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Toro

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  1. Isabel
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    Toro

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    - Info -

    Toro è un comune di 1.513 abitanti della provincia di Campobasso.

    Storia


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    San Mercurio di Cesarea
    uccide l'imperatore Giuliano
    olio su tela del XVIII sec,
    chiesa del SS Salvatore
    L'origine dell'abitato risale all’anno 1000. Toro è menzionato per la prima volta nel 1092, quando Roberto di Trystaino, signore di Limosano, donò paese e pertinenze all'abbazia benedettina di Santa Sofia di Benevento, che esercitò il dominio feudale fino al 1785. Suoi feudatari furono gli abati e i commendatari dell'abbazia, tra i quali si ricordano i Pamphili, i Colonna, Vincenzo Maria Orsini (che fu papa con il nome di Benedetto XIII), Niccolò Coscia e Fabrizio Ruffo di Calabria. In quanto feudo di Santa Sofia di Benevento, gli abitanti di Toro godettero di immunità fiscale, ma l'esercizio del loro diritto non fu sempre pacifico. Grazie alle immunità, Toro fu tra i dieci comuni più popolosi del Molise. Ma la peste del 1656 lo spopolò. La ripresa fu lenta, ma sicura. Nel 1805 fu devastato da un violentissimo terremoto che abbatté l'intero abitato (restò in piedi solo il convento di Santa Maria di Loreto) e provocò poco meno di 300 morti su circa 2500 abitanti.

    Toponimo
    Il toponimo Toro non è raro nel meridione d'Italia. Nel paese molisano resiste il mito della lotta letale del leone con il toro che avrebbe dato il nome e battezzato con un rito cruento il sito scelto dai padri fondatori. Una leggenda strana, forse ispirata allo stemma comunale settecentesco, murato nella facciata nord del campanile: rampanti in campo ovale un leone e un toro si affrontano, le zampe poggiate su quattro colli, il tutto sormontato da tre stelle. La leggenda, che si pretende antica e popolare, ha senso solo nella versione in lingua. Demolita dalle fondamenta nella improbabile versione dialettale, che deve far ricorso a nomi diversi per designare l'animale, tore, e il paese, Ture, la leggenda è addirittura derisa dalla scienza filologica. Masciotta accoglie l'interpretazione del Trotta che si rifà al glossario medievale del Ducange e spiega: "Toro, come ripa, riva e simili toponimi, è voce della bassa latinità e vale: collis cacuminatus et rotundus (colle acuminato e rotondo) qual è". Sulla stessa linea il Dizionario di toponomastica della Utet (Torino, 1990), che alla voce Toro registra "Paese situato a 588 m s. m., dista 13 km da Campobasso. In dialetto tuóre deriva dal latino torum "sporgenza, rialzo di terra" e anche "giaciglio", riflesso nel napoletano antico tuoro "colle"..."

    Turismo

    I rapporti con i centri vicini, anzitutto Campobasso, sono dettati principalmente da motivi socio-economici e vedono il comune stretto in una posizione di dipendenza; l'ambiente naturale, la pescosità dei fiumi ed il folclore locale ne fanno tuttavia occasionalmente un polo d'attrazione per i visitatori. In occasione del Carnevale va in scena la "Maschera del diavolo": davanti a Satana sfilano personaggi del luogo, mascherati, che narrano vicende peccaminose. In marzo resistono le usanze del "convito" (banchetto offerto ad amici e conoscenti e composto da pietanze tassativamente stabilite dalla tradizione) e dei riti del Giovedì Santo: tredici persone, sorteggiate in precedenza, impersonano il Cristo e i dodici apostoli nelle celebrazioni liturgiche. Il Patrono è S. Mercurio che si festeggia il 26 agosto.

    Edited by PatriziaTeresa - 22/6/2015, 17:37
     
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0 replies since 6/11/2011, 09:57   43 views
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