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Siracusa

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  1. Ilenia&Fede
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    Siracusa

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    - Info -

    « Avete spesso sentito dire che Siracusa è la più grande città greca, e la più bella di tutte. Signori giudici, è proprio come dicono. »
    (Marco Tullio Cicerone, In Verrem, II,4,117)

    Siracusa è un comune italiano di 122.304 abitanti,capoluogo della provincia omonima in Sicilia.

    Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, è la quarta città della Sicilia per numero di abitanti, dopo Palermo, Catania e Messina, in passato Siracusa fu una fra le metropoli più grandi del mondo antico e tra le più grandi polis del mondo greco. Inoltre, per oltre un millennio, fino alla conquista islamica della Sicilia, è stata la più importante città siciliana ed il capoluogo dell'isola nel periodo romano ed in quello bizantino.
    Caratterizzata da ingenti ricchezze ed importanti rilevanze storiche, archeologiche e paesaggistiche sul profilo antico, rinascimentale e barocco, nel 2005 la città è stata insignita del titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO insieme con la Necropoli Rupestre di Pantalica.

    Geografia fisica

    Territorio


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    Veduta di Ortigia dal Porto Grande della città



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    Il canale artificiale
    Mammaiàbica (fiume Ciane)

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    Giochi di luce in un tratto
    della costa siracusana
    La città di Siracusa si sviluppa in parte sul promontorio-isola di Ortigia e in parte sulla terraferma.
    La conformazione della costa determina l'ampia insenatura del Porto Grande, cinta a nord dall'Isola e a sud dal promontorio del Plemmirio.
    Il suo aspetto geologico è compreso nell'Area Iblea; tale area è una struttura che costituisce parte delle propaggini settentrionali emerse dalla Placca africana, la quale ha nel mediterraneo, e quindi in Sicilia, il suo punto di scontro con la Placca Europea.
    Ma questa zona ha un'altra particolarità, infatti i ricercatori geofisici hanno scoperto che nell'area dei Monti Iblei si è formata una placca a parte, denominata "micro-placca siculo-iblea", essa fa parte della placca africana ma ha una sua dinamica peculiare, comprende gran parte della Sicilia e dei mari circostanti ed è la responsabile dei terremoti più forti verificatesi nella parte Orientale dell'Isola.
    I Monti Iblei sono composti da rocce calcaree bianche conchiglifere, più precisamente da roccia carbonatica originata da sedimenti marini depositatisi nel Miocene; Infatti il territorio dove ora sorge Siracusa, un tempo era sommerso dalle acque, e ne sono prova i tanti fossili di conchiglie visibili sulle rocce circostanti.
    I suoi rilievi montuosi, non sono di dimensioni notevoli, essendo la città in prossimità della costa; vi sono in maggioranza colline, la cui cima più alta è il monte Epipoli. In prossimità di Cassibile, invece vi è un grande canyon, che è stato scavato nel corso dei secoli dal fiume Anapo.
    L'Anapo è uno dei fiumi di Siracusa, il quale scorre per quaranta chilometri, ed ha un carattere principalmente torrentizio; poi vi è il fiume Ciane, breve corso d'acqua che sfocia nel Porto Grande, dove si congiunge con l'Anapo; è un fiume perenne alimentato anche nel periodo estivo.
    Altro fiume è quello di Cassibile, lungo trenta chilometri, si snoda tra i comuni di Noto e Avola, sfociando poi nel Mare Ionio. I canali artificiali che attraversano Siracusa sono: Mammaiàbica, Pismotta e Regina. I laghi e le piccole cascate si trovano situate all'interno di Cava Grande del Cassibile. Nella città vi è una fonte d'acqua dolce, la rinomata Fonte Aretusa, e una grotta artificiale, detta Grotta del Ninfeo, dalla quale scorre l'acqua che proviene dall'acquedotto Galermi.
    Siracusa si affaccia sul Mar Mediterraneo, con il bacino del Mar Ionio.
    Le sue coste sono formate prevalentemente da scogli, ma vi sono anche ampie spiagge sabbiose.
    I comuni con i quali confina sono: a nord con Priolo Gargallo e Città Giardino (frazione di Melilli), ad ovest con Solarino, Floridia, Palazzolo Acreide, Noto e Canicattini Bagni e a sud con Noto e Avola.
    I confini territoriali sono delimitati a nord da contrada Targia; ad ovest da Belvedere, avamposto panoramico; a sud da Cassibile e Fontane Bianche.

    Flora e fauna

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    I papiri del fiume Ciane.

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    Veduta naturale di Capo Murro
    di Porco (Plemmirio)
    vegetazione di palme nane.
    La flora e la fauna di Siracusa sono quelle tipiche del Mediterraneo.Oltre alla presenza costante di piante e alberi diffusi in Sicilia, come ficodindia, palme e uliveti, vi sono poi altre specie vegetali che hanno trovato in questo specifico territorio il loro habitat. Fortemente influenzata dalla natura iblea, la quale prende nome dai vicini Monti Iblei, la zona siracusana dispone di diverse piante, alcune proprio endemiche degli iblei, che crescono sulla roccia calcarea, tipica locale: la Urtica rupestris Guss., che si distingue dalle normali ortiche per via della mancanza di peli urticanti; il Trachelium lanceolatum (trachelio siciliano); l'Helichrysum hyblaeum (Perpetuini degli Iblei) e diversi altri. Poi vi sono le molte specie di Ophrys (appartenenti alla famiglia delle Orchidee) date dalla presenza di Cava Grande del Cassibile. Ma oltre ai vegetali tipici delle zone montane e rocciose, vi è la flora fluviale, che cresce lì dove vi sono corsi d'acqua dolce, lungo i fiumi siracusani. La pianta fluviale siracusana tipica per eccellenza è senza dubbio il Cyperus papyrus, ovvero il Papiro; pianta molto rara in Europa, che cresce solamente in questo lembo di Sicilia: tra Siracusa e il Fiumefreddo catanese. Si sviluppa principalmente lungo il fiume Ciane, il cui sito rappresenta la più grande colonia europea di papiri.In città è possibile trovarlo anche all'interno della Fonte Aretusa. Le sue origini siracusane sono alquanto incerte, poiché non si è riusciti a stabilire quando e come sia arrivato in questi luoghi; alcuni studiosi sostengono che la pianta sia autoctona, altri sostengono che sia stata importata dall'Egitto, quindi dal fiume Nilo, magari nei tempi in cui la Siracusa greca aveva stabilito rapporti diplomatici con i faraoni egizi. Infine vi è la vegetazione data dalla vicinanza col mare, elemento molto presente nel siracusano, per cui si hanno piante locali, come il Sarcopoterium spinosum (Spinaporci o Pimpinella spinosa), situato lungo la costa del Plemmirio; si tratta di una pianta che cresce esclusivamente nella Provincia di Siracusa e in alcune piccole aree della Puglia e della Sardegna.E qui vi è anche una delle più ampie concentrazioni di Palma nana (quasi un chilometro quadrato), la più ampia della provincia siracusana e tra le più estese nel Mediterraneo. Mentre dentro le acque si trovano principalmente alghe azzurre, verdi, brune, rosse e fanerogame marine.
    La fauna è composta da diversi tipi di animali: vi sono quelli che abitano nei luoghi cavernicoli e quelli che prediligono il fiume o il mare. Per cui nei pressi della Grotta Monello si trovano animali come: pipistrelli, l'armadillidium lagrecai, originario proprio di questa grotta e poi il colubro leopardino e la testuggine di Hermann, a rischio estinsione. Con la presenza di importanti zone naturalistiche per l'osservazione di volatili, nel siracusano è possibile trovare molte specie di uccelli; ad esempio nella sola Riserva del fiume Ciane sono stati avvistati circa 150 tipi diversi di volatili, che qui sostano quando si dirigono verso Sud. Nell'habitat marino si trovano infine una vasta varietà di pesci, stelle marine, molluschi (nella zona marina del Plemmirio vi sono giganteschi esemplari di Pinna nobilis, le conchiglie più grandi del Mediterraneo) e persino cetacei (come la banerottola, delfini, balene, capodogli ed altri).

    Clima

    Il clima di Siracusa è quello tipico delle aree mediterranee costiere e quindi piovoso e mite in inverno, caldo (ma ventilato) e siccitoso in estate. Per la presenza del mare e di correnti vi è spesso anche un clima umido.
    Le temperature massime si attestano nei mesi invernali sui 16 °C e nei mesi estivi sui 35 °C; mentre le minime sono rispettivamente 7 °C e 20 °C.
    Le precipitazioni medie annue sono pari a circa 500 mm distribuite su 60 giorni. In autunno possono presentarsi episodi alluvionali.

    Massime e minime storiche

    A Siracusa fenomeno raro è la neve, eppure è capitato che cadesse anche qui, durante qualche rigido inverno inusuale per questo territorio, come per esempio quello del 1956, dove a febbraio si riversò un freddo gelido in gran parte d'Italia e d'Europa, in quell'occasione nevicò anche a Siracusa. Altro inverno rigido si verificò nel 1986-1987, che riuscì ad imbiancare di neve zone costiere come Cassibile, Priolo, Fontane Bianche. Nel 1999 si verificò la caduta di sedimenti di ghiaccio, precipitazione comunemente chiamata neve tonda o con il termine tedesco "graupel" ; invece, il 31 dicembre 2014 avvenne un evento storico: la citta si risvegliò ricoperta da una coltre bianca e dal cielo continuarono a cadere fiocchi di neve di media dimensione che si protrassero fino prime ore del mattino, facendo registrare il primo, seppur modesto, accumolo di neve (qualche centimetro) anche nel centro cittadino. Furono inoltre imbiancati anche diverse citta della provincia; si segnalarono accumuli ad Augusta, Mellilli, Floridia, Citta Giardino, Sortino, Solarino, Canicattini, Avola, Cassibile e Noto Naturalmente per permettere l'arrivo della neve sulla costa siracusana, le temperature di quei giorni d'inverno dovettero essere molto inferiori alla media; sullo 0 °C o non superiori ai 3-4 °C.
    Secondo studi meteorologici la temperatura invernale minima più bassa registrata a Siracusa, in tempi moderni, risale al 18 febbraio 2008 quando il termometro toccò il -1,2 °C.
    In estate invece si possono arrivare a toccare, facilmente, temperature molto elevate.
    Secondo i dati meteorologici Siracusa ha detenuto fino al 1998 il record della temperatura massima più alta mai registrata in Italia, toccando, nel 2 luglio di quell'anno, i +46.4 °C.
    Nella norma le estati si attestato sui 35 °C, ma capitano giorni estivi particolarmente caldi dove si toccano e si superano i 40 °C; come nell'estate del 2012, dove si sono registrate temperature record con 43 °C a causa di anticicloni africani.
    Il conforto del clima siracusano in questi casi è la sua ventilazione, che verso sera fa respirare aria più fresca.

