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Tutte le chiese di Bova

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  1. Isabel
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    Tutte le chiese di Bova


    Chiesa dello Spirito Santo

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    - Fonte -

    La chiesa dello Spirito Santo, detta anche di Santa Caterina, è ubicata ai margini dell'antico borgo omonimo. Le fonti storico-documentarie fanno risalire la prima costruzione della chiesa ad epoca remota. L'edificio è a pianta rettangolare, ad unica navata, con abside rettilinea quadrata, con due cappelle laterali. Il prospetto principale, dalle forme semplici ed austere, contiene un portale dalle strutture architettoniche tardorinascimentali, intagliato in pietra da scalpellini locali, esso è costituito da due semipilastri, sormontati da capitelli ionici. Sulla sovrastante trabeazione è impostato il timpano curvilineo, non continuo, per dare alloggio ad u8na finestra superiore. Sull'architrave si legge l'iscrizione: "Anno Domini 1622 Rectores Ioannes Salvus Maisanus Mascius Verduci Nicolaus Mafrica." L'interno, dallo stato di conservazione precario, fa intravedere, lungo il perimetro delle parete, un sistema di paraste dove sono collocate le cappelle laterali, prive, oggi, degli altari esistenti in origine; dette paraste sono rivestite di stucchi preziosi, di colore bianco, dal tipico gusto ottocentesco. Una cornice, in alto, dalle pregevoli decorazioni, faceva da suggello tra le parti ed il soffitto. Sull'altare maggiore, in marmo intarsiato, era collocata la statua marmorea della Madonna con il Bambino che proveniente dalla Chiesa di Santa Maria fuori le mura, fu sistemata nella chiesa dello Spirito Santo nei primi anni del Settecento; la statua è oggi conservata nella nuova chiesa di Santa Caterina. Risulta difficile poter datare con precisione le origini della chiesa, tuttavia, secondo le ipotesi più attendibili, l'edificio religioso pare sia stato costruito tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. La chiesa subì gravi danni per i terremoti del 1783, 1908 ed del 1928 per cui si attuò un piano di ristrutturazione e riparazione, tuttavia, gli interventi previsti non sono stati realizzati e la struttura religiosa, tanto amata e venerata dal popolo, è stata abbandonata al suo destino.

    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:33
     
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  2. Isabel
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    Chiesa di San Leo

    - Fonte -
    Le foto tratte da: mobitaly.it/


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    La chiesa di San Leo, costruita alla fine del XVIII secolo, è sorta sui ruderi di una preesistente struttura, la cui fondazione risale al 1606. Dopo la Cattedrale, la chiesa di San Leo Protettore di Bova è la più antica aperta al culto. La sua storia, dai momenti significativi, è densa di avvenimenti di un lungo passato. La chiesa, nel suo interno, custodisce opere e tesori d'arte di epoche diverse. Sulla facciata principale si trova il portale, unico elemento decorativo per ciò che concerne l'esterno, sul cui frontespizio è scolpito lo stemma della città e sotto di esso l'anno 1606. Non possono sfuggire le evidenti analogie stilistiche con il portale della chiesa dell'Immacolata. L'interno della chiesa, a pianta rettangolare, ad unica navata, presenta alle pareti preziosi stucchi ottocenteschi. Ai lati della navata si trovano diverse cappelle, in fondo nell'abside si erge il sontuoso e ricco altare maggiore. La Cappella delle Reliquie di San Leo, di stile barocco, è datata 1722; è dono dei fratelli Marzano per grazie ricevute dal Santo. In tale Cappella è collocato un altare marmoreo composto da quattro colonne in marmo colorato datato 1732, in un' urna d'argento riccamente cesellata si conservano le reliquie del Santo; di pregevole fattura è anche la statua d'argento, a mezzo busto, di San Leo. Nella Cappella della navata destra è collocata una preziosa tela settecentesca. Al centro del dipinto è raffigurata la Madonna Immacolata a mani giunte, che poggia il piede sulla luna e calpesta il serpente, affiancata da San Francesco da Paola, San Antonio da Padova, San Giuseppe. La tela è opera di pittori calabresi con influenze di scuola napoletana; in origine essa si trovava nella Cappella della chiesa dell' Immacolata, è stata poi perfettamente restaurata, per volere del Sacerdote Don La Cava, e, riportata alle sue bellezze originali, è stata inserita in un nuovo telaio e collocata nel Santuario di San Leo. Particolare menzione merita l'Altare Maggiore, di grande monumentalità, con la statua di San Leo in marmo bianco, collocata in una nicchia policroma, opera di maestranze messinesi. Il Santo tiene con la mano sinistra un'accetta rotta, la statua, alta m. 1,60 poggia su uno scannello ottagonale marmoreo su cui è riportato al centro lo stemma civico tra due stemmi di vescovi di Reggio Calabria e Bova.

