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Casacalenda

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  1. Isabel
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    Casacalenda

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    Casacalenda è un comune di 2.250 abitanti della provincia di Campobasso.

    - Info -


    Descrizione e geografia

    Antico comune collinare la cui economia trae sostentamento quasi esclusivamente dall'agricoltura. La comunità dei casacalendesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, è distribuita nel capoluogo comunale e nelle località di Civitella, Convento Sant'Onofrio e San Vito. Nel centro storico le abitazioni hanno conservato le caratteristiche architettoniche originarie. Il clima è tipico collinare, ma piuttosto umido a causa della vicinanza dei fiumi. Il territorio appartiene all'era eocenica, come dimostrano gli scavi eseguiti in contrada Coste che hanno portato alla luce un banco tufaceo contenente conchiglie enormi, del peso di oltre tre kg, perfettamente conservate. Il suo profilo è abbastanza ondulato, con altitudini che vanno dagli 889 metri del Cerro del Ruccolo, punto geodetico, ai 70 metri lungo le rive del fiume Biferno che attraversa il territorio insieme al Cigno, suo affluente. Lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è costituito da uno scudo sannita per metà rosso e per metà nero, con scudetto azzurro, caricato della lettera K, iniziale del suo nome originario "Kalene".
    Si trova alla destra del medio corso del fiume Biferno, lungo la statale 87 Sannitica. I collegamenti con le grandi reti di traffico sono buoni: la s.s. 647 Fondo valle del Biferno corre a una quindicina di chilometri, il più vicino casello dell'autostrada A14 Adriatica (Termoli-Molise) è a 42 km. La sua stazione ferroviaria, posta lungo la linea Termoli-Campobasso, serve anche il comune di Guardialfiera. L'aeroporto dista 189 km (ma a 290 km c'è lo scalo intercontinentale di Roma/Fiumicino); il traffico marittimo fa capo al porto turistico distante 42 km o a quello mercantile posto a 194 km. Fa parte della Comunità montana "Cigno-Valle del Biferno"; gravita verso Larino e Campobasso.


    Storia

    E' l'antica Kalene citata da Polibio, nella quale C. Marco si accampò nell'anno 537 a.C. per affrontare il nemico Annibale. Probabilmente era la sede del mercato periodico del primo del mese, essendo in posizione centrale rispetto alle varie colonie agricole della zona: da qui il nome, trasformato poi in Arx Kalene, Casamcalendam, Rocca Calena, Casalchilenda, Casalcalenda, Casacalena fino all'attuale. Le prime notizie feudali del comune risalgono al 1166, anno in cui divenne feudo di Giuliano di Castropignano; negli anni successivi varie vicende la fecero passare ai Caracciolo, ai Montagano, ai di Capua, agli Ametrano e in ultimo ai di Sangro che la tennero fino all'eversione feudale. Decimata dalla peste nel 1656 e dal colera nel 1837, la popolazione ha assistito il 21 gennaio 1883 all'inaugurazione del tronco ferroviario Casacalenda-Larino. Nel patrimonio storico e architettonico spiccano la chiesa dell'Addolorata, la chiesa di Santa Maria Maggiore, il convento dei frati cappuccini di Sant'Onofrio, una tavola con iscrizioni osche, le mura di cinta che hanno oltre 25 secoli di vita e la quattrocentesca fontana del Duca. Nel 1630, a causa della peste, una colonia di albanesi proveniente dal villaggio di S. Barbato si stabilì nel comune dove ebbe assegnata una contrada rustica fuori le mura.

    Le origini del nome

    Esistono diverse ipotesi di provenienza del nome, potrebbe derivare dall'unione di casa e di un nome latino di persona non ben identificato. Secondo alcuni il termine casa invece si accosta al termine latino calendae, ossia "primo giorno del mese" e con significato traslato a "primo giorno del mercato", riferendosi alla fiera che aveva vita in loco.


    Monumenti e luoghi di interesse
    • La Chiesa di Santa Maria Maggiore contiene importanti dipinti del XVIII secolo e un basso rilievo, un Gesù deposto, attribuito a Giuseppe Sanmartino e il Convento di Sant'Onofrio del XV secolo.
    • Porta Capo
    • Il Palazzo Ducale
    • Oasi LIPU di Bosco Casale, prima area protetta del Molise

    Personalità legate a Casacalenda
    • Carlo Montuori, direttore della fotografia ed operatore cinematografico.

    Edited by PatriziaTeresa - 25/6/2015, 10:42
     
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    Santuario Maria Santissima della Difesa

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    - Info -

    In posizione come a dominare una vasta zona della costa adriatica troviamo il Santuario Madonna della Difesa. Al suo interno si venera la statua della Vergine con Bambino in terracotta.Essa risale alla fine del secolo XIX ed è opera di Amalia Dupré. In questa zona scavi archeologici hanno riportato alla luce dei suggestivi resti di quello che sembra essere un antico altare sacrificale pagano posizionato proprio in prossimità del santuario.Il santuario venne edificato nel 1897. All’interno si presenta molto semplice con una singola navata e un altare. Sulla colonna dorica di un altare si trova l’effige di un cranio di bue risalente al V secolo e un’interessante iscrizione funeraria.La tradizione vuole che nel luogo della costruzione del santuario ci fosse una querci di dimensioni notevoli chiamata ” la Quercia della Madonna”.All’interno si conserva una raccolta di ex voto con oggetti donati da persone miracolate, la racccolta consiste in Tavolette o lamine con iscrizioni, Protesi, Fotografie e oggetti vari.

    Edited by PatriziaTeresa - 25/6/2015, 10:43
     
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