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Ogliastra

Capoluogo di provincia

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  1. Isabel
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    Ogliastra

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    - Fonte -

    L'Ogliastra è una regione storico-geografica situata nella Sardegna centro orientale (conosciuta in passato anche come Barbagia Trigònia).

    Storia

    Le origini dell'Ogliastra vanno ricercate nelle tracce dei primi insediamenti umani che risalgono probabilmente al Neolitico. All'epoca, erano principalmente le coste ad essere abitate fino a quando le incursioni piratesche, sempre più frequenti, costrinsero i primi abitanti a spostarsi verso l'entroterra e a dare, così, origine ai primi paesi montani, dove si iniziò a praticare l'agricoltura e la pastorizia. Il culto pagano dei popoli prenuragici è testimoniato dai vari reperti megalitici come i Menhir e le Domus de Janas che sono stati rinvenuti nella zona. Il territorio inoltre presenta più di 200 monumenti risalenti alla civiltà nuragica a testimonianza di una notevole concentrazione di popolazioni nella regione. Il nuragico medio è caratterizzato, oltre che dalla ricca documentazione materiale, dalla diffusa presenza di monumenti di varia funzione: nuraghi a tholos semplici o complessi, tombe dei giganti, pozzi e fonti sacre. La scelta dei luoghi per la loro costruzione è indicativa di un'attenta analisi, che ha privilegiato luoghi dominanti su rilievi vulcanici o sedimentari, affacciati sulle depressioni principali, che costituivano importanti vie di transito, o le aree di pianura più prossime alle principali sorgenti. Inoltre alcune scoperte archeologiche nel territorio mostrano come gli antichi abitanti ogliastrini fossero un popolo orientato ai contatti culturali. Successivamente durante il VII secolo a.C. la zona venne occupata dai Fenici, dai Punici e, in seguito, nel III secolo a.C. dai Romani, popolo che riuscì a potenziare i pochi approdi ma che non riuscì a colonizzare le zone dell'interno data la resistenza dei sardi e le asperità del territorio. Nel basso Medioevo la situazione è poco chiara date le tante e diverse vicende politiche che travagliarono la regione già prima del 455, anno in cui la Sardegna venne occupata dai Vandali e quindi, bruscamente separata dall'Impero Romano. A questo avvenimento seguì la lontana e difficoltosa amministrazione bizantina, che dal X secolo, portò all'istituzione dei Giudicati Sardi, piccoli regni autonomi. Il Giudicato dell'Ogliastra prese forma nella regione, chiamata storicamente anche Agugliastra, ma ebbe vita breve perché venne assorbito dal Giudicato di Cagliari. Successivamente la regione entrò a far parte del Giudicato di Gallura; questo fu un periodo di sviluppo economico, che continuò anche quando i pisani all'inizio del XIV secolo imposero il loro dominio: durante la dominazione Pisana per breve tempo venne ripristinato anche il Giudicato. Nel 1323 i pisani dovettero arrendersi alle truppe aragonesi e ufficialmente nel 1326 Pisa, firmando il trattato di pace, cedette i suoi domini a Giacomo II d'Aragona. L'amministrazione feudale venne affidata alla casata dei Carroz, prima con il titolo di Conte e poi con quello di Marchese. Fra il XIV secolo e il principio del XVIII secolo, passa sotto la dominazione spagnola, in questo periodo degne di nota sono le numerose scorribande dei Saraceni, che a bordo di velocissime navi portavano i loro attacchi saccheggiando i centri costieri e l'immediato entroterra. Dopo una breve dominazione austriaca, arrivarono i duchi di Savoia che dal 1720 al 1861 restarono al governo del Regno di Sardegna e durante questo periodo le millenarie foreste furono rase al suolo nel giro di alcuni decenni per produrre carbone e traversine per ferrovie e miniere. Nel 1821, Lanusei diviene capoluogo dell'omonima provincia che cominciava dalle pendici orientali del Gennargentu e giungeva a quelli dei Sette Fratelli, arrivando, in tal modo, a poca distanza da Cagliari. Confinava, quindi, con le province di Nuoro, di Busachi, di Isili e di Cagliari. Si componeva dei tre dipartimenti denominati Agugliastra, Cirra e Sàrrabus, con superficie complessiva di 2270 km². Il capoluogo apparteneva alla regione Agugliastra, denominazione, passata poi in Ogliastra, tuttora conservata. Dal 1927 il territorio ogliastrino viene inglobato nella provincia di Nuoro; nel 2001 viene istituita la nuova provincia dell'Ogliastra.

    La provincia

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    Lido di Orrì


    La provincia dell'Ogliastra (provìntzia de s'Ogiastra o provìncia de Olliastra in sardo) è una provincia della Sardegna. I capoluoghi sono Lanusei e Tortolì. È situata nell'omonima regione storico-geografica dell'Ogliastra, situata nella zona centro-orientale della Sardegna e affacciata a sud e ad est sul Mar Tirreno; confina:
    • a nord-ovest con la Provincia di Nuoro,
    • a sud-ovest con la Provincia di Cagliari.

