Semplicemente Passioni forum

Civita

Provincia di Cosenza

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted


    Civita

    civita

    Info - Scheda Wikipedia

    Civita (Çifti in arbëreshë) è un comune italiano di 956 abitanti in provincia di Cosenza, in Calabria. Posto prevalentemente in zona collinare, si trova nel Nord-Est della Calabria, affacciato sul mar Ionio. Situato in un altopiano a strapiombo, sulle strettissime gole del fiume Raganello, è la porta di accesso privilegiata al Parco nazionale del Pollino per i visitatori provenienti da Puglia, Calabria e Sicilia. Il paese, non lontano da Frascineto ed Ejanina, è tra le comunità storiche albanesi d'Italia (arbëreshë). Detta anche Il paese del Ponte del Diavolo, i suoi paesaggi sono definiti tra i più belli della Calabria.

    Storia


    mlKlt
    G. Kastriota Skanderbeg

    Il paese venne rifondato e ripopolato nel 1467 da famiglie Greco-Albanesi sulle rovine di un abitato preesistente (una delle 25 città della Sibaritide) distrutta a fuoco dai Saraceni di Sicilia nel 1014. Ciò avvenne per donazione delle rovine di "Cosa, Casale e Feudo" in proprietà perpetua, di Re Ferrante d'Aragona (figlio di Re Alfonso) a tale Giorgio Greco "Scanderberg" e suoi uomini che gli vennero in aiuto a Bari ove era in lotta contro Turchi. Il Casale e Feudo, ereditato dalla figlia di Giorgio e madamma Anna, passò poi in possesso al marito Geronimo Sanseverino, Principe di Bisignano (CS). Geronimo Sanseverino, 2° Principe di Bisignano, era nato nel 1448 circa e morto nel 1487. La moglie di quest'ultimo, peraltro, era Giovannella Gaetani dell’Aquila dei Conti di Morcone. Ma nel 1487, per gli effetti negativi della fallita congiura dei Baroni contro Ferrante, Geronimo Sanseverino ed altri vennero arrestati con beni confiscati, compreso Casale e Feudo di Civita. Solo nel 1610 Casale e Feudo vennero venduti a privato, tale Tiberio de Urso, per 11.110 ducati, con vendita ratificata dal Vicere Conte di Lemos, don Pedro Fernandez de Castro, che revocò il privilegio del Regno con Decreto del 2 novembre 1613. È ancora correntemente parlata la lingua degli avi, infatti i civitesi fanno parte di una minoranza etnica riconosciuta e tutelata dallo stato italiano: gli Arbëreshë. Il comune di Civita è stato tra i primi a istituire lo Sportello Linguistico Comunale (previsto dalla Legge 482/99) per la tutela e lo sviluppo del proprio patrimonio etno-linguistico. L'impronta orientale è evidente anche nella chiesa; gli Arbëreshë, pur essendo cattolici a tutti gli effetti, hanno il permesso dalla Santa Chiesa di Roma di celebrare le funzioni liturgiche bizantine in greco e mantenere così la suggestiva simbologia orientale (tramite i canti in greco ed in albanese, le icone, il battistero, ecc.).

    Monumenti e luoghi di interesse

    iaPBl
    Particolare comignolo

    Nel centro storico emergono vari comignoli che simboleggiano lo status sociale delle famiglie albanesi. È da ammirare la chiesa madre di rito greco, con la preziosa iconostasi e i mosaici Bizantini, le cappelle della Consolazione e di Sant'Antonio del XVI secolo e il Museo Etnico Arbëresh, nel centro del paese. Civita è un centro turistico noto per le sue bellezze naturali, il Ponte del Diavolo, le Gole del Raganello, la Timpa del Demanio, e il Parco del Pollino. Sono superbe le montagne rocciose e suggestive le "canvon" del Raganello. Di interesse sono la gola del Raganello, dalla contrada Masello, la "Fagora" e le vette del massiccio del Pollino.

    Cucina Arbëreshë

    La gastronomia civitese è originale e dal carattere forte; presenta insoliti piatti della tradizione Arbëreshe influenzati dalla vivace cucina calabrese.

    Manifestazioni Arbëreshë

    1. Le Vallje sono balli che si svolgono solitamente durante la festa di Carnevale o dopo Pasqua, che vede gruppi ragazzi arbëreshë snodarsi ballando per le caratteristiche viuzze del paese, per poi arrivare nella Piazza centrale. Qui si celebrano le vittorie del condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg, attraverso danze che evocano battaglie e canti in lingua Albanese. Le ragazze di Civita e altri gruppi provenienti dai paesi Arbëresh di tutta l'Arbëria calabrese indossano i vestiti di gala in seta, impreziositi con galloni e preziosi ricami d'oro.
    2. I Kaminezit e Maj sono grandi falò che si preparono in diversi punti del paese nei primi giorni di maggio. Si brucia il lentisco e si intonano motti scherzosi e satirici creati al momento. Alla festa partecipano tutti i cittadini cantando e ballando intorno al fuoco, e non disdegnando del buon pane casareccio di Civita accompagnato dalla soppressata e annaffiato da dosi abbondandi di vino rosato del Pollino.


