Semplicemente Passioni forum

Tutte le chiese di Albidona

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted



    © Impostazione sotto Copyright dell'Isabel Forum - Telenovelas Italiane

    Tutte le chiese di Albidona



    Chiesa della Madonna della Pietà

    XquwV2h

    - Fonte -

    La chiesa è posta in una località di periferia, detta Cutura o Pietà, all'entrata del paese, attigua alla provinciale che sale da Trebisacce. Vi si svolge la festa in onore della Madonna della Pietà il 5 agosto di ogni anno. La leggenda vuole che in tempi antichi la Madonna apparve in questo luogo, dove fu costruita la piccola cappella. La facciata è semplice ed è priva di presbiterio e campanile.All'interno si trova una copia della famosa Pietà di Michelangelo, dipinta però con colori vivaci, che la rendono alquanto suggestiva. Oltre alla festa dedicata alla Vergine della Pietà, la cappella è aperta in un'altra occasione durante l'anno. Infatti, nella notte del Giovedì Santo, la processione di fedeli, che parte dalla Chiesa Madre e percorre tutto il paese, sosta nella chiesetta e poi riparte per la seconda parte del corteo religioso.


    Edited by Isabel - 10/10/2013, 19:31
     
    .
  2. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted



    © Impostazione sotto Copyright dell'Isabel Forum - Telenovelas Italiane

    Chiesa di San Rocco

    ybQzjVw

    - Fonte -

    La chiesa è alquanto semplice dal punto di vista architettonico; ha una base semi-ellittica e l'interno non è decorato. Fu forse costruita nel XVII secolo a scopo votivo nei confronti di San Rocco, a cui i fedeli chiedevano aiuto per debellare la peste, che affliggeva la popolazione in quel periodo. Fino agli anni settanta la chiesetta si trovava nella periferia orientale del centro storico, perché non esisteva ancora il quartiere nuovo, Piano Giumenta, sorto solo agli inizi degli anni settanta. Questo gli consente, oggi, una posizione perfettamente centrale all'interno del paese, attigua alla piazza omonima, dove è collocato il Monumento ai caduti. Il 16 agosto di ogni anno si svolge la festa dedicata a San Rocco, con celebrazione eucaristica e processione lungo le vie del paese.


    Edited by Isabel - 10/10/2013, 19:29
     
    .
  3. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted



    © Impostazione sotto Copyright dell'Isabel Forum - Telenovelas Italiane

    Chiesa di Santa Maria del Cafaro

    1xnCalq

    - Fonte -

    La piccola ma suggestiva Cappella del Cafaro, immersa in una valle storicamente incontaminata dalla civiltà moderna, si trova nell'omonima località rurale del territorio di Albidona. Vi si giunge, seguendo una strada interpoderale, che si snoda dalla strada provinciale Trebisacce-Albidona. La chiesa è posta in una vallata, alle pendici della fiumara Avena, tra la fitta vegetazione di oleandro, ginestra e macchia mediterranea. Infatti Càfaro, dall'aramaico, significherebbe proprio "fosso" o "vallata". La storia narra che, probabilmente, furono i monaci Basiliani a costruire questa Cappella intorno all'anno 1000 e scelsero un "fosso", per proteggersi dalle possibili invasioni dei saraceni. L'esistenza della chiesa del Cafaro in periodi medievali è testimoniata da alcuni documenti del 1326, che attestano il pagamento di una decima al papa da parte dei monaci basiliani del Cafaro. Alcune fonti non accertate attestano invece che la cappella non sia addirittura stata consacrata. Il 15 agosto di ogni anno la località è affollata dagli abitanti del paese e dagli emigrati, che tornano alle proprie radici, per festeggiare insieme la tanto venerata Madonna Assunta del Cafaro. La piccola Badia contiene una statua di terracotta dipinta che riproduce una Madonna molto venerata nella zona e oggetto di numerose credenze e leggende. La prima è relativa ad una storia molto simile a quella di Lourdes. Secondo i racconti orali tramandati, una signora bianca sarebbe apparsa in località Cafaro –zona impervia fra Albidona e la fiumara del torrente Avena- ad una pastorella sordomuta, che guardava le mucche nella zona, ed avrebbe espresso il desiderio di avere in quel luogo la sua casa. Di questo desiderio incaricò la pastorella di riferire al prete del vicino paese. La pastorella obbiettò che, essendo sordomuta e dovendo badare alle vacche, non poteva eseguire quel compito. Ma la bianca signora disse che avrebbe pensato lei alle vacche e che la ragazza poteva parlare e udire.Recatasi al Paese la pastorella riuscì a riferire al prete l’episodio. Il prelato gridò al miracolo e volle tornare con la pastorella al Cafaro. Là trovarono le vacche legate ad una grande quercia (tuttora esistente). Sotto la quercia fu rinvenuta una grotta contenente una statua della Madonna, vicina a una chioccia d’oro con dodici pulcini anch’essi d’oro. Accanto a quella quercia, di varietà sempreverde, irrorata da una fonte d’acqua naturale, fu costruita la Badia per dare una casa alla statua, ritenuta miracolosa. La chioccia ed i pulcini d’oro finirono invece a casa di una nota famiglia albidonese, colpita, sempre secondo le leggende popolari, da una particolare maledizione. Secondo la tradizione, ogni volta che per qualsiasi motivo (furto o misteriosa perdita) veniva a mancare un elemento dell’aureo ritrovamento, moriva un membro della famiglia del proprietario. Si dice che l’ultimo discendente maschio sia deceduto dopo la sparizione della chioccia. Fin dal ritrovamento della statua, si sarebbero succeduti diversi fatti prodigiosi. Nel 1700, durante un’invasione di cavallette, la Madonna fu portata in processione verso la Marina, dover fece alzare in volo ed inabissare in mare il nugolo di insetti molesti e dannosi per le coltivazioni agricole. La calamità, come si evince dal confronto dei due catasti del 1700 e del 1800, si è comunque verificata ed in questa occasione fu modificato il toponimo del “Timpone della Vena” in “Timpone della Madonna”. Si racconta, ancora, che la Statua prodigiosa sia stata trasportata dall’altro lato della fiumara, in una proprietà Chidichimo (Maristella o Marraca), dopo che una scossa sismica aveva distrutto la Badia al Cafaro. Ma, nonostante la costruzione di una nuova cappella, la statua tornava al luogo d’origine, invocando chiaramente che quello era l’unico luogo in cui volesse stare. Nel corso del 1800 la Famiglia Chidichimo, divenuta proprietaria della Badia, ha ottenuto di seppellire nella stessa chiesa i propri cari, ricordati da lapidi marmoree all’ingresso della piccola chiesa. L’attuale proprietario è l’avvocato Rinaldo Chidichimo.


