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Tutte le chiese di Tropea

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  1. Isabel
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    Tutte le chiese di Tropea



    Cattedrale della Vergine di Romania

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    - Fonte -

    La Cattedrale di Tropea venne edificata intorno al XII secolo ad opera dei Normanni.

    Descrizione

    A sviluppo longitudinale, a tre navate in stile arabo-normanno, la struttura venne interamente costruita in conci di tufo giallino e pietra lavica. Durante il Seicento, l'edificio fu trasformato in stile barocco e allungato di 12 metri. Subì molti danni a causa dei molteplici terremoti ed ebbe numerosi restauri. L'interno ospita l'icona della SS. Patrona della città, la Vergine di Romania, opera di un allievo di Giotto databile attorno al 1230 e di provenienza orientale. Particolare attenzione merita il maestoso Crocifisso Nero, proveniente probabilmente dalla Francia e databile non prima del 1600.

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    Edited by Isabel - 5/11/2014, 19:42
     
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  2. Isabel
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    Santuario di Santa Maria dell' Isola

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    - Fonte -

    Lo scoglio di S. Maria dell'Isola è ormai divenuto l'icona turistica della Calabria, in Italia e nel Mondo. Di certo la chiesa che sorge sullo scoglio ha origini medioevali, l'isola prima completamente staccata dalla città e poi ricongiunta dall'insabbiamento. La sua posizione ha attratto asceti ed eremiti, dunque i Monaci Basiliani introdotti in Calabria dalla Amministrazione Bizantina per un più efficace controllo del territorio. Questi si susseguirono a più ondate sospinti dalle persecuzioni arabe del VII sec. e successivamente dalla proibizione del culto delle immagini sacre nell'area direttamente legata a Bisanzio. Il romitorio lì eretto fu dedicato a S.Menna. Con l'avvento dei Normanni l'Isola passa ai benedettini attraverso la cui opera si afferma la latinizzazione di Tropea. Già nel 1066, quando fu fusa la porta di bronzo della Badia Cassinese l'isola appare menzionata.Ancor oggi appartiene alla diocesi di Montecassino. Il culto di una Madonna taumaturga in essa praticato, si diffuse tra le popolazioni rurali di tutto l'arco occidentale del Poro ed assieme a quello di S.Maria de Latinis si contrappose a quello di una Madonna dei seguaci del rito greco: la Madonna di Romania.

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    Fino agli inizi del XIX sec. era direttamente collegata a Tropea (in corrispondenza della Chiesa della Pietà) da un cavalcavia. Nel corso dei secoli a causa dei danni provocati dai terremoti e dalle incursioni turche subisce diversi rifacimenti che ne modificano completamente l'aspetto originario; la sua primitiva forma bizantina a pianta centrale registra uno sviluppo longitudinale con l'aggiunta di tre piccole navate. Nel sec. XIV ebbe aggiunte gotiche: rilievo di Cristo tra i Santi e una pietra tombale di uno ieromonaco bizantino dalle linee goticheggianti ad opera del Maestro da Mileto. L'attuale facciata è posteriore al terremoto del 1905 ed è opera di maestranze locali su progetto della diocesi di Montecassino, all'interno evidenti sono i resti murari del primitivo tempietto medievale. La chiesa è meta di pellegrinaggi il 15 agosto (con processione a mare) e l'8 settembre. All'interno nella volta, una tela della S. Famiglia del settecento così come il gruppo statuario nell'altare.ostradale di Pizzo Cal. e km 50 dall’aeroporto di Lamezia Terme.
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    Interno
    Oggi la chiesetta si presenta a tre piccole navate. Oltre alla chiesa sull'isola è possibile visitare un giardino ricco di piante mediterranee, aiuole e panchine sono dislocate in vari punti, da dove è possibile vedere il mare in una prospettiva veramente indescrivibile. Vi è un piccolo Museo, con immagini e documenti che raccontano la storia del Santuario. In alto è possibile salire sul Terrazzo della chiesa, ove si apre una vista stupenda su Tropea, con i suoi palazzi antichi del centro storico. Infine, sotto l'isola si apre un passaggio, "La grotta del Palombaro" che collega la spiaggia della Rotonda con quella della Linguata. Un’indicazione molto antica cica il santuario la troviamo in un’incisione posta su una porta in bronzo dell’ Abbazia di Montecassino (1066) sulla quale si elencano i possedimenti della badia. Un altro riferimento lo troviamo in un documento doev la chiesa viene chiamata ” Santa Maria de Insula di Tropea”.All’interno del santuario si venerano tre statue in legno della Madonna con Bambino e San Giuseppe a grandezza naturale. All’interno l’edificio si presenta di dimensioni modeste, con strutture irregolari. Sul piano inferiore troviamo una piccola chiesetta a tre navate. Sull’esterno troviamo la facciata realizzata su due piani, realizzato dopo il 1905. Il portico di accesso si trova al piano inferiore, il secondo piano invece è finestrato e si trovano delle piccole stanze.

