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San Cataldo

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    CATANIA (SICILIA)

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    San Cataldo

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    - Info -

    San Cataldo (Santu Cataddu oppure Santu Catallu in siciliano) è un comune italiano di 23.486 abitanti della provincia di Caltanissetta in Sicilia.

    Geografia fisica

    San Cataldo sorge in una zona collinare interna, posta a 625 metri s.l.m., che si estende a nord del centro abitato, tra i comuni di Serradifalco, Mussomeli, Caltanissetta, collocato all'interno del comprensorio dell'altopiano Solfifero Siciliano, un'antica area mineraria. Dista 63 km. da Agrigento, 9 km. da Caltanissetta, 50 km. da Enna, 150 km. da Ragusa. È attraversato da un solo fiume, il "Salito", il quale è formato da diverse sorgenti che nascono dalle falde del M. Schiavo presso il paese di Santa Caterina Villarmosa. L'abitato si estende nell'altopiano tra Portella del Tauro e Babbaurra, ricco di pozzi d'acqua parzialmente potabili.

    Clima

    Il clima della città è continentale con inverni relativamente rigidi ed estati calde. L'aria è salubre e, malgrado la sua altimetria, il clima è abbastanza mite. In inverno la temperatura in rari casi scende al di sotto dello zero con alcune nevicate di poco conto l'anno. L'estate invece si presenta calda con valori di umidità non eccessivi e quasi ogni anno si sfiorano i 40 °C. Il vento soffia prevalentemente da SE. Per conoscere le previsioni meteo e i dati in tempo reale consulta il sito Meteo.

    Storia

    All'interno del territorio, nei pressi di Vassallaggi, vi sono testimonianze di insediamenti umani risalenti al VI-V secolo a.C..
    L'attuale centro abitato ha origini relativamente recenti. Fu una baronia, poi comune, fondata dal principe Nicolò Galletti nel 1607, richiedendone il 18 luglio la licenza dal Re di Sicilia Filippo III (licenza vox populandi). La licenza consentiva di edificare e popolare l'antico casale Calironi (in siciliano Caliruni e in greco Kalyroon), sito all'interno della baronia di Fiumesalato. I motivi che spinsero il principe alla richiesta furono di natura politica, in quanto si ottenevano titoli e privilegi e si acquistava il diritto di sedere nel "braccio" militare del Parlamento siciliano. Anche l'aspetto economico certamente rivestì un ruolo non marginale.

    Il borgo fu popolato con l'immigrazione dai paesi vicini, come Sutera, Mussomeli, Petralia, e anche da quelli più distanti, come Gangi, Castrogiovanni e Caltanissetta. Così si iniziò a formare il paese. Il borgo prese il nome da san Cataldo, già venerato nella baronia di Gagliano Castelferrato (nell'attuale provincia di Enna), posseduta in passato dalla famiglia Galletti. È possibile che inoltre il principe desiderasse ingraziarsi il re, il quale era devoto al santo, o che desiderasse ricordare il passaggio del santo per quelle terre.[senza fonte]

    Nel 1623 il paese contava 722 abitanti; nel 1651 erano circa 1.607. Nel 1669, diciotto anni dopo, fonti ecclesiastici riportano una popolazione di 2.490 abitanti. Nel 1699 si arrivò a 3.066 abitanti. Nel 1921 si contavano 23.486 abitanti.

    Nel corso degli anni San Cataldo ha subito parecchi rimaneggiamenti dal punto di vista urbanistico, al punto che oggi appare come una città nuova, nella quale prevalgono costruzioni recenti e pochissime costruzioni possono vantare una discreta valenza storica. Ormai uniche testimonianze culturali del passato sono alcuni edifici di culto, come la chiesa madre e costruzioni signorili nel centro storico.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    • Museo etno-antropologico
    • Complesso monumentale del Calvario
    • Monumento/Altare ai Caduti/Monumento ai Marinai
    • Palazzo-Castello del principe Galletti

    Architetture civili
    • Le torri civiche
    • Zona Archeologica di Vassallaggi

    Chiese
    • Chiesa Madre
    • Parrocchia Santo Stefano
    • Parrocchia di Santa Maria del Rosario
    • Parrocchia Santa Maria delle Grazie

    Parrocchie di nuova fondazione
    Nei nuovi quartieri residenziali, sorgono altre tre parrocchie: Cristo Re, S. Alberto Magno, S. Domenico Savio, tutte di struttura moderna, a questa si aggiunge la chiesa non parrocchiale di S. Maria di Nazaret all'uscita della città.

    Persone legate a San Cataldo
    • Pietro Galletti (1664-1757), vescovo cattolico
    • Luigi Giamporcaro (1789–1854), vescovo cattolico
    • Raimondo Butera, pittore
    • Alberto Vassallo di Torregrossa (1865-1959), arcivescovo cattolico
    • Luigi Cammarata (1885-1950), vescovo cattolico
    • Cataldo Naro (1951-2006), arcivescovo cattolico
    • Marianna Amico Roxas (1883-1947), venerabile cattolica
    • Nicolò Asaro (1920-1973), senatore della Repubblica
    • Salvatore Galletti (1923-2010), scrittore e pittore
    • Giuseppe Alessi (1905-2009), politico
    • Salvatore Galletti (1923-2010), scrittore e pittore.
    • Francesco Pignatone (1923-2006), politico
    • Giuseppe Messina (1893-1951), gesuita, storico delle religioni e orientalista italiano
    • Bernardino Giuliana (1935-1999), poeta e attore drammatico
    • Jerry Calà (1951), cabarettista, attore cinematografico e regista
    • Leonardo Messina (San Cataldo, 22 settembre 1955), ex mafioso collaboratore di giustizia
    • Cataldo Baglio (1958), attore, sceneggiatore, regista e comico
    • Alessandro Pagano (1959), politico
    • Massimiliano Di Franco (1978), pallavolista italiano
    • Raimondo Luigi Bruno Maira detto Rudi (1946), politico
    • Salvatore Maira (1947), regista
    • Angelo Orlando (1965), calciatore
    • Giuseppe Di Forti (1964), ex sindaco e presidente della Banca del Nisseno dal 2002

    Edited by PatriziaTeresa - 16/6/2015, 13:30
     
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