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Botricello

Provincia di Catanzaro

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    Botricello

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    Info - Scheda Wikipedia

    Botricello è un comune di 4.586 abitanti della provincia di Catanzaro. Cittadina posizionata nel Golfo di Squillace, è divenuta autonoma nel 1957, dopo che per anni ha fatto parte del vicino comune di Andali. Non vanta una lunga tradizione storica, ma le belle spiagge e un clima particolarmente mite hanno dato un notevole impulso al turismo balneare che costituisce la sua principale risorsa economica. Il paese ha due siti, Botricello superiore (o Soprano) che costituisce il nucleo antico ed è localizzato, verso l'interno, sulle colline, e Botricello (nuova), vicino alla costa, che invece si è sviluppata a partire dal secondo dopo guerra ai margini della Strada Statale 106 Jonica. Il paese nuovo negli ultimi decenni ha subito un forte incremento demografico.

    Botricello tra passato e futuro

    - Info -


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    Botricello ha una superficie di 1524 ha. Confina a nord con il comune di Andali, a ovest con il comune di Cropani, ad est confina con il comune di Belcastro e a sud è attraversato dal fiume Crocchio. Botricello, che si trova in una zona tipicamente calda, è ricco di una vegetazione xerofila. Ovunque possiamo scorgere numerosi esemplari di fico d’india, d’agave, d’oleandro, di olivo e di lentisco. Il paese conta poco più di cinquemila abitanti e si estende per quasi quattro chilometri lungo la costa jonica, dal fiume Crocchio al torrente Arango. Una lunga sequenza di case e negozi si erge ai bordi della strada statale 106. una strada che rappresenta un importante nodo di comunicazione, in quanto collega due grossi centri: Catanzaro e Crotone. La scelta di costruire ai bordi di una strada molto trafficata ha sicuramente decretato lo sviluppo di un paese che altrimenti sarebbe rimasto nell’ombra. Anche se sarebbe opportuno evidenziare il fatto che lo svolgersi della vita del paese prevalentemente ai lati di un grosso snodo stradale è cagione di innumerevoli incidenti in cui hanno perso la vita moltissime persone. Sarebbe auspicabile la realizzazione di un’ulteriore strada, che, costruita a ridosso del paese, possa snellire il traffico sulla strada statale 106, facendolo quindi confluire in una zona meno frequentata dai passanti. Botricello oggi è una moderna e vivace cittadina, un importante centro agricolo e turistico in cui si ha una vasta produzione di mais, grano, orzo, barbabietola, frutta, uva, olive, pomodori, finocchi, foraggi, grazie alla produttività di terre fertile da sempre possedute da grandi famiglie quali i Traversa, i Jannone, i De Riso, i De Grazia e i Coluccio, proprietari di terreni siti in Marina di Bruni. La famiglia Jannone era oriunda di Stalettì e, grazie alla sua intraprendenza economica, divenne proprietaria di grandi appezzamenti, alcuni dei quali pervenuti ad essi dai De Riso nella zona Fondaco. Furono proprie queste famiglie a curare a proprie spese fino agli anni ’40 la sistemazione della Chiesa di Botricello Superiore. Stessa fortuna conobbe la famiglia Traversa, la quale negli anni ’30 si rese promotrice del progetto di costruzione della Chiesa delle Madonna di Pompei, situata sul terreno offerto dai De Riso. La famiglia Traversa oggi vanta tra i suoi membri l’Assessore Regionale al Turismo Michele traversa, che grazie ad un’oculata politica divulgativa ha restituito alla Calabria il posto privilegiato che da sempre le compete. I De Riso e i De Grazia furono i primi grandi proprietari terrieri, pionieri dell’agricoltura botricellese: famiglie di antichissima origine, grande contributo hanno dato e continuano a offrire per lo sviluppo del comprensorio botricellese. Notizie a proposito dei De Grazia si hanno a partire dall’anno mille o giù di lì, anche se vengono definiti famiglia nobiliare con un privilegio di assenso regio del 6 giugno 1625, quando Giovanni Filippo venne in possesso della terra di Monte Spinello. Nel 1741 dalla terra di Crucoli i baroni si trasferirono nella città di Strangoli. Gli ultimi viventi baroni Vincenzo e Giuseppe De Grazia, discendenti diretti dell’antica famiglia, attualmente sono residenti a Propani e a Botricello dove continuano a svolgere l’attività agricola. Tale attività non è la sola praticata nel paese; infatti una buona parte dell’economia di Botricello si basa sulla vendita di prodotti caseari quali. pecorino, ricotta, giuncata, mozzarella, senza dimenticare che la peculiarità del paese risiede nella produzione del pane di grano e dei dolci tradizionali, tra cui troviamo “pittinchiuse”, taralli, frese, biscotti secchi e di mandorla. Altrettanto rinomati sono i suoi bar per gelati e granite. Un centro che possiede una notevole importanza, sia per la quantità di impiego che esso offre che per il servizio reso alla società e rappresentato dalle due Case Famiglia e dalla Casa protetta “S.Anna” dirette da Don Alfonso Velonà. Si tratta di strutture residenziali adibite le prime due all’accoglienza di minori disadattati, mentre nella terza vivono anziani non autosufficienti e nella maggior parte dei casi privi di un reddito. Sia le Case Famiglia che la Casa protetta sono state realizzate a partire dalle esigenze dei loro ospiti, offrendo loro servizi e assistenza altamente qualificati. Botricello tra l’altro vanta la presenza di un campo sportivo regolamentare con una pista di atletica leggera, inaugurato nel 1979. In quell’occasione è stata disputata la partita Catanzaro - Botricello, quando il Catanzaro militava ancora nella serie A. In seguito vi giunsero ad allenarsi tutte quelle squadre di primaria importanza che dovevano affrontare il Catanzaro. I cittadini botricellesi hanno comunque sempre manifestato una grande passione per questo tipo di sport. Già nel 1969 si era ufficialmente costituita una squadra botricellese con proprio statuto, e così negli anni successivi numerose altre formazioni sportive sono sorte sulle ceneri di altre.