    Le origini del nome

    Il nome Siracusa deriva dal siculo Syraka o Sùraka (abbondanza d'acqua) per la presenza di molti corsi d'acqua e di una zona paludosa, ossia dell'odierna zona dei Pantanelli.Sia in greco sia in latino è al plurale, Syracusae, perché la città, fondata da Archia, un nobile di Corinto nel 734 a.C., divenne in pochi anni la Pentàpoli in quanto al nucleo originale, costituito sull'isola di Ortigia, si aggiunsero man mano altri quattro nuclei: Acradina, Tiche, Neàpoli ed Epipoli.


    Storia

    Età antica

    La storia di Siracusa inizia con i primi insediamenti preistorici di popolazioni dell'età del bronzo e del ferro.Dato che la storiografia e la scienza archeologica non sono ancora riusciti a chiarire l'esatta origine dei Sicani e Siculi, si è arrivato anche a pensare che potessero essere lo stesso popolo, inoltre vi è parecchia incertezza sui loro primi spostamenti all'interno della Sicilia, per cui anche per Siracusa c'è un certo mistero risalente appunto all'inizio dei tempi di questa città.
    Dai resti di capanne preistoriche ritrovate in varie zone urbane, appare comunque evidente che il territorio siracusano è stato interessato dall'abitato delle popolazioni autoctone della Sicilia.
    La vicinanza con Pantalica (il sito definito "la Capitale dei Sicani prima e dei Siculi poi"') suggerisce che anche Siracusa abbia avuto prima un popolo Sicano e poi, seguendo la storiografia ufficiale, è arrivato il popolo dei Siculi che ha scacciato i Sicani verso l'entroterra siciliano tra Enna, Agrigento, Palermo, dove infatti vi è una catena montuosa che tutt'oggi porta il nome di quell'antico popolo: i Monti Sicani.
    Sono molte le necropoli di epoca sicula rinvenute nei dintorni di Siracusa: Thapsos, Plemmirio; Scala Greca, Santa Panagia, Ortigia, sono solo alcuni dei luoghi siracusani dove sono state rinvenute tracce risalenti a quell'epoca.
    Da sottolineare anche la necropoli di Cassibile, che è considerata la più importante dopo quella di Pantalica.
    Grazie ai reperti ritrovati è stato possibile appurare che le popolazioni siracusane dell'età del Bronzo e del Ferro avevano già rapporti commerciali con i popoli del mare Egeo; risalgono infatti a questo periodo i frammenti di vasellame ritrovati con decorazioni base che non riportano alle influenze italiche, ma ben si trovano riscontri e similitudini con le usanze decorative grezze provenienti da Troia e da Micene.
    L'archeologo Orsi ha dimostrato con le sue scoperte che la popolazione sicula di quell'epoca conosceva l'arte micenea.
    Non sono molte le testimonianze scritte che ci parlano del periodo pre-greco di Siracusa, eppure dovettero avere grande importanza, dato che lo stesso nome della città risale proprio all'origine del linguaggio siculo.

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    Il Duomo di Siracusa

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    Il tempio di Apollo in Ortigia
    Verso l'VIII sec. a.C. arrivarono a Siracusa i primi greci provenienti da Corinto, i quali guidati dal nobile greco Archia, fondarono una colonia Syrakousai che in breve tempo crebbe, di molto, sviluppando una vera e propria città, così ampia che numerosi storici definirono metropoli, ed alcuni la definirono persino Primo Impero d'Occidente.
    Come si arrivò a tali proporzioni è un quesito che da sempre affascina storici di diverse nazionalità.
    La cultura siracusana divenne ellenica, sorsero i Templi dedicati ad Apollo, a Zeus, ad Athena (successivamente trasformato nell'odierno Duomo di Siracusa); nacquero miti e leggende che parlavano di divinità greche, di ninfe e di eroi mortali. Nasce il mito di Aretusa, storia di epoca greca che è rimasta talmente legata a Siracusa, che anche oggi l'espressione "aretusea" si usa per parlare e definire la "città siracusana".
    Siracusa fondò a sua volta delle colonie; attraversò lunghi periodi di Tirannide alternati a brevi momenti di governi democratici; la sua fama richiamò in città uomini di cultura e la fece diventare culla d'arte e di scienze; Platone, che qui voleva formare la sua "Repubblica dei Filosofi", Pindaro, che le dedicò versi di poesia, Eschilo, che presentò al Teatro Greco di Siracusa, per la prima volta la sua opera I persiani. Siracusa viene citata nei romanzi dell'epoca; nel Romanzo di Alessandro, il libro che parla dei racconti leggendari sulla vita di Alessandro il Grande, viene descritta come "Possente" nella "Fiorente e Bella" Sicilia; Plutarco ne narrerà le vicende storiche al tempo in cui le legioni romane le posero l'assedio.
    Siracusa si ritrovò a combattere contro la Syntèleia, una lega formata da popolazioni autoctone della Sicilia (siculi, sicani, elimi) capeggiata da Ducezio, abile combattente; il quale unì le città stanche di sottostare all'espansione greca, e dichiarò con esse guerra a Siracusa, vista come il centro della tirannide siciliana. L'esito finale fu la sconfitta di Ducezio e della sua causa, ma per il coraggio dimostrato invece di essere ucciso verrà dai siracusani condotto in esilio a Corinto.
    Siracusa combatté più volte con Cartagine, la più potente città fenicia, con essa fece trattati di pace e poi nuovamente battaglie. Durante la guerra del Peloponneso si ritrovò nemica di Atene, quindi si alleò con Sparta, ottenendo con l'appoggio degli spartani una vittoria decisiva sulla capitale della Grecia.
    Infine giunsero i Romani che la conquistarono dopo un lungo assedio e dopo estenuanti lotte che portarono all'uccisione dell'inventore matematico siracusano, Archimede, così definito dal filosofo e storico danese Johan Ludvig Heiberg:

    « Dei più alti ingegni fu guida e maestro »
    (J.L. Heiberg)

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    La scena di Cicerone che
    scopre la tomba di Archimede.
    Quadro di Benjamin West
    Dopo la conquista romana, avvenuta per mano del generale Marco Claudio Marcello nel 212 a.C., durante la Seconda Guerra Punica, Siracusa non riuscì più a riprendere la potenza di un tempo; Roma era in piena ascesa, e conquistò l'intera Sicilia. La città venne nominata Capitale della Provincia Siciliana, fu sede dei Pretori romani inviati ad amministrare la Sicilia.
    Stette in città per un anno il generale romano Publio Cornelio Scipione, meglio conosciuto come Scipione l'Africano, il quale da Siracusa preparò l'esercito romano che poi sconfisse il cartaginese Annibale, decretando per Roma la vittoria della Seconda Guerra Punica.
    Famose sono in quel periodo le ruberie che fece il pretore Gaio Licinio Verre, il quale rubò le opere d'arte siracusane in nome del potere che Roma gli aveva dato. Indignato Marco Tullio Cicerone, avvocato e politico romano, venne mandato in Sicilia dal senato romano per testimoniare contro i furti di Verre.
    Durante la sua permanenza a Siracusa scoprì la tomba d'Archimede, nascosta tra i cespugli, dimenticata dai siracusani che, con il passare dei secoli e la precaria situazione socio-politica nella quale vivevano, avevano persino dimenticato il posto in cui giaceva il loro più illustre figlio. Cicerone si adirò molto per questo motivo con la popolazione locale.
    L'epoca romana come è noto ridimensionò vistosamente la città, ma tuttavia vennero costruite altre opere di notevole importanza come l'Anfiteatro romano, tra i più grandi d'Italia, usato per le lotte dei gladiatori e gli spettacoli circensi, e le battaglie navali (naumachia); il Ginnasio romano e l'intricata rete di catacombe (la più importante ed estesa dopo quella di Roma).

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    Lucia da Siracusa davanti
    al Pretore romano.
    Quadro di Lorenzo Lotto
    Secondo la tradizione, Siracusa divenne la prima città dell'Occidente in cui fu fondata una comunità cristiana,è infatti possibile vedere all'interno del Duomo di Siracusa, la scritta che recita in latino:"Ecclesia Syracusana Prima Divi Petri Filia Et Prima Post Antiochenam Christo Dicata", che in lingua italiana significa "La chiesa di Siracusa è la prima figlia di San Pietro e seconda dopo la chiesa di Antiochia dedicata a Cristo". Viene costruita anche la chiesa di San Giovanni alle catacombe, luogo ove l'apostolo Paolo di Tarso predicò la fede cristiana, rendendo di fatto Siracusa, insieme all'opera di San Marciano, suo primo vescovo, uno dei primi centri di diffusione del cristianesimo in Europa. Ed è in questo clima di diffusione del cristianesimo in Siracusa che, nel 283, nasce Lucia, giovane siracusana che sarà fatta martire sotto le persecuzioni ai cristiani con l'editto dell'imperatore romano, Diocleziano; Santa Lucia, diventerà in seguito una della sante più amate dal mondo cristiano-cattolico. Successivamente l'imperatore Costantino I, con l'editto di Milano, mise fine alle persecuzioni, accettando la religione cristiana come religione di Stato. Ma l'Impero Romano era ormai in decadimento, fu così che nel 468, la Sicilia e Siracusa, passarono sotto la dominazione dei Vandali. Seguirono poi gli Ostrogoti. L'Impero Romano d'Occidente era difatti caduto.

