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Sedilo

Provincia di Oristano

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    Sedilo



    - Fonte -

    Sedilo (IPA: [s?'dilo]) è un comune italiano di 2.274 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna. Prima del 1974, anno di istituzione della provincia di Oristano, faceva parte della provincia di Cagliari. Si trova nella subregione storica del Barigadu.

    Geografia fisica

    Sedilo si trova sul limitare dell'altopiano di Campeda-Abbasanta. La zona altimetrica è quella della collina interna. Il suo territorio è attraversato dal fiume Tirso, il più lungo della Sardegna, il cui sbarramento presso Busachi origina il lago Omodeo. L'invaso occupa parte del territorio di Sedilo. L'ambiente naturale è vario. La vegetazione potenziale è quella costituita dalle formazioni a lecceta. Sono molto comuni specie come le roverelle (Quercus pubescens), le sughere (Quercus suber) e, nelle vallate, l'olmo (Ulmus minor). La macchia mediterranea è caratterizzata da specie quali l'olivastro (Olea europaea), il lentisco (Pistacia lentiscus), il corbezzolo (Arbutus unedo), il mirto (Myrtus communis) ed il cisto femmina (Cistus salvifolius). La vegetazione ripariale che si sviluppa lungo le sponde dei corsi d'acqua è caratterizzata dal pioppo (Populus alba), dal salice fragile (Salix fragilis) e dal tamericio (Tamarix gallica). La fauna è rappresentata dalla volpe, il cinghiale, conigli e lepri, oltre alle varie specie di uccelli. Dal punto di vista geologico il territorio di Sedilo come lo si può osservare oggi, si è originato in seguito al fenomeni erosivi e di ruscellamento che sono seguiti ad un'intensa attività tettonica e vulcanica. I fenomeni erosivi hanno portato alla sedimentazione all'interno della vallata di Ottana, ai quali è seguita un'attività vulcanica di tipo effusivo che ha portato alla formazione di estese colate di basalto.

    I litotipi presenti nel territorio di Sedilo, elencati in ordine cronologico di formazione, sono i seguenti:
    • Vulcaniti Oligo-Mioceniche;
    • Arenarie di Sedilo dell'Oligocene-Langhiano;
    • Tufi di Sedilo e Noragugume;
    • Arenarie di Dualchi;
    • Basalti.

    La morfologia del versante occidentale del territorio è caratterizzata da un altopiano basaltico sulla cui sommità si trovano numerose sorgenti. Nel settore meridionale, in prossimità del fiume Tirso, si trovano basse colline mentre tutta la zona ad est del fiume presenta una morfologia determinata dalla presenza di strati alternati duri e teneri (ignimbriti e tufi).

    Clima

    Secondo la classificazione di Köppen il clima di Sedilo può essere definito un clima temperato sublitoraneo (Csb), con inverni miti e piovosi ed estati calde e secche. Di rado si verificano gelate. Alcuni giorni autunnali e primaverili possono essere caratterizzati dalla formazione della nebbia.

    Le origini del nome

    Il nome di Sedilo trae probabilmente origine dalla parola latina sedulus, che significa lavoratore.

    Storia

    I primi insediamenti nel territorio di Sedilo sono attribuibili al Neolitico e testimoniati dal ritrovamento di numerose Domus de janas, databili a quel periodo. Dall'età del bronzo fanno la loro comparsa numerosi nuraghi, risalenti ad epoche diverse in una sequenza cronologica determinabile dalla tipologia costruttiva. Si ritrovano così i nuraghi a corridoio ed i nuraghi a tholos, oltre alle numerose tombe dei giganti e villaggi nuragici. La conquista della Sardegna da parte dell'Impero Romano portò presto alla colonizzazione. Nel territorio di Sedilo sono stati ritrovati numerosi cippi e urne funerarie recanti iscrizioni in latino, oltre ad un tratto di strada lastricata. All'età bizantina si deve l'introduzione dei culti orientali, come quello in onore di San Basilio e dello stesso San Costantino Imperatore. Con l'età giudicale la Sardegna viene suddivisa in quattro regni autonomi, i giudicati. Sedilo faceva parte della curatoria di Guilcier, posta nella porzione centro-settentrionale del giudicato di Arborea. Con la fine del giudicato e la conquista aragonese Sedilo venne infeudato nel 1410. Nel 1537 il feudo venne acquistato da una nobile famiglia spagnola e venne elevato al rango di contea. Nel 1726 il feudo passò al demanio del Regno di Sardegna e, nel 1736, venne venduto ed elevato a marchesato. Nel 1836 il regime feudale venne abolito.

