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San Floro

Provincia di Catanzaro

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  1. Isabel
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    San Floro

    sanfloro

    San Floro è un comune di 716 abitanti della provincia di Catanzaro. È un comune collinare della parte orientale di Catanzaro a pochi chilometri dal Golfo di Squillace.

    - Info -

    San Floro è un comune collinare della parte orientale di Catanzaro a pochi chilometri dal Golfo di Squillace. Abitato sin dal Neolitico, il suo territorio rientrava in quello della colonia magno greca di Skylletion (Squillace) e non è difficile capirne il motivo: tutto attorno al centro abitato si trovano boschi, ampi pascoli e frutteti, che hanno indotto gli abitanti dell’odierna San Floro a fare della terra la loro massima fonte di sostentamento. Ancora oggi sono l’agricoltura e l’industria alimentare a rappresentare una risorsa economica importante per i sanfloresi, ma non bisogna dimenticare la produzione e lavorazione della seta, dall’allevamento dei bachi sino al prodotto finale. I tanti telai ed attrezzi di uso comune donati dalle famiglie di San Floro hanno fatto nascere un museo apposito che vi consigliamo vivamente di visitare. La città, inoltre, ha un centro storico molto vivace che si popola soprattutto d’estate con i tanti emigranti che rientrano nel paese d’origine per trascorrere le vacanze piacevolmente: oltre alle bellezze naturali ed alla chiesa di San Floro, infatti, la città è nota per i prodotti tipici tra i più apprezzati della zona.

    Attività

    Info - Scheda Wikipedia


    Ancora oggi sono l’agricoltura e l’industria alimentare a rappresentare una risorsa economica importante per i sanfloresi, ma non bisogna dimenticare la produzione e lavorazione della seta, dall’allevamento dei bachi sino al prodotto finale. I tanti telai ed attrezzi di uso comune donati dalle famiglie di San Floro hanno fatto nascere un museo apposito che vi consigliamo vivamente di visitare. La città, inoltre, ha un centro storico molto vivace che si popola soprattutto d’estate con i tanti emigranti che rientrano nel paese d’origine per trascorrere le vacanze piacevolmente: oltre alle bellezze naturali ed alla chiesa di San Floro, infatti, la città è nota per i prodotti tipici tra i più apprezzati della zona.

    Tradizioni

    Il nome del paese riflette la forte venerazione verso il suo santo patrono, appunto, San Floro Martire, che insieme al fratello Lauro, poiché non aveva abnegato i suoi ideali di fede cristiana, fu arrestato, condannato, calato in un pozzo e sepolto vivo. Ogni anno, il 18 agosto, i Sanfloresi onorano il proprio santo patrono con una messa solenne e la tipica processione per le vie del paese.


    Chiesa di San Nicola

    sflorochiesasannicola

    La Chiesa di San Nicola è la Chiesa madre di San Floro, in provincia di Catanzaro. Edificata per la prima volta nel 1560, la chiesa sorge dalla parte opposta a quella del Castello Caracciolo, nel borgo storico di San Floro. Presenta una facciata molto misurata negli ornamenti e suddivisa in spazi regolari da lesene e cornicioni, che evidenziano così il portale ad arco a sesto acuto e la nicchia che lo sovrasta. Alla sinistra dell’osservatore si trova il campanile con doppio sistema campanario, in corrispondenza della navata secondaria, aggiunta in una delle successive edificazioni della struttura: a causa dei frequenti eventi sismici nella zona dell’Istmo di Catanzaro, infatti, la cittadinanza sanflorese dovette intervenire più volte nel corso dei secoli per recuperare la sua chiesa principale. Al suo interno quest’ultimo aspetto diviene ancor più evidente: la navata principale presenta una bella volte a botte sul soffitto, mentre quella laterale è decisamente più bassa pur richiamandone i motivi architettonici. Le pareti sono decorate con dipinti ed affreschi degli artisti locali Fodaro e Ortona, e sono presenti due statue di un certo pregio artistico come quella del Gesù Bambino intagliato nel legno e la statua di San Floro a figura intera detta “statua di coccia” (dei brufoli). Il pezzo forte della Chiesa di San Nicola è però il reliquario d’argento con le spoglie di San Floro, donato alla cittadinanza dal Duca Caracciolo nel XVI secolo: qui è custodito un osso del braccio del Santo Patrono, oggetto di particolare devozione da parte dei fedeli.

    facciata
    Facciata

    affrescodisannicola
    Affresco di San Nicola

    portone
    Portone

    torrecampanaria
    Torre Campanaria

    torrecampanariavistadal
    Torre campanaria vista dal basso

    campanile
    Campanile



    Edited by terryborry - 6/10/2011, 21:39
     
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