    Età medievale

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    Hexagram di Costante II,
    rappresentato insieme
    al figlio Costantino IV.

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    I conflitti navali tra Bizantini
    e Arabi dal VII secolo
    a 1050 ca.
    Nel 535, Siracusa venne conquistata, insieme alla Sicilia, dal generale bizantino Belisario, mandato sull'isola con il compito di riconquistare l'Italia e portarla sotto l'influenza dell'imperatore di Bisanzio, Giustiniano I. Nel 663, l'imperatore Costante II, per un suo preciso disegno politico che intendeva sconfiggere i Longobardi in Italia e porre il Paese sotto dominazione bizantina, decise di trasferire la sua corte imperiale a Siracusa; vicina a Roma e fortemente ellenizzata, così la città divenne in quel periodo "Capitale dell'Impero dei Romani". Ma il popolo mal sopportò tale imperatore, a causa delle sue vessazioni con le tasse, così un giorno, un membro della sua corte, tale Mecezio, lo fece assassinare da un suo servitore. Dopo la sua morte si fece incoronare nuovo Imperatore (anche se alcuni dicono che venne costretto all'inconorazione), ma il suo regno durò meno di un anno, infatti truppe provenienti dall'Italia, dall'Africa e dalla Sardegna marciarono su Siracusa e destituirono l'usurpatore. Nel frattempo l'erede legittimo, Costantino IV, venne a riprendersi la corona e riportò la sede imperiale a Costantinopoli. Siracusa venne nominata in quel periodo "Capitale del Thema Sikelia" (istituito sotto l'impero di Giustiniano II), il thema comprendeva la Sicilia, il ducato di Calabria e il ducato di Napoli. In città risiedeva lo Strategos bizantino.
    Dopo vari contrasti tra Costantinopoli e Siracusa, il thema di Sikelia si dichiarò indipendente da Bisanzio. Si insediò dunque in città Eufemio di Messina, militare esperto, il quale ribellandosi ai Bizantini, si dichiarò in Siracusa imperatore di Sicilia. Ovviamente tale mossa gli attirò contro le ire dell'Impero. Venne costretto a fuggire in Africa, qui chiese aiuto all'emiro aghlabide di Qayrawān, Ziyadat Allah I, per cacciare i Bizantini dalla Sicilia.
    Qundo la basilissa Irene d'Atene usurpò il trono al figlio, divenendo la prima donna a regnare con pieno titolo sull'Impero bizantino. Il trono fu subito minacciato dai cinque fratelli dell'Imperatore Leone IV: Niceforo, Cristoforo, Niceta, Antimo ed Eudocimo. La rivolta fallì e Irene punì i cinque cognati costringendoli a farsi preti. Alla congiura partecipò anche lo strategos di Sicilia, Elpidio. Irene fece arrestare e torturare la famiglia di questi e, per arrestarlo, inviò una grossa flotta al comando del patrizio Teodoro, che dopo diversi combattimenti, riuscì a recuperare la Sicilia; Elpidio si rifugiò in Africa, dove gli Arabi lo trattarono come se fosse basileus dei romei e addirittura, pare, lo avrebbero incoronato.
    Ben presto l'iniziativa araba finì per avviare un tentativo di conquista (nell'830 giunse un secondo contingente dal Nord Africa) ed Eufemio, che nel frattempo era stato estromesso dagli Arabi e aveva cercato di riprendere contatti con i Greci, fu infine ucciso a Castrogiovanni (Enna) da cittadini fedeli a Bisanzio (828).
    Siracusa cadde in mano araba nell'878, dopo un lungo e sofferto assedio (detto "assedio di Siracusa"), condotto dal governatore Giafar Ibn Muhammed e narrato dal monaco siracusano Teodosio.
    La città, per millecinquecento anni, era stata la più importante dell'intera Sicilia (all'epoca superava la stessa Roma per fasto). Dopo la conquista di Siracusa, gli Arabi si ricollocarono ad Agrigento (ribattezzata Girgenti) e in breve si formò una sorta di rivalità con l'altro principale centro politico, Palermo.
    Gli Arabi divisero la Sicilia in tre grandi zone di controllo: Val di Mazara, Val Demone e Val di Noto; Siracusa divenne capitale della Val di Noto. Durante la dominazione musulmana venne a Siracusa il generale bizantino Giorgio Maniace, esso riconquistò, nel 1040, parte della Sicilia Orientale, ma a causa di contrasti interni nell'esercito bizantino, le riconquiste durarono poco. L'emiro Ibn ath-Thumna, (signore di Siracusa, Noto e Catania) nel 1061, per avere vittoria su una contesa interna con un altro emiro di Sicilia, chiama in suo aiuto i Conti di Altavilla, fu così che il conte normanno Ruggero, giunge in Sicilia. I normanni conquistata Palermo, e gran parte dell'isola, si diressero verso Siracusa.
    Con i normanni Siracusa ritrova la religione cristiana. L'imperatore Enrico VI di Svevia, figlio del famoso sovrano tedesco Federico I detto Barbarossa, in cambio di favori, consegna la città di Siracusa in mano alla Repubblica di Genova, la quale si scontrò con Pisa, per averne la guida. Dopo 15 di permanenza genovese in città, l'imperatore svevo-normanno, Federico II, volle riportare Siracusa sotto il controllo del suo Impero, quindi obbligò i genovesi a lasciarla. Per opera di Federico II viene costruito in quest'epoca il Castello Maniace. E proprio questo castello sarà la sede della Camera Reginale durante l'epoca della Sicilia spagnola; essa venne infatti istituita dal re Federico III d'Aragona, come dono alla regina consorte Eleonora d'Angiò, passata di regina in regina, con tale sede si amministrava Siracusa e parte del territorio circostante.

    Età moderna

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    La famiglia del Re
    Francesco I di Borbone,
    l'ultimo a destra è Leopoldo,
    che diverrà in seguito
    Conte di Siracusa.

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    La lapide posta sotto
    il palazzo beneventano
    che ricorda la visita
    del Re Ferdinando III
    di Borbone, nel 1806
    a Siracusa
    Nel 1492, con l'editto spagnolo, tutti gli ebrei vennero cacciati dalla Sicilia, ne risentì anche la comunità ebraica di Siracusa, una delle più antiche d'Europa. Nel 1678 la città fu dichiarata Piazza d'armi, questo comportò un peso militare sulla popolazione che dovette sostenere le spese di tale decisione voluta dal re di Spagna come punizione per la ribellione di Messina, la quale provò a cacciare gli spagnoli organizzando una rivolta; anche se Siracusa rimase fedele agli spagnoli, venne ugualmente punita. Dopo il disastroso terremoto del 1693, la città dovette ricostruirsi, e lo fece adottando lo stile Barocco che in Siracusa ebbe notevole fioritura.
    Con il Trattato di Utrecht, nel 1713, la Spagna rinunciò alla Sicilia, questa passò ai Savoia, i quali grazie al Trattato dell'Aia furono sostituiti dagli austriaci. Siracusa divenne piazzaforte dell'Austria.
    Nel 1734, iniziò l'epoca Borbonica, con il primo re Carlo I di Borbone.
    Siracusa anche se in quel periodo risentiva delle restrizioni subite dal contesto storico ed economico, rimaneva comunque porto importante, nel 1798 approdò Orazio Nelson, l'ammiraglio britannico che sconfisse Napoleone Bonaparte in Egitto; i siracusani riempirono di provviste Nelson e le sue navi.
    Gli ultimi anni Borbonici furono per Siracusa sofferenti; Nel 1837, in città scoppiò un'epidemia di colera. Dei rivoluzionari siracusani nel frattempo si ribellarono al governo borbonico. Re Ferdinando II di Borbone fece quindi declassare la città, togliendole il titolo di "Capovalle", assegnandolo a Noto, unica cittadina a non aver provocato moti anti-borbonici.
    Era il 4 agosto 1837 quando il maresciallo di Campo Marchese Del Carretto, dichiarava Siracusa città scellerata per aver partecipato ai moti rivoluzionari per l'unità d'Italia.
    Inizia per Siracusa un periodo molto difficile; le vennero date imposte da pagare, non venne ascoltata nei suoi reclami, veniva contraddetta nei Consigli. La sua Diocesi venne dimezzata; Noto diventò anche sede vescovile.
    Durante il periodo del 1848, l'anno conosciuto come la Primavera dei Popoli per via dei moti rivoluzionati scoppiati in tutta Europa e partiti proprio dalla Rivoluzione Siciliana, Siracusa chiese ed ottenne dal nuovo governo rivoluzionario con a capo Ruggero Settimo, di poter riacquistare il titolo di Capovalle.
    Ma la ripresa durò poco, infatti le monarchie d'Europa si ribellarono e repressero con la violenza i tanti moti rivoluzionari che si erano accesi un po' ovunque. Siracusa venne dunque costretta alla resa, e dovrà aspettare la nascita dell'Italia, per vedersi nuovamente riconosciuta il titolo di "città capoluogo".

