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Biancheria: Le calze

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    Le calze

    Blackph

    Info - Scheda Wikipedia

    Le calze sono degli indumenti di biancheria intima che si aggiustano strettamente ai piedi ed alle gambe, variamente elasticizzate, ed usualmente (in particolare quelle femminili) non hanno come proposito il nascondere gambe e piedi, ma anzi esaltare le loro forme.

    Etimologia italiana del termine

    Proviene da "calcea" una forma del latino tardo settentrionale, derivata dal latino "calceus" (la scarpetta di cuoio fine che si indossava nelle case oppure nella commedia teatrale) che a sua volta sembra derivare da "calx", tallone. La popolarità dell'indossare calze variamente ricamate, disegnate, rilevate o stampate è aumentata anno dopo anno rispetto alla semplice vista delle gambe scoperte, dal momento che molti uomini sembrano gradire di più la suggestione visiva che le calze creano sulle gambe di una donna. Evoluzione del termine in Inghilterra [modifica] La parola inglese "stock" veniva utilizzata per riferirsi alla parti basse del corpo, e per analogia la parola venne estesa per riferirsi al capo dell'abbigliamento maschile (costituito da un solo pezzo) che copriva la parte inferiore del tronco e gli arti inferiori sin dal 1400; essenzialmente erano tre stretti capi intimi, comprendenti gli upper-stocks (che erano una specie di mutandoni che coprivano le ginocchia, e che si definivano knee breeches) e gli nether-stocks (che erano delle calze che partivano dal di sotto delle ginocchia, e che per l'appunto conservarono il nome di stockings). In inglese i gambaletti sono noti nella versione femminile come Half-stockings, e coprono soltanto il piede e parte del polpaccio, e nella maschile calze o calzini (o in quella sportiva) sono comunemente denominati sock. Questa parola è un'evoluzione del latino soccus, una calzatura leggera, senza suola rigida. Era la scarpetta più spesso indossata dagli attori nella commedia romana ; e veniva utilizzata per simbolizzare la commedia, così come buskin, lo stivale, simbolizzava la tragedia nel teatro antico. Nel uso moderno, le calze di tipo stocking specificamente si riferisce all'intimo femminile costituito da due pezzi speculari, uno per ogni gamba. Il termine autoreggenti ("hold-ups") si riferisce a calze che si sostengono da sole, mentre il termine stockings è un termine generale che si riferisce al tipo di calze che necessitano di un reggicalze che cinge la vita quasi come una banda o cintura, e che sono molto diverse dai tights o pantyhose (inglese d'america).

    Mezzi per sostenere le calze lunghe da donna

    Le calze lunghe da donna tipicamente vengono sostenute in uno di tre modi possibili. La maniera più comune, efficace e salubre è quella di indossare un capo che le sostenga dall'alto tramite alcune bretelle dette giarrettelle (jarretelle in Francia, suspenders in USA o sussies in Inghilterra, liga in Spagna, strapse in Germania) ad esse legate con un gancio che pinza la balza della calza. Tra le diverse tipologìe di questi capi i più comuni sono il reggicalze (porte-jarretelles in Francia, garter belt in USA, suspender belt nelle isole britanniche, liguero e portaligas in Spagna, strumpfhalter in Germania), il corsetto, la guêpière, lo stringivita, il bustino, la guaina. Questa metodologia ,demandando l'onere della sospensione a un capo che si appoggia sui fianchi o si sostiene avvolgendo il torso, risolve la problematica senza affliggere le gambe con lacci, elastici e bande siliconiche. Ultimamente sono state prodotte anche mutandine dotate di giarrettelle, ma trattasi di capi con mera funzione esibitiva e modaiola, in quanto la soluzione di continuità della funzione sospensiva a ogni occasione di necessità fisiologica le rende drammaticamente inefficienti e quindi noiosamente scomode. Il secondo mezzo più comune per sostenere le calze è l'impiego della tecnologia stay-up che consiste o nel rendere elastica la balza della calza o nell'inserire nella parte interna della balza stessa una banda di silicone che aumenta l'aderenza alla cute. Questa metodica non impedisce comunque il progressivo scivolamento in giù della calza in quanto è solo una resistenza parziale e inaffidabile, specialmente in presenza di traspirazione, di ripetuti movimenti, di misure non perfette a causa della non regolabilità, di prolungato uso. Queste calze sono chiamate autoreggenti. Attualmente il mezzo meno comune di sostenere le calze è la giarrettiera (un elastico circolare, coperto da un ricamo che viene fatto scivolare su fino al bordo superiore della calza) e che serve per mantenerla su, essenzialmente stringendola contro la gamba. Queste sono le giarrettiere che le spose indossano spesso nel giorno del matrimonio, e che tradizionalmente possono lanciare agli invitati. Hanno molti degli stessi vantaggi e svantaggi delle calze autoreggenti, in primis la riduzione di circolazione sanguigna.

