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San Giuliano di Puglia

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  1. Isabel
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    San Giuliano di Puglia

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    - Info -

    San Giuliano di Puglia è un comune italiano di 1.108 abitanti della provincia di Campobasso. È diventato tristemente noto per il terremoto del 31 ottobre 2002, che provocò la morte di 27 bambini e un'insegnante nel crollo della scuola Francesco Jovine. È un paese di origini antiche.

    Storia

    - Info -

    Situato ad un altezza di circa 452 m sul livello del mare, San Giuliano di Puglia è un piccolo paese che si estende su di una superficie di 41,99 Kmq confina con Colletorto, Bonefro e Santa Croce di Magliano. Ha origini antiche, infatti la zona era gia abitata in epoca Romana, come testimoniano i resti di una villa romana, databile intorno al II secolo d.C.Il paese vero e proprio è di origine Medioevale, come risulta dalla memoria civile, storica ed eclesiastica della Diocesi di larino (1744).Durante la dominazione longobarda, San Giuliano apparteneva al ducato di Benevento, infatti nel VIII secolo i principi longobardi di Benevento Landolfo e Pandolfo, fecero costruire una Badia dedicata a Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino, successivamente ceduta ai Monaci Benedettini. Nell’epoca della dominazione normanna, il paese assunse classiche sfumature feudali, cambiando di tanto intanto intestatario. Il primo di questi fu Trasmondo di Montaldo, probabilmente un cavaliere proveniente da Capua e feudatario del Conte di Loritello. Molto incerte sono le vicende che caratterizzano il paese nell’epoca sveva, non si hanno documenti o altre testimonianze che provino il casato allora vigente. Bisogna quindi passare al periodo angioino, per sapere che dopo la signoria dei Sanframondo, il feudo passo sotto gli Angioini ed in seguito ai De Capua, ai Sanseverino ed ai Manforte, i quali nel 1718 lo cedettero a Bartolomeo Rota, marchese di Collotorto, la cui famiglia ne fu proprietaria fino al termine definitivo dell’età feudale. Una parte importante del paese è rappresentata dal castello, mentre un altro importante monumento è rappresentato dalla chiesa di San Giuliano Martire e da palazzo Marchesani. La chiesa di San giuliano, di origine romantiche , fu distrutta dal terremoto del 1456, successivamente venne ristrutturata, ma nel 1730 fu nuovamente modificara, ampliata e trasformata nella struttura a tre navate, successivamente il terremoto del 2002 ha arrecato incertissimi danni.

    Sepolcreto e villa rustica di Piana Quadrata

    Nella località di Piana Quadrata, in occasione dei lavori per il villaggio temporaneo destinato ad accogliere i senza tetto dopo il terremoto del 2002, è stato scoperto un sito archeologico, indagato nel 2004. Frammenti ceramici testimoniano una frequentazione già nell'età del bronzo, mentre un insediamento stabile risulta presente in epoca successiva: si sono rinvenute tracce di una fornace e un sepolcreto arcaico (VI - inizi del V secolo a.C.) con tombea fossa con ricco corredo (prevalentemente tombe femminili), a due a due racchiuse da tumuli di terra limitati da lastre in pietra. Alla fine del II secolo a.C. si ha l'impianto di una grande villa rustica, di cui è stato messo in luce l'ambiente destinato alla spremitura per la produzione di vino od olio (torcular). Nel pavimento in opus spicatum (mattoncini disposti a spina di pesce) era ricavata una canaletta che portava il liquido ad un grande dolio in terracotta interrato. Un altro ambiente ospitava l'officina di un fabbro. La villa venne abbandonata alla fine del I secolo d.C. in seguito ad un terremoto o ad una grande frana. All'epoca finale della vita della villa risale una ricca tomba femminile, probabilmente della proprietaria. Qualche secolo dopo, in epoca tardo-antica, la stessa tomba ospitò altri due adulti e un bambino.

    Terremoto
    Durante le prime fasi del Terremoto del Molise fu costruito a circa un chilometro di distanza dall'abitato, nel sito del "campo sportivo" (il campo di calcio dove furono montate le tende e poi messe le roulotte per l'emergenza), il villaggio di casette in legno temporaneo per ospitare gli sfollati del paese con: scuola, uffici comunali, caserma e negozi, il villaggio è stato a mano a mano "abbandonato" negli anni mentre proseguiva la ricostruzione dell'abitato "principale".
    Il villaggio è ancora in buono stato anche se oramai è quasi del tutto disabitato. A un centinaio di metri fu "costruita" la discarica provvisoria per i calcinacci del paese che si accumulavano durante la demolizione delle abitazioni danneggiate, dopo che la discarica fu smantellata, è stata costruita sul medesimo sito una centrale a pannelli solari e, a pochi metri dalla centrale c'è l'eliporto costruito per l'emergenza terremoto, attualmente inutilizzato.

    Edited by PatriziaTeresa - 25/6/2015, 10:15
     
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