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Palmi

Provincia di Reggio Calabria

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  1. Isabel
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    Tauriana

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    La strada romana

    - Fonte -

    « Marafioti, aggionge, che Terranova fu abitata dalla medesima gente giunta da Tauriana: ond'è da trarre in conseguenza quanto grande, e popolata fosse la già destrutta Tauriana; mentre le sue reliquie furono bastanti a fondare la città di Seminara; a riabitar Terranova; accrescrere San Georgio; e forse ancora a dar principio, ò a tutti, ò alla maggior parte de' Villaggi, quali vivono sotto la giurisdizzione di questa Città; cioè Rizziconi; San Leo; San Martino »
    (Opera varia historica “Della Calabria Illustrata”, padre Giovanni Fiore, 1691, p. 146)

    Taureana o Tauriana (Taurianum in latino, Ταυρανία in greco) è un'antica città bruzia, che si trovava nella vallis Salinarum, odierna piana di Gioia Tauro; le sue rovine sono localizzate nel territorio di Palmi (RC). Il nome stesso della città non è che quello del populus italico che la fondò, i tauriani. Taureana, che sorgeva sulla riva sinistra del fiume Metauros (probabilmente il Petrace), era la città di confine del territorio di Rhegion (Reggio Calabria) sul versante tirrenico nord-occidentale, oltre cui iniziava quello di Locri Epizefiri. Attualmente porta lo stesso nome una frazione del comune di Palmi (RC) di circa 1.400 abitanti

    Territorio

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    Tabula Peutingeriana: Segmentum VI ; rappresentazione dell'estremità meridionale della Calabria e dello Stretto, con evidenziata Tauriana

    L'area dell'antica Taureana è collocabile nel territorio in cui oggi ricade il comune di Palmi, morfologicamente identificabile con una serie di pianori coltivabili, costituiti da terrazzio marini d'età pleistocenica, suddivisi in diversi ordini fino a raggiungere i primi aspri contrafforti aspromontani. Particolarmente visibili da Palmi nelle giornate in cui i venti spirano da nord, sono l'arcipelago Eoliano e la costa nord-orientale della Sicilia, il cui legame artistico-commerciale con questo territorio sin dall'età protostorica è documentato anche dai rinvenimenti di ossidiana e dalle medesime classi ceramiche. Strategica è l'ubicazione di questo territorio pressoché all'imbocco dell'area dello stretto – nota agli antichi greci e la tini come Fretum Siculum e temuta per la pericolosità del suo attraversamento a causa di venti e correnti incontrollabili – ubicazione che favorì il suo inserimento nei percorsi commerciali marittimi, tipici dell'area mediterranea, da sempre. Ancora oggi il Portolano sconsiglia la navigazione a vela nello Stretto di Messina, perciò è fondamentale che i naviganti conoscano bene il gioco delle correnti, dei vortici e la direzione dei venti. Storicamente quest'area segnava il limite nord della chora tirrenica della colonia calcidese di Rhegio, fondata nell'ultimo quarto dell'VIII secolo a.C. dalla città di Zancle, l'odierna Messina, per il controllo dello Stretto anche sul versante calabrese. Essa era contigua al centro coloniale di Metauros, fondato nel VII secolo a.C. nei pressi della foce del fiume omonimo, noto agli antichi per la pesca dei tonni. Il fiume, il cui bacino era caratterizzato da numerosi affluenti che raggiungevano il massiccio aspromontano, costituiva un importante via di navigazione grazie alla quale il collegamento con le zone interne era assicurato.

    Antica Taureana

    Taureana condivideva con la città greca di Medma il dominio sulla Vallis Salinoroum, il confine tra i due territori era dato dal fiume Metauros. Fu alleata della Repubblica romana durante le guerre puniche ed in seguito sede di prefettura e stazione della via Popilia. Dopo la riconquista bizantina Taureana mantenne la sua importanza, dovuta anche al fatto che era sede di una diocesi, eretta nel secolo IV. Presso la città era anche posto il monastero di Fantino il Vecchio, santo locale del IV secolo molto venerato; nel secolo XVI, dove era il monastero, venne fondata la chiesa di S. Maria Ab Alto Mari. Negli anni intorno al 590 fu preda di scorrerie longobarde provenienti dal ducato di Benevento (a causa di ciò il suo vescovo si era rifugiato a Messina mentre i monaci erano dispersi per la Sicilia) e nei secoli successivi si verificarono scorrerie saracene (a cui la città era molto esposta essendo situata sul mare), per questo motivo la città decade fino a venire completamente abbandonata. Nel secolo XI ad opera dei normanni la sua diocesi, ormai abbandonata, fu soppressa a vantaggio di quella di Mileto. Il porto della città visse fino al secolo XVIII. Attualmente esiste una frazione del comune di Palmi che ha lo stesso nome.

