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Riassunti & Commenti: Saga Harry Potter

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  1. alixia 44
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    terryuccia io aspetto a commentare dopo che abbiamo visto la seconda parte in chat :ballano:
     
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    La vediamo lunedì sera come avevamo concordato quindi? ò_ò
     
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  3. mamu_84
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    in qst capitolo finalmente harry inizia a cacciare un po di atrributi qd ha gonfiato cm una balla ql oca della sorella dello zio c'ho troppo goduto :brava/o: :haha: e mi piace anke il fatto che finalmente si inizia a sapere qlc di più sul passato del protagonista ed è stato magnifico qd ha scoperto l'innocenza del suo padrino, visto che finalmente ha trovato un parente in vita che gli vuole bene davvero :wub: nn come vernon e famiglia :OhSignùr!!!: che poi il cugino di harry l'ho trovato molto peggirato almeno prima era str@@@o e pestifero ora invece era proprio cerebroleso :amen: cmq in qst capitolo le new entry mi sn piaciute moltissimo sia sirius che lupin tengono davvero ad harry anke se sirius all'inizio anke se a ragione è un po troppo incavolato e tt la sua rabbia gli offusca il cervello ma poi tt va per il meglio considerando che harry impara anke un incantesimo nuovo e dal potere molto forte l'unico che continua a starmi sullo stomaco è draco se ermione nn avesse potuto muoversi nel tempo x colpa di ql cretino fierobecco sarebbe morto :OhSignùr!!!: cmq bellissima la scena di ron che si gira di lato e nn c'è nessuno si gira un secondo dopo e c'è ermione :haha: troppo divertente la sua espressione qd dice ma da dov'è uscita prima nn c'era è apparsa dal nulla :haha: e carina anke la scena in cui crosta rimane bloccato nel buco xkè sirius ed harry riescono a farlo tornare alle sue sembianze umane :hihi: povero ron che piagnucolava xkè ora era rimasto senza il suo animaletto :hihi:
     
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    Vero, Draco in questo film è proprio Fortuna che Hermione gli assesta un bel pugno... che ragazza! a :hihi:

    Ron è spassosissimo con tutti quei suoi piagnucolii smiley_emoticons_charly_rofl
     
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  5. alixia 44
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    hermione è sempre + grintosa e in questo film si fa proprio valere.....anke harry mostra + sicurezza.....tanto da aiutare syrius e farlo andare via alla fine.......ron è sempre + fifone invece :hihi: :hihi:
    harry alle prese con un 'incantesimo nuovo e potente ma riesce benissimo...sti ragazzi si vedono proprio crescere sempre di piu' man mano che scorrono i film......
    unico peccato e che non siano riusciti a dimostrare l'innocenza di syrius...pazienza non si puo' avere tutto
     
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    4 di 8 film totali
    Harry Potter e il calice di fuoco

    « Hogwarts è stata scelta per ospitare un evento leggendario, il Torneo Tremaghi! Ora, per quelli di voi che non lo sanno, il Torneo Tremaghi chiama a raccolta tre scuole per una serie di competizioni di magia. Da ogni scuola, un solo studente viene scelto per gareggiare. Voglio essere chiaro, chi è scelto se la vedrà da solo e fidatevi se vi dico che queste gare non sono per i deboli di cuore. [...] Eterna gloria, ecco cosa attende lo studente che vincerà! Ma per guadagnarsela questo studente dovrà superare tre prove, tre prove estremamente pericolose invero. »
    (Albus Silente, discorso)


    670bW
    Nome originale: Harry Potter and the Goblet of Fire
    Paese: Regno Unito, USA
    Anno: 2005
    Regia: Mike Newell
    Durata: 151 min
    Genere: azione, fantastico, drammatico
    Tratto dai: libri di J. K. Rowling
    Info: Scheda Wikipedia
    Cast (oltre a quelli citati nei precedenti film della saga)
    * Brendan Gleeson è Alastor Moody, ex Auror e adesso nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure;
    * Ralph Fiennes è Lord Voldemort
    * Roger Lloyd Pack è Barty Crouch, scelto come organizzatore della 422a Coppa del Mondo di Quidditch, e del Torneo Tremaghi. Era a capo del Dipartimento di "Applicazione delle Leggi magiche" al Ministero della Magia quando ci fu la prima ascesa di Lord Voldemort. Fu lui che mandò Sirius Black ad Azkaban senza processarlo. Crouch sembrava essere favorito a diventare il futuro Ministro della Magia, quando il suo stesso figlio, Barty Crouch Jr., fu catturato insieme al alcuni Mangiamorte mentre tentavano di far tornare al potere Lord Voldemort dopo la sua apparente morte. La scoperta che il figlio dello stesso Crouch fosse un Mangiamorte, rovinò la sua reputazione e fu un brusco arresto alla sua carriera: infatti fu sollevato dall'incarico di giudice del Wizengamot, e relegato al ruolo di Direttore dell'Ufficio di Cooperazione Magica Internazionale;
    * Robert Pattinson è Cedric Diggory, frequenta la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts nella casa del Tassorosso fino al 1995, quando viene ucciso da Peter Minus su ordine di Lord Voldemort. Il Calide di fuoco lo sceglie come "partecipante" al Torneo Tremaghi e "rappresenterà" Hogwarts;
    * Stanislav Ianevski è Viktor Krum, ragazzo bulgaro e il Calice di Fuoco lo sceglie come 2° partecipante al Torneo Tremaghi nel quale "rappresenterà" la sua scuola, Durmstrang;
    * Clémence Poésy è Fleur Delacour, ragazza francese e il Calice di Fuoco la sceglie come 1° partecipante al Torneo Tremaghi nel quale "rappresenterà" la sua scuola, Beauxbatons;
    * Katie Leung è Cho Chang, ragazza di origine orientale della casa del Corvonero ed è un anno più grande di Harry. E' la prima ragazza di cui Harry si innamora, sebbene il rapporto finisca per non durare a lungo. Frequenta al momento Cedric Diggory

    Trama: Harry Potter fa un sogno in cui vede Lord Voldemort con sembianze strane, Codaliscia e un uomo cui Voldemort assegna il compito di prendere Harry Potter.
    Harry assiste alla Coppa del Mondo di Quidditch assieme ad Hermione Granger, a tutta la famiglia Weasley, eccetto Molly, a Cedric Diggory e suo padre. Durante i festeggiamenti dei vincitori, alcuni Mangiamorte seminano il panico: uno fra questi è l' uomo del sogno che lancia nel cielo il marchio del signore oscuro. I ragazzi sono costretti ad abbandonare il luogo.
    Fanno ritorno ad Hogwarts per frequentare il quarto anno di istruzione. Il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure è l'auror Alastor Moody (anche chiamato Malocchio). Durante l'anno, Harry si trova coinvolto suo malgrado nel Torneo Tremaghi, una competizione che prevede il superamento di tre pericolose prove. Harry deve quindi competere con altri tre maghi, due provenienti da scuole diverse: Viktor Krum da Durmstrang e Fleur Delacour da Beauxbatons e Cedric Diggory, quest'ultimo della sua stessa scuola, Hogwarts.
    Harry si scontra con Ron Weasley convinto che l'amico gli abbia nascosto l'iscrizione al torneo che in effetti è concessa solo a chi ha già compiuto 17 anni. Tramite alcuni avvertimenti dati da Moody, Cedric e da Mirtilla Malcontenta, Harry riesce a superare le prime due prove e per la terza e più impervia, viene consigliato dal professor Moody (che in realtà è Barty Crouch Jr., il quale ha assunto la Pozione Polisucco per prenderne le sembianze).
    L'ultima prova consiste nel superare un labirinto pieno di ostacoli magici per recuperare il trofeo, ma la coppa si rivela una passaporta. Harry e Cedric la toccano contemporaneamente e vengono trasportati in un luogo dove ad attenderli c'è Peter Minus che tiene in braccio Lord Voldemort ancora troppo debole per risorgere in forma umana. Codaliscia uccide Cedric e costringe Harry a donargli una goccia di sangue. Dopo averla ottenuta, aiuta il Signore Oscuro a risorgere e quest'ultimo affronta per la prima volta Harry, senza successo dato che il ragazzo viene aiutato dagli spiriti dei suoi genitori e di Cedric a ritornare a Hogwarts del Torneo sempre grazie alla Passaporta.
    Harry comunica a tutti che Lord Voldemort è risorto ma nessuno gli crede, tranne Silente che riesce anche a smascherare Barty Crouch Jr. e a ridare la libertà a Malocchio.
    Ad Hogwarts viene celebrato nella Sala Grande una commemorazione funebre in onore di Cedric Diggory, prima vittima della nuova ascesa del Signore Oscuro.

