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Castelli di Rende

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  1. Isabel
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    Castelli di Rende




    Castello Alarcon-Mendoza

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    - Fonte -

    Nel punto più alto del centro storico di Rende, in provincia di Cosenza, sorge l’antico castello normanno, detto anche il gigante di pietra. Si tratta di una struttura molto imponente, costruita probabilmente nel secolo XI per volere di Boemondo d’Altavilla su disposizione di Roberto il Guiscardo suo padre. La fortezza di Rende costituì ben presto uno dei punti di forza nella strategia difensiva della Valle del Crati: le sue mura di cinta misuravano ben 2 metri di spessore e, grazie anche alle asperità del territorio, resero il castello assolutamente inattaccabile. I normanni evitarono persino di scavare un fossato, come era loro costume (si pensi al castello di Fiumefreddo o a quello di Corigliano Calabro), mentre prestarono particolare attenzione alle torri di guardia, oggi 4 ma in origine forse 5, dotate di numerose feritoie per le armi a lunga gittata. La protezione era garantita anche durante gli assedi più ostinati: presso il cortile venne infatti costruita un’ampia cisterna per la raccolta d’acqua piovana da utilizzarsi in caso di necessità; con il gran caldo di queste zone nella stagione estiva c’è da scommettere che gli assedianti non dovessero avere vita facile! Oltre alla torre centrale, quella più alta, risultavano particolarmente efficaci le due laterali, tanto che l’immagine delle tre torri è ancora oggi il simbolo della città. Il castello di Rende passò poi agli Svevi e da questi agli Angioini, agli Aragonesi ed ai conti Adorno. Nell’età moderna si trasformò in palazzo signorile, divenendo proprietà di illustri casati come gli Alarços de Mendoza e i Magdalone, gli ultimi residenti prima che l’edificio divenisse comunale. Oggi il Castello è la sede del municipio di Rende.

    Storia

    - Fonte -


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    Il Castello nel 1911
    Il castello fu costruito nell’attuale sito nel 1095 per ordine di Boemondo d’Altavilla, che lo elesse come propria base prima di partire per la prima crociata nell’agosto del 1096. La realizzazione del maniero a Rende era l’inizio di un progetto più ampio ipotizzato anni prima da Roberto il Guiscardo, padre di Boemondo, che desiderava realizzare una linea difensiva nella valle del Crati con roccaforti a Bisignano, Montalto Uffugo, Rende e Cosenza. La particolare morfologia del colle dove fu eretto il “Gigante di Pietra” garantiva una postazione estremamente facile da difendere; i ripidi pendii, che si stagliano verso l’alto a formare un cuneo, garantirono una tale sicurezza che si ritenne superflua la realizzazione di un fossato e del ponte levatoio. Il castello fu invece fornito di piccole finestre e molte feritoie, dalle quali potevano essere usati archi e balestre; inoltre fu realizzata sotto il cortile esterno una enorme cisterna per la raccolta dell’acqua piovana che garantiva un sicuro approvvigionamento durante gli assedi. Invalicabili mura di cinta, spesse alla base più di due metri, garantivano la protezione delle case, delle chiese, e delle altre strutture difensive, in particolare il castello con la torre centrale e altre due torri, poste ai lati. Le tre torri rappresentano lo stemma del comune, probabilmente la loro prima comparsa come gonfalone comunale avvenne nel 1222 per l’inaugurazione del duomo di Cosenza alla presenza di Federico. Tuttora nell’atrio del castello è possibile ammirare due stemmi araldici appartenenti a due delle famiglie succedutesi nella proprietà del castello: i Magdalone e gli Alarçon de Mendoza. Il castello, di proprietà del comune dal 1922, è oggi sede del Municipio. Di fronte, in alto, è visibile lo stemma comunale, con sotto l'iscrizione: Urbs celebris, quondam sedes regalis, Arintha - Celebre città, antica sede reale, Arintha.


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    Facciata

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    Vista da Piazza Garibaldi

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    Torre

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    Vista del Castello



    Edited by Isabel - 17/11/2014, 13:31
     
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0 replies since 28/12/2011, 22:00   55 views
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