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    Particolare della Statua di San Leo

    La fattura della statua é riconducibile, stilisticamente, alla scuola messinese della seconda metà del cinquecento, forse seguaci di Montorsoli. Ai lati della nicchia si trova un doppio ordine di colonne, intarsiate in marmo rosso su cui poggia una cornice in marmo bianco scanalata, interrotta da una fascia in marmo rosso. Al di sopra di un ricco fastigio si trova lo stemma della città in marmo. Un duplice ordine di gradini avanzati porta alla mensa, anch'essa in marmo. Ai lati si trovano massicce volute, decorate con foglie d'acanto, che ne delimitano il paleotto dove emerge la formella mistilinea centrale. I particolari decorativi sono di raffinata ed elaborata fattura, tali elementi creano un effetto di armoniosa monumentalità inficiato dalla presenza di un tabernacolo di modesta fattura. Lo stato di conservazione dell'altare é precario: le lastre di rivestimento in marmo stanno per staccarsi dalla muratura, il marmo, bianco, è coperto di una patina grigiastra, segno di poca manutenzione. L'attuale altare maggiore è stato eretto in sostituzione di un vecchio altare ligneo secentesco,è certo che la balaustra , realizzata in contemporanea con quella della Cattedrale, risale al 1754. Ambedue sono state realizzate a tarsia di marmo dalle stesse maestranze. E' probabile che si diede inizio ai lavori dell'odierno altare agli inizi del XVIII secolo.

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    Interno della Chiesa

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    Campanile della Chiesa

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    Scultura di San Leo



    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:37
     
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  3. Isabel
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    Chiesa dell'Immacolata

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    - Fonte -

    Passeggiando nel borgo di Bova incontrerete diversi edifici storici interessanti tra cui la Chiesa dell’Immacolata, una struttura settecentesca dagli stilemi tardo-barocchi opera di maestranze locali. La chiesa fu a lungo un possedimento dei Marzano, una delle più influenti famiglie di Bova, che la usarono come cappella privata cui si accedeva dal vicino palazzo. La facciata, realizzata interamente in pietra riccamente intagliata, reca in bella vista sul portale lo stemma degli antichi proprietari, richiamato insieme ad altri anche all’interno. Una volta entrati, potrete ammirare la navata unica con le sue decorazioni tra cui spiccano le paraste laterali che reggono un grande arco a tutto sesto. Sull’altare maggiore era posta un tempo una tela raffigurante l’Immacolata e a cui la chiesa deve il suo nome: oggi, quando ormai l’edificio è sconsacrato e sarà adibito a museo archeologico del comune di Bova, la preziosa Immagine della Madonna è custodita nel Santuario di San Leo.

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    Fiancata della Chiesa

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    Particolare del Campanile



    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:38
     
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  4. Isabel
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    Chiesa di Santa Caterina

    [Immagine non trovata]

    - Fonte -

    La chiesa di Santa Caterina, di recente costruzione, conserva al suo interno la statua della Madonna con il Bambino. L'opera datata 1590 ha lo schema tipico delle statue marmoree di tipo gaginesco e poggia su uno scannello ornato di bassorilievo. La Madonna é raffigurata a grandezza naturale fasciata da un ricco mantello che lascia intravedere le vaporose pieghe della veste. Il suo ovale é molto delicato nei lineamenti somatici, lo sguardo é volto a terra in segno di profonda contemplazione e un sorriso, lievemente abbozzato, illumina il volto. La Vergine, con la mano sinistra, sorregge il bambino, mentre la mano destra, dalle lunghe dita affusolate, si posa sul ricco panneggio del manto quasi a trattenerlo. In una iscrizione si leggono i nomi del Vescovo Metropolita Gaspare del Fosso e del Vescovo di Bova Tolomeo Corsini.

