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Aversa

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  1. Isabel
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    Aversa

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    - Info -

    Aversa (IPA: [a'ver:sa]), Averza in campano) è un comune italiano di 51.631 abitanti della provincia di Caserta, in Campania.Dopo lo scioglimento della Terra di lavoro, ha fatto parte della provincia di Napoli dal 1927 al 1945, anno in cui fu istituita l'attuale provincia di appartenenza. Oggi è al centro dell'agglomerato conosciuto come agro aversano. È stata la prima contea normanna del meridione d'Italia. La città è sede vescovile della diocesi di Aversa dal 1053. Aversa è situata lungo la linea ferroviaria storica Roma-Napoli via Formia ed è nota per essere la città natale di Domenico Cimarosa e per la produzione della mozzarella di bufala aversana e del vino Asprinio. Geograficamente e culturalmente legata alla vicina Napoli, molto più che al suo attuale capoluogo di provincia, Aversa conserva tuttavia una sua peculiare identità, anche grazie alla sua millenaria storia e alle sue tradizioni artistiche ed ecclesiastiche.

    Territorio

    Aversa è una città della pianura campana, situata al centro dell'agro aversano, una vasta area pianeggiante a vocazione agricola situata a nord della conurbazione metropolitana di Napoli, nella zona denominata Terra di Lavoro, a circa 3 km a sud del fiume Clanio e dista dal mare circa 22 km. La morfologia del territorio, unita alla fertilità del terreno e alle antiche e recenti opere di bonifica e di risistemazione del suolo, sono ancora oggi elementi strategici nella costruzione del paesaggio. Dista circa 16 km dal capoluogo di provincia Caserta, con più di 50.000 abitanti è il secondo comune per popolazione della provincia di Caserta.Il territorio di Aversa ha un'estensione di circa 8,73 km². L'altitudine è di 39 m s.l.m..

    Clima

    Ad Aversa il regime climatico è classificato come temperato caldo, con estati calde e inverni miti. Le medie invernali sono di solito inferiori ai 10 °C; le medie estive sono di 26 °C (con valori massimi che possono toccare i 35 °C). Le precipitazioni sono piuttosto irregolari: si concentrano tra Ottobre e Gennaio, mentre d'estate sono quasi inesistenti.

    Le origini del nome

    Il nome della città deriva dal luogo della sua fondazione Sancti Pauli ad Averze. La radice del suo nome richiama quello di Velsu, una delle dodici città etrusche non ancora individuate. Con il passare delle generazioni è stato poi corroto in Verzelus, Versaro e quindi in Averse.

    Prima dei Normanni

    Prima dell'avvento dei Normanni, nell'XI secolo, il territorio aversano era popolato da piccoli raggruppamenti, casali e ville. Quasi al centro di una delle maglie della centaurazione romana esisteva il casale Sancti Pauli ad Averze. Di forma pressoché circolare, l'originario villaggio aversano non aveva, fino alla conquista normanna, una precisa fisionomia territoriale, giuridica o amministrativa. Posto a breve distanza dal corso del Clanio, nell'area compresa tra la via consolare campana e la via Atellana, in una posizione di dominio delle principali vie di comunicazione tra il nord e il sud e tra i paesi interni e il mare, solo con l'avvento dei normanni il piccolo casale cominciò ad avere un assetto ben definito. Con ogni probabilità si trattava di uno stanziamento di tipo religioso, legato alla originaria chiesa di San Paolo.

    I Normanni

    Fu fondata ufficialmente nel 1029 da Rainulfo Drengot, dei principi di Quarrel (vicino Alençon, nella Bassa Normandia), che ne divenne primo conte, su investitura prima di Sergio IV, duca di Napoli e poi dell'imperatore Corrado II. Dodici furono i conti normanni che ressero le sorti della città di Aversa, che da piccolo borgo, grazie alla politica di asilo iniziata da Rainulfo, divenne una piccola capitale, da dove partirono le conquiste normanne dell'Italia Meridionale. Il più importante dei conti fu senza dubbio Riccardo Drengot, l'unico che seppe tener testa a Roberto il Guiscardo. E fu proprio il conte aversano a condurre, nella battaglia contro le truppe pontificie a Civitella del Fortore, nel beneventano, i normanni alla vittoria, imprigionando lo stesso papa Leone IX. L'astuto Riccardo I però non trattò il pontefice da prigioniero, ma lo scortò a Roma con tutti gli onori. Questo gesto gli valse la conciliazione con la Chiesa, la cancellazione della scomunica, e l'investitura di Aversa a Diocesi.

