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Curinga

Provincia di Catanzaro

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    Curinga

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    Curinga ([ku'riŋga], ma anticamente ['kuriŋga]) è un comune italiano di 6.788 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.

    Geografia

    Il paese sorge in collina e si affaccia sul Golfo di Sant'Eufemia. Curinga fa parte del distretto rurale Valle dell'Amato.

    Storia

    -Info-

    I primi aggregati umani in territorio di Curinga sorgevano a sud dell’odierna Acconia nel Neolitico antico, all’epoca di Stentinello (prima metà del IV, forse V millennio a. C.), con finalità di sfruttamento delle risorse agricole, soprattutto in funzione dello smistamento dell’ossidiana delle Lipari verso le regioni adriatiche.

    seliavecchio

    Il ripostiglio monetale di stateri arcaici documenta la frequentazione della zona nei secoli della colonizzazione greca. Di un centro urbano di età imperiale resta un edificio termale (III-IV sec. d.C.) contiguo all’abitato, ma facente parte forse di una villa, con un “frigidarium” riutilizzato a fini di culto in epoca altomedievale. Dopo lo spopolamento del tardo antico e le distruzioni dell’VIII secolo, la vita rinasceva nel sito con la bizantina Lacconia. Vi giungevano profughi del Peloponneso, vi si stabilivano poi, tra la fine del IX e il X secolo, veterani armeni e traci ai quali si aggiungevano fuggiaschi dalla Sicilia e da Reggio. In concomitanza, la migrazione interna determinava sulle colline la nascita di Curinga e degli altri centri che avrebbero gravitato intorno a Maida. Nell’area di Lacconia dell’ultimo periodo bizantino sono il monastero di S. Nicola di Calabrice e S. Maria di Canna, prima beneficio di S. Parasceve di Maida, poi centro autonomo; di epoca normanna è il monastero di S. Andrea. Sede di un protopapa fino al XIV secolo, Lacconia conosceva un incremento in epoca normanno-sveva. Vi si affermavano colture agrumarie, la coltivazione della cannamele, la pesca del tonno a Mezza Praia dove nel secolo XIV sarebbe stata eretta una torre di avvistamento e un “palatium” del feudatario di Maida con la chiesa della Vergine. Il “castrum” di Lacconia sarebbe stato probabilmente trasformato pure nel ‘600 in palazzo dai Loffredo; vi si conserva una torre attribuita all’ultimo periodo normanno o di epoca sveva. Un convento domenicano - del quale rimane la bella chiesa tardo gotica - vi veniva fondato forse a fine ‘400. Documentata dal secolo XII, anche Curinga aveva un “castrum”, forse corrispondente al “palatium” che fu dei principi Loffredo nel ‘600 e dei Ruffo nel ‘700. Dei secoli bizantini è il monastero di S. Elia. Nel 1532 vi giungevano gli Eremiti di S. Agostino e nel 1632 i Carmelitani che ampliavano l’eremo basiliano di “S. Elia Vecchio”. Di molto anteriore al ‘500 è la Matrice di S. Andrea, riedificata l’ultima volta dopo il terremoto del 1783. La ricostruzione che seguirà il terremoto non distruggeva la precedente orditura medievale, con gli slarghi davanti a chiese e palazzi. Testimonianza di un vivace movimento confraternale sono la chiesa dell’Immacolata e il Santuario del Carmelo, finemente decorati in stucco. Quest’ultimo conserva un’interessante cripta e un prezioso organo antico. Ancora costellano le campagne numerosi esempi di architettura rurale: casini, masserie, trappeti, mulini. A Curinga fioriva fino al ‘500 un ammirato artigianato del vetro. Fiorente fu fino a qualche decennio fa la produzione e la lavorazione della seta e del lino. I telai producono ancora capi pregevoli. Sono ancora attive botteghe di ebanisteria e del ferro battuto. E’ in via di costituzione un Museo archeologico.