    Riserva naturale Gole del Raganello

    frXbc

    La Riserva naturale Gole del Raganello è un'area naturale protetta istituita nel 1987 in Calabria, nella provincia di Cosenza. Occupa una superficie di 1.600,00 ettari all'interno del Parco Nazionale del Pollino.

    Fauna

    Sui crestoni rocciosi della Timpa di San Lorenzo e della Timpa di Porace-Cassano, le imponenti pareti del canyon del Raganello, e nei paesaggi attigui si possono intravedere numerose specie animali: la volpe, la faina, la donnola, il tasso, l'aquila reale, il falco pellegrino, il gheppio, il corvo imperiale, mentre nelle acque del Raganello dominano la raganella comune e l'ululone dal ventre giallo.

    Flora

    La limitata varietà di specie floreali è condizionata dalla conformazione geologica e del terreno, perlopiù costituito da imponenti formazioni rocciose, che favorisce la vegetazione di pini loricati nei punti più elevati della riserva (Timpa di San Lorenzo-1652 m), mentre nelle aree meno elevate si rileva la presenza abbastanza cospicua di faggi e un numero abbastanza limitato di esemplari di abete bianco.

    Gole del Raganello


    xrxhL
    Le Gole del Raganello costituiscono un canyon lungo circa 17 km, che si diparte dalla Sorgente della Lamia, fino a raggiungere un'area attigua all'abitato di Civita, dove sorge il caratteristico Ponte del Diavolo. Qui il corso del torrente Raganello diventa più regolare e scorre lungo una valle più aperta, che si mantiene tale fino alla foce. Il canyon del Raganello viene distinto dagli esperti in due parti:

    • Gole alte del Raganello o Gole di Barile: si dipartono dalla Sorgente della Lamia fino a raggiungere la cosiddetta Scala di Barile, nei pressi dell'abitato di San Lorenzo Bellizzi, in un percorso di circa 9 km. La conformazione del torrente è molto accidentata, ma di grande interesse naturalistico ed escursionistico. Il canyon è costituito da due imponenti pareti rocciose: la Timpa di Porace-Cassano e la Timpa di San Lorenzo (1652 m). Esse sovrastano il torrente per un'altezza di circa 600-700 metri. Il percorso è costituito da rocce multicolori, levigate per secoli dalle acque che scorrono lungo questo corso. Gli escursionisti possono percorrere il canyon, con l'ausilio di semplici dispositivi di autoassicurazione (caschi rigidi, corde, moschettoni), riuscendo a contemplare scenari di ispirazione dantesca: il Grande Diedro, il Masso delle Rudiste, la Sorgente degli Equiseti, l'Anfiteatro del Diavolo.

    • Gole basse del Raganello: si dipartono dalla zona Pietraponte, dove si erge il Ponte omonimo, un singolare macigno incastonato tra le pareti, fino a raggiungere la zona sottostante lo spettacolare Ponte del Diavolo, nei pressi di Civita, in un percorso di circa 8 km. Gli accorgimenti per gli escursionisti e per chiunque abbia il piacere di contemplare questi incantevoli paradisi del torrentismo sono i medesimi. Il percorso è simile per conformazione a quello superiore, ma più difficoltoso da percorrere, data la maggiore quantità d'acqua del bacino e la presenza di punti maggiormente scoscesi e accidentati: la Forra d'Ilice, la Conca degli Oleandri, la Tetra Fenditura, la Frana Ciclopica.

    Personalità legate a Civita
    • Gennaro Placco (1825-1896), poeta ed eroe del Risorgimento.
    • Serafino Basta, scrittore.
    • Costantino Mortati (1891–1985), costituzionalista e deputato alla Costituente.

    Edited by terryborry - 1/7/2012, 15:35
     
    .
  2. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted


    Ponte del Diavolo

    800pxviaggiosulpollino4
    Il ponte del diavolo

    - Info -

    Il Ponte del Diavolo rappresenta una delle principali attrazioni del Parco Nazionale del Pollino. Situato nel Comune di Civita collega le due pareti del canyon scavato dal fiume Raganello. Pare che il ponte venisse utilizzato già all’epoca romana per attraversare l’Alcalandros (l’attuale Raganello) e raggiungere la Magna Grecia. Il ponte fu ristrutturato più volte nel corso degli anni e ricostruito totalmente dopo il crollo nel marzo del 1998. Presenta una struttura ad arco ribassato ed è collocato ad una quota di 260 metri s.l.m. e ad una altezza di 37,50 metri. Il nome “del Diavolo” è legato a una leggenda secondo la quale i civitesi, dopo aver tentato inutilmente di costruire un ponte tra le gole del Raganello, strinsero un patto con il diavolo in cambio della prima anima che avesse attraversato il viadotto. Ma i cittadini, una volta edificato il ponte, lo fecero attraversare da un cagnolino. Il diavolo furioso tirò un calcio alla costruzione tanto da lasciare i segni, secondo la leggenda, sul ponte originario.

    civitapontedeldiavolo

    cscivitapontediav1

    ilponteelagola
    Il Ponte e la Gola

    dentrolavalledelraganel
    Dentro la Valle del Raganello

    veduta
    Veduta

    vedutadallalto
    Vista dall' alto



    Edited by terryborry - 1/7/2012, 15:35
     
    .
1 replies since 12/7/2010, 12:32   313 views
  Share  
.