    Dalla nascita del Comune botricellese ai nostri giorni


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    Nel 1922 l’On. La russa avanzò alla Camera la proposta di separazione della frazione di Botricello dal comune di Andali. La risposta da parte dell’Amministrazione di Andali non si fece attendere, dal momento in cui considerò dal momento in cui considerò questa proposta assolutamente inattuabile per una serie di motivi che potremmo definire legali e amministrativi. Gli Amministratori del Comune di Andali giustificarono la loro opposizione alla proposta di La russa, considerando assurda una separazione tra Botricello e il Comune del quale faceva parte. In primo luogo Botricello veniva considerata “una proprietà esclusivamente privata” con carattere di latifondo appartenuta prima ai De Riso e successivamente ai Jannone. Inoltre si attribuisce il demerito a Larussa di non avere seguito la procedura burocratica prima di proporre la separazione di Botricello da Andali. Per finire, gli Amministratori dichiararono di non essere in possesso di quegli elementi necessari perché la frazione di Botricello potesse costituirsi in Comune, ossia: “Non esiste un territorio, una riunione di famiglie e una rappresentanza elettiva in grado di curare gli interessi locali”. Come c’era da aspettarsi la proposta del Larussa, malgrado fosse stata esaminata, in un secondo tempo venne rigettata. A caldeggiare la nascita del Comune di Botricello fu un altro personaggio: il Marchese Francesco De Riso, che, come precedentemente accennato, nel 1930 inviò al prefetto di Catanzaro Limongelli una richiesta di separazione di Botricello da Andali, adducendo i seguenti motivi: “ Il centro abitato di Botricello è andato man mano sviluppandosi: 800 abitanti risiedono in proprie case nei pressi dello scalo ferroviario. I poveri cittadini di un tempo sono in massima parte ricchi proprietari e molti altri contadini, richiamati dallo sviluppo dell’ agricoltura in questo granaio di primissimo ordine vanno man mano qui stabilendosi.” Negli anni ’40 i clamori della guerra raggiunsero anche il tranquillo paese. La gente viveva nella paura di essere continuamente bombardata. Ogni qualvolta si sentiva un rombo di un aereo di passaggio, la gente spaventata correva a nascondersi nella campagna. Gli anziani ricordano che furono sganciate nei pressi di Botricello sette bombe. Alcune colpirono la zona della Castellana, sita dietro il cimitero di Botricello Superiore; altre caddero nella zona del Macchione, terreno dei Coluccio. Bisognerà attendere più di trent’anni perché Botricello acquisti la sua autonomia. Intanto la vita spirituale del paese era curata da Francesco Parisi negli anni che vanno dal 1944 al 1948. dal 1948 al 1952 venne nominato parroco Don Giovanni Jannone, botricellese, che, morto prematuramente nel 1952, fu provvisoriamente sostituito. Nel 1955 divenne parroco Don Giovanni Marello, che nel 1964 fu poi trasferito a Santa Severina. Il 2 gennaio del 1957 la storia del sito Botricellese conobbe una svolta determinante: il riconoscimento del Comune di Botricello. Da questo momento in poi il Comune appena venuto alla luce affrontò una serie di problemi relativi all’amministrazione e alla gestione dei suoi affari. Negli anni più difficili del nostro paese si distinse una figura di grande valore umano: la Guardia Municipale Antonio Bumbaca, che a favore della comunità lavorò dal 1954 al 1989. negli anni ’70 divenne Guardia Municipale Giuseppe Zumpano.

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    Spiaggia



    Edited by terryborry - 26/6/2012, 10:49
     
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    Ruderi della Torre Tagliacarne

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    - Info -

    Per chi apprezza le testimonianze storiche segnaliamo la “Torre Tagliacarne”, una fortezza di avvistamento eretta in funzione antisaracena, e gli scavi della necropoli del V secolo d.C.».

     
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1 replies since 24/9/2011, 10:43   263 views
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