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Isabel.
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Tutte le chiese di Pazzano
Eremo di Santa Maria della Stella
Grotta di Monte Stella
- Fonte -
« Accui nci cerca grazzia nci nda duna
cu avi u cori offisu nci lu sana
E io, Madonna mia nda ciercu una
nchianati 'n paradisu st'arma sana. »
(Tratto da un canto popolare )
L'Eremo di Santa Maria della Stella o Santuario di Monte Stella, situato sul monte omonimo nel territorio del comune di Pazzano, in provincia di Reggio Calabria, è un santuario creato all'interno di una grotta. Il primo documento sull'eremo è il codice greco 598 di Parigi, contenente le opere di Sant'Efrem diacono, e composto dal monaco Michele. Successivamente, con le incursioni saracene Cristodulo, che era l'egumeno dell'Eremo, fuggì a Patmos. Con la fine dell'invasione saracena, Paolo, successore di Cristodulo, tornò a Stilo riportando molti manoscritti che costituirono parte della biblioteca di Santa Maria. Dal 1096, durante il periodo normanno, l'eremo di Santa Maria diventa un monastero minore, come si evince da un documento del Conte Ruggero I, che cedette al vescovo di Squillace, Giovanni Niceforo, l'Abbazia di S. Giovanni Theresti di Stilo, l'Abbazia di S. Leonte, la Chiesa di San Nicola e Santa Maria della Stella.
Madonna della Stella
Nel 1522 il monastero diventa Santuario e vi fu collocata per la prima volta la statua della Madonna della Stella o Madonna della Scala. Si pensò fosse origine gaginesca, ma nuovi studi riferiscono con certezza che sia stata scolpita dal siciliano Rinaldo Bonanno per la somiglianza con altre sue opere. Da eremo di Chiesa bizantina diventa così col passare degli anni santuario della Chiesa cattolica, e le vecchie icone bizantine vengono abbandonate, e mai più recuperate ancora ai giorni nostri, in favore della statua della Madonna della Stella. Nel secolo XV il Santuario diventa indipendente da San Giovanni Theresti e i basiliani (Grancia dell'ordine di San Basilio) abbandonarono l'eremo (1670) anche se rimane all'ordine di San Basilio fino al 1946. Il primo parroco si suppone sia stato Marcello Jhodarelli nel 1670. Nel 1965 don Mario Squillace, parroco di Pazzano, scrive un libro interamente dedicato all'eremo: L' eremo di S. Maria della Stella e nel 1998 nella raccolta di poesia A terra mia Giuseppe Coniglio gli dedica la poesia A stida.L'eremo
Raffigurazione della Comunione di Santa Maria Egiziaca
Vi si accede scendendo una lunga scalinata (62 scalini) scavata nella pietra. Nel santuario si trovano, oltre alla statua della Madonna, i dipinti con l'Immacolata Concezione, la Santissima Trinità, l'adorazione dei pastori. Di particolare interesse il frammento di un affresco di arte bizantina, raffigurante Santa Maria Egiziaca che riceve l'eucarestia dal monaco Zosimo. L'affresco si ritiene sia del X-XI secolo, per la particolare caratteristica delle ciocche disordinate della capigliatura della santa; il raffigurare poi una santa anziché un santo, fa pensare che vi sia stato per un certo periodo un eremitismo femminile. All'interno della grotta vi sono rappresentazioni della Trinità, di Cristo, dell'Arcangelo Michele e la pietà.Festa
Il 15 agosto di ogni anno si effettua un pellegrinaggio alla grotta santuario della Madonna della stella. Si sale per una strada di montagna (per sole persone) con una forte pendenza a partire dalla "Fontana vecchia" del comune di Pazzano e vi si arriva quasi in cima nei pressi della grotta. La festa celebra l'Assunzione della Madonna che ricorda la Dormitio Virginis bizantina.
Leggenda sulla statua della Madonna
Madonna dell'Apocalisse, Autore serrese ignoto
Attorno alla Madonna di Monte Stella secondo Edoardo Pisani giornalista di Pazzano si narra una leggenda. Si racconta che la nave nella quale era imbarcata la statua della Madonna, inspiegabilmente si fermò a Monasterace. Da essa partì una luce rivolta verso la grotta di Monte Stella. Dei pastori videro lo strano fenomeno, e la stessa Madonna che sopra un vitello si dirigeva verso la grotta. Quando arrivò, iniziò a sgorgare acqua dalla grotta, e vennero portate due giare per raccoglierla. Esse, però miracolosamente non si riempivano mai. All'acqua, come alla Madonna, furono attribuiti poteri taumaturgici.Canzone della leggenda di Maria di Montestella cantata da Maria Bombardiere
« E sopra il monte scese rilucente
l'astro di fiamma nella notte chiara
di un immortale tremito di stelle.
Quando tra i cerri e i frassini del monte
la solitaria porpora del sole
tinse ler occe pendule dell'antro,
s'effuse un inno di commosso amore
che lungo i freschi rivolti correnti
discese a valle, dilagò da monte
a monte, diventò battito insonne
da mare a mare: sul dolore umano
ora la dolce Vergine Maria
nella quiete del profondo speco
le bianchi mani alla preghiera giunge
soavemente: e l'odono i mortali,
curvi nell'ombra della fosca sera »
(Luigi Cunsolo, La Leggenda di Monte Stella)
Canzone dedicata alla Madonna della Stella
Nel libro, Della Calabria illustrata (è un'opera in tre volumi scritta da Giovanni Fiore da Cropani dove descrive la storia e la storiografia della Calabria fino ai suoi tempi: il 1600.) si trova il testo di questa canzone, cantata dai devoti di Stilo che andavano all'eremo di Santa Maria della Stella.
Edited by Isabel - 22/10/2014, 12:18. -
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Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
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La Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo è una chiesa del seicento di Pazzano.
Vi si trovano pregevoli statue lignee di artisti serresi nonché una tela del XIX secolo del Frangipane e 4 tele di inizio XX secolo raffiguranti gli Evangelisti.
Chiesa del San Salvatore
Di recente è stato rilevato, durante un lavoro di riqualificazione ambientale, che sotto al suolo della Cappella dei minatori è situtata un'altra chiesa di origine bizantina ancora più antica della famosa Cattolica di Stilo. Il nome secondo un atto del 1115 sarebbe Agios Salbavr ovvero Chiesa del Divino Salvatore, viene anche citato nel Syllabus. Nel 2006, da un'analisi georadiologica e termografica fino a 8 metri di profondità si deduce sia di forma tricora, larga 6m x 2,5m. Si studia una possibilità di scavo e recupero, ma la situazione è molto complessa poiché la chiesa si trova sotto un luogo di culto (l'attuale cappella) e vicino a una strada che rende difficile l'operazione.Cappella di San Rocco
Antica cappella in Località San Rocco, forse di origine bizantina, dal 1600 dedicata al culto di San Rocco, ora in grave stato di abbandono, con crepe a rischio crollo. Nel 2007 è caduto su di essa un traliccio. All'interno è presente quel che resta di un affresco del 1692.
Edited by Isabel - 22/10/2014, 12:19.