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Disco in vinile

Storia

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  1. quanita(del diablo)
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    Disco in vinile

    hFR67
    Un disco in vinile da 12 pollici (sinistra), uno da 7 pollici (destra) ed un CD (sopra)

    Info - Scheda Wikipedia

    Il disco in vinile, noto anche come microsolco o semplicemente disco, è stato ufficialmente introdotto nel 1948 negli Stati Uniti come evoluzione dei precedenti dischi a 78 giri, dalle simili caratteristiche, inizialmente in gommalacca. Correntemente il termine vinile viene spesso usato per indicare in particolar modo gli LP, anche se tale utilizzo è tecnicamente improprio, visto che anche altri formati sfruttano lo stesso materiale come supporto. Come il suo antenato, è una piastra circolare incisa a partire dal bordo esterno, con un solco a spirale per la riproduzione di suoni. Le migliori qualità del vinile permisero di rimpicciolire i solchi e abbassare il numero di giri per minuto dei dischi dai 78 ai 33⅓ ottenendo così una maggiore durata di ascolto, che raggiunse circa 25-30 minuti per facciata nei Long-Playing (LP), con punte massime di anche 38-40 minuti per lato, specie per le opere liriche. Per la riproduzione sonora di un disco viene solitamente impiegato un giradischi collegato ad un amplificatore. In genere i giradischi permettono di utilizzare dischi di diverse misure e, per mezzo di un selettore, è possibile impostare la velocità di rotazione. Fino agli anni ottanta del Novecento, è stato il più diffuso supporto per la riproduzione audio di materiale pre-registrato ed è stato prodotto su larga scala fino ai primi anni novanta (in Italia fino al 1993).

    Storia - I 78 giri

    Berliner concepì il disco a piastra circolare come supporto audio all'interno di giocattoli parlanti nel 1888. Fino al 1894 il disco fu dunque utilizzato unicamente a questo scopo. In quell'anno Berliner iniziò a produrre autonomamente dischi sotto l'etichetta Berliner Gramophon, entrando in concorrenza con i cilindri prodotti da Edison; fu allora che fissò la velocità dei suoi dischi "intorno ai 70 giri al minuto". Alla fine del XIX secolo e nei primi anni del XX, tuttavia, la velocità dei dischi non era ancora univoca per tutti i dischi prodotti dalle varie case discografiche. Solo nel 1925 la velocità del disco fu ufficialmente standardizzata a 78 giri (o meglio, a 78,26) al minuto. I primi dischi a 78 giri erano incisi su una sola facciata; successivamente la Columbia iniziò a produrre 78 giri con doppia facciata, denominati "Columbia Double disc record".
    Le prime incisioni a 78 giri erano effettuate senza microfoni e senza energia elettrica ma con soli strumenti meccanici; famose etichette che incisero con questa tecnica furono la Columbia americana e la Società Italiana Fonotipia. Successivamente nelle sale di incisione entrarono i microfoni elettrici ma sempre corroborati da strumentazioni meccaniche. Infine, negli anni cinquanta, le incisioni dei 78 giri erano completamente elettriche e di qualità audiofonica assai migliore. La grande diffusione dei 78 giri si ebbe nell'immediato dopoguerra, dal 1946 al 1955, moltissime erano le aziende Italiane ed estere che incidevano a 78 giri. Nel panorama Italiano vi era la società Carisch (che distribuiva anche la Odeon, la Pathé, la Parlophon, la Vis Radio) poi vi era la Cetra, la Fonodisco Italiano Trevisan Milano (Fonit), la RCA Italiana (Italo-Americana), la Voce del Padrone, la Durium-Telefunken (Italo-Tedesca), la Compagnia Generale del Disco (CGD appartenuta al cantante Teddy Reno).
    Gli ultimi dischi a 78 giri risalgono alla prima metà degli anni sessanta, ma si tratta per lo più di prodotti sudamericani o asiatici. Esempi di dischi 78 giri di origine Congolese. I dischi a 78 giri non sono incisi secondo gli attuali standard RIAA (come i 33 giri e 45 giri), pertanto il loro suono risulta particolare. I dischi in gommalacca vennero soppiantati negli anni cinquanta dai dischi in vinile, realizzati in PVC che, grazie alle migliori caratteristiche tecniche del materiale di supporto ed alla diversa tecnica di incisione, avevano caratteristiche superiori di fedeltà e durata.

    I dischi in vinile

    Nel 1948 furono introdotti i dischi in vinile, i quali presentano un solco di dimensione minore e consentono una maggiore durata di registrazione, riuscendo a raggiungere nei 33 giri 25-30 minuti a facciata.

    220px-78_rpm
    Esempi di dischi 78 giri di origine Congolese


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    ciao ragazze vorrei aprire una nuova discuossine...io nel tempo libero amo ascoltare musica pero preferisco ascoltare quella in vinile infatti sono una collezionista...dei 33,45 e 72 giri li adoro qualcuna di voi ne possiede qualcuno?se si quali?