    Invenzione del collant

    Un esempio di collant di colore nero Nel 1959 Allen Grant Sr. inventò i collant in nylon (in inglese "pantyhose") che, fabbricato con altri materiali, erano noti da molti secoli come per esempio la calzamaglia utilizzata nel medioevo e rinascimento italiano sia da donne che da uomini. I collant, (spesso la parte di ciascuna gamba viene tessuta separatamente da due macchine automatiche) coprono entrambe le gambe, le coperture spesso vengono cucite assieme tramite una specie di tassello igienico (in inglese "gusset"), una specie di mutandina oppure una guaina che costituisce la parte superiore e che serve per rendere superfluo l'utilizzo di reggicalze oppure della giarrettiera. Il tassello di cotone consente una corretta traspirazione, rendendo superfluo l'utilizzo delle mutande che vengono comunque frequentemente indossate più per motivi psicologici o culturali che igienici. Effettivamente indossare abbigliamento sotto i collant sfavorisce la traspirazione e favorisce la fermentazione dei secreti genitali causando odori, sensibilità agli attacchi batterici e aumentando la probabilità di reazioni allergiche da predisposizione. Il beneficio primario del collant è la convenienza di non doverle aggiustare troppo, ma vi sono problemi di traspirazione e ventilazione significativi che possono rendere sconsigliato l'uso quotidiano del collant. Questo problema può essere parzialmente mitigato dal collocare un tassello in cotone che copra la zona perineale, e dal non indossare mai mutandine di nylon sotto il collant[senza fonte]. Nel Regno Unito, lo stesso capo di abbigliamento va sotto il nome di "tights" oppure occasionalmente "pantyhose" (con una pronuncia lievemente differente). Molte donne trovano i collant molto più comodi delle calze. Ciò ha portato ad un rapido declino delle calze, in particolare negli anni 1960, quando le donne iniziarono ad indossare la minigonna. In effetti oggigiorno le calze vengono indossate puramente per la loro valenza estetica. L'invenzione delle autoreggenti ha spinto alcune donne a indossare di nuovo le calze. Il numero di donne che usano le calze invece dei collant sta aumentando leggermente ogni anno.

