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Alessandro Russo; Attualità e società

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    Marchiati - come ’ndrangheta, stampa e tv hanno inventato la nuova “calabrofobia”

    Titolo: Marchiati - come ’ndrangheta, stampa e tv hanno inventato la nuova “calabrofobia”
    Autore: Alessandro Russo
    Genere: Attualità e società
    Editore: Sabbiarossa
    Data di pubblicazione: 2014
    Pagine: 152

    Descrizione
    E' un libro-inchiesta sugli stereotipi costruiti a tavolino per essere dati in pasto all’opinione pubblica. Il racconto in parallelo di come la ’ndrangheta stia uccidendo il futuro di un popolo e di come stampa e tv nazionali alimentino il pregiudizio, marchiando a fuoco ogni calabrese, come si fa con il bestiame o con una stirpe maledetta.

    L‘autore si chiede: come si è arrivati al punto che il termine “calabrese” risuoni quasi come una minaccia, portando con sé qualcosa di sinistro? O che la Calabria sia immaginata come una selva oscura? L’ultimo decennio di storia giornalistica parla chiaro. Mentre lo Stato combatte una dura guerra contro la ’ndrangheta, mentre un popolo paga il dazio di essere nato in una terra dove vivere con dignità e onestà porta in sé il rischio di morire per mano armata, succede che si confondano vittime e carnefici. Succede che calabrese sia uguale a ’ndranghetista, come se la violenza fosse una tara genetica di chi nasce in questa terra. Succede che la ’ndrangheta uccida persone e libertà, i giornali e le tv trasformino un pezzo di verità in una verità stereotipata che narra una Calabria con la lupara nel cervello.

    Il sentimento anticalabrese aveva già subito una mutazione negli anni dell’anonima sequestri e della guerra di mafia. Ma è dopo il delitto Fortugno e la strage di Duisburg che il pregiudizio si trasforma in un mostro alimentato dalle radiazioni di stampa e tv. La Calabria è la terra dei mafiosi e dei Cetto La Qualunque, de “il compare del mio compare è tuo compare”, delle donne che vivono nel Medioevo. Ogni episodio è la prova che la tara genetica esiste davvero: dal folle gesto di Luigi Preiti all’omicidio di Fabiana Luzzi, dall’uomo dato in pasto ai maiali all’uccisione di un bimbo di tre anni. Un pregiudizio che si alimenta di inchieste truffa, come quella della Bbc, di interviste rubate, di telecamere nascoste, di luoghi comuni pronti a rivestire qualunque fatto. Persino i successi degli studenti calabresi diventano oggetto di una dura discussione, perché da queste parti anche i voti alti sono sospetti.
     
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  2. Isabel
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    Il pregiudizio sulla Calabria: a Lamezia la presentazione di “marchiati” sul lungomare Falcone-Borsellino

    Ad animare la serata, organizzata dall’associazione culturale InOper@ con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme, la performance musicale della band lametina di Salvatore Perri “Perri+TheSeahorses”. Dopo la presentazione, una degustazione enogastronomica

    “La ‘ndrangheta non c’entra nonostante le origini calabresi dell’uomo”. Così l’inviata del Tg La7 raccontava l’attentato compiuto da Luigi Preiti, l’uomo che il 28 aprile 2013 davanti a Palazzo Chigi sparò contro alcuni carabinieri ferendone quattro. Nella sfortunata frase della cronista, la sintesi di luoghi comuni, semplificazioni, accostamenti voluti e non voluti che caratterizzano la rappresentazione mediatica della Calabria e dei calabresi. Una sorta di “rassegna stampa” su come si è parlato di noi dagli anni ’80 ad aggi, il libro marchiati del giornalista Alessandro Russo, che sarà presentato venerdì 25 luglio alle 19 sul Lungomare Falcone-Borsellino: parteciperanno, insieme all’autore, Sabrina Garofalo, referente di “Libera – Associazioni, numeri e nomi contro le mafie” della provincia di Cosenza, e l’imprenditore lametino Rocco Mangiardi.

    Ad animare la serata, organizzata dall’associazione culturale InOper@ con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme, la performance musicale della band lametina di Salvatore Perri “Perri+TheSeahorses” e, dopo la presentazione, una degustazione enogastronomica offerta da alcune aziende di Lamezia e del comprensorio. Saranno esposte le opere dell’artista lametino Fernando Cimorelli.

    L’evento, che si svolgerà nel nuovo anfiteatro del lungomare, vuole mettere insieme la discussione su temi di attualità con la musica e l’enogastronomia, un mix piacevole per trascorrere una bella serata sul lungomare di Lamezia Terme dopo i lavori di completamento.

    Un libro che pone tanti interrogativi, che stimola un approccio critico rispetto alle rappresentazioni mediatiche della Calabria e incoraggia i giornalisti calabresi a “fare di più”, a contare di più sul panorama dell’informazione nazionale senza aspettare che siano gli altri ad occuparsi di noi. Tra la violenza “mafiosa” che fa notizia e l’ “antimafia da spettacolo”, Alessandro Russo prova a raccontare quella Calabria e quei calabresi che ogni giorno, lontano dai riflettori, fanno resistenza, cercando di riappropriarsi della propria terra semplicemente facendo il proprio dovere.

    Nota sull’autore: Giornalista, è partito dalla gavetta nel Quotidiano della Calabria, lasciando le numerose esperienze politiche maturate nei movimenti giovanili. Dopo 15 anni, a fine del 2010, si è dimesso dalla carica di caporedattore centrale del quotidiano in cui si è formato ed ha formato molti giornalisti, per riprendere le fila di un discorso interrotto: quello dell’impegno in prima linea.

    Ha fondato la testata online SciroccoNEWS e sabbiarossaED, per cui è autore di altri due libri: con Paola Bottero del diario-inchiesta Senza targa (2012), con R. Arena, P. Bottero, F. Chirico, C. Riso e del libro-inchiesta La ‘ndrangheta davanti all’altare (2013).
     
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