    Edited by Isabel - 5/6/2012, 10:24
     
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  2. quanita(del diablo)
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    uaaaaa spettacolare,le sigle dei cartoni che bello!!!!io in effetti avevo un vecchi giradischi per ascoltarle......ma si è rotto forse il mio ragazzo a natale mi regalera il doctor sound che legge tutti i tipi di vinili!!!non vedo l'oraaaaaaaaa....
     
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  3. silvia1979
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    Avevo alcuni dischi ma non so che fine abbiano fatto, vorrei ricomprarne qualcuno al mercatino dell'usato, molto meglio la musica in vinile, sono una nostalgica.
     
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  4. sadmoon
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    io ne ho molti 45 giri degli anni 80: Europe, Cristina d avena, patty pravo e qualche altro
     
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  5. mindylu
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    Allora, io in soffitta dovrei avere alcuni 45 giri degli anni 70 e 80: Celentano,Pooh, Rettore ("Splendido splendente"), brani da discoteca come "Born to be alive" e "Heart of glass", "L'angelo azzurro", "Tragedy" dei Bee Gees, sigle...questi sono, più o meno, ancora in buono stato, mentre ne avevo tantissimi altri, che mi avevano dato mia madre e le mie zie, risalenti anche agli anni 60, ma, poichè avevano lasciato che ci giocassi da piccolissima (tre anni) li rigai tutti (ma continuai ad ascoltarli fino ai 10 anni circa, anche con fruscii e salti vari :lol: ) e mia madre in seguito li gettò via...peccato perchè oggi sarebbero stati pezzi d'antiquariato (c'era anche la canzone scandalo "Je t'aime...moi non plus" )
    Riguardo ai 33 giri ne ho vari dei Pooh, Duran Duran, Madonna,colonne sonore, "Eye in the sky" di Alan Parson e qualche altro sempre degli anni '80...
    Non ho più il mio vecchio piatto per ascoltarli ma posso farlo con quello di mio marito, che, come appassionato, dispone di impianto stereo ricchissimo...
     
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  6. Maria_ grazia
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    Ho tutti i dischi in vinile degli a-ha e qualche 45 giri anni 80 ma ho intensione di trovarne qualcuno di Italo Disco 80 che mi piace molto, solo che sono rari a trovarli, ultimamente il vinile sta scomparendo non costruiranno più i giradischi, però ho sentito che sta ritornando, infatti, un gruppo precisamente i Coldplay, l’ultimo loro singolo sarà pubblicato in versione vinile … questa cosa fa pensare che la musica sul vinile piace ed è richiesta!

     
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  7. Anais*
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    Wow!che bello questo topic!!anche io ne ho diversi di dischi!!mio padre ha un paio di giradischi vecchi degli anni 60...io invece ho comprato un impianto stereo moderno,pero' avvolte mi piace ascoltarli la' !!mi da un senso non so di suono bello genuino!!
    Mio padre ama le cose vintage,e in parte atrasmesso anche a me questa passione!io collezziono cd,ma da un po di tempo a questa parte sto ripescando tutto in vinile anche!!:)
     
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  8. pab601-2^
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    anch'io preferisco ascoltare la musica sul vinile, ho parecchi 33 giri ed anche 45 giri. Molti 33 giri sono dei complessi della mia epoca :hihi: Pooh, Camaleonti, Gigliola Cinquetti, Massimo Ranieri, Branduardi, Bennato e poi una serie di 45 giri di artisti vari perché di loro magari amavo quella canzone ma tutto il repertorio
     
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  9. Harun_Al_Rashid
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    Io ascolto SOLO musica in vinile, e ci sono vari perché. Non voglio togliere alcun merito al cd, ci mancherebbe altro, però sento la musica su vinile molto più calda ed avvolgente, a differenza del cd che sento freddo.

    Ecco una foto con alcuni miei dischi in vinile:

    Attached Image
    Alcuni miei dischi in vinile

     
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  10. Alexlia
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    accidenti, li riconosco quasi tutti... i mixage li avevo pure io.. purtroppo però lo stereo con il giradischi é saltato. a casa dei miei c'é ancora qualche vecchio lp in buono stato, e mia mamma continua a chiedermi cosa ne voglio fare, visto che ormai ci sono i cd.. -_-
     
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  11. muminal
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    ne ho tanti... non so se mi piacciono perchè mi ricordano un'epoca o se perchè effettivamente sono meglio del cd che è un po' freddino
     
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  12. Marilena58
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    Anch'io ne ho parecchi che purtroppo non sento più visto che è difficile trovare uno stereo datato. Ma li consevo, non si si sa mai. Kiss
     
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  13. SophiaPetrillo
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    Io ho tanti dischi e devo dire che mi piacciono molto di più dei cd! Sono molto delicati è vero, ma il suono è molto più fedele!
     
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  14. matilde88
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    Io ne ho tantissimi a casa dei miei genitori!
     
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13 replies since 10/11/2009, 22:01   206 views
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