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Miele di fichi

Conserva - Calabria

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  1. Isabel
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    Miele di fichi


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    In Calabria questo prodotto è tipicamente ed impropriamente chiamato miele di fichi, ma non ha nulla a che fare con le api. Ma in cosa consiste? Il miele di fichi viene prodotto facendo bollire i fichi in un po' d'acqua, tirandoli fino ad ottenere una densità molto simile a quella del miele. Ma cosa rende speciale questo estratto? Sicuramente il fatto che è fatto esclusivamente con fichi dottati (il fico dottato è uno dei più apprezzati in assoluto), aggiungendo un po' d'acqua durante la cottura. Ma soprattutto, ciò che distingue il nostro estratto di fichi sta nella sua densità. Il nostro cotto di fichi infatti viene venduto in vasetto, non in piccole bottiglie, perchè la sua densità è quella della tradizione calabrese, che appunto ha dato a questo prodotto il nome di miele di fichi.

    Chicche d'uso
    Nella tradizione gastronomica regionale, il miele di fichi viene usato in pasticceria, ad esempio nella produzione dei mostaccioli, cartellate, mandorlate, torrone, è ottimo su gelati e macedonie. Ma in realtà, questo estratto di fichi sta riscuotendo ultimamente enorme successo come ideale accompagnamento di formaggi freschi e carni, immancabile sui lampascioni fritti: impossibile non averlo in dispensa; oltre ad essere abbinabile come coadiuvante nel latte, è ottimo a colazione con tuorli d’uovo e zucchero montati. In passato veniva utilizzato come sedativo della tosse. Ancora, si presta come ingrediente per moltissimi usi, ma suggeriamo di provarlo assoltamente su un filetto di manzo: un filo di estratto, a mo' di aceto balsamico, dona al filetto un gusto assolutamente inimitabile.Oppure sulla panna cotta.

    FRITTATINE DI FARINA CON MIELE DI FICHI - Farina, sale, olio d'oliva, miele di fichi. Amalgamate farina, acqua e sale e preparate delle frittatine sottilissime (maiatiche) cuocendole nell’olio. Lasciatele su un foglio di carta perchè perdano l'eccesso di olio, quindi arrotolatele e versate su di esse abbondante miele di fichi. Servire calde.

    Una curiosità, anche tra gli antichi contadini calabresi, all’arrivo dell’inverno, con le prime nevicate, vi era l’abitudine di preparare granite (chiamate scirubetta) con neve fresca e con il cotto di fichi.


    Fonte: saporidellasibaritide.it/
     
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  2. pepa*
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    Mmm... XSrRkOU che acquolina in bocca !
     
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1 replies since 1/9/2014, 08:56   796 views
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