    Età contemporanea

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    Firma dell'armistizio, Il generale
    Castellano ed il generale
    Eisenhower, Cassibile
    3 settembre 1943.
    Dopo l'unità d'Italia, Siracusa conobbe, come tutto il Sud, il fenomeno dell'emigrazione di massa verso il Nord, a causa di una malagestione del neo-governo monarchico italiano; è questo il tempo in cui nasce la famosa Questione meridionale.
    I Paesi verso i quali migrarono furono le Americhe, il Nord Europa ma anche l'Australia.
    Nell'epoca fascista Siracusa assume un ruolo molto importante per il regime, essendo la sua posizione geografica predisposta alla rotta tra l'Italia e l'Africa. Benito Mussolini verrà due volte in città, il re Vittorio Emanuele III la visiterà fino al 1942, durante il conflitto bellico della seconda guerra mondiale Siracusa venne occupata dagli Alleati il 9 luglio 1943; in un primo momento ospitò l'AMGOT, ovvero il Governo Alleato, la cui sede fu poi trasferita a Palermo, quando la città venne liberata dal nazi-fascismo. Il 3 settembre 1943, si firmò a Cassibile l'armistizio tra l'Italia e gli Alleati (Stati Uniti, Regno Unito, Francia).
    Finita la guerra, Siracusa conobbe un periodo di ricostruzione e nuove speranze. Negli anni sessanta arrivò poi l'industria petrolchimica che da un lato portò benessere economico e dall'altro inquinamento della zona di Priolo-Melilli-Augusta.

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    Veduta dell'isola di Ortigia
    La Siracusa contemporanea attraversa un periodo di generale difficoltà; dovuta principalmente all'economia: la città ha infatti un tasso di disoccupazione lavorativa molto alto, questo costringe molti siracusani a dover emigrare per poter lavorare, oppure a dover faticare per trovare un posto di lavoro all'interno della città. Nel 1994, durante la visita di papa Giovanni Paolo II, per l'inaugurazione del Santuario della Madonna delle Lacrime, il vescovo di Siracusa tenne, davanti al Papa e davanti a migliaia di siracusani presenti all'evento, un discorso dai toni accesi e cristiani, spiegando al pontefice che questa città e questo popolo venivano da una serie di eventi socio-economici che avevano gettato in uno stato di sconforto la volontà dei cittadini, il Papa li esortò a non arrendersi davanti alle difficoltà e ad andare avanti. La città ha avuto negli anni 2000 un sensibile risveglio: Nel 2005 l'UNESCO inserisce Siracusa tra i Patrimoni Mondiali dell'umanità, per l'occasione viene in visita il presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi; Nel 2009 presso il Castello Maniace viene ospitato il G8 Ambientale, che rende per tre giorni la città protagonista di un evento di portata internazionale e propositivo che porta le autorità politiche siracusane a ristrutturare tutti i preziosi monumenti d'Ortigia, rendendo finalmente giustizia a quelle opere d'arte che non meritano d'essere abbandonate all'incuria del tempo.
    Nel primo decennio degli anni duemila Siracusa si dedica alla voce del "Turismo", comprendendo che essa può risollevare non solo l'economia della città, ma anche lo stato sociale della popolazione.
    Sperando sempre in una maggiore attenzione per il patrimonio aritistico-culturale che detiene, il quale è bene pubblico.
    Nascono diverse iniziative culturali, che vengono portate avanti, pur nel contesto di difficoltà economica, cresce l'espansione della tecnologia moderna, nascono infatti nuovi progetti legati al web e alla rete. Nel 2012 Siracusa viene selezionata dal programma statunitense IBM Smarter Cities Challenge 2012 insieme ad altre 32 città nel mondo; con il fine di sviluppare le sue potenzialità e possibilità e renderla una città vivibile e preparata per il futuro. Nel 2013 la città vince al primo posto la competizione.
    Nel 2013 la città si candida quale capitale della cultura europea 2019, ma non supera le selezioni.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Siracusa dal 2005, insieme alla necropoli rupestre di Pantalica, è entrata a far parte della lista dei World Heritage, ovvero dei siti che l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'umanità.
    Nel corso della 29ª riunione annuale del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, avvenuta a Durban in Sudafrica (10-18 luglio 2005), è stato aggiunto il 40° sito italiano (5° siciliano), così denominato: Siracusa e la Necropoli Rupestre di Pantalica.

    I criteri di tale inserimento sono stati:
    • Criterio II: I siti ed i monumenti di Siracusa/Pantalica formano un "Insieme", che costituisce una raccolta unica quale straordinaria testimonianza delle culture del mediterraneo attraverso i secoli e nello stesso spazio.
    • Criterio III: "L'insieme" Siracusa/Pantalica offre, attraverso la sua straordinaria diversità culturale, una eccezionale testimonianza dello sviluppo della civilizzazione di oltre 3 millenni.
    • Criterio IV: Il gruppo di monumenti e siti archeologici situati a Siracusa (tra il centro di Ortigia e i vestigi localizzati in tutta la zona urbana) sono il più grande esempio dell'eccezionale creazione architettonica che raggruppa diversi aspetti culturali (Greco, Romano, Barocco).
    • Criterio VI: L'antica Siracusa era collegata direttamente ad eventi, idee e lavori letterari di eccezionale importanza universale.

    Architetture religiose

    Le chiese di maggiore rilievo storico-culturale

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    Affreschi all'interno del Duomo

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    la facciata barocca del Duomo

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    Interno della chiesa
    Santa Maria della
    Concezione

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    Colonne chiesa
    di San Giovanni

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    La chiesa moderna
    di Grottasanta
    Le chiese di maggiore rilevanza storica-architettonica, di Siracusa sono il Duomo, detto anche Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima; il quale è situato in Ortigia nel punto più alto, in Piazza Duomo; è la sede dell'arcidiocesi di Siracusa, di stile barocco, alla sua nascita era un Tempio dedicato ad Athena, divenne chiesa cristiana in età medievale. Prezioso è il suo interno, con molte cappelle, reliquiari, affreschi e la statua di Santa Lucia.
    Altra chiesa importante è quella di chiesa di San Giovanni alle catacombe; nella cripta di San Marziano (il primo vescovo siracusano) venne a predicare l'apostolo San Paolo, mentre veniva condotto a Roma, inoltre questa chiesa è la porta d'ingresso per le catacombe siracusane, seconde per estensione solo a quelle romane. Questa chiesa fu il più grande edificio di culto siciliano di epoca premusulmana.
    Altra chiesa storica e importante di Sirausa è quella di chiesa di Santa Lucia al Sepolcro; sorge nel quartiere di Santa Lucia, dell'attuale chiesa se ne hanno notizie già dal 1100 d.C., è di epoca normanna a pianta basilicale, accanto alla chiesa sorge il Sepolcro, un piccolo tempio a base ottagonale seminterrato. Il Sepolcro siracusano ospita una statua in gesso della Santa, di grande valore emotivo per la popolazione aretusea.
    Da sottolineare anche chiesa di Santa Lucia alla Badia; posta di fianco al palazzo vescovile di Siracusa, contiene al suo interno il prezioso quadro del Caravaggio, intitolato il "Seppellimento di santa Lucia", dipinto dal pittore milanese nel 1608. Ricostruita dopo il terremoto del 1693, richiama più stili architettonici di diverse correnti: corinzio, ionico, rococò e specialmente barocco. La porta è decorata con due colonne tortili, il frontone è decorato con i simboli del martirio di Santa Lucia, alla quale è dedicata la chiesa, e ai lati vi sono stati posti degli stemmi reali spagnoli.
    Di grande rilevanza culturale e architettonica è il Santuario della Madonna delle Lacrime, anche se è di epoca recente (edificato nel 1966 e terminato nel 1994), esso rappresenta comunque un grande patrimonio cristiano della città; infatti la sua costruzione è dovuta all'evento miracoloso che si verificò a Siracusa nel 1953, quando un capezzale raffigurante il cuore immacolato di Maria prese a lacrimare per tre giorni, dopo i tanti esami appurati si ufficializzò il miracolo; oggi il capezzale è custodito all'interno del santuario. Notevole è anche la costruzione di questo edificio religioso; in cemento e ferro svetta in alto con una statua della Madonna posta sulla sua cima.
    Camminando per Ortigia invece si possono incontrare molte chiese antiche, come la Chiesa di San Martino, che è la più antica costruzione religiosa realizzata dopo l’avvento del cristianesimo a Siracusa. Si vede dal Lungomare invece la Chiesa dello Spirito Santo, costruita in stile barocco, ha una cupola esterna, l'unica di Siracusa. La chiesa di Santa Maria della Concezione a Siracusa, a pochi passi dal Duomo, in stile barocco, presenta dei pavimenti con delle bellissime ceramiche di Capodimonte e una grandiosa cantoria del 1703. La Chiesa di San Giovannello alla Giudecca costruita sopra una preesistente sinagoga.
    Tra le chiese di epoca più recente invece è da segnalare il "Pantheon", ovvero la chiesa di San Tommaso al Pantheon; situata nei pressi del "Foro Siracusano", costruita nel 1919 di struttura moderna, rappresenta un monumento ai caduti della prima guerra mondiale e un luogo sacro di si celebrano messe e funzioni religiose. Altra chiesa moderna è quella del Sacro Cuore di Gesù, costruita nel 1963, compirà nell'ottobre del 2013 i suoi primi 50 anni; la sua architettura è semplice e lineare. Al centro della facciata si erge una copertura a capanna con tetto ondulato, in cima a destra si trova il campanile, all'interno posto al centro dell'abside, vi è un grande Crocifisso del millesettecento donato alla parrocchia nel 1965 da Mons. Carmelo Gentile, parroco della Cattedrale. La chiesa di San Metodio, inaugurata nel 2006, di struttura molto moderna, le vetrate sono state realizzate con la tecnica Tiffany, che prevede l’utilizzo di lastre di vetro colorate, tagliate a piccoli pezzi in seguito molati e assemblati tra di loro tramite saldatura in modo da formare il disegno voluto. Alle spalle dell'altare della chiesa di San Metodio, si allarga un affresco policromo. Altre chiese moderne sono quelle della Sacra Famiglia, Madonna di Dio, Sacro Cuore di Gesù, San Corrado, di Santa Maria Addolorata della Grotta Santa, costruite tutte in epoche recenti, sono di grande importanza per le funzioni religiose della popolazione siracusana.

