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Grottole

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  1. Isabel
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    Grottole

    JCogC

    - Fonte -

    « Non è facile raccontare questa storia a chi non conosce la valle del Basento, il cielo celeste come i colori a matita dei bambini, i pendii che il grano rende verdi a primavera e gialli d'estate, i fuochi delle stoppie, i tralicci per l'estrazione del petrolio, i paesi agonizzanti sulle colline, il volo del nibbio. »
    (Dal romanzo «Mille anni che sto qui» di Mariolina Venezia)

    Grottole è un comune italiano di 2.440 abitanti della provincia di Matera in Basilicata.

    Geografia

    Con un territorio esteso circa 11.000 ettari, Grottole è situata tra due fiumi: il Basento ed il Bradano, nel quale confluiscono due grossi ruscelli denominati Rovivo e Bilioso. Parte del suo territorio rientra nella Riserva regionale San Giuliano. Lungo il versante che si affaccia sulla valle del Bradano si estende un'area boschiva denominata bosco Le Coste. Il centro abitato si trova ad un'altitudine di 481 m s.l.m. nella parte nord-orientale della provincia. ed il suo territorio confina a nord con i comuni di Irsina (31 km) e Gravina di Puglia (BA) (42 km), ad est nord-est con Matera (34 km), a sud-est con Miglionico (13 km), a sud con Salandra (19 km) e Ferrandina (23 km) e ad ovest con Grassano (12 km) e Tricarico (29 km). Dista come già detto 34 km da Matera e 66 km dal capoluogo di regione Potenza.
    • Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa)

    Clima

    La stazione meteorologica più vicina è quella di Matera. Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +6,0 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +25,1 °C.

    Storia

    Grottole ha origini remote tanto da essere uno dei centri più antichi della regione. I ritrovamenti di insediamenti preistorici, greci e romani sono una precisa testimonianza in tal senso. Il toponimo potrebbe derivare dal latino cryptulae ossia grotticelle, locali adibiti alla lavorazione dell'argilla, arte per la quale Grottole è rimasta famosa nei secoli.In epoca magno-greca, Grottole faceva parte della VII regione metapontina, colonizzata dai Greci a partire dall'VIII secolo a.C. Fu fortificata dai Longobardi, dai quali riuscì a sottrarsi intorno all'anno 1000. Nel 1061, in epoca normanna, il feudo di Grottole passò sotto il dominio di Guglielmo Braccio di Ferro, e successivamente passò a Roberto il Guiscardo e poi ai conti Loffredo di Matera. Nel corso dei secoli il feudo di Grottole fu conteso da diverse Signorie. Carlo I D'Angiò l'assegnò a Ruggero di Lauro, conte di Tricarico, il quale aveva appoggiato la conquista angioina, e da questi passò ai Monteforte ed agli Orsini Del Balzo. Agli inizi del '500 era un possedimento della famiglia Gaetano Dell'Aquila d'Aragone. Nel 1534 passò sotto il dominio dei marchesi Sanchez De Luna d'Aragona, i tesorieri del Regno di Napoli, mentre nel secolo successivo si susseguirono i Caracciolo, gli Spinelli di San Giorgio, fino al 1738 quando passò ai Sanseverino di Bisignano per matrimonio. Dopo il 1806 con la legge eversiva della feudalità i beni vennero divisi tra i discendenti dei Sanseverino e D. Rosa Miracco, una figlia naturale di Luigi Sanseverino 13° Principe di Bisignano, da sempre molto legato al feudo di Grottole. Solo nel 1874 Grottole si liberò dell'ultimo feudatario Principe Sanseverino. Il territorio comunale (l'antica universitas come venivano chiamati un tempo i comuni) era suddiviso in contrade.

    Monumenti e luoghi di interesse

    • La Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, con annesso l'ex convento dei frati domenicani, al suo interno contiene altari lignei, la cantoria ed il coro, del '700, oltre a numerose tele e statue. Pregevole una statua in pietra raffigurante una Madonna con Bambino, di scuola lucana.
    • La Chiesa di San Rocco, già detta di Santa Maria la Grotta. Il culto nei confronti del santo pellegrino francese prese piede dopo la peste del 1655. L'interno è composto da tre navate. Nella navata maggiore è conservato un prezioso ed enorme polittico dell'artista Pietro Antonio Ferro, risalente al XVII secolo, raffigurante le Sette opere di misericordia corporale. Nella navata di sinistra, l'unica abbellita con stucchi, vi è l'altare di San Rocco e l'altare della Madonna dell'Assunta.
    • Il castello è posto sulla collinetta della Motta, distaccata dal centro abitato. Si vuole edificato nell'851 dal principe longobardo Sichinolfo di Salerno. Presenta una torre centrale, a base quadrata, e numerosi ambienti attigui che formano il corpo vero e proprio del palazzo. Agli inizi dell'800, prima cioè del cambio di destinazione d'uso dell'immobile, la struttura era composta da 13 vani soprani, 6 sottani, la stalla e la cantina. Di grande pregio è un grande camino, posto in prossimità della torre, abbellito di stucchi.
    • I ruderi della Torre di Altojanni, posti a circa 12 chilometri di distanza dal paese, nelle vicinanze del santuario di sant'Antonio abate. Si tratta di una vera e propria città medioevale, che scomparve, per cause ignote, probabilmente già nel XV secolo. Sono visibili i resti di una costruzione difensiva, di una chiesa e di numerose fosse usate per la conservazione delle derrate alimentari.
    • Il Santuario di Sant'Antonio Abate, risalente alla fine del Trecento, fu edificato per volere della regina Giovanna. Si trova situato sulla sommità dell'altopiano di Altojanni, poco distante dai resti archeologici dello scomparso centro abitato. È attualmente meta di pellegrinaggio il giorno 17 gennaio, festa liturgica del santo egiziano, nonché la domenica di Pentecoste ed il lunedì e martedì successivo.

    Edited by PatriziaTeresa - 18/6/2015, 17:57
     
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    Santuario Sant’Antonio abate

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    - Info -

    Grottole, che trae il nome dal latino “Criptulae, piccole grotte scavate, è un piccolo borgo medioevale, circondato da vigneti, mandorleti e alberi di fico ed è tra i più antichi villaggi della Basilicata.Posizionato su una collina tra i fiumi Bradano e Basento, è area di ritrovamenti archeologici di resti di insediamenti, necropoli e acquedotti risalenti al periodo dei romani.A circa 15 Km dal paese, si trova il Santuario di Sant’Antuono all’interno del Bosco di Fosso Magno, in contrada Buffalora. Secondo la tradizione storica locale il Santuario fu costruito per volere della Regina Giovanna I nell’anno 1371 al quale era annesso un ospedale per la cura dei lebbrosi.

    Edited by PatriziaTeresa - 18/6/2015, 17:57
     
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