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    Edited by Isabel - 5/11/2014, 19:46
     
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  3. Isabel
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    Chiesa dell'Annunziata

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    La chiesa dell’Annunziata, voluta da Carlo V d'Asburgo nel 1535 durante il suo soggiorno nella città, fu edificata su un precedente romitorio gotico del quale rimangono le mura perimetrali dell'aula rettangolare centrale, l'arco di trionfo e la retrostante crociera del coro. All'interno, sull'altare maggiore, vi è gruppo marmoreo dell'Annunciazione eseguito nel ‘500 dal Mazzola; sul retro dell'altare l'affresco della flagellazione di Cristo del 1644 firmato Didacus Neapolitanus e un coro ligneo sempre del '500. Ammirevoli sono un Crocefisso ligneo del XV secolo e il portale del '400. Secolare dimora dei Frati Minori Riformati, dal XIX secolo fu immesso nell'orto del convento il cimitero comunale.

    Edited by Isabel - 5/11/2014, 19:47
     
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  4. Isabel
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    Chiesa del Gesù

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    - Fonte -

    La chiesa del Gesù, edificata dai Gesuiti agli inizi del ‘600 nell'attuale veste a croce greca in seguito alla demolizione dell'antica Cattolica bizantina, è passata ai Padri Liguorini per poi divenire nell'800 sede del municipio cittadino. Dal 1928 è definitivamente tornata ai Liguorini. All'interno spicca un monumentale altare maggiore del primo '800 in tardo stile barocco e una tela del ‘600 del De Matteis, raffigurante la Circoncisione di Gesù. Interessante è la tela raffigurante la Natività (1731) del Grimaldi, significativo pittore tropeano del primo '700 e le tele raffiguranti S. Ignazio di Loyola e S. Francesco Saverio del pittore calabrese Pascaletti del '700.

    Edited by Isabel - 5/11/2014, 19:48
     
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  5. Isabel
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    Chiesa del convento

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    Il Convento dei frati minori francescani (Cappuccini) è un edificio risalente alla fine del ’500 e presenta una grande navata centrale.

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    L'altare ospita un dipinto raffigurante la Madonna della Sanità, opera di Giovanni Angelo d'Amato (1576-1615).

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    Edited by Isabel - 5/11/2014, 19:49
     
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    Chiesa del SS. Rosario

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    - Fonte -

    La chiesa del Rosario è situata in Via Libertà, adiacente all'ex convento degli Agostiniani scalzi (ora palazzo Toraldo) e di fronte alla casa vescovile. La Chiesa è stata recentemente restaurata sia nella facciata che nei locali interni.



    Edited by Isabel - 5/11/2014, 19:50
     
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  7. Isabel
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    Chiesa di Michelizia

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    - Fonte -

    La chiesa della Michelizia è un edificio rinascimentale edificato, secondo la tradizione, come monumento votivo alla Madonna della Neve da un ricco mercante scampato ad un naufragio. Costruita in due momenti distinti: inizialmente l'alta cupola, in seguito la cella rettangolare con la facciata, il complesso raggiunge un effetto di silente austerità in un eccezionale innesto con la natura che lo circonda.

