Semplicemente Passioni forum

Tutte le chiese di Cittanova

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted


    Chiesa di San Rocco

    aKxbWtD

    - Fonte -

    La chiesa di S. Rocco, a navata unica, è una della chiese più grandi della provincia di Reggio Calabria. Su progetto dell’architetto Vincenzo Tarsitani, la sua costruzione cominciò nel 1835 per volontà del notaio Vincenzo Zito e fu realizzata nel luogo dove sorgeva l'antico complesso monastico degli Alcanterini edificato nel 1728. Il terremoto del 1783 distrusse completamente il complesso monastico, si salvarono solo le statue di San Rocco e San Pasquale, un calice di argento cesellato ed una colonna di pietra sormontata da una croce in ferro. La ricostruzione fu intrapresa a partire dal 1835, su progetto dell'architetto Vincenzo Tarsitani, e la Chiesa di San Rocco venne completata nei primi anni del XX secolo grazie all'impegno del sacerdote Giacomo Petropaolo.

    KbG9Rbg

    Il culto di San Rocco si è diffuso rapidamente in Europa Occidentale a partire dalla seconda metà del 1400 e fu approvato da Papa Urbano VIII nel 1629. La cronologia della vita del Santo è incerta e piena di elementi leggendari. Nacque in Francia, probabilmente a Montpellier. Secondo il suo primo biografo, che scrive dopo il 1430, Rocco rimase orfano in giovane età, donò tutti i suoi beni ai poveri della città e partì in pellegrinaggio verso Roma. Ad Acquapendente, sulla via Cassia, si imbatté nel tragico spettacolo di desolazione prodotto dalla peste. Invece di proseguire, Rocco si offrì volontario all'assistenza degli appestati nel locale lazzaretto, dove si verificarono le prime guarigioni miracolose. Proseguì poi il suo San Roccocammino passando per il Lazio, Toscana e Umbria, fermandosi ovunque fosse un focolaio di pestilenza per curare i contagiati. Raggiunse Roma dopo tre anni: trovò San Pietro ed altre chiese completamente abbandonate, perché la sede papale in quel periodo era stata trasferita ad Avignone. Risalì quindi la Penisola passando per Rimini, Novara e Piacenza, dove fu contagiato dal morbo. Il bubbone della peste affiorò su una coscia, così, per non essere di peso a nessuno, uscì dalla città dirigendosi verso le rive del Po, in un luogo deserto, per morirvi in solitudine. Appartatosi in una capanna, sarebbe morto di fame se un cane randagio non gli avesse recato quotidianamente del pane e se dalla terra non fosse sgorgata una prodigiosa sorgente a dissetarlo. Da questo rifugio fu prelevato dal patrizio Gottardo Pallastrelli, che lo ospitò in una casa propria fino a completa guarigione. Lasciata Piacenza, Rocco si diresse al nord, ma presso il Lago Maggiore, ad Angera, fu scambiato per una spia e gettato in prigione per ben cinque anni, finché la morte lo colse nel 1327. Una versione differente afferma che Rocco sarebbe tornato a morire nella città natale, a Montpellier. L'iconografia lo rappresenta come un giovane forte e vigoroso, barba lunga e vestito da pellegrino. San Rocco è spesso raffigurato con un cane che gli sta accanto nell'atto di porgergli un pane, un bastone ed una zucca per l'acqua. Viene quasi sempre raffigurato con un bubbone ed una ferita sulla coscia a ricordo della sua malattia e dell'assistenza ai malati. Nell'immaginario popolare, questa associazione con la gamba si è spostata verso il ginocchio, e così San Rocco è diventato anche il patrono delle ginocchia e delle articolazioni.

    shaUgqp

    Maria Grimaldi, ultima feudataria del luogo, donò il legname che servì per il completamento della chiesa. Il notaio Zito promosse il decreto di Ferdinando II del 30 marzo 1838 che approvò lo statuto della Congregazione di San Rocco, chiamata la Congregazione dei Nobili ed ottenne da Papa Pio IX, nel 1850, il rescritto con il quale l’altare di San Rocco veniva dichiarato altare privilegiato.

    CBlIyWQ

    Ferdinando II, re delle Due Sicilie (1830-1859), suscitò grandi speranze con un vasto programma di riforme e di opere Ferdinando II, re delle Due Siciliepubbliche. Con leggi opportune riordinò l'amministrazione dello stato e abolì alcune tasse troppo odiose, dando prova di clemenza con i liberali. La sua saggia amministrazione fece sentire i suoi benefici effetti: la situazione economica del regno trasse gran giovamento, la popolazione tese ad aumentare nella sua globalità, il commercio conobbe un momento fiorente, le entrate fiscali aumentarono, mentre anche l'agricoltura vide lievitare la sua produzione. Diede di Napoli un'immagine avanzata, fece installare in tutte le vie della capitale l'illuminazione a gas e inaugurò nel 1839 il primo tronco ferroviario italiano Napoli-Portici. Questo interessamento per i problemi del regno fece nascere la speranza che fosse orientato a una trasformazione della monarchia assoluta. Il 29 gennaio 1848 concesse la costituzione, ma furono proprio i moti del 1848 che operarono la sua metamorfosi da sovrano progressista e riformista a reazionario. Riprese il potere assoluto, represse i moti siciliani, fece bombardare Messina (da qui l'appellativo popolare di Re Bomba). Le carceri si riempirono di patrioti, mentre i profughi fomentavano all'estero la condanna del regime borbonico. Gli storici hanno messo in risalto che si adoperò molto a favore delle classi povere del Regno aiutandole con sgravi fiscali ed aiuti diretti, ma, secondo alcuni, unicamente per dimostrare le sue doti di benevolenza e profonda umanità. Morì il 22 maggio 1859 nella reggia di Caserta e gli succedette il figlio Francesco, avuto dalla prima moglie Maria Cristina di Savoia, morta nel 1836, dopo aver dato alla luce il tanto sospirato erede.

    8jFDAY9

    La chiesa fu completata dopo quasi cinquant’anni grazie al Sacerdote don Girolamo Pietropaolo, anche se il progetto originario, che prevedeva la facciata principale sul lato della strada che congiungeva Casalnuovo allo Jonio, fu modificato. L'Altare maggiore, in marmo grigio, è costituito da un cuore centrale con Mensa e Ciborio; i lavori per la realizzazione vennero affidati nel 1924 all'artigiano cittanovese Agostino Raso. Il soffitto è abbellito da tre dipinti: San Pasquale, San Rocco tra gli appestati e San Rocco tra gli angeli; belle le statue di San Pasquale e di San Rocco, appartenenti con molta probabilità all'antico convento di San Pasquale.

    nyRvbzh

    La terza domenica di settembre di ogni anno (si festeggia a settembre e non il 16 agosto), la chiesa di San Rocco raccoglie numerosi pellegrini.

    Opere di rilievo:
    • Statua lignea di San Rocco del XVIII secolo;
    • Statua lignea di San Pasquale del XVIII secolo;
    • Organo a canne del 1919 costruito dalla ditta Busetti di Torino (recentemente restaurato).

    Immagini
    1s8Iefa

    c0mv7Pl
    Piazza San Rocco


    Edited by Isabel - 9/10/2014, 09:27
     
    .
5 replies since 29/7/2010, 12:50   700 views
  Share  
.