    Terminologia delle calze

    • Autoreggenti - Sono calze che si sostengono da sole aderendo alla gamba grazie a bande elasticizzate e ad una banda interna in lattice o silicone (spesso hanno una banda decorativa molto ampia in ricamo, denominata 'balza').
    • Calze a rete - Calze in tessuto a fili spessi con una trama dei fili aperta, che ricorderebbe una rete da pesca, spesso indossate in estate.
    • Calze a retina - Calze in tessuto a fili spessi con una trama dei fili un po' meno aperta dalle precedenti, ma che espongono la cute.
    • Calze con la riga - (In inglese "seamed") sono calze prodotte alla vecchia maniera con una giunzione-cucitura che corre lungo la parte posteriore della gamba. Nel passato venivano manifatturate tagliando il tessuto e successivamente cucendolo assieme per dargli la forma desiderata. Oggigiorno le calze vengono tessute automaticamente in continuo, non hanno cuciture ed una cucitura "seam" posticcia viene aggiunta nella parte posteriore per ottenere aspetto vintage. Recentemente sono comparse sul mercato anche delle autoreggenti con la riga, ma sono ancora poche le marche che dispongono di tali modelli (ad es. Levante, Omsa, Philippe Matignon, Gatta)
    • Cuban-Heel - Una calza con l'area punto che sopporta il tallone rinforzata con tessuto ripiegato e ricucito su sé stesso.
    • Demi-Toe - (Mezzo dito) Sono calze che hanno la parte per un dito rinforzata con metà della copertura sotto e sopra. Questo rinforzo copre soltanto la punta delle dita invece dell'intero dito. Questi modelli esistono sia con che senza un'area del tallone rinforzata.
    • Denari - Unità di misura usata per descrivere lo "spessore" (o la trasparenza) della calza: più basso è il numero di denari e più trasparente è l'indumento. Il numero di denari corrisponde al peso in grammi di 9000 metri di filo usato per la fabbricazione delle calze (ad esempio 9000 metri di filo usato per tessere una calza 20 denari pesano 20 grammi) . Le calze tessute con un alto numero di denari tendono ad essere meno trasparenti ma hanno una maggiore durata.
    • Fencenet - Simili alle calze a rete, ma con la maglia molto più larga. Sono indossate sopra un altro paio di calze; ad esempio opache, per contrastare.
    • Full-Fashioned - Il tessuto viene prodotto come un foglio, piatto e liscio. Viene poi tagliato e le due parti vengono assemblate con una cucitura sul retro. Erano molto in voga fino agli anni '60.
    • Gambaletti - Sono calze che terminano sotto il ginocchio ed il piede, coprendo il polpaccio.
    • Opache - Calze costituite da una trama spessa e scura che da loro una apparenza opaca (solitamente 40 denari o maggiore).
    • RHT - Abbreviazione dell'inglese "reinforced heel and toe" (aree del tallone e dell'alluce sono rinforzate).
    • Sandalfoot - Senza rinforzo al tallone o alle dita che, teoricamente, sono esteticamente migliori quando indossate sotto i sandali.
    • Seamless - Calze senza cuciture, fabbricate in un solo passaggio su macchine circolari (operazione continua su un solo lungo filo) e che dunque non richiedono la cucitura "seaming" nella parte posteriore.
    • Knee-Highs - Calze che terminano all'altezza del ginocchio, o appena sopra di esso.
    • Thigh-Highs - (o "Parigine") Calze che terminano a metà coscia.
    • Welt - Calze cucite a macchina, rinforzate soprattutto sulla punta. Per dare forza e sostenere.
    • Calze velate - (In inglese "sheer") Calze che in generale hanno una fibra sottile che va dai 15 ai 20 denari.
    • Calze velatissime - una fibra finissima di pochi denari che offre il massimo nella trasparenza. Solitamente la fibra è sotto i 15 denari.
    • Parigine - Calze che arrivano non oltre a ricoprire il ginocchio.

    Immagini


    Edited by Isabel - 8/1/2012, 17:36
     
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  2. lasperanza
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    io il collant lo odio .. preferisco le autoreggenti ma se posso evito non mi piace proprio il contatto sulla pelle con quel materiale...
     
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  3. ikkoku
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    ibelle queste calze
    ma io uso sempre i pantaloni
    quindi rigorosamente sempre calzini in cotone e fantasmini sempre in cotone estate e inverno
    il pensiero dei collant mi si accappona la pelle ......che fastidio
     
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  4. ritas89
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    odio qualsiasi tipo di calza :hihi: però quando ci vuole la indosso!
     
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  5. silvia1979
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    d'estate non le sopporto ma d'inverno adoro quelle doppie e colorate da mettere sotto i vestiti di lana! :spaccona:
     
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  6. *gaviota*
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    CITAZIONE (silvia1979 @ 1/12/2010, 22:58) 
    d'estate non le sopporto ma d'inverno adoro quelle doppie e colorate da mettere sotto i vestiti di lana! :spaccona:

    anch'io silviuccia...

    cocò, le autoreggenti addirittura! allora siamo proprio sexy... :jamu: :jamu:
     
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  7. lasperanza
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    x me sono + comode e pratiche :hihi: :hihi: :hihi: :hihi: :hihi:
     
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  8. sadmoon
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    io uso solo gonne quindi amo i collant, sopratutto con disegni o ricami
     
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  9. Maria_ grazia
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    Io uso il calzerotto è un autoreggente che arriva a metà coscia senza pizzo o silicone che possono dare fastidio, e posso usarli anche sotto i pantaloni!

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  10. dolceisola2
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    anche io uso le autoreggenti, ma non per una questione di sexità :lol: ma perchè i collant non li sopporto sopratutto sotto i pantaloni

    Edited by Isabel - 8/1/2012, 17:37
     
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  11. karina310
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    Il calzerotto lo voglio provare proprio :hihi: :hihi: ma non è che scivola giu???
     
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  12. dolceisola2
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    a me scivolerebbe

    Edited by Isabel - 8/1/2012, 17:36
     
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  13. grecia33
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    io non le sopporto le calze xò se devo mettere qualke gonna uso i collant!
     
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12 replies since 26/6/2010, 18:31   1669 views
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