    Differenze rispetto al romanzo
    * Codaliscia all'inizio del film chiama il suo padrone Lord Voldemort, ma è risaputo che quasi tutti i maghi, Mangiamorte compresi, temono di dire il suo vero nome.
    * Barty Crouch Jr. appare fin dall'inizio del film nell'incubo di Harry, e poi lo incontriamo quando evoca il Marchio Nero alla coppa del mondo del Quidditch. Nel libro, invece, Harry lo vede per la prima volta nel Pensatoio di Silente e viene creduto morto fino alla sua ricomparsa nell'ufficio di Moody alla fine del libro. Alla fine, quando viene smascherato, non sappiamo che fine faccia; nel romanzo, Cornelius Caramell, per impedirgli di testimoniare, gli fa risucchiare l'anima da un Dissennatore.
    * Nel film è assente Winky, l'elfa domestica di Bartemius Crouch, e anche Ludovic Bagman, così come l'incontro alla Tana di Harry con Charlie e Bill Weasley.
    * Nel film la vicenda di Bartemius Crouch è stata stravolta, a partire dalla sua personalità: da duro e spietato a debole e sensibile. Viene, inoltre, ignorata gran parte della sua storia tra cui la misteriosa morte della moglie, la presunta morte di suo figlio, la scomparsa di Bertha Jorkins (impiegata del Ministero della Magia) e la sua prigionia presso Lord Voldemort. Nel romanzo Crouch scompare appena subito dopo la prima prova del Torneo Tremaghi e ritornerà solo dopo molti mesi in preda alla follia, per poi scomparire nuovamente; nel film, data l'assenza di Ludo Bagman, Crouch prende in parte il suo posto e quindi non scompare. Nella versione cinematografica, viene trovato morto da Harry, Ron, Hermione e Hagrid nella Foresta proibita; nel romanzo, non si sa perché sia scomparso dopo il suo "folle" ritorno: sarà il figlio, smascherato e sotto l'effetto del Veritaserum, a rivelare di averlo ucciso, trasfigurato in un osso e nascosto nel parco del castello perché non fosse trovato. Tutto ciò lo rende un personaggio meno importante rispetto al romanzo, sebbene sia più presente nella storia.
    * Nel film viene totalmente omessa la scena della Pesa delle bacchette in cui Olivander esamina le bacchette dei quattro campioni per assicurarsi che siano illese ed efficienti durante le gare del torneo.
    * Non c'è alcun riferimento al C.R.E.P.A, il "comitato" fondato da Hermione per tutelare i diritti degli elfi domestici, in quanto sono assenti tutte le scene con gli elfidomestici presenti nel romanzo (tra i quali Winky e Dobby, oltre agli elfi delle cucine di Hogwarts).
    * Durante la prima prova, nel libro, l'Ungaro Spinato non rompe la catena e la prova si svolge molto velocemente all'interno dell'arena; nel film, a differenza del libro, c'è un lungo inseguimento tra lui ed Harry, con qualche danno alla scuola e il drago muore cadendo in un precipizio.
    * Nel film le gemelle Calì e Padma Patil sono entrambe nella casa di Grifondoro, mentre nel libro Padma è di Corvonero.
    * Durante la seconda prova, Harry viene aiutato da Neville Paciock, mentre nel libro viene aiutato dall'elfo domestico Dobby, che nel film non compare.
    * L'unica scena del film in cui è presente Sirius Black è quella in cui la sua testa appare nel camino del dormitorio della Sala Comune di Grifondoro; nel romanzo, Harry, Ron ed Hermione lo reincontrano di persona durante una visita ad Hogsmeade e tornerà anche alla fine, quando si riconcilia con gli ex-membri dell'Ordine della Fenice.
    * Nel film il labirinto della terza prova non contiene ostacoli veri e propri, a parte le siepi mobili, ed è descritto da Silente più come una tortura psicologica per i partecipanti, mentre nel libro è pieno di mostri e maledizioni varie: gli Schiopodi Sparacoda, la sfinge che blocca Harry e il ragno gigante che attacca lui e Cedric non sono presenti.
    * Viktor Krum, nel film, è prestante e attraente, mentre nel libro è magro e curvo, cammina in maniera impacciata ed è sempre accigliato ed è ammirato dalle ragazze solo per la sua fama e bravura nel Quidditch.
    * Nel film Rita Skeeter scrive un solo articolo su Harry, mentre nel libro ne scrive diversi nel corso della storia, danneggiando non solo Harry, ma anche Hermione e Hagrid. Inoltre non viene spiegato che Rita Skeeter è un animagus e che riesce a scoprire le storie sui personaggi trasformandosi in cimice.
    * Nel film non viene mostrato che Hagrid e Madame Maxime sono dei Mezzogiganti, caratteristica che nel libro provoca umiliazione nei due personaggi, in quanto i Giganti sono stati degli assassini di Babbani e seguaci di Lord Voldemort.
    * Nel film il significato del Prior Incantatio non viene spiegato.
    * Oltre ai personaggi già sopracitati, non compaiono i Dursley, Percy Weasley, Molly Weasley (unico film in cui non compare), Colin Canon, Dennis Canon, Sibilla Cooman e Narcissa Malfoy, tutti in ruoli minori.
    * La scena in cui Harry dà il denaro della vincita del Torneo ai gemelli Weasley, dettaglio rilevante che si ripercuoterà nei libri a venire, quando Fred e George lo useranno per mettere in piedi il loro negozio Tiri Vispi Weasley a Diagon Alley.
    * Due scene del Pensatoio sono state tagliate e aggregate all'unica rimasta.
    * Non è presente la scena in infermeria in cui il ministro Cornelius Caramell nel voler credere al ritorno di Lord Voldemort e in Silente mette subito in atto le direttive per ricostituire l'ordine della Fenice.



    Fonte: Wikipedia
     
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  7. pifa953
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    io ho letto il libro e al + presto vedrò il film
     
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  8. alixia 44
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    film molto interessante harry suo malgrado si ritrova iscritto a una gara in cui possono partecipare solo i 17 enni e se la prende con ron che non c'entra niente.....
    il sogno di harry sembra proprio un sogno premonitore voldemort è sempre in agguato......comunque harry grazie ad alcuni consigli ben dati riesce a superare bene le prime 2 prove.....fortissimo harry potter....l'ultima prova è piu' difficile
    deve superare un labirinto e recuperare il trofeo
    ma aime' il trofeo è poi una passaporta che lo conduce dove c'è voldemort ancora debole
    purtroppo i nemici hanno la meglio e dopo aver ucciso cedric riescono ad avere la goccia di sangue di harry che gli serve x far risorgere lord voldemort........
    qui inizia la battaglia tra i 2.....ma harry stavolta ha la meglio grazie anke all'aiuto dei suoi genitori
    tornato alla scuola confessa che voldemort è tornato ma l'unico a credergli è silente purtroppo........

    mannaggiaaaaa ma harry sta dicendo la verità caspitaaaaaaaa :perchèèèè??!:
    il film si chiude con la commemorazione nella scuola della morte di cedric....
    ma mi sa tanto che il peggio sta proprio x arrivare ed harry si troverà a combattere una dura battaglia conto voldemort.....
     