    Conventi e monasteri

    La città ha molti conventi e monasteri, alcuni dei quali sono stati riconvertiti in epoche successive in chiese.
    • Convento Carmelitani Scalzi, Convento Cappuccini, Convento Collegio dei Gesuiti,
    • Convento Carmelitani riformati, Convento San Nicolò, Convento della Capitulana, Convento San Giovanni di Dio, Convento Sant'Agostino.
    • Monastero Sant'Eustachio, Monastero Santa Margherita, Monastero Santa Caterina, Monastero Del Ritiro,
    • Monastero San Benedetto, Monastero San Rocco, Monastero Santa Maria Aracoeli, Monastero Santa Chiara.


    Strutture di altre religioni

    Oltre alla maggioranza cattolica, vi sono altre religioni a Siracusa, per cui esistono Sale dei Testimoni di Geova, Chiese Evangeliste, ed è da poco rinata la comunità ebraica di Siracusa, che ha origini antiche, quindi è stata aperta una nuova Sinagoga in Via Italia. Da sottolineare che in questa sinagoga si è svolto un matrimonio ebraico, cosa che non succedeva a Siracusa da oltre 500 anni. Nella Sinagoga di via Italia due coppie, una proveniente da Catania e l'altra da Ravenna, si sono unite in matrimonio con rito ebraico. Fa parte delle strutture di religione ebraica anche Il miqwè della Giudecca di Siracusa, il quale è considerato il bagno rituale ebraico più antico d'Europa.
    È stato ritrovato in tempi recenti, ancora intatto, con le sue acque dolci, le vasche, pilastri e volte cavate nella roccia.

    Architetture civili

    Le architetture civili di Siracusa sono molteplici e si dividono principalmente in: Templi, Teatri, Palazzi e Ville.

    Templi

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    Le colonne del
    Tempio di Atena,
    incorporate nell'attuale
    Duomo di Siracusa


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    I resti del Tempio di Zeus,
    si trovano sulla riva
    del fiume Anapo
    Come Templi di notevole importanza sono i resti del Tempio di Apollo; è il più antico tempio dorico della Sicilia. Costruito in epoca greca, VI secolo a.C., dedicato ad Apollo, la divinità del sole.
    L'impresa di costruire un edificio con 42 colonne monolitiche, trasportate probabilmente via mare, dovette sembrare eccezionale agli stessi costruttori, vista l'insolita presenza sull'ultimo gradino del lato E di un'iscrizione dedicata ad Apollo in cui il committente (o l'architetto), celebra l'impresa edificatoria, con un'enfasi che tradisce il carattere pioneristico della costruzione.
    • Il Tempio di Zeus; costruito nei primi decenni del VI secolo a.C., è il secondo tempio più antico di Siracusa, e viene comunemente chiamato dai siracusani il tempio "re' du culonne", per la presenza di sole due colonne superstiti.
    • Il Tempio di Atena, oggi Duomo di Siracusa; venne costruito nel V secolo a.C. dal tiranno Gelone in seguito alla vittoria contro i Cartaginesi nella battaglia di Imera, ancora oggi sono ben visibili le colonne di epoca greca.
    Da Cicerone, che elenca gli ornamenti depredati da Verre, sappiamo che aveva decorazioni in avorio, borchie d'oro sulla porta e una serie di tavole dipinte che raffiguravano un combattimento di cavalleria tra Agatocle e i Cartaginesi e 27 ritratti dei tiranni della città.
    • Il Tempio di Artemide; raro esempio di stile ionico in Italia, dedicato ad Artemide, dea protettrice di Siracusa, divinità a cui è legato il mito di Aretusa; i resti del tempio si trovano nel seminterrato del palazzo del Senato, nel quale si possono individuare il basamento delle fondazioni, le cui dimensioni sono circa 59x25 m.
    Da annoverare tra i monumenti dedicati alle divinità anche l'Ara di Ierone II; risalente al III secolo a.C., si tratta del più grande altare votivo greco conosciuto. Diodoro lo definisce lungo quanto uno stadio, probabilmente era dedicato a Zeus Eleutherios (liberatore), per la cacciata del tiranno Trasibulo di Siracusa. Sono rimaste solo le basi della struttura, la parte superiore venne asportata quasi completamente nel XVI sec. per la costruzione delle fortificazioni spagnole della città. Sono rimaste visibili anche i piedi delle statue greche maschili: due telamoni, poste all'ingresso nord dell'Ara.







    Teatri

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    Il Teatro Greco, all'interno del Parco della Neapolis

    Il Teatro Greco di Siracusa, è forse il monumento più famoso dei siracusani, esso è per dimensioni il più grande della Magna Grecia e della Grecia stessa. Costruito nel V secolo a.C. sulle pendici sul lato sud del colle Temenite e rifatto nel III secolo a.C. e ancora ritrasformato in epoca romana, esso è stato protagonista di grandi spettacoli di autori famosi sia greci che locali e ha visto rappresentazioni teatrali che continuano ancora ai giorni attuali. Al tempo della polis, veniva usato anche come sede delle riunioni tra Popolo e Tiranni.
    L'Anfiteatro romano di Siracusa; altro monumentale antico teatro, di epoca romana, tra i più grandi d'Italia. Risalirebbe alla fine del I secolo a.C., ma non vi sono documenti certi che ne affermano la data di origine; veniva usato per le lotte tra gladiatori. Al suo ingresso, o nelle sue vicinanze vi era un arco trionfale di epoca augustea, chiamato Arco augusteo di Siracusa. Di questo teatro, il pittore architetto francese, Jean Hoüel scrive:

    « Se pensiamo che qui è rappresentata soltanto la parte inferiore, che in questo genere di edificio è la parte più stretta, si potrà benissimo immaginare quanto doveva essere esteso, elevato, maestoso ed imponente. […] non si rischia di sbagliare immaginandolo come uno dei monumenti più straordinari che siano stati mai costruiti. »
    (Jean Hoüel)

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    L'Anfiteatro Romano di Siracusa, all'interno del parco della Neapolis

    Anche il Ginnasio Romano è da annoverarsi tra i teatri; questa struttura si trova nei pressi del Porto Grande, posta vicino al Foro Siracusano, nel quartiere Acradina che un tempo era l'Agorà della città, sorge lungo la Via Elorina e comprende al suo fianco un quadriportico e un piccolo tempio. La cavea del teatro del Ginnasio è del diametro di 18,90 metri, tutta l'area è attualmente invasa dalle acque, poiché la sua posizione è oggi al di sotto del livello del mare, cresciuto rispetto all'antichità.

    Il Parco della Neapolis

    Il termine Neapolis deriva da Nea-polis, ovvero nuova città, poiché in tempi greci Siracusa si estese a tal punto da definirsi Pentapoli ovvero, il luogo dalle cinque città; la Neapolis, era una di queste. Questo sito oggi comprende numerosi monumenti di epoca greca e romana.
    Oltre i due teatri vi sono: L'Orecchio di Dionisio, famosa latomia a forma di orecchio legata alla leggenda sul tiranno Dionisio; La Latomia del Paradiso; la Piscina Romana, La Grotta del Ninfeo, dalla quale sgorga l'acqua proveniente dall'acquedotto Galermi; La Grotta dei Cordari e diversi altri siti. Nel Parco è presente la Chiesa San Nicolò ai Cordari, di epoca normanna, oggi adibita ad ufficio informazione del parco.

    Latomie

    Le latomie sono delle enormi cave di pietra dalle quali gli uomini estraevano la roccia per poi intagliarla e fabbricare edifici e monumenti; quelle di Siracusa sono tra le più note, la città greca infatti utilizzava molto la bianca roccia calcarea, con la quale vi si costruivani templi e mura difensive. Le più conosciute sono quelle dei Cappuccini, denominate appunto Latomia dei Cappuccini; così chiamate perché curate in tempi moderni dai frati cappuccini residienti nel convento soprastante la latomia. Al suo interno, in età greca, vennero imprigionati i soldati ateniesi, dopo che vennero sconfitti a Siracusa, durante la guerra del Peloponneso.

    Palazzi e Ville

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    La facciata centrale
    di Palazzo del Vermexio

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    Il Palazzo Beneventano
    del Bosco visto
    dal lato del Duomo
    con la statua
    di San Pietro.

