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Santa Maria del Cedro

Provincia di Cosenza

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  1. Isabel
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    Santa Maria del Cedro

    santamariadelcedro

    - Info -

    Santa Maria del Cedro è un comune di 4.955 abitanti della provincia di Cosenza. Santa Maria del Cedro si trova nell'alto Tirreno cosentino e precisamente nella rinomata "Riviera dei Cedri", fra le località di Diamante e Scalea, ricca di itinerari turistici, culturali e naturalistici. E' uno splendido tratto di territorio calabrese che comprende anche zone montane immediatamente a ridosso della costa. A breve distanza uno dall'altro si trovano numerosi e conosciuti centri turistici che vantano tra i più panoramici lungomare l'Italia.Negli ultimi anni si è sviluppata una notevole attività turistica, basata sull’offerta di una rete alberghiera di varia e articolata tipologia ricettiva. La non elevata altitudine sul livello del mare e il clima mite e salubre, fanno di Santa Maria del Cedro uno dei centri più graditi dai turisti. Il paese è graziosamente inserito alla fine della vallata verde di cedriere e uliveti, da cui si diffonde un profumo intenso e inimitabile. Dopo una giornata di mare, ritornare all’antico centro di cipollina significa godere fresche notti estive, mentre lontano, eppur vicino, il mare intavola antichi e suggestivi dialoghi con la luna, in un cielo sereno di stelle complici e splendenti. Sono le celebri, incantevoli notti tirreniche di Calabria, che richiamano miti magnogreci e tradizioni bruzie, ricchi di eros e di magia, in riva ad un mare dove sboccano fiumi carichi di storia e di leggende.

    Storia

    S. Maria del Cedro fu fondata nella metà del sec. XVII dall'abbandono forzato di Abatemarco in seguito alla distruzione causata dall'omonimo fiume. Il territorio, col nome di Abatemarco, fu a lungo feudo della famiglia Brancati di Napoli che lo acquistò ad un'asta pubblica. Del possedimento dei Brancati facevano parte anche Urso Marzo (Orsomarso), Grisolia e Marcellino. Fu tenuto dalla famiglia napoletana fino alla eversione della feudalità, allorché l'ultimo dei baroni si ritirava a vivere a Diamante. Fu dapprima frazione di Grisolia col nome di Cipollina; costituitasi in comune autonomo si chiamò S. Maria e solo nel 1968 prese il nome definitivo di S. Maria del Cedro per l'abbondante produzione di cedri che c'è nel suo territorio. S. Maria del Cedro si trova fra Scalea e Cirella. Dalla superstrada bisogna deviare e proseguire per un paio di chilometri. Lungo la costa invece si sta sviluppando la zona marina.

    Geografia


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    terra di immani distese di spiaggie e di sole cocente

    Il comune di Santa Maria del Cedro è situato all'estremità inferiore della Piana del Lao, vicino ai fiumi Lao e Abatemarco, sulla riva del Tirreno, tra i comuni costieri di Scalea e Diamante. La parte di costa prospiciente è denominata Riviera dei cedri. Si trova presso il Parco Nazionale del Pollino.

    Storia
    Il primo insediamento sviluppatosi nell'attuale area comunale fu la grande città magnogreca di Laos, fondata dai sibariti a seguito della distruzione della loro città da parte di Crotone nel 510 a.C.; secondo lo storico romano Strabone, Laos era grande quanto Pompei. L'attuale Santa Maria del Cedro fu fondata nel XVII secolo dagli abitanti di una località preesistente, Abatemarco, a seguito di un'alluvione che distrusse il borgo. Appartenne al feudo dei Brancati di Napoli, assieme alle località confinanti di Orsomarso, Grisolia e Marcellina (quest'ultima parte oggi del comune) fino a tempi recenti. In epoca unitaria la località, denominata allora Cipollina (Cispollinum in latino), da cis-polis, al di qua della (grande) città o al di qua del Pollino, fu dapprima frazione del comune di Grisolia (all'epoca denominato Grisolia-Cipollina), poi comune autonomo con il nome di Santa Maria. Nel 1968, all'inizio dell'espansione turistica, prese il nome attuale di Santa Maria del Cedro.

    Economia

    - Info -
    La localizzazione tra due fiumi non grandi ma comunque aventi efflusso continuo e non trascurabile, che hanno creato una piana, anch'essa non vasta ma assai fertile, spiegano l'originale vocazione agricola della zona. Il clima mediterraneo ha favorito la coltivazione di alcune specie non comuni, quali appunto il cedro, di cui si producono varietà pregiate e naturalmente le classiche coltivazioni mediterranee. La presenza di una vasta spiaggia sul Tirreno, il retroterra dolcemente in salita verso l'Appennino e l'apertura quasi contemporanea della variante alla s. s. 18 e del raddoppio della ferrovia Salerno-Reggio Calabria hanno permesso, in tempi recenti (dopo il 1970), lo sviluppo turistico della zona, con la crescita piuttosto disordinata di case di vacanza e strutture ricettive, non sempre rispettose del paesaggio.

    Archeologia


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    Resti dell'acquedotto normanno.