    Architetture religiose

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    Il campanile della chiesa Parrocchiale

    • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
    • Chiesa del Carmine (conosciuta localmente con il nome di Chiesetta delle Anime).
    • Chiesa della Santa Croce.
    • Chiesa di Sant'Antonio Abate.
    • Chiesa di San Basilio.
    • Chiesa di San Giacomo.
    • Santuario di San Costantino Imperatore.

    Siti archeologici

    Il territorio di Sedilo ha un'elevata densità di monumenti riconducibili alla civiltà nuragica ed ai periodi storici successivi. Il più famoso sito archeologico è il complesso nuragico di Iloi, con un nuraghe trilobato. Le campagne di scavo, condotte negli anni dall'Università di Sassari, hanno portato progressivamente alla scoperta di un villaggio nuragico, due tombe dei giganti e, nella vicina valle, una necropoli a domus de janas. Altro interessante sito dell'età nuragica è Puntanarcu, con la caratteristica fonte.

    Escursionismo

    Recentemente è stata predisposta, dall'Ente Foreste della Sardegna, una rete di sentieri percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo attraverso le campagne del paese. Un sistema di segnali in legno indica i percorsi con le relative distanze. I sentieri si ricollegano ad una rete più ampia comprendente il territorio dei comuni limitrofi, tra i quali Nughedu Santa Vittoria arrivando fino all'oasi naturalistica di Assai.

    Cultura

    Le manifestazioni culturali sono principalmente legate alla vita religiosa della comunità. L'evento di maggiore interesse e risalto è la festa in onore di San Costantino Imperatore che culmina, nei giorni del 6 e 7 luglio, con l'Ardia, sfrenata corsa a cavallo presso il santuario a lui dedicato. Mediamente otto giorni dopo l'Ardia a cavallo (l'ottava o s'ottada) ne viene svolta una a piedi che segue lo stesso percorso. Altra festa caratteristica è quella in onore di Sant'Antonio Abate, il 16 gennaio, durante la quale viene acceso un grande falò, in sardo sa tùva, nella piazza antistante la chiesa omonima. Questa tradizione è tipica dei paesi della Sardegna centrale. Il 15 maggio viene festeggiato Sant'Isidoro. La processione lungo le vie del paese è accompagnata da carri, che vengono ornati da fiori, e attrezzature agricole. San Basilio Magno viene festeggiato il primo giorno di settembre. Si svolge la caratteristica corsa degli asinelli.

    Economia

    L'attività economica principale è l'allevamento, prevalentemente ovino.



    Edited by Simona s - 27/7/2013, 21:08
     
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    Santuario di Santu Antinu

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    - Fonte -

    Il Santuario di Santu Antinu (chiamato erroneamente anche Santu Antine) è un santuario campestre della Sardegna, ubicato nel territorio di Sedilo. Nell'area intorno alla chiesa, denominata sa corte, si svolge nel mese di luglio l'Ardia, spettacolare corsa a cavallo in onore di san Costantino, titolare del santuario, il cui culto nell'isola è eredità della dominazione bizantina. La chiesa sorge all'interno di una vasta area in pendenza cinta da mura, da cui si gode una vista panoramica sul vicino lago Omodeo. Lungo il perimetro del santuario sono disposti i locali (in sardo cumbessias o muristenes) destinati al riparo e all'accoglienza dei pellegrini. Non si conosce l'epoca esatta di fondazione della chiesa, tuttavia l'edificio attuale venne impiantato intorno al XVI secolo in stile gotico catalano e fu ristrutturato nel XVIII secolo. Del primo impianto rimane il presbiterio a pianta quadrangolare con volta a crociera e costoloni con peducci scolpiti alla base. L'aula, divisa in tre navate da pilastri e archi a tutto sesto, voltata a botte è ascrivibile all'epoca successiva. L'aula è conclusa, a ridosso del presbiterio, con un arco ogivale. La facciata, in trachite rossa a vista, è a terminale curvilineo. Il portale è sormontato da timpano retto da due semicolonne. Ai lati e all'interno del timpano si trovano tre nicchie, mentre sopra si apre una finestra rettangolare. Sul lato sinistro della facciata si innalza un piccolo campanile a vela. All'interno del santuario sono esposti numerosissimi ex voto.


    Edited by Isabel - 27/7/2013, 09:59
     
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