    Gli Angioini

    Dopo la dinastia normanna e quella sveva, fu la volta degli Angioini. Nel 1285, con Carlo II d'Angiò e Roberto d'Angiò, la città visse un periodo florido. Gli Angioini scelsero la città come meta per la caccia. Tanto che il castello reale, di cui oggi restano poche tracce nella centralissima via Roma, nei pressi della parrocchia della Madonna di Casaluce, per lunghi periodi ospitava la corte angioina. In particolare la regina Giovanna I, scelse Aversa come sua sede preferita. Ed è proprio nel castello aversano, che si consumò una delle pagine più cruente della storia del XIV secolo. Infatti alcuni nobili napoletani capeggiati da Carlo di Durazzo, pretendente al trono di Napoli, forse in congiura con la stessa regina Giovanna I, uccisero, lanciandolo da una finestra con un cappio al collo, il principe consorte dell'angioina, Andrea d'Ungheria. Il cruento assassinio del giovane principe non rimase impunito. Il fratello, il re Luigi d'Ungheria, con l'esercito scese in Italia, e dopo aver attraversato l'intera penisola, si fermò nel castello di Aversa. Qui tramò la sua vendetta, con Giovanna I che scappò ad Avignone, ed i nobili, invitati ad un pretestuoso banchetto di riconciliazioni, incarcerati e sommariamente processati. Addirittura Carlo di Durazzo fu impiccato dalla stessa finestra del principe ungherese. La presenza della corte angioina, però, non portò solo tristi vicende. In questo periodo nacque la Real Casa dell'Annunziata (1315 circa), istituto benefico, orfanotrofio ed in seguito anche ospedale, che tanto ha segnato la vita e lo sviluppo sociale dell'intera comunità aversana. Numerose furono poi le chiese ed i monasteri edificati per volere dei d'Angiò. Dalla chiesa di San Luigi dei Francesi (oggi dedicata a San Domenico), fatta erigere dal nipote, re Carlo II d'Angiò, a San Nicola, solo per citarne alcune.

    Gli Aragonesi e il periodo Spagnolo

    Con gli Aragonesi la città continuò a godere di alcuni privilegi, ma la sua importanza cominciò a declinare a partire dalla discesa di Carlo VIII di Francia, nel 1494, tanto che nel 1503 divenne un centro periferico per lo spopolamento, dovuto all'epidemia di peste. Nel periodo spagnolo Aversa decadde ulteriormente a causa della peste del 1656. Questo avvenimento causò la perdita di buona parte della popolazione. Il calo demografico e le ristrettezze economiche determinarono un freno dello sviluppo. Aversa ospitò Carlo III di Spagna tra l'aprile e il maggio del 1734, nel Palazzo Ventignano e dove ritornò nel 1738 con la moglie Maria Amalia di Sassonia.