    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:40
     
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  5. Isabel
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    Chiesa di San Rocco

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    - Fonte -

    La piccola chiesa è ubicata ai margini dell'abitato e sorge nei pressi dell'antico convento dei frati minori di S. Antonio. La sua costruzione risale alla fine del XVI secolo mentre la città di Bova penava per la peste. La chiesa presenta una facciata mono-fastigata con portale in pietra intagliata con motivi decorativi alla base delle paraste ed al centro dell'architrave, sormontato dallo stemma vescovile. L'interno, ad unica navata, ha una profonda abside semicircolare con grande arco a tutto sesto. La chiesa rivestì una certa importanza all'inizio del Settecento; danneggiata dai terremoti del 1783 e del 1908 fu restaurata nel 1975 con il ripristino delle coperture. Tra i vicoli sono molti i palazzi gentilizi che testimoniano l'importanza di questo paese. In genere sono costruiti in pietra e mattoni e arricchiti all'esterno da decorazioni di lesene, cornici e mensole e da splendidi portali d'ingresso. Da vedere il Palazzo Mesiani-Mazzacuva, sorto alla fine del XVIII sec. nei pressi delle antiche strutture difensive della città e destinato dal Comune a diventare un centro culturale sulla Magna Grecia; il Palazzo Nesci Sant'Agata (sec. XVIII) che sorge nella piazza principale ed è di proprietà privata; e infine il Palazzo Tuscano (sec. XIX) nella parte alta del centro abitato, che ospiterà il Centro Visite del Parco Nazionale d'Aspromonte.

    Le campane

    I campanili delle chiese di Bova conservano antiche campane da timbri e suoni vivaci e brillanti. Sono campane di diverse dimensioni, con iscrizioni e fregi decorativi di notevole valore artistico. La torre campanaria della Cattedrale contiene quattro campane. Il campanone é chiamato "campana di marzo" perché suonava nel periodo di quaresima, sulla campana si legge chiaramente l'iscrizione:

    "Demonis et venti vim pello cantoque laudes corpora viva voco mortua voce fleo".

    Su di una campana molto antica si leggono le lettere:
    "F. D. C. D. B. G. I. M. F. A. D. MDCXXII"


    Una terza campana più piccola presenta l'iscrizione:
    "D.Jo. Cognata p. Bov. Anno 1935 Germani Santoro Fonditori Gallico".
    Tale iscrizione ricorda l'anno in cui il Cognata fece rifondere le campane ed il nome del fonditore. La quarta campana presenta una iscrizione difficilmente decifrabile. Anche nel campanile della chiesa di San Leo sono collocate quattro campane. Sotto una arcata sono poste due campane: la più piccola é più antica datata 1561 presenta un fregio con la Madonna, San Giuseppe e San Pietro.
    La più grande presenta l'immagine di Santa Caterina, di un ninfetto e di un'altra figura con la seguente iscrizione:

    "S. Caterina O. P. M. abb. D. Carolus Fama Refect anno 1651 Opus Antonino Guirreira".

    Le altre due campane sono state rifuse nel corso del 1900 dalla ditta napoletana Nobiliore, sulla più grande è raffigurato San Leo e la seguente iscrizione:

    "In Aeris Locum anna Recuperatae saluti
    MDCLI Refecit Modo Nimis Absoni Vetustate
    Obsoleti Joannes Dieni Archipresbyter
    Carmelus Mesiani Mazzacuva Ecclesiae
    S. Leo Patroni Princ. Civitatis et Dioec:
    Bovensis Procurator An MDCCCXIX Hoc
    Facendum Curarunt
    ".

    La più piccola raffigura San Giuseppe e l'iscrizione:

    "Pro Vetere Illo Sacro Aero An. Post.
    Chr. Nat. MDLXI Confecto Novum Hoc
    ".