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    Victor Krum msgplusimg0583ug3 XD
    Di questo film, mi dispiace molto che abbiano OMESSO Dobby, l'elfo domestico comparso nel 2° film emotvaz6 E' lui che dà ad Harry l'alga-branchia per la sfida nel lago... e non Neville :piango: E poi, da qui in poi, Dobby lavora ad Hogwarts :vado:
    Harry ebbe appena il tempo di scorgere un'enorme stanza dal soffitto alto, con cumuli di pentole e padelle di rame lucente accatastate lungo le pa reti di pietra, e un enorme focolare di mattoni all'altro capo, quando qual-cosa di piccolo sfrecciò verso di lui dal centro della stanza, squittendo: «Harry Potter, signore! Harry Potter!»
    Un istante dopo l'elfo urlatore gli piombò dritto contro lo stomaco, ab bracciandolo così forte che credette che gli si spezzassero le costole.
    «D-Dobby?» disse, boccheggiando.
    «Sì, è proprio Dobby, signore, sì!» disse la vocina acuta da un punto im precisato nei dintorni del suo ombelico. «Dobby sperava tanto di vedere Harry Potter, signore, e Harry Potter è venuto a trovarlo, signore!»
    Dobby lo lasciò andare e fece qualche passo indietro, sorridendogli da sotto in su, gli enormi occhi verdi a forma di palline da tennis traboccanti di lacrime di felicità. Aveva quasi lo stesso aspetto che ricordava Harry: naso a matita, orecchie da pipistrello, mani e piedi lunghi - tutto tranne gli abiti, che erano molto diversi. Quando Dobby lavorava per i Malfoy, in-dossava sempre la stessa vecchia federa sudicia. Ora, invece, portava il più stravagante assortimento di vestiti che Harry avesse mai visto; era ancora peggio dei maghi camuffati da Babbani alla Coppa del Mondo. In testa aveva un copri-teiera con attaccato un bel numero di spille vistose; una cra-vatta a disegni di ferri di cavallo sul petto nudo, un paio di quelli che sem-bravano pantaloncini da calcio taglia bambino, e calzini spaiati. Uno era quello che Harry aveva usato per far sì che Lucius Malfoy liberasse Dobby; l'altro era a strisce rosa e arancioni.
    «Dobby, che cosa ci fai qui?» disse Harry stupefatto.
    «Dobby è venuto a lavorare a Hogwarts, signore!» strillò Dobby eccita-to. «Il professor Silente ha trovato un lavoro a Dobby [...]» «Si, signore, sì!» esclamò Dobby. Afferrò la mano di Harry e lo trascinò dentro le cucine, [...] Dobby si fermò davanti al focolare di mattoni. Dobby sorrise a Harry.
    «Harry Potter gradisce una tazza di tè?» squittì ad alta voce [...]
    «Ehm... si, va bene» disse Harry.
    «Da quanto tempo sei qui, Dobby?» gli chiese Harry, mentre Dobby serviva il tè.
    «Solo da una settimana, Harry Potter, signore!» disse Dobby allegra-mente. «Dobby è venuto a trovare il professor Silente, signore. Signore, è molto difficile per un elfo domestico che è stato licenziato trovare un nuo-vo lavoro, signore, davvero molto difficile...» [...] «Dobby ha girato il paese per due anni interi, signore, cercando di trova-re lavoro» strillò Dobby. «Ma Dobby non ha trovato lavoro, signore, per-ché Dobby vuole essere pagato, adesso!»
    Hermione invece disse: «Meglio per te, Dobby!»
    «Grazie, signorina!» disse Dobby rivolgendole un sorriso a trentadue denti. «Ma gran parte dei maghi non vogliono un elfo domestico che vuole la paga, signorina. 'Gli elfi domestici non fanno così' dicono, e hanno chiuso la porta in faccia a Dobby! A Dobby piace lavorare, ma vuole mettersi dei vestiti e vuole essere pagato, Harry Potter... a Dobby piace essere libero!»
    «E poi a Dobby è venuta l'idea, Harry Potter, signore! 'Perché Dobby e Winky non trovano lavoro insieme?' dice Dobby. 'Dove c'è abbastanza la-voro per due elfi domestici?' dice Winky. E Dobby pensa, e poi gli viene in mente, signore! A Hogwarts! Così Dobby e Winky sono venuti a trovare il professor Silente, signore, e il professor Silente ci ha presi!»
    Dobby fece un gran sorriso, e lacrime di felicità gli inumidirono di nuo-vo gli occhi.
    «E il professor Silente dice che pagherà Dobby, signore, se Dobby vuole essere pagato! E così Dobby è un elfo libero, signore, e Dobby guadagna un galeone alla settimana e ha un giorno libero al mese!»
    «Non è molto!» gridò Hermione indignata dal pavimento [...]
    «Il professor Silente ha offerto a Dobby dieci galeoni la settimana, e i fi nesettimana di riposo» disse Dobby, con un improvviso piccolo brivido, come se la prospettiva di tanti agi e ricchezze fosse spaventosa, «ma Dobby gli ha fatto abbassare il prezzo, signorina... A Dobby piace la liber-tà, signorina, ma lui non pretende troppo, signorina, preferisce il lavoro». [...]
    «Gli elfi domestici non possono dire quello che pensano dei loro padro-ni, allora?» chiese Harry.
    «Oh no, signore, no» disse Dobby, improvvisamente serio. «Fa parte della schiavitù dell'elfo domestico, signore. Noi tiene i loro segreti e sta zitti, signore, noi tiene alto l'onore della famiglia, e non parla mai male di loro... anche se il professor Silente ha detto a Dobby che non è severo su questa cosa. Il professor Silente ha detto che noi è liberi di... di...» parve improvvisamente nervoso, e fece cenno a Harry di avvicinarsi. Harry si curvò in avanti e Dobby sussurrò: «Ha detto che noi è liberi di chiamarlo... vecchio rimbambito se ci va, signore!»
    Scoppiò in una risatina spaventata. «Ma Dobby non vuole, Harry Potter» continuò, tornando a parlare normalmente, e scuotendo la testa tanto che le orecchie sbatacchiarono di qua e di là. «A Dobby piace tanto il professor Silente, signore, ed è fiero di tenere i suoi segreti per sé». [...]
    Finirono di bere il tè mentre Dobby chiacchierava allegramente della sua vita di elfo liberato e dei progetti che aveva per i risparmi.
    «Dobby si compra presto un golfino, Harry Potter!» disse tutto felice, indicando il petto nudo.
    «Sai che cosa ti dico, Dobby?» disse Ron, che sembrava aver preso in gran simpatia l'elfo. «Ti regalerò quello che la mia mamma mi farà per Na-tale. Me ne regala sempre uno. Ti piace il marrone, vero?»
    Dobby ne fu felicissimo. [...]
    «Grazie mille!» disse Harry agli elfi, tutti radunati attorno alla porta per dar loro la buonanotte. «Ci vediamo, Dobby!»
    «Harry Potter... Dobby può venire a trovarti qualche volta, signore?» chiese Dobby esitante.
    «Ma certo che puoi» gli rispose Harry, e Dobby sorrise radioso.