    Dall'800 a oggi

    Dopo la breve Repubblica Partenopea con il ritorno dei Borbone due furono le innovazioni maggiori, la fine del sistema feudale e la statalizzazione dei beni ecclesiastici. Nella città molti ordini scomparvero e i loro beni passarono allo Stato. Nel 1813 i frati Minori lasciarono il Convento della Maddalena che fu occupato dall'Ospedale Psichiatrico, mentre il Convento di San Lorenzo fu trasformato in Orfanotrofio militare. Gioacchino Murat, che sostituì Giuseppe Bonaparte, ebbe le chiavi della città di Aversa, dove fondò il Convitto delle Orfanelle di Sant'Agostino e l'istituzione del Banco dei Pegni. Quando ritornò Ferdinando I nel 1815 vi furono malcontenti che portarono a veri e propri moti. Nei tumulti si tentò di imprigionare il vescovo Tommasi che fu poi ucciso nel 1821. I moti culminarono con la cattura di molti cabonari tra cui il letterato Raffaele Lucarelli. Il 1º ottobre 1860, prima della Battaglia del Volturno, Giuseppe Garibaldi sostò nel Palazzo Golia. Col Regno d'Italia la città fu annessa alla Provincia di Caserta, e abolita questa nel periodo fascista, fece parte di quella di Napoli. Aggregata come tutto il territorio di Terra di lavoro alla Provincia di Napoli nel 1927, con la fine della guerra fu restituita alla rinata provincia casertana, non senza perplessità dovute alla sempre più marcata dipendenza dalla vicina Napoli. Tuttora Aversa costituisce un caso geografico-amministrativo piuttosto singolare in Italia, di città che, pur essendo legata senza soluzione di continuità ad un capoluogo, non ne dipende amministrativamente. Motivo questo che, unito ad un marcato senso identitario, ha portato negli ultimi decenni del secolo scorso, a formulare varie ipotesi di distacco dalla provincia casertana, dalla nascita di una provincia autonoma dell'agro aversano, al possibile accorpamento con la futura Area metropolitana di Napoli. Il 1º Dicembre 1945, finita la Seconda guerra mondiale, fu fucilato ad Aversa il Generale della Wehrmacht Anton Dostler, condannato per crimini di guerra, per aver fatto fucilare i soldati alleati prigionieri di guerra. L'esecuzione è stata fotografata e filmata con immagini in bianco e nero. Altro evento che ha segnato la storia aversana del XX secolo, è stato il terremoto del 1980, che vide la città normanna come il luogo più lontano dall'epicentro (l'Irpinia) in cui si registrarono vittime.

    Cosa c'è da vedere ad Aversa
    • Chiesa di San Michele in via Armando Diaz
    • Chiesetta di Santa Maria della Pietà in via Isonzo
    • Chiesetta di San Bartolomeo in via Vittorio Emanuele III
    • Chiesa di San Rocco in Via Sant'Andrea
    • Chiesetta di Santa Marta Minore in via Santa Marta
    • Chiesa di Santa Maria del Popolo in via Castello
    • Chiesa delle Cappuccinelle in via Castello
    • Chiesa di Santa Maria degli Angeli in via Salvatore Di Giacomo
    • Convento e Chiesa di Santa Maria del Carmelo in via Ludovico Abenavolo
    • Chiesetta della Confraternita di San Benedetto in via Monserrato
    • Chiesa di Santa Maria delle Grazie in via San Giovanni
    • Chiesa di San Giovanni Evangelista in via Santa Maria La Neve
    • Chiesa di Santa Maria la Nova in via San Biagio
    • Chiesa di Santa Lucia in via Santa Lucia
    • Chiesa di Sant'Agostino dei Calzi in via Cesare Golia
    • Chiesa e Convento di Sant'Anna in Piazza Crispi
    • Chiesa di Santo Spirito in via Roma
    • Chiesa di San Giovanni Battista in via Isonzo
    • Chiesetta di San Giuseppe in Piazzetta Savignano
    • Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in via Costantinopoli
    • Cappella di Sant'Antonio, sita in via Armando Diaz, esistente dal 1900
    • Cappella della Morte, sita in via Rainulfo Drengot.
    • Cappella Madre del Cimitero, sita in via Arturo Garofano, esistente dal 1854
    • Cappella del Monte del Purgatorio, sita in via Roma
    • Palazzo Golia
    • Palazzo Gaudioso
    • Palazzo Motti
    • Palazzo Candia
    • Palazzo Monticelli-Della Valle duchi di Ventignano
    • Palazzo De Fulgore
    • Palazzo Masola-Bonavita
    • Palazzo Azzolini
    • Palazzo d'Ausilio-Pozzi
    • Palazzo Pacifico-Lucarelli
    • Palazzo Parente
    • Palazzo Saporito
    • Palazzo Cappabianca-Capone
    • Palazzo del Tufo
    • Casa natale di Domenico Cimarosa
    • Casa natale di Niccolò Jommelli
    • Parco "Salvino Arturo Pozzi"
    • Villa Comunale
    • Parco "Antonio Balsamo"
    • Parco "Grassia"

    Turismo

    Le principali attrattive turistiche di Aversa sono le chiese, con le loro architetture e le opere d'arte contenute all'interno, e la produzione gastronomica, con la lavorazione della mozzarella e della polacca. Alcune iniziative e alcuni progetti, come Aversa Città d'Arte e Estate ad Aversa, tendono a promuovere il settore turistico.