    Nel Piccolo campanile della Chiesa dell'Immacolata si trovano due antiche campane sulle quali si leggono le originarie iscrizioni che documentano l'appartenenza della cappella alla famiglia Marzano:

    "Petrus Paulus Marzano
    Fieri Fecit Anno 1713
    "
    e
    "Virg. Concepit
    Marzano Strogulen Immac. Dom: Ep. Us.
    "


    Le due campane della Chiesa del Carmine in origine erano poste in tre archi, sulla prima si legge in caratteri romani la data 1590. La seconda è datata 1586 e presenta la seguente iscrizione:

    "Opus Honorio Cuphio".



    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:42
     
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  6. Isabel
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    Cattedrale di S. Maria di Isodia

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    La Cattedrale di S. Maria dell’Isodia è collocata sulla parte alta dell’antico borgo. Eretta su una preesistente costruzione del IX secolo, nel corso della storia fu oggetto di diversi rifacimenti. L’interno a pianta basilicale è formato da tre navate delineate da pilastri quadrati che sorreggono le arcate. Degna di nota l’opera marmorea che raffigura la Madonna della Presentazione conosciuta come Isodia, opera del 1584 dell’artista Rinaldo Bonanno. Belle le corone poste sul capo della Madonna e del Bambinello, realizzate in argento da maestranze messinesi nel 1614.

    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:43
     
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  7. Isabel
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    Santuario della Madonna del Mare

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    Il Santuario della Madonna del Mare si erge sul Promontorio di Capo Crisafi, accanto alla Statua bronzea della Vergine del Mare. La festa si celebra la prima domenica di agosto: in quel giorno numerosi fedeli si apprestano a portare in processione sul mare la tela, custodita all’interno del Santuario stesso, della Vergine.

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    Statua bronzea della Vergine del Mare - Foto di milo_it2



    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:46
     
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    Chiesa del Carmine

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    La Chiesa costruita verso la metà del XVII secolo è una graziosa cappella gentilizia appartenuta alla famiglia Mesiani; sorge, infatti, sulla via Vescovado di fronte ai ruderi del più antico Palazzo Mesiani, demolito, da alcuni anni, per le precarie condizioni di stabilità. La chiesa ha una pianta rettangolare con piccolo campanile di forma quadrangolare, che risulta sopraelevato rispetto al tetto della chiesa, realizzato con strutture lignee e copertura in coppi. Sottili paraste d'angolo ed arcate realizzate con l'uso di laterizi definiscono il corpo del campanile che conserva antiche campane. Il prospetto principale, in stile tardorinascimentale, è definito da alte lesene che sorreggono un cornicione con timpano triangolare, in cui sono evidenti gli interventi di restauro. Il portale litico, al centro della facciata, é sormontato dallo stemma in marmo, leggermente aggettante, della famiglia Mesiani, con una piccola lapide iscritta. In alto si nota una finestra ad arco con cornice e davanzale in pietra. L'interno, ad unica navata, presenta un altare marmoreo con la tela della Vergine del Carmelo, ai lati si aprono finestre ad arco con vetrate policrome, intorno alle finestre e sul soffitto, con copertura a cassettoni, si evidenziano decorazioni in stucco. Sul pavimento di fronte all'ingresso é la lapide con lo stemma della famiglia Mesiani con iscrizione datata 1752. Antichi documenti evidenziano che la Chiesa del Carmine era la Chiesa parrocchiale di S. Costantino soppressa poi nel XIX secolo, ciò sta ad attestare che la cappella non appartenne sempre ai Mesiani, tuttavia la lapide sepolcrale del 1752 con lo stemma di famiglia e la visita pastorale, nella diocesi di Bova, nel 1857 del Vescovo Mons. Dalmazio D'Andrea, definiscono la Cappella sotto il patronato della famiglia Mesiani. La chiesa ha subito notevoli danni per i terremoti del 1783 e del 1806 e per l'alluvione del 1972. Nel 1973 sono stati eseguiti restauri in cemento armato, materiale nettamente in contrasto con le tecniche costruttive del seicento.

    Edited by Isabel - 8/10/2014, 14:47
     
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