    Territorio

    • Fanno parte del territorio provinciale i due Laghi del Flumendosa
    • Parte del massiccio del Gennargentu con la punta più alta di "La Marmora" 1834 m in territorio di Arzana,
    • A nord est il Supramonte di Urzulei e Baunei,
    • Ad ovest gli altopiani carsici detti "Tonneri" di Seui,
    • Il famoso Tacco di Osini, Ulassai e Jerzu;
    • La pianura di Pelau di Jerzu e Cardedu,
    • A sud ovest l'altopiano di "su pranu" di Perdasdefogu,
    • A sud est il massiccio di Monte ferru di Tertenia e Gairo,
    • A est le stupende coste di Baunei, Lotzorai, Tortolì, Barisardo, Cardedu, Gairo e Tertenia.

    Le premesse storiche all'istituzione della nuova provincia

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    Is Tacus di Ulassai e Jerzu, sistemi montuosi calcarei tipici dell'Ogliastra

    L'origine della Provincia risale al Regio Editto del 4 maggio 1807 con il quale la Sardegna è stata divisa in quindici prefetture tra cui quella comprendente la regione storico-geografica dell'Ogliastra con sede a Tortolì. Nel 1821, Carlo Alberto riduce il numero delle province a dieci e sposta il capoluogo di quella di Ogliastra a Lanusei, che con Editto del 27 giugno 1837 diviene anche sede di uno dei sette Tribunali di Prefettura dell'isola. La Provincia di Lanusei, già soggetta alla vice-intendenza di Cagliari, viene confermata anche con la riforma operata dopo la "fusione perfetta" della Sardegna al Piemonte, con la Legge n. 807 del 12 agosto 1848 in base alla quale (unitamente alle province di Nuoro, Oristano e Cuglieri) rientra nella neoistituita "divisione" di Nuoro. Con l'unità d'Italia e la Legge Rattazzi n.3702 del 23 ottobre 1859 la Sardegna viene suddivisa in sole due province e il circondario di Lanusei (sede di sottoprefettura) compreso nella Provincia di Cagliari. Nel 1927 sono stati soppressi i Circondari e le sottoprefetture e contestualmente istituita la Provincia di Nuoro, in cui l'Ogliastra è stata inclusa. Lanusei è rimasta nel corso degli anni sede di Tribunale ed altri uffici pubblici statali e regionali (ASL, Comitato Regionale di Controllo). Nel 2001 la Regione Autonoma della Sardegna ha istituito la provincia Ogliastra che è divenuta operativa nel maggio del 2005 staccandosi da quella di Nuoro.

    Istituzione delle nuove province sarde

    In seguito alla legge regionale n. 9 del 2001 e successive integrazioni, è stata effettuata una nuova ripartizione del territorio della Regione Autonoma della Sardegna, che ha portato il numero delle province da quattro a otto. Le nuove Province sono attualmente solo amministrative, vale a dire che i territori usufruiranno di una migliore ripartizione dei fondi, ma non hanno (e potrebbero non avere) - ad esempio – né Prefettura né altri uffici statali su scala provinciale (Questura, Banca d'Italia ecc.). Le modifiche hanno assunto piena operatività a partire dal maggio 2005, quando si sono svolte le elezioni per rinnovare tutti i Consigli provinciali.

    La Provincia dell'Ogliastra è una nuova provincia, costituita da:
    • 23 comuni provenienti dalla Provincia di Nuoro. - In attesa della formalizzazione della scelta del capoluogo, la Giunta Provinciale e gli uffici avevano sede a Lanusei, mentre il Consiglio Provinciale aveva sede a Tortolì. Dopo una lunga serie di dibattiti tra i sostenitori della conferma del modello del doppio capoluogo (con disponibilità a garantire la sede legale a Tortolì con atto deliberativo o nel preambolo dello Statuto ma non riportata al suo interno al fine di garantire la parità istituzionale tra i due centri) e i sostenitori (in testa il Comune di Tortolì) del capoluogo unico a Tortolì (o in seconda istanza della sede legale garantita dalla modifica dell'articolo 2 dello Statuto), sfociati nel tentativo di approvazione del 16 maggio 2006 e nell'occupazione dell'aula provinciale di Tortolì, era stata successivamente attivata la raccolta di firme per la richiesta di un referendum sul capoluogo unico. Il 14 giugno 2006, a seguito di un accordo, il Consiglio Provinciale ha approvato all'unanimità (e quindi con la maggioranza qualificata superiore ai 2/3 prevista dalla legge istitutiva) lo Statuto dell'Ente, che al Titolo 1 attribuisce la qualifica di capoluogo ai comuni di Lanusei (sede della Giunta Provinciale, sede del Presidente), e di Tortolì (sede legale, sede del Consiglio Provinciale, sede del Presidente) e ferma restando la distribuzione degli uffici già presenti nei due comuni e la ripartizione degli uffici di nuova istituzione. Il Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero dell'Economia, con Circolare Prot. 2006/189860 del dicembre 2006, ha comunicato di aver definito la sigla di identificazione della Provincia in OG (acronimo di Ogliastra), anche ai fini dell'immatricolazione automobilistica, confermando la sigla provvisoria già precedentemente assunta in diversi documenti e tabelle ufficiali emessi dallo Stato (Ministero degli Interni, Agenzia delle Dogane, CIPE etc.). Questo codice non era stato fatto rientrare nel DPR n.133/2006 del 15 febbraio 2006 con cui erano state definite le sigle per le nuove province di Monza e Brianza, Fermo e Barletta-Andria-Trani mentre la sigla postale OG è invece stata recepita nell'ambito della revisione generale dei CAP operativa dal 20 settembre 2006, pur mantenendo provvisoriamente invariati i codici postali sia dei capoluoghi che del territorio della nuova provincia.