    Questa scenetta di Dobby con Harry la mattina di Natale la potevano mettere però XD
    Harry si svegliò di soprassalto la mattina di Natale. Chiedendosi il perché, aprì gli occhi, e vide una creatura dai grandissimi, tondi occhi verdi fissarlo di rimando nell'oscurità, cosi vicino che i loro nasi quasi si sfioravano.
    «Dobby!» strillò Harry, ritraendosi così in fretta dall'elfo che quasi cad-de dal letto. «Non farlo mai più!»
    «Dobby è spiacente, signore!» squittì Dobby ansioso, balzando indietro, le lunghe dita premute sulla bocca. «Dobby vuole solo augurare a Harry Potter Buon Natale e dargli un regalo, signore! Harry Potter ha detto che Dobby poteva venire a trovarlo una volta o l'altra, signore!»
    «Ok» disse Harry, il respiro ancora affannato, mentre il battito del cuore tornava normale. «Solo... solo la prossima volta dammi una spintarella, non so, non piombarmi addosso così...» [...]
    Harry si voltò di nuovo verso Dobby, in piedi accanto al suo letto, ancora nervoso per aver spaven-tato Harry. C'era un ciondolo natalizio legato all'occhiello in cima al copri-teiera.
    «Dobby può dare a Harry Potter il suo regalo?» squitti esitante.
    «Ma certo che puoi» disse Harry. «Ehm... anch'io ho qualcosa per te». Era una bugia; non aveva comprato proprio niente per Dobby, ma aprì in fretta il baule ed estrasse un paio di calzini appallottolati particolarmente sformati. Erano i più vecchi e i più orrendi che avesse, giallo senape, ed erano appartenuti a zio Vernon. Erano superbitorzoluti perché Harry da un anno li usava per avvolgerci il suo Spioscopio. Estrasse lo Spioscopio e diede i calzini a Dobby, dicendo: «Scusa, mi sono dimenticato di impac-chettarli...»
    Ma Dobby ne fu davvero deliziato.
    «I calzini sono i vestiti preferitissimi di Dobby, signore!» disse, sfilan-dosi quelli vecchi e mettendosi quelli di zio Vernon. «Io ne ha sette ades-so, signore... ma, signore...» disse, gli occhi sgranati, dopo aver tirato su al massimo i calzini che ora sfioravano l'orlo dei pantaloncini, «loro ha fatto uno sbaglio al negozio, Harry Potter, loro ti ha dato due calzini uguali!»
    «Ah no, Harry, come hai fatto a non accorgertene!» disse Ron, ghignan-do dal suo letto coperto di carta da regalo. «Sai che cosa ti dico, Dobby? Ecco... prendi questi due, così puoi mescolarli come si deve. E qui c'è il tuo golfino».
    Gettò a Dobby un paio di calzini violetti che aveva appena scartato, e il golf lavorato ai ferri mandato dalla signora Weasley.
    Dobby fu sopraffatto dall'emozione. «Signore è molto gentile!» squittì, gli occhi di nuovo colmi di lacrime, facendo un profondo inchino a Ron. «Dobby lo sapeva che il signore deve essere un grande mago, perché è il più grande amico di Harry Potter, ma Dobby non sapeva che era anche ge-neroso di spirito, nobile, altruista...»
    «Sono solo calzini» disse Ron, che era arrossito in zona orecchie, però sembrava piuttosto compiaciuto. [...]
    Dobby tese a Harry un pacchetto, che si rivelò contenere... calzini. «Dobby li fa lui con le sue mani, signore!» disse l'elfo allegramente. «Compra la lana con i soldi del suo stipendio, signore!»
    Il calzino sinistro era rosso vivo, con un motivo di manici di scopa; quel-lo destro era verde, con un disegno di Boccini.
    «Sono... sono davvero... be', grazie, Dobby» disse Harry, e se li infilò, scatenando nell'elfo un nuovo pianto di gioia.
    «Dobby adesso deve andare, signore, noi sta già preparando la cena di Natale nelle cucine!» disse Dobby, e usci di corsa dal dormitorio, salutan-do Ron e gli altri con la mano.


    Hanno tagliato molti pezzi, tra cui quello dove Harry regala a Fred e George i 1000 galeoni vinti al Torneo e dove i due fratelli, successivamente, si apriranno il negozio di scherzi :miarrendo:

    Il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure è un vero spasso, soprattutto quando trasfigura Draco Malfoy in un furetto XD
    Ron qui si dimostra molto geloso della "fortuna" a detta sua, che ha ogni volta Harry... lui invece la pensa diversamente e poverino, per una volta che aveva DECISO di starsene buono, ecco che qualcuno mette il suo nome nel Calice di Fuoco e deve gareggiare anche lui... Hermione ovviamente, tratta un pochino bruscamente Harry come se fosse COLPA SUA se Ron non gli parla :litigano:

    Rita Skeeter, che donna... allahsj0 XD una giornalista con i fiocchi, scrive solo fesserie (un pò come a quelli d'oggi) è più una giornalista di gossip... :vado:

    Ritroviamo anche Mirtilla Malcontenta qui *-* E' felice di vedere Harry e come sempre, SPIA i ragazzi che fanno il bagno... XD
    Hermione era molto carina al Ballo del Ceppo, Ron invece :sick: Poverino XD
    Mi spiace tanto però per come si è conclusa la serata... Hermione ha molte insicurezze e poi non è così tosta come pensa Ron ma al contrario è molto sensibile ç_ç E mi spiace per come la tratta Ron :litigano:

    Albus Silente qui è ancora meno fedele dell'originale :miarrendo: Nel libro è, ancora una volta, pacato nei modi... sisi

    Il fuoco nel Calice era tornato rosso. Le scintille sprizzarono. Una lunga fiamma dardeggiò repentina nell'aria, e su di essa galleggiava un altro foglietto di pergamena. Automaticamente, così parve, Silente tese la lunga mano e afferrò la pergamena. La allontanò da sé e lesse il nome. Per un lunghissimo istante, Silente fissò il foglietto, e tutta la Sala fissò Silente. Poi il Preside si schiarì la voce e lesse:
    «Harry Potter». [...]
    Al tavolo principale, il professor Silente si era alzato in piedi e aveva fatto un cenno alla professoressa McGranitt.
    «Harry Potter!» esclamò di nuovo. «Harry! Vieni qui, per favore!» [...] «Bene... oltre quella porta, Harry» disse Silente. Non sorrideva.
    Harry oltrepassò il tavolo. [...]
    La porta alle loro spalle si aprì di nuovo, lasciando entrare una piccola folla: il professor Silente, seguito da [...] Il professor Silente stava guardando Harry, che sostenne il suo sguardo, cercando di decifrarne l'espressione oltre le lenti a mezzaluna.
    «Hai messo il tuo nome nel Calice di Fuoco, Harry?» gli chiese calmo Silente.
    «No» rispose Harry. Sentiva che tutti lo osservavano con grande atten-zione.
    «Hai chiesto a uno studente più grande di metterlo nel Calice di Fuoco per conto tuo?» chiese il professor Silente, ignorando Piton.
    «No» rispose Harry con veemenza.

    Non capisco perchè poi, quando si scopre la venità sul finto Malocchio, Silente "avvicini" il fraccio insanguinato di Harry a quello del Mangiamorte come "prova" che Voldemort è tornato :blink: Al posto di Harry, dovrebbe esserci il braccio di Severus Piton *_* Lui ha il marchio e dà la PROVA dell'effettivo ritorno di Voldemort (tralasciando il fatto che comunque il marchio che hanno TUTTI i mangiamorte, aveva già iniziato a bruciacchiare dall'inizio dell'anno e quindi avevano "compreso" che senza-naso sarebbe ritornato a breve u.u)
    In questo capitolo poi, Harry "comprende" perchè un mago oscuro del calibro di Voldemort abbia così timore di Silente... nel film invece, è trattato tutto con superficialità.......

    «Stupeficium!» Ci fu un lampo accecante di luce rossa, e con un'esplosione fragorosa la porta dell'ufficio di Moody andò in pezzi... Moody fu scagliato all'indietro e cadde sul pavimento. Harry, che non aveva smesso di fissare il punto in cui un attimo prima c'era il viso di Moody, vide Albus Silente, il professor Piton e la professoressa McGranitt restituirgli lo sguardo dall'Avversaspecchio. Si voltò e vide il terzetto in piedi sulla soglia, Silente in testa, la bacchetta tesa.
    In quel momento, Harry comprese fino in fondo per la prima volta perché si diceva che Silente era l'unico mago di cui Voldemort avesse mai avuto paura. L'espressione di Silente mentre scrutava il corpo privo di sensi di Malocchio Moody era più terribile di quanto Harry avesse mai potuto immaginare. Non c'era alcun sorriso benevolo sul suo volto, alcun brillio ironico negli occhi dietro le lenti. Una fredda furia era incisa in ogni tratto del suo viso antico; un senso di potere emanava da lui, come se sprigionasse vapore bollente.
    [...]
    La professoressa McGranitt andò subito da Harry.
    «Vieni con me, Potter» sussurrò. La sua bocca sottile si contrasse come se stesse per piangere. «Andiamo... in infermeria...»
    «No» disse Silente seccamente.
    «Silente, dovrebbe proprio... guardalo... ne ha passate abbastanza stanotte... »
    «Rimarrà, Minerva, perché deve capire» ribatté Silente asciutto. «Capire è il primo passo per accettare, e solo accettando si può guarire. Deve sapere chi lo ha condotto alle sofferenze di questa notte, e perché».

