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Ville di Stignano

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  1. Isabel
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    Ville di Stignano



    Villa Caristo

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    Storia

    - Fonte -

    Nel comune di Stignano, terra del filosofo Tommaso Campanella, alta e prospiciente sullo Ionio, Villa Caristo, proprietà della famiglia Caristo, che ha il merito di averla salvata da sicura rovina, e' l'esempio piu' significativo dell'arte barocca in Calabria. La leggenda vuole che Villa Caristo sia stata edificata sulle rovine di una villa di epoca romana appartenuta al patrizio romano Stenius da cui sarebbe poi derivato il nome dell'attuale Stignano.

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    Finora non sono stati eseguiti studi e ricerche approfonditi per conoscere l'architetto che progettò e realizzò questo magnifico palazzo e il parco circostante,veri ed unici gioielli che richiamano per stile, ricchezze ornamentali ed eleganza, le ville vesuviane. Secondo l'opinione più accreditata infatti, tale villa sarebbe da attribuire ad epigoni del Vanvitelli o del Sanfelice o del Vaccaro, che la idearono, spronati dal fervore edilizio avvenuto nel napoletano durante il periodo borbonico. Col trascorrere degli anni, oltre all'insulto del tempo, la villa subì gravi ed irreparabili spoliazioni: a ragion veduta si calcola che circa un centinaio di statue di marmo di Paros furono sottratte furtivamente per abbellire ville signorili del vicinato. La deliziosa fontana dei delfini, in fondo al belvedere straordinariamente elegante nel suo impianto semplicistico, fa ricordare la statua di Leda e il Cigno collocata nella fontana allegorica di Villa Signorino a Ercolano, di attribuzione Vaccariana. La facciata della villa, costituita da un'imponente costruzione a due piani, accoglie una scala a 'tenaglia', elemento presente anche nella villa del principe Spinelli di Tarsia, eseguita dal Vaccaro. Ai piedi della scala, centralmente, vi e' il gruppo marmoreo raffigurante Tancredi che battezza Clorinda morente (canto XII della Gerusalemme Liberata), unico in Italia e nel Mondo. Lo stesso Prof. Carlo Giulio Argan aveva escluso l'esistenza di figure plastiche riconducibili al poema del Tasso.

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    La villa per la fine bellezza e unicita', fu prescelta accanto alla Regia di Stupinigi, alla Villa dei principi Mellone di Lecce e al palazzo Doria Pamphili di Genova per la serie filatelica 'Le ville D'Italia' emessa dalle Poste Italiane nel 1984. Per i piu' interessati ai cenni storici e' stato realizzato un libro inedito dal titolo 'Villa Caristo' disponibile presso il desk della Villa. La Villa suddetta, un esempio piu' unico che raro, fu definita dal Frangipane, critico d'arte calabrese, 'la piu' bella e la piu' architettonica della regione, degna dei dintorni di Napoli, come di Torino settecentesca e di Catania barocca'.

    Descrizione

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    - Fonte - Fonte -

    È una grande villa settecentesca a forma di "U" ed è considerata uno dei più significativi esempi di arte barocca in Calabria. Si trova in contrada Scinà (a 2 km dal paese) e, anche se costruita da maestranze locali, fu probabilmente progettata in ambienti napoletani. Sorge in posizione dominante, su due piani, circondata da giardini e fontane e riesce a cogliere immediatamente l'attenzione del visitatore per l'armonia delle soluzioni architettoniche adottate in ogni parte del complesso. Attraverso un viale si giunge all'ingresso della villa, dominata da una monumentale scala in pietra, esterna, che sale dai due lati. Un viale, attraversando il bel giardino che incornicia la casa, conduce all'ingresso reso importante da una scala in pietra che sale da due lati e da una fontana sormontata da un gruppo marmoreo in cui si distingue Tancredi che soccorre Clorinda. Sul lato belvedere, affacciato sul sottostante paesaggio, c'è un'altra monumentale fontana di marmo bianco con tazza poligonale di base e due tazze più piccole circolari.

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    La terza fontana, quella dei delfini, separa la struttura dalla piscina. All'interno della struttura, nonostante lo stato d'abbandono, si possono ancora notare cornici, stucchi, archetti. Al piano terra è posta una cappella gentilizia con tre altari, che conserva una statua di San Leonardo e due affreschi accreditata sulla sua edificazione dà a Vanvitelli la paternità dell’opera, anche se risulta certo che la costruzione avvenne con l’ausilio di maestranze locali. Al piano superiore, invece, due ampie terrazze e un sontuoso salone, sul cui tetto è raffigurata in maniera superba la dea Venere. Nelle vicinanze della villa c'è una dipendenza con forno e frantoio. La villa per la fine bellezza e unicità fu prescelta accanto alla reggia di Stupinigi, alla Villa dei principi Mellone di Lecce e al palazzo del Principe (Doria Pamphili) di Genova per la serie filatelica "Le ville d'Italia" emessa dalle poste Italiane nel 1984.

    Giardini

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    Tale residenza, è costituita da un magnifico giardino composto da numerosi esemplari di flora nonchè opere architettoniche quali fontane e statue. In una della terrazze vi è la fontana di marmo Bianco che raffigura Tancredi che soccorre Clorinda. Le piante presenti nel giardino sono per lo più ulivi, aranceti, mandarini e querce. L’accesso è costituito da una scalinata che conduce al primo piano.

    Caratteristiche

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    In una terrazza si trova la fontana di marmo bianco ornata da una statua che rappresenta Tancredi che soccorre Clorinda. Intorno si estende una zona a giardino, delimitata da un muro ornato da pilastri coronati da cornici e intervallati da fontane. Oltre a questo confine, si estende un parco attraversato da un grande viale delimitato da un basso muro. Nel giardino sono presenti piante molto vecchie: olivi, aranci, mandarini, gelsi e querce.



    Edited by Isabel - 30/10/2014, 11:37
     
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  2. Isabel
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    Casa di Tommaso Campanella

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    Monumento nazionale

    - Fonte -

    Nota la disputa che, negli ultimi anni, ha opposto i cittadini di Stignano a quelli di Stilo. Motivo della contesa il luogo di nascita di Tommaso Campanella, assegnato a Stilo perché a quei tempi Stignano, non possedendo autonomia finanziaria, dipendeva amministrativamente da Stilo. In effetti, nel 1968, un Decreto ministeriale ha confermato che la nascita del grande filosofo è avvenuta a Stignano. In paese, infatti, esiste una piccola casa in pietra indicata come la culla natia del grande filosofo. Dichiarata monumento nazionale, reca su una delle pareti esterne una targa apposta dall'Amministrazione comunale in occasione del IV centenario della sua nascita su cui è scritto: "In questa casa nacque il filosofo Tommaso Campanella venuto a debellar tre mali estremi: tirranide, sofismi, ipocrisia. Stignano 1568 - Parigi 1639".
     
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1 replies since 21/6/2012, 08:10   976 views
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