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Castropignano

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  1. Isabel
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    Castropignano

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    - Info -

    Castropignano è un comune di 1.056 abitanti della provincia di Cambobasso.

    Storia

    La più antica testimonianza della presenza dell’uomo nel territorio di Castropignano risalirebbe all’età del bronzo (1200 a.C. circa); è costituita da frammenti di ceramica rinvenuti nell’area del Castello D’Evoli.[2] A ridosso del “Cantone della Fata” (un maestoso complesso roccioso nel bosco Carpineto), invece, ricadono mura megalitiche, databili al IV secolo a.C., nel periodo in cui i Sanniti, qui considerati progenitori, combatterono contro i Romani, rimanendone sconfitti dopo tre guerre. Della conseguente dominazione romana sopravvivono i ruderi di due ville, alla “Cananella” e alla “Canala “; in quest’ultima contrada ci sono ancora ruderi della ”meravigliosa fonte della Canala, opera delle legioni romane”. Nella facciata della cappella di S.Lucia -invece- è murato un lastrone di pietra su cui sono scolpiti i fasci littori.Dopo la caduta dell’Impero Romano, i Longobardi giungono anche dalle nostre parti e di loro ci rimane la Torre dell’Orologio (molto rimaneggiata nel tempo) residua del primo e più antico castello, che ricadeva nel cuore dell’abitato. Il primo documento che riporta il nome di Castropignano risale a 700 anni dopo Cristo, ma è stato concepito tre o quattro secoli prima sotto forma di Castrum Pineani, ovvero luogo fortificato di cui era signore Pineano. Ai Wurtzell, signori Longobardi, subentrano a metà del Trecento i D’Evoli,[3][4] famiglia di origine Normanna. Furono essi a costruire il castello all’esterno dell’abitato, di cui oggi restano gli imponenti ruderi ed ambienti restaurati.[5] Le chiese di S.Nicola (con annessa torre campanaria di poco discosta) e del S.S.Salvatore sono di quel tempo, mentre di età successive sono le altre: S.Maria delle Grazie (1500); cappella di S.Lucia (1700); pure il Convento risale al 1700, la chiesa Madre 1800. Da ricordare Francesco Eboli, duca di Castropignano (1693–1758, nonno del conte Michele Maria Milano), luogotenente generale della cavalleria napoletana era al servizio del re di Spagna Filippo V. La dominazione feudale dei D’Evoli, finisce agli inizi dell'ottocento,[6] dove iniziano episodi di brigantaggio. L’emigrazione colpisce fortemente la comunità nel corso del novecento, soprattutto nel secondo dopoguerra. Truppe degli eserciti tedesco e anglo-americano passano per Castropignano nell’ottobre del 1943, causando la morte di diversi civili. In occasione del referendum del 2 giugno 1946 a Castropignano prevalse la monarchia. La democrazia cristiana ha detenuto il primato dei voti per decenni, poi sono sopraggiunte novità e confusione. L’andamento demografico ha fatto registrare un forte calo negli anni ’50 e ’60, per diminuire e stabilizzarsi poi. Oggi siamo appena al di sopra dei 1000 abitanti, comprendendo, ovviamente, chi vive in campagna o nella vicina frazione di Roccaspromonte. Il problema di grande rilevanza rimane quello di sempre: la mancanza di lavoro, che da diverso tempo sottrae alla comunità numerosi giovani con istruzione universitaria.

    Monumenti e luoghi d'interesse

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    Il Castello d'Evoli di Castropignano fu costruito intorno alla metà del XIV secolo. Fu probabilmente edificato sui ruderi di una precedente fortezza risalente al tempo dei sanniti. Durante la prima metà del XX secolo, a causa di un prolungato stato di abbandono e una non adeguata opera di manutenzione, subì un rapido degrado. Recentemente restaurato, domina dalla sommità del colle sul quale si trova la Valle del Biferno. All'ingresso del castello, si può osservare un'antica iscrizione riportante la data 1683 con lo stemma della famiglia d'Evoli.

    Edited by PatriziaTeresa - 25/6/2015, 10:24
     
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    Santuario Santa Maria delle Grazie

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    - Info -

    Il Santuario Santa Maria delle Grazie si trova vicino al tratturo della Zittone che unisce Lucera a Castel di Sangro. All’interno si trova la statua della Vergine con in braccio il Bambino nudo.L’opera risale al ’500 ed è arricchita con decorazioni in oro, nel 1985 la statua subì lavori di restauro. Il santuario venne eretto per volontà del Barone Vincenzo d’Evoli nel secolo XVI. Successivamente alla sua costruzione la chiesa venne ben presto ampliata e arricchiata con altri particolari architettonici.In seguito a un terremoto il santuario cadde in disuso verso la fine del XVII secolo.Dopo i restauri che terminarono nel 1700 il santuario passò nella mani dei Francescano che vi rimasero fino al 1811. All’interno la chiesa odierna si presenta a singola navata in stile rinascimentale, decorati da stucchi sono la volta e il presbiterio.Vicino alla chiesa il Barone fece costruire un convento. La copertura, dopo successivi interventi, mutò i suoi connotati per passare da volta a piatta e poi ripartita in tre riquadri. In seguito ai bombardamenti il soffitto andò distrutto e venne ricostruito nel 1953.Gli affreschi che troviamo all’interno del santuario sono opera di Vincenzo D’Evoli, pittore napoletano. A questa attribuzione alcuni si oppongono affermando che gli affreschi odierni furono realizzato verso il 1675, ovvero dopo che il terremoto distrusse le opere del Criscuolo.

    Edited by PatriziaTeresa - 25/6/2015, 10:44
     
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