    Archeologia

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    Vista della Torre medioevale di avvistamento


    Sul pianoro di Taureana, a circa sessantacinque metri di altezza sulla spiaggia di Pietrenere di Palmi, grazie agli scavi archeologici eseguiti tra Aprile ed Agosto 2010, a seguito del bando della provincia di Reggio Calabria per la realizzazione del Parco Archeologico di Taureana, è stato portato alla luce un edificio romano di cui ancora non si è potuto stabilire con esattezza se si tratta di un anfiteatro o di un'arena. Di sicuro c'è che si tratta di un edificio per spettacoli che con un diametro di 60 metri si colloca tra i maggiori rinvenuti in Calabria.

    Odierna Taureana

    Attualmente Taureana è una frazione del Comune di Palmi, di circa 1.400 abitanti, che sorge sull'omonino pianoro. A riprendere il nome di Taureana per indicare la zona, fu il primo cittadino di Palmi Antonio De Salvo agli inizi del novecento. È dotata di una stazione FS oramai in disuso, di una stazione delle Ferrovie della Calabria sulla linea Gioia Tauro-Palmi, di una chiesa parrocchiale (che comprende la frazioni a mare quali Tonnara, Scinà, Pietrenere e parte della Statale 18) e di una sezione della scuola primaria San Francesco di Palmi. Vi sorgono alcuni alberghi e camping, molto frequentati nel periodo estivo, vista la breve distanza dal mare. Taureana (unita al rione Traviano) è urbanisticamente in costante sviluppo negli ultimi anni, in particolare con la costruzione di nuovi alloggi abitativi, i lavori del Porto di Palmi che ufficialmente ha nome Porto di Taureana di Palmi e gli scavi archeologici nel luogo dove sorgeva l'antico sito. La spiaggia a nord del Lido di Palmi e fronteggiata dallo Scoglio dell'Ulivo. Il litorale tra Palmi e Scilla prende il nome di Costa Viola per il colore delle acque al tramonto. Ha pareti rocciose e selvagge alte fino a 600 metri.

    Scavi archeologici

    - Fonte -

    Le ricerche archeologiche hanno svelato la presenza storica di una civiltà sconosciuta e misteriosa, il “populus dei Taureani”, identificabili, in una più ampia collocazione storico-geografica, con il popolo italico dei Brettioi, che occuparono l’attuale Calabria. La presenza dei Taureani è attestata intorno la metà del IV sec. a. C., in particolare, nei territori compresi tra Rhegion, (Reggio) e quelli sotto giurisdizione di Lokroi (Locri), che si era creata uno sbocco sul Tirreno con la fondazione di Medma (Rosarno). Il confine tra i due territori, era il fiume Metauros (Petrace) . Secondo Catone e Livio il toponimo Taurianum (città dei Taureani) deriva proprio dall’etnico attestato anche in lingua osca sui bolli laterizi ritrovati a Tauriana. Livio afferma che Taureana fu alleata di Roma durante la guerra punica, successivamente il suo territorio diventò ager pubblicus e Taureana fu sede di Prefectura, e una importante stazione Romana sulla via Popilia, in quanto riportata nella Tabula Peutingeriana (carta topografica di epoca romana). Essa continuò a progredire anche dopo la decadenza romana.



    Cittadella

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    La Cittadella è un quartiere del centro abitato di Palmi. In dialetto locale è conosciuta con il nome di Citateddhra.

    Storia


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    La medaglia di fondazione
    di Carlopoli, nella quale
    è evidenziata la nuova
    Cittadella

