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Grumo Nevano

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  1. Isabel
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    Grumo Nevano

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    - Info -

    Grumo Nevano è un comune italiano di 18.326 abitanti della provincia di Napoli in Campania.

    Geografia

    Situato nella zona nord dell'area metropolitana napoletana, pochissimi chilometri ad est di Aversa, è composto dalle due zone (non frazioni) di Grumo e Nevano, unite sotto il profilo urbanistico da circa due secoli e sotto il profilo amministrativo dal Novecento. Il territorio del comune risulta compreso tra i 44 e i 66 m s.l.m..

    Storia

    Secondo la tradizione sarebbe esistito un centro abitato di origine osca, intorno alla fine del V secolo a.C., epoca per la quale si conservano pochi reperti. La città di Grumo Nevano, di origine antica, inizialmente non era un unico centro urbano, vi erano infatti due centri distinti: Grumo e Nevano, solo infatti in epoca murattiana fu unita con Nevano (sotto il nome di Grumo), e successivamente, con l'unità d'Italia, il suo nome fu cambiato in Grumo Nevano con R. D. n. 1622 del 31/12/1863. Essa ha conservato pochi reperti a testimonianza della sua nascita, secondo alcuni studiosi la sua origine risale al 400 a.C. con la formazione dei primi agglomerati di famiglie, sarebbe quindi una città osca. Altri storici collocano la fondazione di Grumo all'epoca longobarda, Grumum è infatti un lemma latino, che potrebbe essere utilizzato nell'accezione di agglomerato di case o mucchio di case. Il nome di Nevano, secondo alcuni, deriva da praedium naevianum, vale a dire proprietà della gens Naevia, traendo il suo nome da Gneo Nevio: corrisponderebbe a quella parte di Atella che ha dato i natali all'antico letterato. Grumo è menzionato in documenti a partire dal X secolo, mentre la prima citazione di Nevano è del 1308. Con l'invasione longobarda la zona, vicinissima al confine fra il territorio dominato da Benevento e quello napoletano, era caduta sotto l'influenza di Napoli. Grumo e Nevano furono due dei casali di Napoli e sono riportati nella carta di Rizzi Zannoni del 1793. Quando furono istituiti i comuni, in epoca murattiana, i due casali furono accorpati in un unico comune, che ebbe il nome di Grumo. Con l'unità d'Italia, il nome divenne Grumo Nevano. Entrambi appartennero alla diocesi di Atella e con la costituzione della diocesi di Aversa passarono entrabi alla nuova diocesi. Il patrono del comune è san Tammaro, patrono della vecchia Grumo cui è dedicata una basilica pontificia, ma nella zona di Nevano è ancora viva l'usanza di festeggiare San Vito. Negli anni ottanta Grumo Nevano ha conosciuto una crescita economica esponenziale, diventando un polo calzaturiero e nel campo dell'abbigliamento.

    Luoghi d'interesse

    • la Basilica di San Tammaro (1737);
    • la chiesa di Santa Caterina (1695), vicina al convento francescano in piazza San Pasquale;
    • la chiesa di San Vito (1600),
    • la casa natale di Francesco Massa, generale nella seconda guerra mondiale e filosofo, costruita inizialmente nel 1926, poi distrutta dai bombardamenti e ricostruita negli anni 50 del 900.
    • la parrocchia dedicata alla Madonna del Buon Consiglio, costruita nel 1997.

    Altre piccole chiese sono quelle di Santo Stefano (1600) in piazza Capasso, mentre non esiste più la chiesa di San Gabriele delle Suore carmelitane, della quale resta invece il vicino convento. La Torre dell'orologio fu abbattuta nel 1964 per problemi di traffico. Sono presenti alcuni monumenti eretti in onore del martire della repubblica napoletana Domenico Cirillo: un busto marmoreo (1867) nel municipio, una statua di bronzo (1899) in piazza. A questi si aggiungono il monumento ai caduti della prima guerra mondiale (1927) e una statua in bronzo dedicata a padre Pio

    Altri luoghi di interesse sono:
    • la casa natale di Domenico Cirillo;
    • il "Mendicicomio", edificio storico sede di un istituto nato nel 1875 dalla donazione testamentaria di Teresa Parolisi per ospitare poveri e malati per fornire loro cure. La nuova donazione di Michele Cristiano nel 1910 permise la costruzione dell'immobile. Esauritisi i fondi ereditari, l'edificio è oggi chiuso ed inagibile.

    Leggende

    Una delle leggende riguardanti il paese è quella della "Carrozza infuocata": essa narra che secoli fa, quando Grumo e Nevano erano due entità distinte, il "re" di Grumo e il "re" di Nevano erano in guerra tra di loro; il signore di Grumo vedendo che la guerra stava volgendo verso una sconfitta, decise di scappare via dal paese. Nella notte ordinò quindi di preparare la carrozza fuori il suo palazzo, ma appena egli uscì dal palazzo per entrare nella carrozza venne ucciso con la sua famiglia dagli uomini del "re" di Nevano. Da allora si dice che una notte l'anno compare una carrozza di fuoco davanti al vecchio palazzo del "re" di Grumo (attualmente in Corso Domenico Cirillo) dove entrano le anime della "famiglia reale", dopodiché la carrozza infuocata esce dal paese (attualmente passando per via San Domenico) per portare in salvo le anime dannate.


    Personalità legate a Grumo Nevano
    • Gneo Nevio, poeta e drammaturgo romano, fondatore dell'epos nazionale latino, presumibilmente nato nell'attuale frazione di Nevano.
    • Niccolò Capasso, poeta, teologo, letterato e giureconsulto italiano.
    • Domenico Cirillo, nato nella via oggi intitolata ad Armando Diaz, il 10 aprile 1739, medico, botanico, professore universitario, giustiziato a Napoli il 29 ottobre 1799 come aderente alla Repubblica partenopea. La città gli ha dedicato una statua nella piazza centrale del paese, uno dei corsi principali ed un istituto comprensivo.
    • Giacinto Corso, vincitore della coppa del mondo Kombat League Kickboxing nel 2010
    • Francesco Landolfo, ex vicedirettore del quotidiano napoletano "Roma" e presidente Arga Campania, firma storica del giornalismo italiano.
    • Gennaro Lendi, campione di reining
    • Pasquale Maisto, ex vicepresidente UCI (Unione Ciclistica Internazionale).
    • Raffaele Reccia, ex vicepresidente Federciclismo.

    Edited by PatriziaTeresa - 22/6/2015, 10:10
     
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