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Riserve naturali

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  1. Isabel
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    Riserva naturale Golia Corvo

    laghettogolia

    - Fonte -

    La Riserva naturale Golia Corvo è un'area naturale protetta istituita nel 1977 in Calabria, nella provincia di Cosenza. Occupa una superficie di 350 ha all'interno del Parco Nazionale della Calabria.

    Tipologia di area protetta

    La Riserva Naturale Biogenetica Statale Golia Corvo-Cupone occupa un'area di 350 ettari di boschi di pino laricio e faggio sull'Altopiano della Sila (tra i 1.300 m e i 1.600 metri di quota), nei comuni di Longobucco e Spezzano della Sila (CS).

    Descrizione

    L’area occupa parte del bacino del torrente Cecita fino alla sua immissione nell’omonimo lago arificiale. Il Lago di Cecita, circondato da una fitta foresta di pini larici e faggi, è stato creato nel 1951 sul corso del Mucone sbarrando la vallata omonima con una grande diga ad arco-gravità lunga 166 metri e alta 55: ne è derivato un lago della capacità massima di 108 milioni di metri cubi, un perimetro di 46 chilometri e una lunghezza di 7,5 chilometri. Le rive di alcuni suoi affluenti sono popolate dalle lontre. La Riserva Golia Corvo-Cupone è occupata in gran parte da una fustaia pura di pino laricio e da una porzione di fustaia mista di faggio e abete bianco. Molti gli animali che frequentano la Riserva: tra i mammiferi, troviamo il capriolo, il cervo reintrodotto dal Corpo Forestale dello Stato), il lupo, lo scoiattolo, il gatto selvatico, il cinghiale, la martora, la faina, la puzzola, la donnola, il tasso, la volpe, la lepre italica, il ghiro, il driomio; tra gli uccelli nidificanti, l'astore, lo sparviere, il falco pecchiaiolo, la poiana, il picchio nero, il colombaccio, l'assiolo, il torcicollo, il picchio rosso maggiore, la tordela, il fiorrancino, la cincia bigia, il luì verde, il picchio muratore, il rigogolo, l'averla piccola, il rregolo, il lucarino, il crociere. La riserva è situata in posizione centrale sull’altopiano della Sila Grande su rocce in prevalenza granitiche. L’area occupa parte del bacino del torrente Cecita fino alla sua immissione nell’omonimo lago artificiale. La platea geologica è costituita esclusivamente da graniti che alterandosi danno origine a terreni sciolti, non molto fertili. Nonostante ciò possono essere considerati dei buoni suoli forestali. Il clima secondo il De Philippis è di tipo mediterraneo con inverni non troppo rigidi e estati non molto calde, ma siccitose. Secondo la classificazione del Pavari la riserva rientra interamente nella fascia fitoclimatica del Fagetum, sottozona calda con transizioni alla sottozona fredda. Flora e vegetazione: Il soprassuolo è composto da 320 ha di fustaia pura di Pinus nigra var. laricio (pino laricio) e da 20 ha di fustaia mista di Fagus sylvatica (faggio) e Abies alba (abete bianco). Fauna: tra i mammiferi frequentano l’area Capreolus capreolus (capriolo) e Cervus elaphus (cervo) grazie alle reintroduzioni operate a fine degli anni ottanta dall’allora Parco Nazionale della Calabria in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato.

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    Fino ad allora della popolazione originaria di cervo restavano memorie degli eruditi del Cinquecento. Le prime reintroduzioni di Cervo sono state effettuate proprio in un centro di diffusione e ambientamento di circa 400 Ha, presente nelle riserva nel cuore del Parco Nazionale della Sila. L’esperimento ha dato ottimi risultati, tanto che ogni anno si liberano dai 15 ai 20 capi nell’area del Parco. Grazie a questi interventi, ad oggi possiamo dire che il Cervo è presente in tutta l’area del Parco Nazionale della Sila.

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    Centro visitatori Cupone - Foto Liceo Lombardi Satriani

    Un'altra reintroduzione effettuata è stata quella del capriolo segnalato con oltre 200 individui in Sila Piccola. Fra gli altri mammiferi annoveriamo Canis lupus (lupo), Sciurus vulgaris (scoiattolo), Felis sylvestris (gatto selvatico), Sus scrofa (cinghiale), Martes martes (martora), M. foina (faina), Mustela putorius (puzzola), M. nivalis (donnola), Meles meles (tasso), Lepus italica (lepre italica), Vulpes vulpes (volpe). Nella riserva è ricompreso un grande recinto faunistico destinato ai progetti di reintroduzione degli ungulati. È di grande interesse zoogeografico la presenza di un piccolo roditore della famiglia dei gliridi, il Dryomys nitedula (driomio), a distribuzione paleartica ma presente in isolamento in Calabria con la sottospecie endemica aspromontis. Tra gli uccelli nidificanti: Accipiter gentilis (astore), Accipiter nisus (sparviere), Pernis apivorus (falco pecchiaiolo), Buteo buteo (poiana), Dryocopus martius (picchio nero), Columba palumbus (colombaccio), Otus scops (assiolo), Jinx torquilla (torcicollo), Picoides major (picchio rosso maggiore), Turdus viscivorus (tordela), Regulus ignicapillus (fiorrancino), Parus palustris (cincia bigia), Phylloscopus sibilatrix (luì verde), Sitta europea (picchio muratore), Oriolus oriolus (rigogolo), Lanius collurio (averla piccola). Si evidenzia che alcune specie di uccelli come a esempio Regulus regulus (regolo), Carduelis spinus (lucarino) e Loxia curvirostra (crociere), solite nidificare a latitudini maggiori, trovano nella riserva un habitat idoneo e sull’altopiano della Sila il limite più meridionale del loro areale.


    Edited by Simona s - 22/10/2013, 11:55
     
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13 replies since 4/3/2010, 15:35   365 views
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