    Sul territorio di Santa Maria del Cedro sono presenti numerose testimonianze archeologiche riguardanti praticamente tutti i periodi storici. Sul colle Palecastro, in frazione Marcellina, troviamo i resti della città greca di Laos, i cui numerosi reperti rinvenuti sono oggi conservati nell’antiquarium di Scalea e al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria. Gli scavi dell’area archeologica sono ostacolati dallo sviluppo urbanistico dell’odierno centro abitato, cresciuto proprio al di sopra di Laos. Interessanti sono i resti dell’abitato alto-medievale di Abatemarco; di particolare effetto scenografico sono i ruderi del Castello di San Michele e l’acquedotto normanno. Di datazione posteriore è il cosiddetto Carcere delle Imprese, una struttura, probabilmente, adibita ai lavori forzati dei detenuti per la produzione di olio. Oggi pregevolmente restaurato, è sede di manifestazioni culturali. Particolare è anche la Torre Sant’Andrea, parte integrante del sistema difensivo di torri costiere della Riviera dei Cedri.

    Castello di S. Michele

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    - Info -

    Un angolo di Calabria addossato all'Appennino, al confine meridionale del Parco del Pollino. È il complesso monumentale di S. Michele, a S. Maria del Cedro, recesso sperduto che per millenni ha rappresentato il "passaggio segreto" fra lo Ionio e il Tirreno attraverso la montagna. Una terra percorsa da genti diverse per razza e religione, che intorno all'anno Mille ha accolto una confraternita di monaci arrivati dall'Oriente. In questa terra di confine fra Longobardi, Bizantini e Normanni, al riparo da lotte e invasioni, i monaci impiantarono un importante centro di cultura. Due secoli prima di Cristo, si racconta che qui gli ebrei portarono il cedro, loro pianta rituale simbolo della perfezione umana. Solo in questa parte del Mediterraneo la pianta ha mantenuto nei secoli la sua purezza originaria. E ancora oggi i rabbini di tutto il mondo vengono a S. Maria del Cedro a scegliere i frutti per celebrare la Festa delle Capanne. Il complesso di S. Michele è tra i monumenti più importanti di epoca medioevale dell'intera area della piana del Lao, nella Calabria nord occidentale. Eretto su un costone roccioso, in prossimità del basso corso del fiume Abatemarco, i primi contrafforti collinari ne bordano la quinta scenografica e al tempo stesso ne determinano e connotano la funzione difensiva. È un sito rimasto incontaminato per migliaia di anni, impenetrabile e misterioso nel versante che guarda al fiume; morbido ed accogliente nel versante che guarda al mare.

    Descrizione del progetto

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    Ruderi

    Il piano di restauro mira a riqualificare l'intero sito, mediante opere di recupero che vanno dal restauro conservativo della chiesetta di San Michele e dei percorsi di pertinenza, alla realizzazione di un parcheggio a servizio del complesso monumentale dotato di un punto informativo. Il progetto prevede inoltre il restauro conservativo del castello e la valorizzazione dei percorsi interni ed esterni (con particolare riferimento al contesto fluviale) destinati alla fruizione culturale degli ambiti paesaggistici, come ad esempio la realizzazione d una promenade tra i cedri verso il castello comprendente soste e luoghi di riposo. È infine prevista la creazione di una piattaforma d'arte e cultura per la fruizione di eventi e spettacoli, con annesso padiglione servizi.

    Torre di Sant'Andrea

    torre

    - Info -

    Appena si entra in paese si ammira il possente torrione a pianta rettangolare. Ancora oggi in buono stato di conservazione, la torre mostra nella parte superiore una copertura a tegole e monofore sui quattro lati. Sono ancora visibili i resti del ponte levatoio di cui era dotata.


    Chiesa dello Spirito Santo

    chiesa

    Anticipata da un'ampia scalinata, nella parte alta del paese si erge la Chiesa intitolata allo Spirito Santo a cui è dedicata anche l'iscrizione posta a decoro della semplice facciata. Caratteristico ed esclusivo è il campanile con orologio che si innalza su pianta esagonale di colore rosso.


    Monumento a Santa Maria

    monumento


    Piazza del Popolo è abbellita dalla presenza di questo alto obelisco alla cui sommità è collocata una statua mariana, dai tratti delicati. L'obelisco riporta una lastra marmorea con l'indicazione della data di realizzazione: 1954. Ai piedi del monumento è posta una lapide in memoria dei caduti della strage di Nassiriya.

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    Spiaggia

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    Parco giochi



    Edited by Isabel - 28/6/2012, 10:13
     
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    Museo del Cedro

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    - Info -

    Il Museo è nato con l’obiettivo di raccontare la storia del cedro e di illustrarne le fasi di lavorazione, senza però trascurare quella che è la storia del territorio di Santa Maria del Cedro. A tal proposito sono stati allestiti pannelli didattici e postazioni multimediali (attraverso una piattaforma GIS) e organizzati due percorsi: uno “artistico”, nel centro storico del paese, che racconta la storia di questo frutto, attraverso i riferimenti biblici, le tradizioni ebraiche e le citazioni letterarie che lo riguardano; l’altro “archeologico”, con la visita del sito di Laos, colonia della Magna Grecia, al fine di spiegare l’arrivo del cedro in Italia.

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    Il cedro

     
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    Marcellina

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    Info - Scheda Wikipedia

    Marcellina è una frazione di Santa Maria del Cedro, provincia di Cosenza.

    Storia

    In prossimità dell'abitato vi sono alcuni ritrovamenti archeologici di incerta datazione, e poco più ad est, sulla vecchia SS 18, i resti di una ampia dimora, anch'essa di incerta datazione. Marcellina è infatti il naturale sviluppo della città magnogreca di Laos (vedi trattazione nella pagina di Santa Maria del Cedro). Sino al 1952 la frazione era denominata Grisolia Cipollina.

    Geografia

    Paese di circa 1.250 abitanti, posto a circa 5 km dalla sede del comune, verso il comune di Scalea, e in prossimità del fiume Lao, con attività prevalentemente agricola.



    Edited by Isabel - 28/6/2012, 10:14
     
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