    La nascita del rione Cittadella coincide con la nascita di Palmi. Difatti, per tradizione, il villaggio che diede vita alla città e che fu edificato dai marinai di Tauriana che scapparono alla distruzione di quest'ultima, nel 951, è da localizzarsi nella parte alta della costiera in corrispondenza dell'attuale Cittadella e, la nuova contrada, venne definita De Palmis. Il vero e proprio termine di Cittadella nacque a seguito dalla riedificazione e fortificazione della città di Palmi, avvenuta come conseguenza della distruzione della stessa nel 1549, per opera del corsaro turco Dragut. Infatti, nel rinascimento, veniva definita "cittadella" una fortificazione a difesa della città. Dopo tale ricostruzione compare, nella toponomastica dell'epoca, il nome di "Carlopoli" per contraddistinguere la città. Questo nome, voluto dai cittadini di Palmi in segno di riconoscenza verso il feudatario Carlo II Spinelli che ricostruì il villaggio, era spesso abbinato al vecchio termine "Palma", come ad esempio la terminologia Palma nunc Carlopoli che ritroviamo in molti atti dell'epoca. Pertanto ne deriva che il nome "Carlopoli" venne dato solamente al rione Cittadella interno alle mura. Il 30 maggio del 1733, con l'elevazione a parrocchia della chiesa di Maria Santissima del Soccorso, il rione Cittadella formò parrocchia a se rispetto al resto della città, che fino a quel momento era stata totalmente sotto la giurisdizione della parrocchia di San Nicola. A seguito del terremoto del 1783, che distrusse interamente la città di Palmi costringendo il Regno di Napoli ad una sua totale ricostruzione, il nuovo borgo della Cittadella prese il nome di "Borgo dei Marinari", ma tale appellativo oggi non è più in uso. Tra l'altro il piano di ricostruzione di Palmi prevedeva la totale demolizione della Cittadella, per essere trasformata in un'area con viali e rampe. Tuttavia il quartiere storico non scomparve e la Cittadella rimase agganciata al lato occidentale del nuovo centro cittadino. Il rione riportò danni di minore entità durante il terremoto del 1894, che distrusse molte case ed interi quartieri della città. Tanti furono invece i danni che la Cittadella subì con il terremoto del 1908 e, nella ricostruzione successiva della città, il quartiere fu sede di uno dei sedici rioni baraccati, realizzati per l'alloggiamento provvisorio della popolazione.

    Monumenti e luoghi d'interesse


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    La secolare chiesa del
    Santissimo Crocifisso,
    luogo di culto del rione

    Architetture religiose
    L'unico luogo di culto del quartiere è la chiesa del Santissimo Crocifisso (XVII secolo), in stile barocco, che è anche il più antico del centro cittadino e risulta vincolato quale «bene di interesse storico artistico» dal Ministero dei Beni Culturali. Al suo interno è collocato, sull'altare maggiore, un Crocifisso ligneo del XVII secolo.

    Architetture militari
    L'unica architettura militare del quartiere è la Torre quadrangolare, che sorge in corrispondenza dell'antico borgo, ed è un bastione facente parte della cinta muraria cittadina, del XVI secolo, andata distrutta. Attualmente la torre è in attesa di decreto di vincolo di tutela.

    Aree naturali
    Nel quartiere non vi sono parchi pubblici, eccezion fatta per un piccolo giardino rionale. Va segnalata però la vicinanza a pochi decine di metri dal quartiere, del principale parco cittadino e cioè la villa comunale "Giuseppe Mazzini", che sorge su di un terrazzamento che affaccia direttamente sul rione Cittadella. Nei pressi della Cittadella si trova, come sentiero naturalistico e storico, la "via del sale" che, immersa tra gli olivi, serviva nei secoli passati per il trasporto su mulo del sale dalla Marina di Palmi a Seminara, passando per la cittadella di Palmi.




    Tonnara di Palmi

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    Veduta panoramica del Lido di Palmi

    - Fonte -

    La frazione della Tonnara di Palmi, posta immediatamente sotto il pianoro di Taureana, deve il suo nome da un'antica tonnara che vi sorgeva nel novecento, di cui oggi non c'è più traccia. Il centro abitato è formato dalle abitazioni dei pescatori che sorgono di fronte i lungomari antistanti un tratto di spiaggia bianca, nel tratto compreso tra lo Scoglio dell'Ulivo e il porto turistico cittadino.

    Luoghi di interesse

    • Scoglio dell'Ulivo - Lo Scoglio dell'Ulivo (in dialetto palmese chiamato "A Luvareddhra") è uno scoglio, posto a pochi metri dalla costa ma non legato ad essa, sulla cui sommità è cresciuto nei secoli passati un olivo.
    • Lungomare Costa Viola - Principale via della Tonnara di Palmi su cui affacciano alcuni lidi e stabilimenti balneari. Il Lungomare Costa Viola collega la spiaggia antistante lo Scoglio dell'Ulivo con la strada che conduce a Taureana, al Porto di Palmi ed al Lungomare Donna Canfora della frazione Pietrenere.

    Edited by Isabel - 21/10/2014, 11:27
     
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3 replies since 24/10/2009, 14:35   4414 views
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