    Cultura

    La cultura ogliastrina è pressoché agropastorale sia nei paesi di montagna che in quelli del mare, ad eccezione di Tortoli che conserva meglio la tradizione della pesca. La cultura è pressoché agropastorale ed il territorio ha subito un isolamento plurisecolare più di quello barbaricino essendo, sino alla fine dell'Ottocento, privo di strade e collegamenti ferroviari.

    Carnevale ogliastrino

    Nell'Ogliastra settentrionale il carnevale viene definito su Maimone, mentre nei due centri interni dell'Ogliastra centrale, cioè della Valle del Pardu, (Ulassai, Gairo) il carnevale viene denominato Su Maimulu. Le maschere tipiche, però al giorno d'oggi si trovano solo ad Ulassai. La maschera principale ha lo stesso nome della manifestazione cioè su Maimulu, costituita da una grossa pelle e diversi campanacci sulla schiena è seguita dalle altre maschere quali: sa Ingrastula, sa Martinicca, il fantoccio "su Martisberri", s'ursu e un numeroso gruppo di Assogadoris. Termina il giorno di martedì grasso "Martisberri" con la condanna del fantoccio e la sua aspersione nel grande fuoco "Da studi di Damiano Rossi". Nel paese di Seui il giorno dei fuochi in onore di Sant'Antonio, esce la maschera tipica de sa "Mamulada", tale maschera è costituita da un abbigliamento particolare, mastrucche e pelli di montone, con numerosi campanacci nella schiena, scorrazza per le vie del paese suonando con una particolare conchiglia, accompagnata da un numeroso gruppo di maschere della stessa foggia, il carnevale seuese termina il martedì Grasso "Martis de erri". Anche nel paese di Ussassai nel periodo di carnevale "Santu Musconi" escono a questuare per le vie del paese diversi giovani mascherati, con se portano un asinello dove depositare i doni ricevuti. Le stesse dinamiche carnevalesche erano in voga anticamente anche nei paesi di Gairo e Tertenia, ora però da diverso tempo non sono state più praticate. Gli altri carnevali ogliastrini non conservano le maschere antiche ma altrettanto conservano un grande spirito carnevalesco. I carnevali maggiori con carri allegorici di tipo moderno sono presenti a Lanusei, Cardedu, Tortoli e Jerzu.


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    La gola di Gorroppu

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    La Guglia di Goloritzè

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    Tomba dei giganti

    Monumenti naturali
    • Gola di San Giorgio Osini
    • Il Golgo "su Sterru" Baunei
    • Punta Goloritze Baunei
    • Perda Liana Gairo
    • Perda longa Baunei
    • Gola del Gorroppu Urzulei

    Grotte
    • Grotta su Marmuri di Ulassai
    • Grotta del fico di Baunei
    • Grotta di Taccu Isara Gairo Sant'Elena

    Musei e collezioni pubbliche
    • Fondazione Stazione dell'arte Museo Arte Contemporanea Ulassai
    • Collezione fotografica di Virgilio Lai di Ulassai
    • Museo Albino Manca Tertenia
    • Museo Diocesano Lanusei
    • Museo Civico Lanusei
    • Museo Galleria Civica Seui
    • Museo sa Domu e s'Olia Loceri
    • Museo Storico Etnografico Baunei

    Banditismo ogliastrino
    • Attilio Cubeddu nativo di Arzana
    • Raffaele Arzu nativo di Talana
    • Samuele Stocchino nativo di Arzana
    • Pasquale Stocchino nativo di Arzana
    • Francesco Usai nativo di Ulassai
    • Antonio Mesina nativo di Urzulei
    • Giovanni Mulas nativo di Urzulei
    • Francesco Murru nativo di Lanusei






    Personalità d'Ogliastra
    • Maria Lai nativo di Ulassai
    • Giovanni De Murtas nativo di Ulassai
    • Stanis Dessy nativo di Arzana
    • Anselmo Contu nativo di Arzana
    • Albino Manca nativo di Tertenia
    • Michele Mulas nativo di Barisardo
    • Romano Cannas nativo di Ulassai
    • Cristoforo Mameli nativo di Lanusei
    • Giorgio Mameli padre di Goffredo Mameli creatore dell'inno italiano
    • Antonio Scorcu nativo di Tortolì
    • Rina Brundu nativa di Villagrande Strisaili


    Edited by Isabel - 20/7/2013, 07:28
     
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