    Storia

    - Fonte -
    di Francesco Pugliese


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    Chi non ha visto tante volte l'alta cupola che si staglia al di sopra degli arancieti che circondano Tropea dal lato del rione Carmine? E chi non si è chiesto: ma perchè una chiesa così sontuosa e monumentale è stata costruita in piena campagna? Perchè la zona è costellata da altre grandiose chiese, quali S. Francesco di Paola e il Carmine? In una notte tempestosa di un 4 luglio di un imprecisato anno del Quattrocento, una nave mercantile, che veleggiava nel basso Tirreno non lontano da Tropea, fu colta da spaventosa tempesta. Michele Milizia il mercante padrone del carico che il veliero trasportava trovandosi in estrema difficoltà, perchè le nuvolaglie della tempesta gli toglievano ogni luminosità nella sua rotta, e perchè l'infuriare della tempesta agitava il suo animo non trovando una via d'uscita al terribile uragano, pensò nel suo animo di far voto alla Madonna della Neve, della quale si era nel giorno festivo, e che avrebbe a quella Madonna innalzato un tempio monumentale qualora fosse riuscito ad imboccare la rada naturale che si estendeva nella marina di Tropea ed avere così salvezza. Un contadino che si era svegliato dal suo sonno in una casetta sul ciglio di quella che ora è la zona del Carmine, aprì una finestra della sua modesta casetta dal lato del mare per spiare a che punto fosse la tempesta. La luce della sua lucerna fu vista dal timoroso navigatore che la prese come punto di riferimento e, da essa guidato potette entrare nella rada di Tropea ed avere salvezza. Michele Milizia soddisfece al voto e presso il luogo ove era quella luce che per lui fu salvezza eresse in onore alla Madonna della Neve un tempio votivo e questo segno di monumento fu felicemente interpretato dall'architetto al quale egli si rivolse, un architetto che sapeva il fatto suo. Sorse così più che un tempio un monumento sviluppato in altezza non adatto a raccogliere una moltitudine di fedeli per la preghiera o per il rito sacro. Forse il monumento non fu nemmeno completato per motivi che ci sfuggono. Il tempio monumento fu concepito in forme strettamente geometriche razionali, con volumi geometricamente concepiti, ed immesse l'una sull'altra, in ascensione di buono accordo e in forme strettamente umanistiche. La facciata della Chiesa di Santa Maria di Michelizia a TropeaCon gli anni il tempio monumento fu abbandonato poichè nessuno ne aveva cura. Divenne stalla per gli animali degli ortolani dei dintorni. Fu due secoli dopo, verso la metà del Seicento, che un tizio che abitava lì vicino ebbe dei sogni: la Madonna gli chiedeva di costruirle lì accanto una grande chiesa. Il sogno si ripetette per diverse successive notti. Egli ne parlò pubblicamente. La gente accorreva e si parlava pubblicamente di grazie miracolose. Vi andò anche il vescovo e per voto unanime si decise di costruire la chiesa voluta dalla Madonna della Neve. Fu costruita per cooperazione di tutti. Ciascuno offriva quello che poteva. La pietra fu raccolta nel vicino torrente e portata in spalla sul luogo della costruzione. Ne venne fuori un'aula longitudinale affiancata all'antico monumento di Michele Milizia. Ma si rispettarono le esigenze estetiche del vecchio monumento e si realizzò un edificio unitario, raccordato da un grandioso arco di trionfo in pietra della vicina cava, che fa da cornice tra le due costruzioni affrontate. Danneggiato dai terremoti e dall'usura degli anni il tempio iniziò il suo declino fino alla pericolosità dell'arco di trionfo, lesionato dalle scosse sismiche, e poi al crollo del tetto le cui travature ormai dopo oltre due secoli erano infracidite e disfatte. Lo stesso era per tutti gli infissi. Un ventennio or sono, dietro pressanti insistenze per salvare un tempio d'arte e di fede di grande importanza, uno dei pochi che in una terra sismica come la Calabria recasse una testimonianza così importante dell'età umanistica, la Soprintendenza di Cosenza intervenne con finanziamenti dello Stato. Oggi a lavori ultimati la chiesa di Michelizia è ritornata ad essere un monumento architettonico che onora Tropea e la Calabria.
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    Poichè è accostato a due altre grandi chiese, quali S. Francesco di Paola e il Carmine, la Michelizia, in conformità alle recenti disposizioni della Santa Sede, sarà adibita oltre che ad attività culturali, anche ad ospitare manifestazioni di arte oppure ad incontri di preghiera. L'edificio ed il posto a ciò si prestano meravigliosamente. E' necessario però arricchirla di opportune dotazioni, perchè nel periodo del crollo del tetto tutta la dotazione della chiesa fu asportata ed oggi in essa non vi è più nulla. Recentemente vi fu tenuto un concerto, per iniziativa del consiglio d'istituto delle scuole elementari. Giorni fa ve ne è stato un altro, preparato dal comitato per l'annuale assegnazione del premio don Mottola. Si è rivelata la difficoltà di accogliere un pieno in una chiesa che non ha un posto a sedere. Il comitato che la gestisce ha ordinato alle maestranze artigianili di Serrastretta 650 sedie dal prezzo di L. 20.000 ciascuna. Si attende che, per dotare questo edificio che potrà avere molta importanza per Tropea e dintorni i volenterosi vengano incontro offrendo la somma per acquistare una sedia. E a ciò si rivolge un appello alla cittadinanza. A questo appello aggiungiamo anche il nostro, sicuri che verrà recepito perchè trattasi di un contributo alla portata di tutti.

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    Edited by Isabel - 5/11/2014, 19:51
     
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