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    Particolare del Palazzo
    Mergulese Montalto
    Tra i tanti palazzi quattrocenteschi, settecenteschi e via discorrendo, situati specialmente in Ortigia, la parte più Barocca della città, si annoverano:
    • Palazzo del Vermexio, conosciuto anche come Palazzo del Senato è la sede del Municipio di Siracusa. Si trova a Piazza Duomo e la sua costruzione fu commissionata dal governo della città nel 1629 e venne affidata all'architetto siracusano di origini spagnole, Giovanni Vermexio, il quale diede all'edificio un tocco spagnolo volendo unire gli stili architettonici siracusani con quelli fastosi della Spagna.
    • Palazzo Beneventano del Bosco, situato di fronte al Duomo, è di epoca quattrocentesca, venne restaurato alla fine del Settecento, per mano dell'architetto siracusano Luciano Ali. In stile rococò, gli vennero aggiunti particolari da maestri architettonici provenienti da più parti della Sicilia: il marmoraro catanese Ferlito, i palermitani Lombardo ed Ermenegildo Martorana per gli stucchi e la decorazione pittorica. Gli specchi, le luminarie e le dorature vennero fatte giungere da Venezia.
    • Palazzo Borgia del Casale, è uno dei più belli edifici in stile rococò d'Ortigia. Fu edificato nel 1760 da Giuseppe Maria Borgia dei baroni del Casale, un'antica casa patrizia siracusana che aveva legami feudali con il re Martino I di Aragona.
    appartenente a Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, che sposò in segreto il re del Regno delle Due Sicilie, Ferdinando I di Borbone.
    • Palazzo Gargallo, di proprietà del fondatore del comune Priolo nonché fondatore dell'Inda, il conte Tommaso Gargallo, appartenente ad una delle famiglie siracusane più influenti dell'epoca; il palazzo è di fondazione seicentesca, restaurato poi nell'Ottocento, ha pregevoli stucchi e affreschi notevoli sulle volte, ad opera del pittore Ernesto Bellandi.
    • Palazzo Greco, è un edificio della seconda metà del Trecento, infatti presenta caratteri medievali come archi gotici e bifore. restaurato nell'Ottocento ha ospitato l'Istituto dell'Inda.
    • Palazzo Bonanno, posto presso la Via della Maestranza, è un elegante palazzo settecentesco in stile barocco, oggi sede dell'Azienda Autonoma per il Turismo della Provincia di Siracusa.
    • Palazzo Impellizzeri, edificio di fine Ottocento, in stile rococò, presenta al suo esterno decorazioni con statue di volti umane e una grande aquila posta sotto il balcone.
    • Palazzo Montalto, nel XV secolo fu donato dalla regina d'Aragona, a "Filippo Montalto"; è di stile gotico chiaramontano. Sul prospetto si aprono una trifora, una bifora e una semplice monofora.
    • Villa Politi; è una villa nobiliare, sorge nei pressi della Latomia dei Cappuccini, costruita nel 1862 Nasce nel 1862, con il nome di Grand Hotel Villa Politi, annovera tra i suoi ospiti nomi illustri.
    • Villa Landolina; è una dimora storica della fine del XIX secolo, un tempo proprietà della famiglia Landolina, oggi è sede del Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi, al suo interno anche ampi spazi verdi, ipogei, un piccolo cimitero ai caduti stranieri in Siracusa di fede non cristiana e la tomba del poeta tedesco August von Platen.
    • Villa Reimann, costruita nel 1881 e acquistata nel 1933 dalla nobildonna danese Cristiane Reimann, la villa contiene una necropoli greca, giardini con piante esotiche; la villa è stata donata nel 1976 dalla signorina Reimann al Comune di Siracusa.

    Architetture militari

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    Interno del Castello Maniace

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    Mura del Castello Eurialo

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    Mura Dionigiane a Belvedere
    La storia militare di Siracusa inizia già in tempi molto antichi e si protrae fino a giungere ai giorni contemporanei.Numerose sono state le battaglie, le guerre, le vittorie e le sconfitte di questa città. Proprio per questo motivo si è dotata, specialmente in epoca greca e poi romana e medievale, di mura difensive, torri di avvistamento, grandi fortificazioni.

    Fortificazioni di epoca greca e romana

    Nei tempi del Tiranno Dionisio I, Siracusa ebbe la fortificazione di mura più poderose del mondo greco, vennero edificate infatti tutt'intorno la città delle grandi mura, chiamate Mura dionigiane, le quali erano lunghe 27 chilometri, spesse dai 3 ai 5 metri, 14 le torri conosciute che possedeva, la più alta misurava 8,5 x 8,5 metri, le mura iniziavano in Ortigia e terminavano sul monte più alto di Siracusa, l'Epipoli, nei pressi del Castello Eurialo, altra poderosa edificazione militare, le mura erano state costruite con l'impiego di 70.000 schiavi e 6.000 buoi. Esse servirono alla città per difendersi dagli attacchi di Cartagine, di Atene e di Roma.
    Castello Eurialo; è considerato il massimo esempio di arte difensiva greca. Sorge a Belvedere, edificato da Dionisio I, venne ristrutturato e utulizzato fino all'Impero bizantino. Il castello faceva da cerniera tra le due ali di mura dionigiane. Misura 15.000 m² (una superficie impressionante per l'epoca), il suo interno era preceduto da tre fossati, in età di ristrutturazioni furono costruite 5 torri, alte 15 metri ciascuna. Plutarco dice che il tiranno Ierone II si servì dei consigli tecnici di Archimede per l'installazione di sofisticati sistemi difensivi, che sono effettivamente gli esempi più pregiati della cultura tardo-ellenistica.
    Di epoca romana non giungono notizie di nuove costruzioni difensive in città, probabilmente si usarono ancora le mura greche.

    Curiosità
    Le Mura di Roma che portano il nome di Mura Serviane, costruite e restaurate intorno al IV, III secolo a.C., sono state in parte edificate con l'ausilio di maestranze siracusane; infatti in quei tempi Roma e Siracusa erano alleate, e sembra che i romani si siano serviti di manodopera proveniente dalla città aretusea, che aveva già dato prova di efficacia con la realizzazione delle mura dionigiane ai tempi delle grandi battaglie del V e IV secolo. Tale tesi trova riscontro nei reperti che gli archeologi hanno ritrovato sui blocchi di quelle mura: dei marchi posti su ogni pietra, contraddistinti da caratteri alfabetici greci.

    Epoca bizantina, araba, normanna e sveva
    In epoca bizantina venne restaurato il Castello Eurialo, militarmente ancora importante. Successivamente arrivarono gli arabi, i quali edificarono in città il Castello Marieth, che resistette a diversi assedi per essere poi distrutto durante il terremoto del 1542. In tempi normanni non si hanno notizie di nuove fortificazioni. Con l'imperatore di epoca sveva-normanna, Federico II, venne costruito il Castello Maniace, il quale porta il nome del generale bizantino Giorgio Maniace, che nei tempi delle lotte tra bizantini e arabi per la conquista della Sicilia, era riuscito a togliere Siracusa dai domini arabi e riportarla sotto l'impero bizantino, fece realizzare in quel periodo il fortilizio che successivamente Federico II trasformò in un castello ampliandolo e dandogli uno stile gotico.

    Epoca spagnola e borbonica

    Notevoli fortificazioni murarie furono quelle spagnole, le quali però vennero realizzate nel non rispetto dei monumenti siracusani, infatti per alzare tali mura si presero le pietre dei grandi monumenti quali il Teatro Greco e l'Anfiteatro Romano, e di templi, edifici, tutto ciò che il terremoto del 1693 aveva danneggiato gli spagnoli finirono di distruggere, facendo di Siracusa una fortezza militare a discapito dell'arte e della cultura di questa città. Sorgono in questo periodo il Forte Casanova, il Forte Vigliena, la Caserma Spagnola, il Forte San Giovannello, il Forte di Cannamela (o San Domenico), il Forte di Aretusa, la Piazza d'armi di Montedoro, il Carcere Borbonico, la cui costruzione avvenne nei primi anni dell'Ottocento.

    Epoca post-unitaria e fascista

    Con la nascita dell'Italia unita si distrusserro tutte le fortificazioni spagnole e borboniche della città. Sorgono nei primi anni del Novecento la Caserma Abela, destinata all'Esercito, costruita all'interno dell'arena del Castello Maniace, oggi non più in uso. L'Idroscalo di Siracusa, intitolato al tenente Arnaldo De Filippis; questo edificio venne ideato nel 1923, fu visitato da Mussolini durante uno dei suoi due viaggi a Siracusa. L'idroscalo fu molto attivo negli anni venti, periodo in cui l'idrovolante rappresentava l'aereo di linea per eccellenza. Nel 1960, con il declino di questo mezzo, s'instaurò al suo posto il 34º Gruppo Radar dell'Aeronautica Militare che tutt'oggi risiede all'interno delle strutture dell'idroscalo.
    Da segnalare inoltre i tanti Bunker, risalenti al periodo bellico della seconda guerra mondiale, distribuiti su tutto il territorio siracusano.

    Altro

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    Fontana di Diana
    in Piazza Archimede

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    Il Ponte Umbertino e
    il Palazzo delle Poste
    • Di notevole fattura sono le statue della Fontana di Diana, in Piazza Archimede; la Venere Landolina, conservata presso il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi; il Busto di Archimede, realizzato dallo scultore siracusano, Luciano Campisi;
    • La Statua di Santa Lucia, opera in argento con particolari d'oro, è i grande significato religioso per i siracusani, la statua venne benedetta nel 1620 ed esposta ai fedeli.
    • Piazza Duomo è sicuramente la piazza più famosa siracusana, essa ha nel suo circondario eleganti palazzi di stile barocco, il Duomo e la chiesa di Santa Lucia alla Badia; Piazza Archiemde, altra piazza rinomata, anch'essa circondata da palazzi notevoli e vie caratteristiche, al suo centro vi è la Fontana di Diana, ai suoi lati bar, rosticcerie e negozi; Piazza delle Poste, situata nei pressi del novecentesco Palazzo delle Poste, è una piazza sempre piena di vita, circondata da uffici e dalle imbarcazioni che sostano nel frontale Porto Piccolo. Nel suo centro si trova un'ampia fontana dove nuotano delle papere bianche.
    • Porta di Hexapylon, di epoca greca, situata nell'area di Santa Panagia, era l'antica porta principale della città, con be sei aperture, da cui partiva l'antica strada che collegava Siracusa con le città del lato nord della Sicilia; Porta Ligny, di epoca spagnola, era il monumentale ingresso nell'Isola d'Ortigia. Porta Marina, situata presso la Marina, consentiva l'ingresso alla zona urbana attraverso le antiche fortificazioni spagnole.
    • Tre sono le fontane note di Siracusa: La Fontana degli Schiavi, posta nel viale della Marina; la Fontana di Diana, in Piazza Archimede; e la Fonte Aretusa, quest'ultima famosa perché si tratta di uno specchio d'acqua dolce naturale che sgorga a due passi dal mare salato, la proteggono dalle onde le alte mura che la circondano.
    • Da menzionare anche il Monumento ai Caduti Italiani d'Africa, situato presso il promontorio della zona dei Cappuccini; è una costruzione di epoca fascista, edificata per onorare i caduti del periodo bellico. La struttura, solenne, articolata e retorica, ricorda, con i nomi incisi sulla pietra, tutti i luoghi delle battaglie avvenute tra il 1935 e il 1936 durante la campagna italiana in Africa. Una serie di grandi statue circondano il memoriale.