    .....anche se, la parte del "ritorno" dal labirinto è abbastanza commuovente sia nel film che nel libro soprattuttoooo :piango:
    Harry si sentì scagliare a terra; aveva il viso schiacciato nell'erba; il suo odore gli riempì le narici. Aveva chiuso gli occhi mentre la Passaporta lo trasportava, e li tenne chiusi. Non si mosse. Sembrava che tutto il fiato gli fosse stato sottratto a forza; la testa gli girava così forte che il terreno sotto di lui gli parve dondolare come il ponte di una nave. Per cercare di restare fermo, si aggrappò più forte alle due cose che teneva ancora strette: il liscio, freddo manico della Coppa Tremaghi, e il corpo di Cedric. Sentiva che sarebbe scivolato via nell'oscurità che si addensava sulla soglia della sua mente se solo avesse mollato la presa dell'uno o dell'altro. Lo spavento e la stanchezza lo trattennero a terra, a respirare l'odore dell'erba, in attesa... in attesa che qualcuno facesse qualcosa... che succedesse qualcosa... e intanto, la cicatrice era un dolore sordo sulla fronte...
    Una cascata di rumori lo assordò e lo confuse, c'erano voci dappertutto, uno scalpiccio di passi, urla... rimase dov'era, il viso contratto per il frastuono, come se si trattasse di un incubo che sarebbe passato... Poi due mani lo afferrarono bruscamente e lo rivoltarono.
    «Harry! Harry!»
    Aprì gli occhi.
    Si ritrovò a guardare il cielo stellato, con Albus Silente chino su di lui. Le ombre scure della folla premevano attorno a loro, avvicinandosi a spintoni; Harry sentì il terreno vibrare sotto la testa, scosso dai loro passi.
    Era tornato al limitare del labirinto. Vide le tribune innalzarsi sopra di lui, su di esse le sagome di gente che si muoveva, le stelle in alto.
    Harry lasciò andare la Coppa, ma strinse ancora più forte a sé il braccio di Cedric. Alzò la mano libera e afferrò Silente per un polso, mentre il volto del mago fluttuava, un attimo nitido, l'attimo dopo sfuocato.
    «E tornato» sussurrò. «È tornato. Voldemort».
    «Che cosa succede? Che cosa è successo?»
    Il viso di Cornelius Caramell apparve sopra Harry, alla rovescia; era pallido, sconvolto.
    «Cielo... Diggory!» sussurrò. «Silente... ma è morto!»
    Le parole furono ripetute, le sagome in ombra che premevano attorno le mormorarono senza fiato ai loro vicini... e poi altri le urlarono - le strillarono - nella notte: «È morto!» «È morto!» «Cedric Diggory! Morto!»
    «Harry, lascialo andare» sentì dire la voce di Caramell, e avvertì dita che cercavano di separarlo dal corpo svuotato di Cedric, ma lui non voleva lasciarlo.
    Poi il volto di Silente, ancora confuso e nebuloso, si avvicinò. «Harry, ora non puoi aiutarlo. È finita. Lascialo».
    «Voleva che lo portassi indietro» sussurrò Harry... gli parve importante spiegarlo. «Voleva che lo riportassi ai suoi genitori...»
    «Va bene, Harry... adesso però lascialo...»
    Silente si curvò e, con una forza straordinaria per un uomo così vecchio e magro, sollevò Harry da terra e lo rimise in piedi. Harry barcollò. La testa gli pulsava. La gamba ferita non reggeva più il suo peso. Le persone affollate attorno a lui si facevano avanti sgomitando, lottavano per avvicinarsi, incombevano minacciose su di lui... «Cos'è successo?» «Che cos'ha
    che non va?» «Diggory è morto!»


    Per Cedric... beh, fece la fine che meritava (attore, successivamente, di Twilight) :prendimi: :hihi:

    Le tre gare sono state ardue soprattutto per Harry. Nella prima, non solo gli capita il drago PEGGIORE ma riesce anche a tranciare la catena che lo tiene legato al terremo e quindi Harry è costretto a volare via... come se, con un pericolo del genere, non sarebbero intervenuti gli insegnanti e anche gli uomini che hanno la cura dei draghi :OhSignùr!!!: La gara consisteva nel fregare l'uovo dalle zampe del drago, stop... :miarrendo:
    La 2° prova è un pò inquietante XD
    La 3° lo è ancor di più perchè i partecipanti hanno cambiato personalità ò_ò

    Il ritorno di Voldemort è stato spettacolare peccato che hanno omesso tutto il discorso di Voldy dove comunque, successivamente, Silente farà 2+2 per trarre le sue conclusioni per poi spiegarle ad Harry... :mirilasso:

