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Gallodoro

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    CATANIA (SICILIA)

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    Gallodoro

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    - Info -

    Descrizione e geografia

    Piccola comunità di montagna, di origine antica, con un'economia essenzialmente agricola. I gallodoresi, con un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, fertile e produttivo per la presenza di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che sorge su una dolce collina, circondato da una lussureggiante vegetazione, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico curvilineo. Lo stemma comunale, interzato in palo, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, dorata, spiccano due bande verdi, racchiuse da una bordatura azzurra recante sette plinti d'oro, forati; sullo sfondo argenteo del capo figurano quattro gigli azzurri. Il secondo palo, a sfondo verde, rappresenta tre gigli dorati, posti sotto un capo partito di verde e d'oro, in cui sono raffigurati rispettivamente: un guerriero d'argento, armato di tutto punto, e un'aquila nera. Lungo il terzo palo, aureo, campeggiano, infine, sei palle: quella posta in capo, più grande, è azzurra, le rimanenti sono rosse. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.
    È situata nella parte sud-orientale della provincia, in prossimità del Parco dell'Etna, tra i comuni di Forza d'Agrò, Letojanni e Mongiuffi Melia. È raggiungibile dalla strada statale n. 114 Orientale Sicula, che dista soli 6 km dall'abitato, e dall'autostrada A18 Messina-Siracusa, tramite il casello di Taormina, distante 8 km. La stazione ferroviaria di riferimento, posta lungo la linea Messina-Catania-Siracusa, è 7 a km. A 66 km, l'aerostazione di riferimento assicura i voli nazionali e internazionali; sul continente, il “Leonardo da Vinci” di Roma/Fiumicino mette a disposizione linee intercontinentali dirette. Il porto di riferimento si trova a 51 km. Gravita su Taormina e Messina per i servizi e le strutture burocratico-amministrative.


    Storia

    Il suo nome medievale era “Gallus Aureus”, secondo alcuni in riferimento alle miniere d'oro, presenti nella zona. Il determinato potrebbe, però –suggeriscono altri–, meglio spiegarsi come un ricordo di una caratteristica insegna medievale di locanda. Nel 1880 assunse il nome di Letojanni Gallodoro, per poi riprendere, nel 1952, il nome originario. La sua origine antica è testimoniata da tombe, monete e anfore antiche, appunto, rinvenute nella zona. Secondo alcuni studiosi, l'originario nucleo abitato fu costruito da alcuni fuggiaschi, provenienti da Naxos, che era stata distrutta, i quali fondarono l'antica città di Bocena. Al riguardo, però, sono esigue le attestazioni documentate certe. Carenti sono anche le notizie relative alla storia successiva: quello che risulta è che di essa le pagine più memorabili sono state caratterizzate soprattutto da fenomeni naturali, quali i terremoti e le eruzioni vulcaniche. Per il resto, sono accertati: l'avvicendarsi dei vari feudatari e delle varie dominazioni, il susseguirsi degli eventi che interessarono tutta la zona fino all'unificazione dell'Italia, alla proclamazione della repubblica e all'autonomia regionale siciliana. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano menzione: la chiesa parrocchiale dell'Assunta, al cui interno è custodito uno stendardo del XVI secolo; la chiesa di San Sebastiano, del XVII secolo.


    Turismo

    Sebbene non rappresenti una meta di particolare richiamo turistico, offre la possibilità di effettuare piacevoli escursioni e di godere della tranquillità dell'ambiente naturale. Nei suoi dintorni è possibile visitare rinomate località turistiche balneari. Motivo di richiamo è anche la sua gastronomia, che propone semplici ma genuini prodotti locali, tra cui salsicce, vino e agrumi. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: i gallodoresi li raggiungono prevalentemente per l'espletamento di pratiche burocratiche, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni folcloristiche e gli altri eventi ricorrenti, in grado di attirare anche visitatori dai dintorni, meritano una citazione: la commemorazione dell'Assunta, a marzo; la festa della Madonna Assunta e la festa dell'incontro degli stendardi, ad agosto; “a luminaria” in onore di Santa Lucia e “u pagghiaru”, a dicembre. La festa del Patrono, San Teodoro, si celebra il 9 novembre.

    Edited by PatriziaTeresa - 8/6/2015, 20:08
     
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