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Aiello Calabro

Provincia di Cosenza

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  1. Isabel
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    Aiello Calabro

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    - Fonte -

    Aiello Calabro è un comune di 2.037 abitanti della provincia di Cosenza.

    Il borgo

    Aiello è un piccolo paesino, arroccato sulle colline dell'entroterra tirrenico, che affonda le sue radici nel passato remoto. A chi si trovasse a passare da questa cittadina medioevale appaiono subito particolarmente suggestivi lo sperone roccioso e i resti del castello che domina il borgo principale, e la verdeggiante natura circostante. L'impianto urbanistico e architettonico dell'abitato tradiscono subito le sue origini antiche. Un giro per le viuzze che attraversano il centro ci svelano le bellezze di Aiello. Il palazzo Cybo Malaspina (XVI secolo), gli altri palazzi signorili del sei-settecento, le chiese, la bella e rinascimentale Cappella Cybo presso l'ex Convento degli Osservanti. E poi la montagna con i suoi alberi secolari e il boschetto del Casellone con i suoi chioschi attrezzati per trascorrervi una giornata immersi nel verde della natura. Un breve soggiorno, in questo paesello che si pone a metà strada tra il mare (10 minuti dalla costa amanteana) e la montagna, non è sufficiente per assaporare e gustare le bellezze che si offrono al visitatore. Con la calma necessaria si potranno scoprire tutte le particolarità dell'ingegno locale e i prodotti della gastronomia di questa terra: gli insaccati e i formaggi, i sottoli, i prodotti da forno, i fichi lavorati del cosentino. Le occasioni per mangiare tali prelibatezze non mancano. A cominciare dai punti ristoro di alcune aziende agrituristiche, ai ristorantini del centro.

    Geografia


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    Aiello è un piccolo paesino, arroccato sulle colline dell'entroterra tirrenico, che affonda le sue radici nel passato remoto. A chi si trovasse a passare da questa cittadina medioevale appaiono subito particolarmente suggestivi lo sperone roccioso e i resti del Castello che domina il borgo principale, e la verdeggiante natura circostante. L'impianto urbanistico e architettonico dell'abitato tradiscono subito le sue origini antiche. Un giro per le viuzze che attraversano il centro ci svelano le bellezze di Aiello. Il palazzo Cybo Malaspina (XVI secolo), gli altri palazzi signorili del sei-settecento, le chiese, la bella e rinascimentale Cappella Cybo presso l'ex Convento degli Osservanti. E poi la montagna con i suoi alberi secolari e il boschetto del Casellone con i suoi chioschi attrezzati per trascorrervi una giornata immersi nel verde della natura. Un breve soggiorno, in questo paesello che si pone a metà strada tra il mare (10 minuti dalla costa amanteana) e la montagna, non è sufficiente per assaporare e gustare le bellezze che si offrono al visitatore. Con la calma necessaria si potranno scoprire tutte le particolarità dell'ingegno locale e i prodotti della gastronomia di questa terra: gli insaccati e i formaggi, i sottoli, i prodotti da forno, i fichi lavorati del cosentino. Le occasioni per mangiare tali prelibatezze non mancano. A cominciare dai punti ristoro di alcune aziende agrituristiche, ai ristorantini del centro.