    «La vedi quella casa sulla collina, Potter? Mio padre viveva lassù. Mia madre, una strega che abitava in questo villaggio, s'innamorò di lui. Ma lui la abbandonò quando lei gli rivelò chi era... non piaceva la magia, a mio padre...
    «La lasciò e tornò dai suoi genitori Babbani prima che io nascessi, Potter, e lei morì dandomi alla luce, e così fui allevato in un orfanotrofio Babbano... ma promisi di ritrovarlo... mi vendicai di lui, di quello sciocco che mi aveva dato il suo nome... Tom Riddle...»
    Continuò a camminare, gli occhi rossi che saettavano da una tomba all'altra.
    «Ma senti un po', eccomi qui a rievocare la storia della mia famiglia...» disse piano.
    [...]
    «Vi vedo tutti, sani e immutati, con i vostri poteri intatti - che apparizione tempestiva, la vostra! - e mi chiedo... perché questa banda di maghi non è mai venuta in aiuto del suo padrone, al quale aveva giurato eterna lealtà? » [...]
    «E mi rispondo» sussurrò Voldemort «che devono avermi creduto sconfitto, hanno pensato che fossi perduto. Sono tornati nelle file dei miei nemici, e si sono dichiarati innocenti, e ignoranti, e stregati...
    «E poi mi chiedo: ma come hanno potuto credere che non sarei risorto? Loro, che conoscevano le misure che ho preso, tempo fa, per proteggermi dalla morte dei mortali? Loro, che avevano visto le prove dell'immensità del mio potere, ai tempi in cui ero più grande di ogni altro mago vivente?
    «E mi rispondo: forse hanno creduto che potesse esistere un potere ancora più grande, tale da poter vincere perfino il Signore Voldemort... forse ora sono fedeli a un altro... forse a quel paladino dei comuni mortali, dei Mezzibabbani e dei Babbani, Albus Silente?» [...]
    Si avvicinò a passi indolenti a Harry, [...] «Sapete, naturalmente, che hanno definito questo ragazzo la mia caduta? » disse dolcemente Voldemort, gli occhi rossi fissi su Harry. La cicatrice prese a fargli così male che quasi urlò dal dolore. «Sapete tutti che la notte in cui persi i miei poteri e il mio corpo avevo cercato di ucciderlo. Sua madre morì nel tentativo di salvarlo... e senza volerlo gli fornì una protezione che, lo ammetto, non avevo previsto... non riuscii a toccare il bambino».
    Voldemort alzò una delle lunghe dita bianche e la avvicinò alla guancia di Harry. «Sua madre lasciò su di lui le tracce del suo sacrificio... è magia antica, avrei dovuto ricordarmela, fui uno sciocco a non pensarci... ma non importa. Ora posso toccarlo».
    Harry avvertì la punta fredda del lungo dito bianco che lo toccava, e credette che la testa gli esplodesse dal dolore.
    Voldemort scoppiò in una risatina dolce al suo orecchio, poi tolse il dito e continuò a parlare, rivolto ai Mangiamorte. «Avevo fatto male i miei conti, amici miei, lo ammetto. Il mio maleficio fu deviato dall'insensato sacrificio di quella donna, e mi rimbalzò contro. Fui strappato via dal mio corpo, diventai meno che spirito, meno del più miserabile fantasma... eppure ero vivo. Che cosa fossi, nemmeno io lo so... Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all'immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. E allora fui messo alla prova, e a quanto pare uno o più dei miei esperimenti funzionarono... perché non ero morto, anche se il maleficio avrebbe dovuto uccidermi. Comunque, ero inerme come la più debole creatura, e non potevo fare nulla... perché non avevo corpo, e qualunque incantesimo in grado di aiutarmi richiedeva l'uso di una bacchetta...
    «Ricordo solo di aver costretto infinitamente me stesso, istante dopo istante, senza mai dormire, a esistere... Presi dimora in un luogo remoto, in una foresta, e aspettai... certo uno dei miei fedeli Mangiamorte avrebbe cercato di ritrovarmi... uno di loro sarebbe venuto a compiere la magia a me impossibile, a restituirmi un corpo... ma attesi invano...» [...]
    «Poi... quattro anni fa... i mezzi per il mio ritorno parvero assicurati. Un mago - giovane, sciocco e ingenuo - attraversò la mia strada vagando nella foresta che avevo eletto a mia abitazione. Oh, parve proprio l'opportunità che sognavo... perché lui insegnava alla scuola di Silente... fu facile piegarlo al mio volere... mi riportò in questo paese, e dopo un po' presi possesso del suo corpo, per sorvegliarlo da vicino mentre eseguiva i miei ordini. Ma il mio piano fallì. Non riuscii a rubare la Pietra Filosofale. Non sarei riuscito ad assicurarmi l'immortalità. Fui ostacolato... ostacolato ancora una volta da Harry Potter...» [...] «Il servo morì quando lasciai il suo corpo, e mi ritrovai debole come non mai» riprese Voldemort. «Tornai al mio nascondiglio remoto, e non fingerò con voi di non aver temuto, allora, di non riuscire mai a riguadagnare i miei poteri... sì, quella fu forse la mia ora più cupa... non potevo sperare che mi venisse mandato un altro mago da possedere... e avevo smesso di sperare, ormai, che uno dei miei Mangiamorte si preoccupasse di ciò che era stato di me...» [...] «E poi, nemmeno un anno fa, quando avevo ormai abbandonato ogni speranza, finalmente è successo... un servo è tornato a me: Codaliscia, qui, che aveva finto di essere morto per sfuggire alla giustizia [...] «Ma il suo viaggio per tornare da me non fu facile, vero, Codaliscia? Perché una notte, affamato, proprio sul limitare della foresta in cui aveva sperato di trovarmi, stupidamente si fermò in una locanda per mangiare... e chi incontrò, se non una certa Bertha Jorkins, una strega del Ministero della Magia?
    [...] Ma Codaliscia - dando prova di una presenza di spirito che da lui non mi sarei mai aspettata - convinse Bertha Jorkins ad accompagnarlo in una passeggiata notturna. La assalì... la portò da me. E Bertha Jorkins, che avrebbe potuto rovinare tutto, si rivelò invece un dono superiore ai miei più folli sogni... perché - certo, fu necessario esercitare un po' di persuasione - divenne un'autentica miniera di informazioni.
    «Mi disse che il Torneo Tremaghi si sarebbe tenuto a Hogwarts quest'anno. Mi disse che sapeva di un Mangiamorte fedele che avrebbe avuto una gran voglia di aiutarmi, se solo fossi riuscito a mettermi in contatto con lui. Disse molte cose... [...] e quando le ebbi strappato tutte le informazioni utili, la sua mente e il suo corpo erano entrambi irreparabilmente rovinati. Ormai era servita al suo scopo. Non potevo possederla. Me ne liberai».
    Voldemort sorrise il suo orribile sorriso, gli occhi rossi vacui e implacabili. [...]
    «Non c'era più alcuna speranza di rubare la Pietra Filosofale, perché sapevo che Silente avrebbe provveduto a farla distruggere. Ma anelavo ad abbracciare di nuovo la vita mortale, prima di cercare quella immortale. Moderai le mie ambizioni... avrei cercato di ottenere il mio vecchio corpo, e la mia vecchia forza, «Sapevo che per ottenere ciò - è un vecchio ritrovato della Magia Oscura, la pozione che mi ha fatto tornare in vita stanotte - avrei avuto bisogno di tre potenti ingredienti. Be', uno era già a portata di mano, vero, Codaliscia? Carne donata da un servo...
    «L'osso di mio padre, naturalmente, voleva dire che avremmo dovuto venire qui, dove fu sepolto. Ma il sangue di una vittima... Codaliscia voleva che usassi un mago qualunque, vero, Codaliscia? Un mago qualunque che mi odiasse... e sono ancora in tanti a odiarmi. Ma io sapevo chi dovevo usare, se volevo risorgere più potente di quando ero caduto. Volevo il sangue di colui che mi aveva spogliato del potere tredici anni prima, perché allora anche ciò che restava della protezione fornitagli da sua madre sarebbe scorso nelle mie vene...
    «Ma come arrivare a Harry Potter? Perché è stato protetto meglio di quanto credo sappia lui stesso, protetto in modi architettati tempo fa da Silente, quando toccò a lui provvedere al futuro del ragazzo. Silente invocò un'antica magia per assicurare la protezione del ragazzo finché è affidato ai suoi parenti. Nemmeno io posso toccarlo quando è là... poi, naturalmente, ci fu la Coppa del Mondo di Quidditch... pensai che laggiù la sua protezione avrebbe potuto essere più labile, lontano dai parenti e da Silente, ma non ero ancora abbastanza forte da poter cercare di rapirlo nel bel mezzo di un'orda di maghi del Ministero. E poi il ragazzo sarebbe tornato a Hogwarts, dove è sotto il naso di quello sciocco filoBabbano da mane a sera. Allora, come fare per catturarlo?
    «Be'... ma usando le informazioni di Bertha Jorkins, naturalmente. Usando il mio fedele Mangiamorte, di stanza a Hogwarts, per assicurarmi che il nome del ragazzo venisse inserito nel Calice di Fuoco. Usando il mio Mangiamorte per assicurarmi che il ragazzo vincesse il Torneo - che toccasse la Coppa Tremaghi per primo - la Coppa che il mio Mangiamorte aveva trasformato in una Passaporta, che lo avrebbe portato qui, lontano dall'aiuto e dalla protezione di Silente, tra le mie braccia aperte. Ed eccolo qui... il ragazzo che tutti voi avete creduto fosse stato la mia fine...»

