Oreficeria: Bigiotteria americana

aileruam1

Posted on 15/2/2010, 23:24

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La bigiotteria americana

La bigiotteria americana è una mia grande passione che vorrei condividere con voi e tutti gli oggetti di cui vedrete pubblicate le foto fanno parte della mia modesta collezione frutto di acquisti che ho effettuato negli anni.

Alcune note che riguardano questa bigiotteria

Il mondo della Bigiotteria americana antica o "Vintage costume american jewelry" è un mondo senza fine. Ogni volta che si trova qualcosa di eccezionale si pensa di aver trovato il massimo, ma bisogna subito ricredersi: si può sempre trovare qualcosa di più strano, divertente, superlativo. Gli americani la chiamano "Costume jewelry" e nessuno sa esattamente perchè Costume, ma tutti sanno cosa significhi Jewelry. Sono gioielli senza materiali preziosi, senza oro, platino, diamanti e smeraldi ma hanno sempre qualcosa di più: la fantasia, la grazia che non si trova nel "gioiello", soddisfatto del suo essere formato di materiali preziosi. Se è vero che il sogno di ogni donna è l'anello col solitario, quale manifattura di Costume Jewelry si accontenterebbe di crearne uno simile falso? Per la bigiotteria ci vuole molto di più. Anche se Philippe e Katz, disegnatori di Trifari e Coro, provenivano dal mondo della gioielleria presto seppero creare un universo totalmente indipendente e vitale e come loro, gli altri di Providence, Boston o Los Angeles. Uno dei braccialetti ancora oggi di grande moda è quello con i charms, anche nella gioielleria, ma non tutti sanno che la sua popolarità è dovuta a quello creato da Napier negli anni '50 per Doris Day nel film "L'uomo che sapeva troppo". Per non parlare di tutte quelle piccole manifatture familiari che hanno saputo creare bijoux non firmati di una fantasia senza fine. Per concludere è proprio questo che avvicina il mondo della "Costume Jewelry Americana" all'Italia. Non solo le firme famose parlano italiano - Trifari, Tortolani, Capri, De Nicola, Pennino, Pell (Pellegrino), Mimi di Niscemi, Giovanni, Schiaparelli - ma tutte le centinaia di emigranti italiani che nelle manifatture di Rhode Island trovarono lavoro e, a casa propria, producevano altri gioielli, copie e non, dando un marchio di italianità anche in questo settore. Tutti i gioielli presentati fanno parte della mia modesta collezione "Vintage American Costume Jewelry" e, salvo diversa specifica indicazione, sono realizzati in metalli colore oro (o placcati in oro a bassa caratura come era tipico per la produzione americana) o argento (spesso metallo rodiato come nel caso del Trifanium di Trifari), perle simulate (grani di materiali plastici rivestiti di una pellicola madreperlacea), materiali plastici (tra cui thermoset e lucite ) e strass bianchi e colorati. Vorrei puntualizzare che la dicitura GF (gold filled) non significa che il pezzo è d'oro ma generalmente placcato in oro; la dicitura si accompagna con il tipo di percentuale di oro (10, 12, 14 Kt) e talvolta con una strana sigla che è 1/20 che significa che l'oggetto è costituito per la ventesima parte almeno di oro GF. Molti pezzi sono firmati ma non era infrequente la produzione di pezzi non firmati cui veniva applicata una targhetta in cartoncino con il marchio del produttore, targhetta che, nella maggior parte dei casi, veniva cestinata dall'acquirente

Questo è uno dei marchi più importanti

TRIFARI

La compagnia fu fondata da Gustavo Trifari che, nato a Napoli nel 1883 e fu addestrato dal nonno nell’ arte della oreficeria. Nel 1904 emigrò a New York e nel 1912 fondò con lo zio la casa Trifari e Trifari.
Alfred Philippe fu uno dei più grandi disegnatori nel mondo della gioielleria, di tipo povero che oggi arriva fino a noi. Le linee essenziali, elegantissime e, allo stesso tempo decorative . Fu il principale produttore dei gioielli per il cinema e per i teatri e le sue creazioni furono l’ oggetto del desiderio per tutte le donne del mondo dagli anni ’30 agli anni ’50. La signora Eisenhower, portava solo gioielli di Trifari e il set che indossò al ballo inaugurale del mandato del marito è esposto allo Smithsonian Institute di Washington. Alla fine degli anni ‘40 casa Trifari dal tribunale di New York ottiene l’ appartenenza delle sue creazioni alla categoria “opere d’ arte” e si fa assoluto divieto di riprodurli.

ALCUNI MARCHI TRIFARI

CORO

La compagnia “Coro” fu fondata nel 1901 da Emanuel Cohn e Gerald Rosenberg a New York.
Nel 1929 la ditta apre una grande fabbrica a Provvidence e si ingrandisce talmente fino a diventare, alla fine degli ani ’40 la prima nel mondo. Il grande successo della ditta Coro si dovette ad Adolph Katz, capo designer dell’ azienda, che creò nuovi motivi ricchi di dee innovative imitate dai bijouteurs nel mondo. Il marchio Florenza fu fondato da Daniele Kasoff nel 1948 che diede alla società il nome della moglie Florence. L’ attività fù interrotta in seguito alla scomparsa del figlio Larry in un incidente stradale. Lo stile della casa si ispirò ai gioielli rinascimentali e vittoriani, molto intricati e colorati. Le lavorazioni della casa erano ridontanti di filigrana cristalli e resine coloratissimi, non ultimo l’ utilizzo ricorrente dei cristalli Aurora boreale di grande effetto e delle perle. Famosi sono i cammei di questa casa. La produzione si rivolse anche alla costruzione di raffinati astucci per cosmetici come rossetti e ciprie. La Estee Lauder e la Revlon negli anni ’50 erano i grandi committenti della casa.

ALCUNI MARCHI CORO

LISNER

Il primo contrassegno di Lisner nella bigiotteria è stato usato per la prima volta nel 1935 a New York. La ragione non ultima di questo successo è stato l’impegno della casa produttrice e dei designers nel realizzare un prodotto di alta qualità e con uno stile particolare. Grandi nomi sono legati a questi gioielli che brillano nelle feste delle attrici e delle famose ladies Americane.

MARCHIO LISNER