    Siti archeologici

    Vaso antico al Museo di Siracusa
    Elenco siti archeologici siracusani:
    • All'interno del Parco della Neapolis, sono compresi importanti siti archeologici di epoca greca e romana;
    • In Ortigia sono stati rinvenuti resti di capanne di età preistorica.
    • Nel margine del gradino superiore dell'Acradina, lungo le mura di Dionisio, e nello spazio compreso fra Santa Panagia e la punta delle scogliere che sovrastano ad essa dal alto di sud-est sono stati rinvenuti coltellini di silice, frammenti di coltelli di ossidiana.
    • A Nord della città, al di là di Scala Greca, c'è un terrazzo roccioso, lì prima dei Greci abitarono i Siculi che lasciarono grotticelle funebri a forno e numerosi avanzi litici.
    • Il centro litico maggiore circumsiracusano è stato rinvenuto in contrada Buffaloro, dov'è la grande latomia detta "la Cava del Filosofo": molte schegge e materiale litico tanto da destare il sospetto che lì ci fosse stata una vera officina.
    • La Necropoli di Stentinello, è un villaggio del neolitico in riva al mare, situato nei pressi dell'ingresso nord della città.
    • Thapsos, nei pressi di Priolo, importante sito archeologico, è il centro eponimo per la cosiddetta Cultura di Thapsos: numerose sono le testimonianze di scambi commerciali: vasi e armi in bronzo di produzione micenea. Sono accertati stretti rapporti con la cultura del Milazzese delle Eolie e con quella Appenninica della penisola italiana.
    • La Necropoli di Cassibile, lo stile di questa necropoli ricorda molto quella di Pantalica, essa comprende circa 2.000 tombe, mentre del centro abitato rimangono solo le fondazioni di un tempietto dorico, prostilo, che continuava in età greca il culto delle divinità polìadi della città preistorica. Nella ceramica domina la decorazione dipinta piumata, le forme vascolari sono in massima parte evidente evoluzione di quelle che erano caratteristiche della facies di Pantalica Nord. La maggior parte degli oggetti di bronzo che si trovano nelle necropoli siciliane o nei ripostigli dell`età di Cassibile, appartiene a tipi che hanno una larga diffusione nel Mediterraneo, dalla Palestina a Cipro, a Creta, alla Penisola Iberica e fino alla costa atlantica e all`Inghilterra meridionale.
    • Nella zona del Plemmirio, dove sorge la Penisola della Maddalena, vi è la Grotta Pellegrina, la quale è stata sede di lunghi studi che hanno permesso di identificare la stessa come luogo di rifugio dell’uomo preistorico. A punta della Mola esiste una necropoli dell’età del bronzo con tracce del villaggio annesso. Lungo la costa esistono ben sei latomie (cave estrattive di età greca) a testimonianza ulteriore che in quest’area sorgeva l’antico quartiere sub-urbano del Plemmyriom, oggi scomparso. Nella zona della Grotta Pellegrina si trovano due interessanti cisterne per l’acqua piovana probabilmente risalenti al secolo XIX, testimonianza di antiche colture.
    • Necropoli Grotticelle, è un'ampia area cimiteriale greca e romana nei pressi della Neapolis. Tra esse di è erroneamente pensato che ci fosse la Tomba di Archimede, individuata con una tomba che in realtà è di epoca romana e quindi non può essere quella di Archimede che invece è di epoca ellenistica. Lo scavo della zona in piano, sempre nei pressi di tale area, ha restituito un breve tratto di fondo stradale e strutture murarie di età tardo-antica, appartenenti forse ad un edificio sacro impostato su un precedente impianto edilizio.

    Aree naturali

    Nella città vi sono parchi di piccole, medie o grandi dimensioni, che nella loro totalità costituiscono le aree verdi urbane. Tra questi, notevole per la sua superficie, è il Parco Robinson.
    Contribuiscono al verde urbano anche gli ampi giardini che si trovano dentro le ville storiche siracusane. In prossimità della città si trovano inoltre quattro riserve naturali, nate per proteggere la biodiversità del territorio:

    La Riserva naturale Fiume Ciane e Saline di Siracusa

    Istituita nel 1984, ambisce a salvaguardare il papiro, l'ambiente delle saline, e le tante specie di animali che vivono al suo interno.

    La Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile

    Istituita nel 1990, preserva la vegetazione naturale, il ripristino della vegetazione forestale mediterranea e la difesa e l'incremento della fauna mediterranea.
    Cavagrande è famosa per i suoi laghi, questo posto è unico nel suo genere, qui vi si mescolano archeologia e natura.

    La Riserva naturale integrale Grotta Monello

    Istituita nel 1998, ha un'estensione di circa 60 ettari e si trova nel settore orientale dell'altopiano ibleo. La riserva è stata istituita con l'obiettivo di tutelare l’eccezionale sviluppo di stalattiti e stalagmiti e la ricca fauna cavernicola che si trova all'interno della grotta Monello.

    L'Area Marina Protetta del Plemmirio

    Istituita nel 2005, è nata per preservare l'ambiente marino e anche i reperti archeologici conservati dal mare circostante. È classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.

    Tradizioni e folclore

    Le feste popolari più importanti sono quelle religiose. La più famosa a livello nazionale è quella del 13 dicembre allorquando si svolge la processione di Santa Lucia. La processione che parte dal duomo e arriva alla chiesa di Santa Lucia fuori le mura alla quale i fedeli più devoti partecipano a piedi scalzi. La processione è chiusa da un corteo di paggi in abiti settecenteschi, che fanno da cornice alla "Carrozza del Senato", splendido esempio dell'arte barocca siracusana. Il simulacro rimane esposto ai fedeli per otto giorni al termine dei quali viene rifatta una processione che riporta il simulacro al Duomo per poi essere rinchiusa all'interno della sua cappella dove viene conservata fino alla festa di Santa Lucia delle quaglie tradizionalmente fissata per la prima domenica di maggio.
    Il nome della festa deriva da un evento storico collegato alla fine di una carestia del XVII secolo: mentre i siracusani pregavano in cattedrale essendo esposto all'altare maggiore il simulacro di Santa Lucia, invocandone la protezione, una colomba fu vista volteggiare nella navata centrale fino a quando si posò sul soglio del Vescovo. In quel momento, una voce annunciò l'arrivo di una nave carica di cereali: era la fine della carestia. Si gridò quindi al miracolo e il Senato siracusano istituì la festa: era il 13 maggio 1646. La principale tradizione di questa festa prevede, difatti, il volo di centinaia di colombi viaggiatori in Piazza Duomo durante la processione della prima domenica di maggio a ricordo dell'evento.

    Tra le altre feste religiose, sono molto interessanti:
    • Festa dell'Assunta, il 15 agosto, con una suggestiva processione che si svolge in mare.
    • Festa di Maria Stella del Mare, si svolge a Fontane Bianche, su di una barca viene portata in processione la statua della Madonna, protettrice del mare.
    • Festa di Maria SS. Addolorata, ultima domenica di settembre (rione Grottasanta).
    • Festa di Sant'Anna; viene festeggiata a Belvedere la prima settimana di settembre.
    • Festa della Madonna Immacolata. Molto atteso come appuntamento dai siracusani, i festeggiamenti cominciano la notte del 29 novembre, con l'antico rito della svelata del simulacro e del giro del "corpo bandistico città di Siracusa" (chiamata Atturna dai siracusani), questi si concludono l'8 dicembre con la processione del simulacro per le vie del centro storico.
    • Festa di S. Sebastiano, tradizionalmente il Santo veniva festeggiato ogni 20 gennaio con la processione principale e il 27 gennaio, ricorrenza dell'ottava, con una breve processione (ambedue aventi luogo in Ortigia), ma da gennaio 2011 il programma ha assunto un radicale cambiamento prevedendo una sola processione in data 23 gennaio. L'intero ottavario si è svolto esclusivamente con rito religioso.