    Il duello tra Voldy e Harry però è stato :svengo:
    Voldemort avanzò lentamente e si voltò a guardare Harry. Levò la bacchetta. «Crucio
    Era un dolore al di là di quanto Harry avesse mai provato. Perfino le ossa erano in fiamme; la testa stava per spaccarsi lungo la cicatrice, lo sentiva; gli occhi gli roteavano folli nella testa; voleva che finisse... che si spegnesse... voleva morire... [...]
    «Vedete, credo, che sciocchezza è stata credere che questo ragazzo sarebbe mai potuto essere più forte di me» disse Voldemort. «Ma io voglio che non ci siano dubbi nella mente di nessuno. Harry Potter mi è sfuggito per una circostanza fortunata. E io ora dimostrerò il mio potere uccidendolo, qui e ora, davanti a tutti voi, ora che non c'è nessun Silente ad aiutarlo e nessuna madre a morire per lui. Gli darò un'opportunità. Potrà battersi, e voi non avrete più dubbi su chi di noi è il più forte. [...] «Ora slegalo, Codaliscia, e ridagli la bacchetta». [...]
    Ci fu un rapido istante, forse, in cui Harry soppesò l'idea di darsi alla fuga, ma la gamba ferita tremò sotto il suo peso mentre si alzava sulla tomba ricoperta di erbacce, mentre i Mangiamorte serravano i ranghi, formando un cerchio più stretto attorno a lui e Voldemort, colmando gli spazi lasciati dai compagni assenti. [...]
    «Ti è stato insegnato come ci si sfida a duello, Harry Potter?» chiese Voldemort dolcemente, gli occhi rossi scintillanti nell'oscurità.
    A quelle parole Harry ricordò, come se appartenesse a una vita precedente, il Club dei Duellanti a Hogwarts che aveva frequentato per poco tempo due anni prima... tutto ciò che aveva imparato era l'Incantesimo di Disarmo, Expelliarmus... e a cosa sarebbe servito, anche se vi fosse riuscito, privare Voldemort della sua bacchetta, quando era circondato da Mangiamorte in una proporzione di almeno trenta a uno? Non aveva mai imparato nulla che potesse rivelarglisi utile in quella circostanza. Sapeva di trovarsi di fronte alla cosa contro la quale Moody lo aveva sempre messo in guardia... l'inesorabile Maledizione Avada Kedavra - e Voldemort aveva ragione - sua madre questa volta non era lì a morire per lui... era decisamente inerme...
    «Ora ci inchiniamo, Harry» disse Voldemort, curvandosi appena, senza distogliere il viso di serpente da Harry. «Andiamo, bisogna osservare le regole nel dettaglio... Silente sarebbe lieto che facessi sfoggio delle tue buone maniere... inchinati alla morte, Harry...»
    I Mangiamorte ridevano di nuovo. La bocca senza labbra di Voldemort era piegata in un sorriso. Harry non s'inchinò. Non aveva intenzione di permettere a Voldemort di giocare con lui prima di ucciderlo... non gli avrebbe dato quella soddisfazione...
    «Ho detto inchinati» disse Voldemort levando la bacchetta: e Harry sentì la spina dorsale piegarsi come se un'enorme mano invisibile lo spingesse inesorabilmente in avanti, e i Mangiamorte risero più forte che mai.
    «Molto bene» disse Voldemort dolcemente, e mentre alzava la bacchetta, si sollevò anche la pressione che schiacciava Harry. «E ora affrontami, da uomo a uomo... diritto e fiero, così come morì tuo padre...
    «E ora... duelliamo».
    Voldemort alzò la bacchetta, e prima che Harry potesse fare qualcosa per difendersi, prima ancora che potesse muoversi, fu di nuovo colpito dalla Maledizione Cruciatus. Il dolore fu così intenso, così ardente che non seppe più dov'era... coltelli incandescenti gli trafiggevano ogni centimetro di pelle, era certo che la testa gli sarebbe esplosa; urlò più forte che mai...
    E poi cessò. Harry rotolò a terra e si rimise in piedi a fatica; [...]
    «Una piccola pausa» disse Voldemort, le narici a fessura dilatate dall'eccitazione, «una piccola pausa... ti ha fatto male, vero, Harry? Non vuoi che lo faccia ancora, vero?»
    Harry non rispose. Sarebbe morto come Cedric, glielo dicevano quegli spietati occhi rossi... sarebbe morto, e non poteva farci nulla... ma non aveva intenzione di assecondare quel mostro. Non avrebbe obbedito a Voldemort... non lo avrebbe supplicato...
    «Ti ho chiesto: vuoi che lo rifaccia?» ripeté Voldemort con voce dolce. «Rispondimi! Imperio
    E Harry provò per la terza volta nella vita la sensazione che la sua mente venisse svuotata di qualunque pensiero... ah, che immenso piacere, non pensare, era come galleggiare, come sognare... basta che tu dica no... di' di no... rispondi solo di no...
    No, disse una voce più forte in fondo alla sua mente, non risponderò...
    Di' di no...
    Non cederò, non lo dirò...
    Di' di no...
    «MI RIFIUTO!»
    E queste parole esplosero sulle labbra di Harry; echeggiarono nel cimitero, e la dimensione di sogno si dissolse all'improvviso, come se gli fosse stata gettata addosso dell'acqua fredda - rapidi fecero ritorno i dolori che l'Incantesimo Cruciatus gli aveva lasciato in tutto il corpo - rapida fece ritorno la coscienza di dov'era, e che cosa stava affrontando...
    «Ti rifiuti?» chiese Voldemort piano, e questa volta i Mangiamorte non risero. «Ti rifiuti di dire di no? Harry, l'obbedienza è una virtù che devo insegnarti prima che tu muoia... forse un'altra piccola dose di dolore...»
    Voldemort levò la bacchetta, ma questa volta Harry era pronto; con i riflessi sviluppati dagli allenamenti di Quidditch, si gettò a terra di lato, rotolò dietro la lapide di marmo del padre di Voldemort, e la udì spezzarsi mentre il maleficio lo mancava.
    «Non stiamo giocando a nascondino, Harry» disse la voce gelida di Voldemort, avvicinandosi, mentre i Mangiamorte sghignazzavano. «Non puoi nasconderti da me. Vorrebbe forse dire che sei stanco del nostro duello? Vorrebbe forse dire che preferisci che vi ponga fine ora, Harry? Vieni fuori, Harry... vieni fuori a giocare, allora... farò in fretta... forse sarà perfino indolore... non saprei... non sono mai morto...»
    Harry si rannicchiò dietro la pietra tombale, e seppe che era la fine. Non c'era alcuna speranza... alcun aiuto. E mentre sentiva Voldemort avvicinarsi, seppe una sola cosa, ed era al di là della paura o della ragionevolezza: non sarebbe morto rannicchiato lì come un bambino che gioca a nascondino; non sarebbe morto prostrandosi ai piedi di Voldemort... sarebbe morto in piedi come suo padre, e sarebbe morto cercando di difendersi, anche se nessuna difesa era possibile...
    Prima che il viso serpentino di Voldemort spuntasse da dietro la lapide, Harry si rialzò... strinse forte la bacchetta, la tese davanti a sé, e si scagliò dall'altra parte della lapide, affrontando Voldemort. Voldemort era pronto. Mentre Harry urlava «Expelliarmus», gridò «Avada Kedavra
    Un fiotto di luce verde sgorgò dalla bacchetta di Voldemort mentre un fiotto di luce rossa esplodeva da quella di Harry: s'incontrarono a mezz'aria, e all'improvviso la bacchetta di Harry prese a vibrare come percorsa da una corrente elettrica; [...]


    Il film si conclude con un discorso di Silente... e mi spiace che abbiano omesso un'altra parte toccante dove Silente, dopo il discorso alla morte di Cedric e al ritorno di Voldemort, ringrazia anche Harry per il coraggio e la forza che ha avuto facendosi carico di un pesante fardello (sfuggire a Voldemort portando con sè il corpo di Cedric) :piango:
    «Siamo alla fine» esordì Silente, facendo scorrere lo sguardo su tutti loro «di un altro anno».
    «Ci sono molte cose che vorrei dire a tutti voi stasera» disse Silente, «ma prima di tutto devo ricordare la perdita di una persona molto bella, che dovrebbe essere seduta qui» - e fece un gesto verso il tavolo di Tassorosso - «a godersi il Banchetto con noi. Vorrei che tutti voi, per favore, vi alzaste e brindaste a Cedric Diggory».
    Obbedirono tutti; le panche grattarono per terra mentre tutti in Sala si alzavano e levavano i calici e ripetevano, in un solo, cupo rombo: «A Cedric Diggory».
    «Cedric era una persona che riuniva in sé molte delle qualità che distinguono la casa di Tassorosso» riprese Silente. «Era un amico buono e fedele, un gran lavoratore, credeva nel gioco leale. La sua morte ha toccato tutti voi, che lo conosceste o no. Credo che abbiate il diritto, dunque, di sapere esattamente com'è successo».
    Harry alzò il capo e fissò Silente.
    «Cedric Diggory è stato assassinato da Voldemort».
    Un sussurro terrorizzato spazzò la Sala Grande. Tutti fissarono Silente increduli e atterriti. Lui rimase perfettamente calmo a guardarli confabulare, e poi tacere di nuovo.
    «Il Ministero della Magia» riprese Silente, «non vorrebbe che ve lo dicessi. È possibile che alcuni dei vostri genitori si scandalizzeranno per ciò che ho fatto: perché non vogliono credere al ritorno di Voldemort, o perché sono convinti che non dovrei dirvelo, giovani come siete. È mia convinzione, tuttavia, che la verità sia generalmente preferibile alle menzogne, e che ogni tentativo di fingere che Cedric sia morto in seguito a un incidente, o a un errore da lui commesso, sia un insulto alla sua memoria». [...]
    «C'è qualcun altro che dev'essere ricordato in merito alla morte di Cedric» continuò Silente. «Naturalmente sto parlando di Harry Potter».
    Un mormorio percorse la Sala Grande, mentre poche teste si voltavano dalla parte di Harry prima di tornare rapide a Silente
    «Harry Potter è riuscito a sfuggire a Voldemort» disse Silente. «Ha rischiato la vita per riportare il corpo di Cedric a Hogwarts. Ha dimostrato, in tutti i sensi, il coraggio che pochi maghi hanno mostrato nell'affrontare Voldemort, e per questo io gli rendo onore».
    Silente si voltò con gravità verso Harry, e levò di nuovo il calice. Quasi tutti in Sala Grande lo imitarono subito. Mormorarono il suo nome, come avevano mormorato quello di Cedric, e bevvero alla sua salute. [...]
    Quando tutti si furono rimessi a sedere, Silente riprese: «Lo scopo del Torneo Tremaghi era di approfondire e promuovere l'intesa tra maghi. Alla luce di quanto è accaduto - il ritorno di Voldemort - questi legami sono più importanti che mai». [...] «Tutti gli ospiti di questa Sala» disse Silente, e i suoi occhi indugiarono sugli studenti di Durmstrang, «saranno i benvenuti qui, in qualunque momento, quando vorranno venire. Ripeto ancora una volta a tutti voi: alla luce del ritorno di Voldemort, siamo forti solo se uniti, deboli se divisi.
    «L'abilità di Voldemort nel seminare discordia e inimicizia è molto grande. Possiamo combatterla solo mostrando un legame altrettanto forte di amicizia e fiducia. Le differenze di abitudini e linguaggio non sono nulla se i nostri scopi sono gli stessi e i nostri cuori sono aperti.
    «È mia convinzione - e non ho mai desiderato tanto di sbagliarmi - che stiamo tutti per affrontare tempi oscuri e difficili. Alcuni di voi in questa Sala hanno già subito terribili sofferenze a opera di Voldemort. Molte delle vostre famiglie sono state distrutte. Una settimana fa, uno studente ci è stato portato via.
    «Ricordatevi di Cedric. Quando e se per voi dovesse venire il momento di scegliere tra ciò che è giusto è ciò che è facile, ricordate cos'è accaduto a un ragazzo che era buono, e gentile, e coraggioso, per aver attraversato il cammino di Voldemort. Ricordatevi di Cedric Diggory».


