocesi di Nicastro all'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, perché il comune di Carlopoli apparteneva a quest'ultima diocesi. Successivamente, con decreto 18 settembre 1989 della Santa Sede, anche la parrocchia di Panettieri è stata aggregata alla diocesi di Catanzaro-Squillace, sebbene il comune di Panettieri sia in provincia di Cosenza. Nella seconda metà del XIX secolo Emilio Leo creò a Castagna la prima industria tessile calabrese sfruttando la forza motrice delle acque del Corace; più tardi Leo si trasferì a Soveria Mannelli e in quest'ultima cittadina il Lanificio Leo, una fabbrica fondata nel 1873, continua nella produzione di tessuti utilizzando gli antichi macchinari ottocenteschi.

    Luoghi di interesse

    • Nei pressi dell'abitato di Castagna sono visibili le imponenti rovine dell'abbazia di Santa Maria di Corazzo, detta comunemente Abbazia di Corazzo, di cui fu abate Gioacchino da Fiore. L'abbazia, il cui nome è legato etimologicamente al nome del fiume Corace, fu fondata nel X secolo dai benedettini e ricostruita successivamente, nel XII secolo, dai monaci cisterciensi . Distrutta dopo un disastroso terremoto nel 1783, la soppressione decretata dal governo di Giuseppe Bonaparte nel 1807, ne impedì la ricostruzione e ne determinò la rovina fisica, per cui della famosa abbazia attualmente restano soltanto dei ruderi. L'abbazia di Corazzo è monumento nazionale.
    • La Chiesa parrocchiale dello Spirito Santo, edificata nel XVI secolo come chiesa rurale, divenne parrocchia nel 1612. Possiede numerose opere provenienti dall'Abbazia di Corazzo, fra cui un altare e l'organo settecentesco, nonché un medaglione raffigurante la Madonna con il Bambino, incastonato in una colonna.

    Abbazia di Santa Maria di Corazzo

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    Abbazia di Santa Maria di Corazzo - Castagna di Carlopoli (CZ)


    L'abbazia di Santa Maria di Corazzo è un'abbazia fondata dai benedettini nel XI secolo in prossimità del fiume Corace in Calabria, ricostruita successivamente dai cistercensi nel XII secolo, danneggiata una prima volta dal terremoto del 27 marzo 1638 e ancora dopo dal disastroso terremoto del 1783. Dopo questa data il monastero venne progressivamente abbandonato e spogliato delle opere artistiche che conteneva: le sue rovine sono visibili in località Castagna, una frazione di Carlopoli, ai confini con Soveria Mannelli.

    Storia

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    Resti della navata centrale


    Sebbene situata attualmente in una località della provincia di Catanzaro (Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace), la storia dell'abbazia si è svolta per molti anni nella Calabria Citeriore, in quanto fino ai primi del XIX secolo il suo territorio apparteneva all'Università di Scigliano (Diocesi di Martirano). Dopo la sua fondazione ad opera dei benedettini neri nel XI secolo, l'Abbazia fu ricostruita dai cistercensi nel 1157, cioè a distanza di appena 16 anni dalla fondazione dell'Abbazia della Sambucina, di cui fu la filiale più importante. Primo abate cistercense fu il beato Colombano. La storia di Santa Maria di Corazzo si incrocia con quella di Gioacchino da Fiore, che qui vestì l'abito monacale, divenendone subito dopo abate. Proprio qui a Corazzo Gioacchino da Fiore scrisse le sue opere principali, aiutato dagli scriba Nicola e Giovanni, quest'ultimo prese il suo posto quando andò lui via. Gioacchino, nonostante fosse l'abate del monastero stava per lunghi periodi lontano da esso a causa del suo impegno a scrivere testi di teologia, fin tanto che nel 1188 fu sollevato dal Papa dal guidare l'abbazia affiliando la stessa, con tutti i suoi uomini e beni, ai cistercensi di Fossanova. L'abate Gioacchino si staccò, quindi, definitivamente da Corazzo trasferendosi prima in un porto di quiete chiamato Pietralata, per poi ascendere in Sila nella primavera del 1189 dove fondò San Giovanni in Fiore una nuova congregazione religiosa detta Congregazione Florense, approvata da Celestino III nel 1196. Nel 1211, dopo la morte di Gioacchino, l'archicenobio florense avanzò diritti di proprietà sull'abbazia di Calabromaria in Altilia di Santa Severina, ma la vertenza venne risolta per l'intervento del pater abbas sambucinese Bernardo] e dell'imperatore Federico II, in favore dei florensi di San Giovanni in Fiore. Le acque del Corace servivano ad azionare, presso l'abbazia, un mulino e una gualchiera, quindi a fecondare il sottostante territorio agricolo.

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    Ruderi Abbazia di Corazzo


    - Info foto -

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    Personalità legate a Castagna
    • Raffaele Piccoli (Castagna, 10 ottobre 1819 – Catanzaro, 27 agosto 1880) è stato un patriota e rivoluzionario italiano.
    • di Rosangela Mazza, una brigantessa le cui gesta furono narrate dalla poetessa Palmira Scalise nel poema La Brigantessa
    • di Angelo Cardamone e Nicoletta Sacco Cardamone, nonni della scrittrice americana Helen Barolini, la quale ha ambientato a Castagna la prima parte del romanzo Umbertina
    • di Bruno Arcuri, nonno del deputato statunitense Mike Arcuri

    Edited by terryborry - 25/6/2012, 19:13
     
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  2. Isabel
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    Fonte: meteoweb.eu/
     
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1 replies since 3/10/2011, 14:35   307 views
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