    Musei

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    Dettaglio dell'Annunciazione
    di Antonello da Messina,
    presso il Museo
    Regionale Bellomo.
    • Il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi; si occupa di preservare i reperti archeologici ritrovati nel siracusano e nella Sicilia Orientale. Di grande importanza per il suo contenuto, è annoverato tra i musei più grandi d'Europa, per la quantità di materiale che possiede al suo interno. Suddiviso in più piani e settori conserva i reperti che vanno dall'età preistorica, all'età greca e romana. In ogni sezione vi sono dei pannelli esplicativi che mostrano il contesto di ciò che si sta osservando. Il museo si trova all'interno della Villa Landolina.
    • Il Museo del Papiro; si occupa di preservare e curare la rara pianta del papiro che ha nel territorio siracusano (e nel Fiumefreddo catanese) la sola vegetazione spontanea del continente europeo. Di grande rilevanza storico-culturale questo museo sarà presto sede dell'Istituto Italiano per la Civiltà Egizia.
    • Il Museo Bellomo; sito presso il Palazzo Bellomo, in Ortigia, raccoglie i reperti di epoca medioevale e moderna. Contiene 4 sale nel pianoterra e 16 al primo piano. Tra le sue collezioni di dipinti anche la pregiata Annunciazione di Antonello da Messina.
    • L'Archimedeion; è un museo scientifico e tecnologico, dedicato allo scienziato siracusano, Archimede. Inaugurato nel 2011, definito moderno, è il primo museo multimediale scientifico del Sud. I vari temi illustrati sono raggruppati secondo tre linee principali: macchine per la guerra e la pace, matematica e geometria, fisica statica e idrostatica, e la ricostruzione del planetario di Archimede. Il museo è inoltre dotato di un Cinema 3d, lo Science Gymnasium.
    • Il Museo dell'INDA; in esso vengono predisposte esposizioni temporanee dedicate alla storia delle rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa; è possibile visitare i modellini, figurini, copioni, fotografie, maschere, biglietti, locandine, audio, ritagli di giornale e svariati oggetti che raccontano la messinscena dei grandi spettacoli classici.
    • Il Museo Aretuseo dei Pupi; mostra l'arte dell'Opera dei Pupi Siciliani, dichiarata dall'Unesco Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità. All'interno del museo è possibile usufruire anche di un centro studi contenente documenti su tale tradizione.
    • Il Museo del Cinema; si sviluppa su una superficie di circa 2000 m² su tre livelli dedicati interamente al cinema. Le sale dell'esposizione permanente mostrano le arti audiovisive dalle origini ad oggi. Più di 20 000 reperti cinematografici divisi in 12 sale che mostrano: proiettori, cineprese, microfoni, giradischi, moviole, macchine cine-fotografiche, registratori e molti altri. Questo museo è nel suo genere il terzo più grande in Italia.
    • Il Tecnoparco Archimede; si trova nei pressi del Parco della Neapolis, in una superficie espositiva di 1700 m², sono ospitate repliche, a grandezza naturale o in scala, di macchine da guerra utilizzate nel III secolo a.C. e autentici strumenti tecnologici ideati dal genio di Archimede, quali gru, baliste, vite di Archimede, orologi ad acqua, specchi ustori ed altri.
    • Il Museo del Mare;è un museo giovane, inaugurato il 13 aprile 2012, chiamato Sirmuma, mostra la storia marinara di Siracusa, e il rapporto che essa ha con il mare: paesaggio, memoria, mestiere, cultura e tradizione.
    L'Aquarium; l'acquario marino si trova accanto alla Fonte Aretusa, diviso in più settori, una parte di questi è riservata alla vita marina del Mediterraneo, mentre i restanti sono dedicati ai pesci tropicali.

    Eventi

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    Rappresentazione classica
    al Teatro Greco di Siracusa
    • Tra gli eventi più importanti: a oggi si rivivono i fasti del teatro greco grazie alle Rappresentazioni classiche, organizzate ogni anno dall'INDA ("Istituto del Dramma Antico").
    • Un altro evento è l'Ortigia Festival; Siracusa per l'occasione ospita rappresentazioni teatrali moderne e spettacoli di musica e danza tenuti nei luoghi più suggestivi della città.
    • Da agosto a settembre, presso la latomia dei Cappuccini, si tiene la rassegna d'arte, musica e letteratura LatomiArte.
    • In estate la città ospita il Festival Internazionale del Balletto, quest'anno giunto alla sua XXII edizione. Si tiene presso l’Arena Maniace, e si esibiscono ballerini provenienti da tutto il mondo con più stili variegati: dalla danza classica alla danza moderna, dal tango all'hip hop e alla street life americana.
    • Si è giunti alla VI edizione del Siracusa International Tango Festival.
    • Per Natale la città ha organizzato la serie di eventi chiamata "Siracusana è..." (riferimento alla santa patrona della città, Santa Lucia); gli eventi hanno compreso la messa in scena del Il teatro che non c'è, una rassegna di spettacoli per i più piccoli. Quest'anno si è tenuta la I edizione del presepe vivente, intitolato “Siracusa - Ortigia sulle orme di Betlemme”.
    • Per il Concerto di Natale, si è esibita nella cattedrale di Siracusa l'Orchestra da Camera del Festival Euro Mediterraneo.
    • Dal 1º gennaio fino a marzo 2012 è stata organizzata la VI edizione di Luci a Siracusa, una serie di eventi artistici, musicali, religiosi, culturali: “Luci in Jazz”, Cabaret, concerti, Guitar Circus (spettacoli di chitarra), commedie teatrali, concerti di artisti nazionali e internazionali.
    Siracusa City Marathon, giunta alla XIV edizione; maratona sportiva che si tiene ogni anni nel periodo invernale di gennaio.
    • All’Antico Mercato di Siracusa si organizzano spesso e volentieri eventi, come Amo Fest 2012 con programma di musica, o Fest Foof edizione 2013, che organizza stand e laboratori artigianali; di recente ha organizzato l'evento EXPO Multimediale.
    • La Festa della musica europea edizione 2013, si terrà a fine giugno; musica, teatro, artisti di strada, laboratori per bambini, danza, sport, enogastronomia, saranno i temi principali dell'evento popolare che si terrà tra le vie e le piazze del centro storico d'Ortigia.
    Nel 2009 Siracusa ha ospitato presso il Castello Maniace, il G8 Ambientale.

    Persone legate a Siracusa
    I nomi di Archimede e di Santa Lucia sono sicuramente i due nomi che più sono legati alla città di Siracusa;
    Il figlio illustre siracusano Archimede, il celeberrimo scienziato che fu tra i più strenui difensori dell'indipendenza della polis greca dai romani e la Santa patrona e protettrice della città, Lucia da Siracusa, la quale è tra le Sante più amate dal mondo cristiano-cattolico.
    Ma vi sono molti altri siracusani che si sono distinti per le loro qualità o per il loro operato, tra questi ricordiamo: gli scrittori Vincenzo Mirabella ed Elio Vittorini, i poeti Teocrito, Mosco, Epicarmo, che è considerato l'inventore della commedia, o i filosofi Ecfanto di Siracusa, Monimo, Iceta, il quale fu il primo ad asserire che la terra si muove secondo un circolo, infatti intuì che la terra avesse un sistema rotatorio, e questo spiega la sua frase: "Tutto nell'Universo è immobile, eccetto la Terra".
    E gli scienziati, oltre Archimede, come Fulvio Frisone, un ragazzo, nato nel 1966, affetto da handicap a causa di un errore medico durante il parto, ma nonostante ciò Fulvio è riuscito a divenire un fisico di alto livello. Si è occupato e si occupa dell'energia nucleare e dell'inquinamento del pianeta terra. La sua tesi sulla fusione fredda ha suscitato così interesse che è stato invitato al 7º congresso mondiale sulla fusione fredda e la trasmutazione, partecipando a conferenze con Paesi come Russia, Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi. Su di lui la RAI ha girato un film nel 2006, intitolato "Il figlio della luna".
    E poi molti altri tra pittori, artisti e militari, gente che ha messo impegno in ciò che faceva.

    Alcune delle personalità legate a Siracusa:
    • Archimede, scienziato, matematico, inventore
    • Agatocle, tiranno di Siracusa e re di Sicilia
    • Arcagato di Libia, principe e ufficiale tolemaico
    • Aretuska, gruppo musicale
    • Tonino Accolla (1949-2013), attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano
    • Roberto Alagna, tenore lirico italo-francese
    • Dario Bandiera, attore e showman
    • Paolo Boi, scacchista
    • Emilio Bufardeci, sacerdote e patriota
    • Costanza Bruno, crocerossina sul fronte di guerra
    • Dionisio I, tiranno di Siracusa
    • Epicarmo, commediografo, filosofo e poeta
    • Vincenzo Failla, attore, musicista e formatore
    • Rosario Gagliardi, architetto, tra i principali esponenti del Barocco siciliano
    • Francesco Maria Greco, diplomatico
    • Ibn Hamdis, poeta arabo-siciliano, massimo esponente della poesia araba di Sicilia
    • Fulvio Frisone, fisico, vincitore del premio Toyp per la ricerca scientifica
    • Mario Francese, giornalista vittima di mafia
    • Gelone, tiranno di Gela e di Siracusa
    • Fabio Granata, politico
    • Santa Lucia, santa e martire del cristianesimo, patrona della città di Siracusa
    • Saverio Landolina, archeologo
    • San Marciano, primo vescovo di Siracusa, santo e martire
    • Achille Majeroni, attore e doppiatore
    • Stefania Prestigiacomo, politica
    • Alessandro Rizza, patriota e naturalista
    • Salvo Randone, attore
    • Stefano III, papa
    • Marcello Sgarlata, politico, vi è un premio sociale alla sua memoria
    • Vincenzo Statella, eroe del Risorgimento
    • Lucia Sardo, attrice cinematografica e attrice teatrale
    • Timoleonte, politico e generale greco
    • Tisia, oratore e logografo
    • Teocrito, poeta, inventore della poesia bucolica
    • Carlo Trigilia, ministro per la Coesione territoriale nel governo di Enrico Letta
    • Elio Vittorini, scrittore

    Edited by PatriziaTeresa - 29/6/2015, 10:19
     
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  2. lasperanza
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    molto bella siracura ci sono andata in gita alle medie!!!!anche se mi ricordo poco!!!

    cmq sarebb molto bello venire x la festa di santa lucia
     
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  3. sadmoon
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    io ci sono stata due volte mi piac emolto e popi non è distante dalla mia città
     
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    Anche iooooooooo sono di Siracusa!!!
    Anche se adesso mi trovo a Milano...
     
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  5. occhidigatto244
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    Sono stata a Siracusa per una breve vacanza ed è bellissima!!! Ortigia poi è incantevole.......
     
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  6. AdriBY91
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    questa è un'altra città che si mi sarebbe piaciuta visitare nella mia vacanza in sicilia
     
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5 replies since 24/8/2009, 18:21   388 views
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