    Ok, questa volta il commento è un pò lunghetto ò_ò
    E poi ho anche aggiunto in spoiler alcuni pezzi tratti dal libro... non ho resistito XD
     
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  10. alixia 44
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    brava terryyyyyyyy hai fatto bene ad aggiungere i pezzi del libro
     
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  11. MaryCaty
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    Questo è senz'altro l'episodio chiave della saga, il film non ha inizio nella casa dei Dursley, zii di Harry, bensì con un sogno in cui si vedono Voldemort, Codaliscia (Peter Minus), un ragazzo(che si scoprirà essere il figlio di Barty Crouch) e Nagini, il suo serpente; quest'ultimo uccide il custode del cimitero, ma il sogno di Harry viene interrotto da Hermione, venuta a chiamare lui e Ron x andare alla Coppa del mondo di Quidditch(lui è nella casa dei Weasley); il nostro maghetto fa conoscenza con Cedric Diggory, allievo all'ultimo anno ad Hogwarts; durante la partita si distingue x bravura il cercatore Viktor Krum.
    Purtroppo l'atmosfera festosa viene interrotta dai mangiamorte e Harry x poco non veniva catturato da uno di loro; mentre lui è in viaggio x Hogwarts insieme a Ron e Hermione,sente la sua cicatrice bruciare e, su avviso di quest'ultima, manda un messaggio a Sirius Black ;sempre sul treno s'innamora a prima vista di Cho-Chang :wub: :wub:
    Il professor Silente annuncia che quest'anno la scuola ospiterà il Torneo Tre Maghi, ai quali vi parteciperanno, oltre alla stessa Hogwarts, Durmstrung e Beaubatons; la stessa sera arrivano le rappresentanze delle due scuole (in una di queste c'è Viktor Krum) con i presidi Karkaroff e Madame Maxime; al torneo vi potranno partecipare solo gli allievi dell'ultimo anno (di 17 anni).
    Come professore di Difesa contro le Arti Oscure c'è stavolta Malocchio Moody, persona dal carattere burbero; è stato davvero crudele quando mostra a Neville la maledizione Cruciatus, il ragazzo rimane particolarmente sconvolto e si sa il xché: i suoi genitori furono vittime di questa maledizione proprio x mano di Barty Crouch Jr :piango: :piango: :piango: :piango:
    Abbiamo modo di assistere alla prima litigata fra Ron e Harry, dovuta al fatto che quest'ultimo è stato scelto come campione Tre Maghi nonostante la sua età (14 anni); oltre a lui dubitano di Harry persino Hermione e tutti i suoi amici; durante il torneo succedono strane cose, tra cui l'assassinio di Barty Crouch, l'organizzatore dell'evento; nell'ultima prova, quella del labirinto, Harry e Cedric prendono la coppa, ma vengono catapultati nel cimitero dei Riddle(quello visto in sogno dal maghetto); purtroppo Diggory viene ucciso da Codaliscia, che poco dopo si serve del sangue di Harry x il ritorno di Voldemort; i due si sfidano con le bacchette, che a un certo punto vanno in collisione facendo apparire le anime dei genitori di Harry, del custode e di Cedric; Harry, grazie a suo padre e sua madre, riesce a sfuggire al signore oscuro e, riesce a prendere il corpo di Cedric e a tornare sano e salvo; tutti sono sconvolti x la morte del ragazzo, in particolare Harry, che viene subito portato via da Moody. Lui rivela di aver inserito il suo nome nel calice di fuoco e far sì che superasse le prove in modo da farlo incontrare con Voldemort, nel frattempo sopraggiungono Silente e Piton, che riescono a risalire alla vera identità del professore: era niente di meno che Barty Crouch Jr.
    Toccante l'elogio funebre x Cedric da parte del preside :piango: :piango:
    X Harry adesso le cose non saranno più come prima :( :(
     
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  12. pifa953
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    sono riuscita a vedere fino a quando si tuffa nel lago
    l'inizio del libro è un po' diverso s enon sbaglio il sogno lui lo fa ancora a casa dei Dursley e poi arriva mamma weasley x condurlo a casa da dove partirà x assistere alla finale di quiddich poi è un susseguirsi continui di colpi di scena e di effetti scenografici stupendi a me è dispiaciuto (nel libro si nota di +) la sofferenza di harry quando tutti sospettano che abbia messo il suo nome nel calice di fuoco si sente molto solo triste sconsolato e non sa a chi raccontare ciò che lo angustia e Cho-San gli preferisce Cedric al ballo ( povero Cedric farà una brutta fine)
     
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    CITAZIONE (alixia 44 @ 23/4/2012, 12:02) 
    brava terryyyyyyyy hai fatto bene ad aggiungere i pezzi del libro

    Grazieeeeeeeeeeeee :adulatore:
     
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  14. pifa953
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    mi ha portato dispiacere e un po' di rabbia al morte(ingiusta) di cedric lui non aveva niente a che fare con il ritorno di voldemort si è trovato coinvolto suo malgrado sì toccante il ricordo di silente di cedric la vita continua ma x i nostri tre personaggi principali sarà molto diversa
     
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  15. mamu_84
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    qst capitolo mi è piaciuto particolarmente :ballano: mi è piaciuto tantissimo vedere l'arrivo delle streghe e dei maghi, bellissime tt le scene della gara :scatenato: ql che nn mi è piacuto è stata la morte di sedrik :prendimi: nn capisco proprio perchè l'abbiano fatto morire :perchèèèè??!: poverino lui nn c'entrava nulla ci sn rimasta davvero troppo male anke se era la prima volta che vedevo qst personaggio :piango: ron dal canto suo è il solito piagnucolone e da troppe cose x scontato :folle: infatti anke hermione che è follemente persa x lui glielo fa presente e lui ci rimane come un salame :prendimi: ma alla fine hermione ha ragione anke se x lui lei è scontata che almeno nn lo rendesse così palese, ma si sa che gli uomini certe cose nn le capiscono nemmeno da grandi :OhSignùr!!!: :hihi:
     
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85 replies since 27/3/2012, 17:13   1709 views
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