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Tutte le chiese di Mesoraca

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  1. Isabel
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    Chiesa dell'Annunziata

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    - Fonte -

    La chiesa dell’Annunziata La chiesa matrice dell’Annunziata, retta da molti anni da don Francesco Cavarretta, sorge nella parte alta del centro storico, nel rione omonimo vicino all’antico Castello. La Chiesa, intitolata ai santi Pietro e Paolo Apostoli, nella forma attuale, risale molto probabilmente agli inizi del XVIII secolo, quando vennero aggiunte le due navate laterali. Con la soppressione della parrocchia di San Nicola, l'Annunziata diventò chiesa matrice e nel 1797 con bolla dell'arcivescovo di Santa Severina Pierfedele Grisolia di Mormanno, venne eretta nella chiesa una comuneria di dodici cappellani elevata a 16 nel 1830 con bolla del nuovo vescovo Mons. Fra Ludovico Del Gallo. La chiesa venne gravemente danneggiata dal terremoto dell'8 marzo 1832. Per ricostruire la volta della navata centrale furono necessarie 12.000 canne comprate a Belcastro, 300 tomoli di gesso, 50 tomoli di marmo ed altro materiale per un totale di 130 ducati. I lavori vennero fatti eseguire dal parroco don Nicola Grisolia. Agli inizi del Novecento, dopo il terremoto del 1905, l'arciprete don Domenico Valente eliminò le cappelle di fondo delle navate laterali creandovi a sinistra la sagrestia e a destra una sala per i giovani. Abolì anche la cappella della Madonna delle Salette che la signora Olimpia Pollizzi aveva fatto costruire nella navata centrale dopo l'apparizione della Beata Vergine Maria ai pastorelli Melanie Calvat e Maximin Giraud avvenuta a La Salette il 19 settembre 1846. Lo stesso Valente nel 1916 venne autorizzato dal padre Provinciale Cappuccino fra Giovanni da Cropani al trasferimento nell'Annunziata di tutti gli arredi sacri e le opere di grande valore artistico del soppresso convento dei Cappuccini.

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    La facciata in stile romanico, che come quella della Purificazione riprende la ripartizione in tre navate dell'interno, è abbellita da tre portali in pietra arenaria a tutto sesto e due rosoni.Il portale centrale è sormontato da una nicchia nella quale è posta una Madonna con Bambino che gli esperti attribuiscono ad Antonello Gagini. Quattro paraste doriche sottolineano lo slancio verticale della zona centrale. L'interno, a pianta basilicale, è a tre navate suddivise da sei grossi pilastri. Nella volta della navata centrale decorata con rifiniture floreali e con fasce che partono dalle lesene composite, troviamo tre affreschi che rappresentano San Giuseppe, l'Annunciazione e i Santi Pietro e Paolo. I primi due furono commissionati da don Giuseppe Bova (1858) e da Isabella Londino (1838). Le navate laterali della chiesa sono arredate con pregevoli opere d'arte lignee provenienti, come abbiamo detto, dal convento dei Cappuccini, tra cui due altari intagliati con colonne tortili e una cornice con decorazione di foglie di acanto. Tra le sculture vanno menzionate ancora una statua di Sant'Antonio, due statue dell'Addolorata, Gesù Risorto e un bellissimo Crocifisso proveniente, anche questo, dal convento dei Cappuccini. Un quadro raffigurante la Madonna degli Angeli, che veniva accolto in uno dei due altari lignei, venne trafugato da ignoti negli anni 60. La zona absidale è di forma rettangolare e presenta, oltre al Crocifisso di cui abbiamo già parlato, un affresco raffigurante l'Annunciazione. La parete destra dell'abside è occupata da un grande affresco raffigurante l'Ultima Cena, mentre su quella sinistra troviamo un dipinto delle stesse dimensioni del precedente che rappresenta la Pentecoste. Sotto quest'ultimo affresco una piccola porta conduce nella sacrestia dove si può ammirare la statua della Madonna delle Salette. Tutte le opere della volta e della zona absidale sono state restaurate nel 1996 dai pittori locali Pietro Longo e Domenico Pasquale.

    Edited by Isabel - 3/11/2014, 20:41
     
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6 replies since 28/1/2012, 12:10   641 views
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