    Storia


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    I segni della storia in questo piccolo ma suggestivo paese di Calabria sono ben visibili. Le origini (sebbene alcuni hanno sostenuto fosse la mitica Tilesio, città greca) risalgono ai Romani (il nome Agellus, piccolo campo, da cui deriva il nome attuale ne è una chiara testimonianza). Posto in un luogo strategico, per il controllo delle vie di comunicazione (una deviazione della Via Capua-Rhegium passava proprio da qui), Aiello è stato nel corso dei secoli al centro di aspre lotte di potere. I Saraceni del vicino Emirato di Amantea, come racconta la leggenda, nel tentativo di farlo capitolare “per fame”, furono persuasi a desistere dal genio degli aiellesi che per dimostrare di avere scorte a sufficienza, dalle mura del castello lanciarono delle pizze di formaggio ottenute dal latte delle loro donne. I normanni, nel 1065, guidati da Roberto il Guiscardo lo assediarono per quattro mesi, prima di ottenerne la resa. L'importanza di questo lembo di terra “…grossa, nobile, et civile” è dimostrata nel corso delle alterne vicende storiche. Con gli Aragonesi, il feudo aiellese, dai Sersale fu assegnato al viceré di Calabria e conte di Ajello, Francesco Siscar. Tale periodo per Aiello è molto florido e si registra una notevole espansione demografica, sociale ed economica che continua con il Viceregno spagnolo in cui cresce l'agricoltura e la produzione della seta. Nel 1566 il Feudo aiellese viene acquistato per 38 mila ducati dal principe di Massa, Alberico Cybo Malaspina. Con questa famiglia di origini liguri toscane, che mantenne la proprietà del feudo sino all'eversione della feudalità, lo “Stato di Aiello” passa da contea a marchesato e poi a ducato nel 1605. A questo periodo si devono alcune delle più pregevoli testimonianze architettoniche artistiche e storiche del Borgo antico: il palazzo Cybo e la omonima cappella gentilizia. Ma anche il castello, “una delle prime fortezze del regno”, come ebbe a definirlo Leandro Alberti nel 1525-6, che fu scelta come dimora dal cavaliere Francesco Cybo, dove organizzò una ricca biblioteca con opere rarissime. Nel decennio francese la cittadina passa nella giurisdizione del cantone di Belmonte, quindi nel governo di Rogliano, sino al 1811, anno in cui diventa capoluogo di Circondario (comprendente Terrati, Serra, Lago, Laghitello, Pietramala e Savuto). Dopo vi fu: la Restaurazione borbonica, poi Garibaldi che unì l'Italia, il Brigantaggio, e il terremoto del 1905 che distrusse buona parte dell'abitato. Nel 1864 prese il nome di Aiello di Calabria che mutò poi nel 1928 in Aiello Calabro, incorporando Cleto e Serra, i quali divennero comuni autonomi il primo nel 1934, il secondo nel 1937.

    Il centro storico: un museo all'aperto

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    - Fonte -

    Non sono solo il Palazzo Viola, il Palazzo Giannuzzi, l'imponente Castello le testimonianze di un grande passato, ma anche il portone di ogni casa, i sopportici delle "viuzze", le chiese si S. Maria delle Grazie, di S. Giuliano etc.. evidenziano il fascino del piccolo paese dell'entroterra cosentino. Attraverso queste foto potrete avere un assaggio di quello che il centro storico di Aiello potrà offrirvi se deciderete di di trascorrere qui qualche giorno di vacanza. Per iniziare vi proponiamo un balcone di Vico II Orti con decorazioni in pietra, risalente al 1600. Tanti sono i particolari come questo che catturano l'attenzione dei passanti, così come tanti sono anche gli archi in pietra dei portoni, presenti in quasi tutti i palazzi del centro storico. Le stesse vie del paese, sono ricche di sopportici, la cui bellezza è oggi sicuramente rivalutata dalla nuova pavimentazione del centro storico "La scesa levatoio è una caratteristica scalinata proprio al centro del paese, ribattezzata ironicamente "piccola Trinità de Monti", che offre uno scenario stupendo con le luci della notte. Salendo le scale, sulla destra è ben visibile il palazzo Cybo-Malaspina e parte del giardino interno al palazzo. Riuscire a racchiudere la bellezza del centro storico di Aiello non è cero un'impresa facile, ma tentare è opportuno. Vi consiglio pertanto di visitare anche le altre pagine dedicate alle vie del paese, non ve ne pentirete!

    Monumenti e luoghi d'interesse


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    Il campanile della Chiesa Matrice

    Architetture religiose
    • Chiesa di Santa Maria Maggiore (o Chiesa Matrice)
    • Chiesa di San Giuliano
    • Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
    • Chiesa di Santa Maria delle Grazie

    Architetture civili
    • Palazzo Cybo-Malaspina
    • Palazzo Giannuzzi-Viola
    • Palazzo Viola
    • Palazzo dei Belmonte
    • Palazzo Civitelli
    • Palazzo De Dominicis
    • Palazzo Di Malta

    Architetture militari
    • Il castello di Aiello

    Personalità legate ad Aiello
    • Francesco Della Valle (XVI secolo), poeta barocco.
    • Raffaele (o Rafaele) Maria Luigi Aloisio (Aiello Calabro, 23 marzo 1811 – Aiello Calabro, 21 maggio 1892) è stato un pittore italiano.
    • Maria Voce (Aiello Calabro, 16 luglio 1937) è un avvocato italiano, presidente del Movimento dei Focolari dal 7 luglio 2008. È stata eletta dall'Assemblea Generale del Movimento dopo la morte di Chiara Lubich, fondatrice del medesimo, avvenuta il 14 marzo 2008.



    Tutte le chiese

    Tutti i castelli

    Tutte le piazze



    Edited by Isabel - 16/11/2014, 10:29
     
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