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    Tramonto

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    Panorama

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    Panorama notturno






    Acconia

    termeacconia02

    Info - Scheda Wikipedia

    Acconia è la frazione del comune di Curinga, provincia di Catanzaro, con una popolazione di circa 3.000 abitanti. È situata a circa 3 km dal mare, in pianura. Acconia è il nome attuale, ma anticamente veniva chiamata Lacconia, Lanconia o Laconia. La prima citazione ufficiale risale in documenti normanni, in riferimento al fatto che Roberto il Guiscardo scelse il luogo per fare una sosta con il suo esercito prima di scendere verso Reggio. Certamente il luogo era già abitato prima. I greci, molto probabilmente, lo scelsero come utile approdo marittimo tra gli imbocchi dell'Amato e dell'Angitola. Il nome potrebbe essere stato dato per ricordare la regione greca della Laconia. Nel periodo romano fu una stazione di posta certamente importante se vicino vi costruirono un edificio (probabilmente terme), così come appare disegnato nella tabula Peutingeriana nel punto dove è segnata la stazione itineraria di Aquae Angiae (o Anniae) (foneticamente il nome del paese ricorda il nome delle terme). Dopo l'anno mille nella zona dominarono i Normanni; Poi troviamo gli Svevi. Pare che Federico II, amante della caccia, sia venuto più volte nella zona. Si pensa che proprio quest'ultimo imperatore introdusse nel territorio la coltivazione della canna da zucchero, in particolare nella contrada Valle di Canne. Dopo la morte di Federico II, la zona fu occupata dagli Angioini e sotto Carlo d'Angiò, Lacconia fu feudo di Egidio di Santoliceto, che governò la popolazione con ogni sorte di angherie, soprusi e prepotenze.
    Nel 1496 sale sul trono napoletano Federico d'Aragona che si comportò con molta umanità e giustizia. Dopo la sua morte e la successione al regno del viceré Consalvo di Cordova ci furono lotte furibonde tra i pretendenti ai feudi di Maida, Nicastro e Lacconia. Per i feudi di Maida e Lacconia, prevalse Goffredo Marzano. Per gran parte del XVI le scorrerie dei Saraceni costrinsero gli abitanti a ritirarsi nelle parti più interne. Nel 1532 Lacconia aveva 130 fuochi (unità familiari e fiscali). All'inizio del XVII secolo Marcantonio Loffredo è titolare del feudo. Verso la fine del XVII secolo prendono possesso del feudo i Ruffo di Bagnara. Nel XVII e nel XVIII secolo ci furono nella zona alcuni terremoti devastatori e anche Lacconia subì gravi danni. In occasione di uno di questi terremoti (1735) fece una visita al paese il re Carlo III di Borbone. Nel 1799 Lacconia, così come i paesi vicini, ospitò gli uomini dell'armata del cardinale Ruffo (4000), che, essendo per la maggior parte ex detenuti, commisero ogni sorta di abusi e di violenze. Nel 1806 nelle vicinanze di Lacconia si svolse la battaglia di Maida. La riorganizzazione statale napoleonica fece sparire il sistema feudale. Sparì l'antico "stato " di Maida. Vennero create nuovi comuni tra cui Curinga, Maida, Jacurso, ecc. Lacconia perse la propria autonomia e venne aggregata al comune di Curinga. D'allora la sua storia si identifica con quella di quest'ultimo comune. Le terme romane sono presenti nell'elenco dei monumenti nazionali italiani.

    Personaggi legati ad Acconia
    • Pietro Sonnino, nato ad Acconia verso il 1430, morto nel 1490.Vescovo di Nicastro.

    Edited by Isabel - 7/8/2013, 09:33
     
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  2. Isabel
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    Torre Saracena di Mezza Praia o di Moddone

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    - Info -

    «Di antica origine, il paese conserva delle età passate un interessante assetto urbano, e l'architettura spontanea delle case ravvivata talvolta da portali in pietra. Nei pressi dell' abitato si trovano i resti di un monastero basiliano; in contrada Acconìa sono invece venuti alla luce resti di terme romane d'età imperiale ed infine in località Torre Vecchia, una torre saracena detta di Mezza Praia o di Moddone».

     
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1 replies since 26/12/2011, 12:01   181 views
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