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Grotte di Petilia Policastro
L’insediamento rupestre di “Colle della Chiesa” in Petilia Policastro ha avuto una evoluzione abbastanza varia. Una buona parte delle grotte presenta una struttura di probabile origine neolitica, lungo un percorso transumante, ma l’utilizzazione di oltre 30 grotte fa pensare anche ad un piccolo villaggio contadino o pastorale, risalente dal Neolitico al Tardo Antico. Alcune evidenti tracce denunziano poi il passaggio nell’alto Medioevo, con residenza stabile o transitoria, del Monachesimo Italo greco; in particolare lo fanno pensare alcune croci insite nella crosta originaria ed alcune nicchie per icone poste, sulle pareti, in posizione simmetrica. Una grotta posta in alto denunzia essere stato un eremo a cui si eccedeva tramite pioli mobili di legno da inserire in fori scavati obliquamente lungo la parete areria. Le tracce di tali fori ancora permangono. Altro piccolo eremo é riconoscibile per le due piccole nicchie ed un inginocchiatoio. Durante il Medio Evo e l’età moderna tutto l’insediamento rupestre di Petilia Policastro fu adibito a laboratorio per gli scalpellini della calcarenite e del granito a servizio di un sviluppo edile che necessitava di portali archivoltati per palazzotti signorili e di archi e lesene per le chiese.
Grotte di colle della Chiesa
- Fonte -
Edited by Isabel - 5/11/2014, 11:08.