    Personalità legate ad Aversa
    • Ludovico Abenavolo (1470 circa – prima del 1535) Nato ad Aversa. Fu uno dei partecipanti alla celeberrima Disfida di Barletta nel 1503
    • Niccolò Jommelli (1714 - 1774) è stato un famoso compositore italiano. È nato ad Aversa e morto a Napoli
    • Domenico Cimarosa (1749 - 1801) è stato un famoso compositore italiano. È nato ad Aversa e morto a Venezia
    • Gaetano Andreozzi (1755 - 1826) è stato un famoso compositore italiano. È vissuto ad Aversa e morto a Parigi
    • Guglielmo Sanfelice D'Acquavella (1834 - 1897) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. È nato ad Aversa e morto a Napoli
    • Pietro Rosano (1846 - 1903) è stato un politico italiano. Vissuto ad Aversa e morto a Napoli
    • Carmine Cesarano (1869-1935), vescovo di Aversa.
    • Filippo Saporito (1870 – 1955) è stato uno psichiatra italiano. Vissuto e morto ad Aversa
    • Alfonso Gallo (1890 - 1952) è stato un insegnante e bibliotecario italiano. Nato ad Aversa, vissuto e morto a Roma
    • Edoardo Orabona (1897 - 1973) è stato un ingegnere idraulico, docente universitario e studioso italiano. Nato ad Aversa e morto a Bari
    • Lennie Tristano (1919 - 1978) è stato un pianista e compositore statunitense. Nato a Chicago, vissuto e morto a New York. La sua famiglia era di Aversa
    • Antonio Ruberti (1927 - 2000) è stato un politico ed ingegnere italiano. Vissuto e morto ad Aversa
    • Vincenzo Caianiello (1932 - 2002) è stato un giurista, magistrato e politico italiano. Vissuto ad Aversa e morto a Roma
    • Armando Veneto (1935) è un politico e avvocato italiano. Nato ad Aversa
    • Pasquale Giuliano (1942) è un politico e magistrato italiano. Nato ad Aversa
    • Ninì Grassia (1944 – 2010) è stato un regista, sceneggiatore, attore e compositore italiano. Nato ad Aversa e morto a Castel Volturno
    • Pasquale Luiso (1969) è un ex calciatore italiano, attuale allenatore del Sora. Nato ad Aversa
    • Caterina Balivo (1980) è una giornalista e conduttrice televisiva italiana. Nata a Napoli, cresciuta ad Aversa
    • Francesco Ruopolo (1983) è un calciatore italiano, attaccante dell'Atalanta. Nato ad Aversa

    Edited by PatriziaTeresa - 20/6/2015, 19:44
     
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    Agro aversano

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    - Info -

    L'agro aversano è un'area geografica della Regione Campania in Provincia di Caserta, è popolata da circa 270.000 abitanti ed è attraversata dai Regi Lagni, che la separano dal resto dell'area casertana. L' area di antica vocazione rurale dopo essere stata contea in epoca normanna, diventa una zona strategica nella vasta Terra di lavoro, antica provincia del Regno delle Due Sicilie, nel 1927 in seguito alla soppressione dell'ente durante il fascismo, ha fatto parte insieme a tutto il casertano della Provincia di Napoli fino al 1945, anno in cui fu istituita l'attuale provincia di appartenenza. I comuni dell'agro sono 19, gravitano tutti su Aversa, e ne costituiscono un unico agglomerato urbano senza soluzione di continuità con i comuni a nord di Napoli. Sono geograficamente parte dell'agro anche i comuni di Sant'Antimo e Frattaminore, che rientrano nella provincia napoletana. Tra le varie ipotesi di delimitazione della futura Area metropolitana di Napoli vi è quella dell'inserimento dell'intera conurbazione aversana, che da sempre gravita su Napoli e ne condivide i servizi più essenziali, oltre che legami storici e culturali.

    Edited by PatriziaTeresa - 20/6/2015, 19:39
     
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