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Edited by PatriziaTeresa - 5/12/2016, 17:14. -
Franco Luigi Carena.
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La Chiesa di San Pietro di stile romanico risale al secolo X, ricca di affreschi è la più antica e la prima parrocchia di Cavallermaggiore. Situata all'esterno delle mura medievale che cingevano l’abitato, veniva chiamata anticamente “fuori le mura”. La storia vede Arduino Marchese di Susa concedere nel 969 alcuni fondi agricoli situati in Cavallermaggiore ai monaci Benedettini del monastero della Novalesa (Susa) detto poi Bremetese in seguito alla distruzione del monastero da parte dei Saraceni e alla fuga dei monaci, prima in Torino poi a Breme in Lombardia. La donazione del Marchese di Susa vene in seguito confermata dagli imperatori Corrado II (di Franconia detto il Salico, 990–1039), Arrigo III (Enrico III di Franconia detto il Nero, 1017–1056), Arrigo IV (Enrico IV di Franconia, 1050–1106) e Ottone IV (di Brunswick, 1175–1218), nonché dai Papi Benedetto VIII (?-1024) 143º papa, Innocenzo II (?-1143) 164º papa ed Eugenio III (1080–1153) 167º papa (V. Terraneo, Bollario Romano). La Chiesa, costruita dai Benedettini, si presume sia stata riconosciuta parrocchia di Cavallermaggiore verso il 1021.
Dopo 500 anni di amministrazione da parte dei monaci, nel 1511 il Marchese di Romagnano: Ajmone, fa costruire nel centro cittadino a proprie spese l’attuale chiesa di San Michele su una cappella già dedicata a San Michele, dove suo figlio Antonio era priore, e su una parte del castello abbattuto definitivamente nel 1590 (Archivi Comunali). Infine richiede alla Santa Sede di trasferire la Parrocchia di San Pietro (definita vecchia, angusta e scomoda) ovviamente con tutti i benefici e tutte le proprietà, in San Michele. Papa Leone X (1475-1521) 217° papa, con bolla del 16 febbraio 1512 (archivi Camerali) ne concede il privilegio malgrado le proteste dei monaci della Novalesa che, qualche tempo dopo, devono abbandonare Cavallermaggiore.
Dopo l’abbattimento del monastero, San Pietro divenne semplice chiesa devozionale, ma nel XVIII secolo per ampliare il cimitero circostante venne notevolmente ridotta eliminando la sua parte iniziale e la facciata (circa metà della chiesa) con il risultato di lasciare una finestra nella parete di fondo che ha favorito il danneggiamento dell’insieme. Abbattendo il campanile fu spostato l’ingresso sulla parete laterale, per poter delimitare con mura il perimetro del cimitero e fu ridotta a chiesa cimiteriale. Durante quel periodo iniziò il rimaneggiamento delle pitture applicando alle pareti lapidi in marmo o dipingendo a secco le lapidi con le conseguenti scritte per ricordare i morti. Il cimitero fu attivo fino al 1887..