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Cerenzia

Provincia di Crotone

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  1. Isabel
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    Cerenzia

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    - Fonte -

    Cerenzia è un comune italiano di 1.371 abitanti situato in Calabria, nella provincia di Crotone. Incastonato tra i monti della Sila, Cerenzia è un piccolo ma prezioso gioiello di storia e natura. Il suo nome: Acerenthia, Acherontia o Geruntia deriverebbe dal nome della vallata che ospita il fiume Lese un tempo forse chiamato Acheronte, oppure dal fatto che a quei tempi la zona era piena di alberi di Acero. Abbandonata nel 1800 per malaria e terremoti, Cerenzia venne ripopolata solo nei primi del novecento. Dell'antica Acherontia sono rimasti purtroppo solo vecchi ruderi come la colonna del vescovado e qualche muro appartenente a qualche antica abitazione. Il comune di Cerenzia dista 47 km da Torre Melissa. Da visitare a Cerenzia sono: La colonna del vescovado e le mura della antica Acherontia.

    Storia


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    Grotte

    L'odierno centro abitato di Cerenzia sorse nella seconda metà dell'Ottocento, quando i cerentinesi si spostarono per la malaria più a ovest rispetto alla vecchia rocca, Akerentia / Acherentia / Acerentia, un tempo sede diocesana, con chiaro riferimento al fiume Acheronte, antico nome del Lese, che scorre ai piedi della rupe. Detta «Città dell'olio» dagli abitanti, ha ottenuto il riconoscimento D.O.P. per la qualità del suo olio. Sede di un interessante Parco Archeologico, di notevole valenza paesaggistica, in corso di realizzazione a cura dell'Amministrazione Comunale (Direttore dei Lavori Arch. Antonio Lopetrone) con il supporto scientifico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, è oggetto, da diversi anni, di campagne di scavo e ricerca condotte dalla stessa Soprintendenza. Nel 2007 è stato eseguito lo scavo parziale del cosiddetto Palazzo del Principe.


    Itinerari

    Cerenzia offre una duplice possibilità al turista. Oltre alle moderne piazze ispirate da artisti calabresi anche di fama internazionale, si consiglia una visita al vecchio borgo. Momenti di tranquillità, invece, si possono vivere nelle fitte pinete che circondano il paese.


    Diocesi di Cerenzia

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    Vescovato

    - Fonte -

    La diocesi di Cerenzia (in latino: Dioecesis Geruntina) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

    Storia


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    Le notizie che ci sono sulla diocesi di Cerenzia si devono in particolar modo all'abate cistercense Ferdinando Ughelli, nella sua Italia Sacra. Parlando dell'arcidiocesi metropolitana di Santa Severina, egli indica Cerenzia come la prima tra le diocesi suffraganee. La notizia dell'erezione della diocesi, nel X secolo, è confermata da iscrizioni nella cattedrale, la chiesa di San Teodoro. Sempre padre Ughelli descrive il territorio della diocesi come composto delle città di Vertinaro e Caccuri ed altre due parrocchie. Nel 1342 per la prima volta un vescovo si intitola di Cerenzia e di Cariati. La sede di Cariati decadde presto, ma circa un secolo più tardi papa Eugenio IV eresse nuovamente la diocesi di Cariati, unendola aeque principaliter con quella di Cerenzia. La soppressione della diocesi avvenne il 27 giugno 1818 con la bolla De utiliori di papa Pio VII, nell'ambito della riorganizzazione delle diocesi del Regno delle due Sicilie. Il territorio fu incorporato nella diocesi di Cariati (oggi arcidiocesi di Rossano-Cariati). Oggi Cerenzia è sede vescovile titolare; l'attuale vescovo titolare è monsignor Pere Tena Garriga, già vescovo ausiliare di Barcellona.

    Economia

    - Fonte -

    Il traino dell’economia cerentinese è il comparto agricolo. Il paese è quarto nella provincia di Crotone per produzione di olio (è una qualità particolarmente buona, a basso grado di acidità). Cerenzia ha anche aderito all’Associazione nazionale “Città dell’olio” (con sede a Siena) nata per diffondere la cultura dell’extravergine. Tra le aziende a conduzione familiare della zona, le più rappresentative sono: Martucci, Ferrarelli, Aragona, Belcastro, Caputo, Mele, Bonanno e Morrone. Alcune sono dedite soltanto alla coltivazione, altre provvedono anche alla trasformazione delle olive in olio. Di recente è stata costituita la cooperativa “Acheronthia”. Ulivi a parte, il territorio di Cerenzia è coltivato anche a vigneti, fichi d’india e grano. Di ottima qualità, infine, è il miele locale. Da circa un trentennio, poi, si è piano piano sviluppato un altro settore che oggi occupa un ruolo importante nell’economia del paese. A Cerenzia ci sono, infatti, molte imprese artigiane. Alcune lavorano il ferro, altre il legno (in paese è famoso Francesco Guarascio, fine intagliatore), altre ancora l’oro. Una buona parte della popolazione attiva, però, preferisce il “posto fisso”. Molti sono impiegati nelle forze dell’ordine e altri lavorano nella locale “Lavanderia industriale” o nelle quattro imprese edili esistenti nel territorio. Il reddito pro capite è medio e alta la percentuale di disoccupazione tra i giovani.

    Tutti i castelli

    Ruderi dell'antica Acheroentia



    Edited by Isabel - 4/11/2014, 12:57
     
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