    Edited by Isabel - 10/10/2013, 19:32
     
    .
  4. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted



    © Impostazione sotto Copyright dell'Isabel Forum - Telenovelas Italiane

    Chiesa di Sant'Antonio da Padova

    Immagine da inserire...

    - Fonte -

    La chiesa fu costruita prima dell'anno 1000. Infatti, nel 1070, probabilmente, fu restaurata, poiché il tetto non poggiava in modo sicuro sugli architravi. Durante il restauro del 1957 fu ritrovata, infatti, una tavoletta di legno di quercia, incisa con caratteri latini, che riportano il devoto, tale Massenzio de Rago, che finanziò la restaurazione: "Hoc tectu Massentius de Rago fecit pro sua devotione. 1070". Ma la datazione non è certa, considerando un possibile errore di scrittura o una potenziale falsificazione in tempi più recenti. Secondo la leggenda, la chiesa era dedicata alla Vergine, con il nome di "Chiesa di Santa Maria degli Angeli". Nel Quattrocento fu ancora restaurata, quando la chiesa ospitò l'inserimento di un suggestivo rosone sulla facciata. Nel Seicento entrò a far parte di un Convento sorto ad opera di alcuni monaci francescani "Minori Osservanti", che costruirono quindi una torre campanaria (dotata di 2 finestre monofore con arco a tutto sesto) e un pozzo all'interno dell'atrio (ancora oggi conservati). I monaci introdussero, inoltre, un organo a canne, due tele simili a quelle suddette della chiesa madre e alcune statue lignee (Madonna Immacolata, Santa Lucia, Sant'Antonio da Padova), consacrando la chiesa al santo portoghese. Nel 1957 fu restaurata negli interni e nella facciata. La copertura del soffitto è a cassettoni.


    Edited by Simona s - 7/10/2013, 14:06
     
    .
  5. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted



    © Impostazione sotto Copyright dell'Isabel Forum - Telenovelas Italiane

    Chiesa Madre di San Michele Arcangelo

    72pBIyY
    Foto di Franco Middonno

    - Info -

    La chiesa è probabilmente di origine seicentesca. Essa ha una pianta a croce latina, dotata di un'unica navata e di un transetto: la copertura del soffitto è a capriate, mentre nella parte absidale si trova una cupola decorata. La facciata non è dotata di alcuna decorazione scultorea, ad eccezione di una piccola nicchia, nella quale si trova un crocifisso e delle finestre con vetrate, decorate con immagini del Nuovo Testamento. Le aperture sono due: il vestibolo, un portone strombato che si trova nella parte laterale rispetto all'altare e la porta secondaria ("a porta manc"), che si trova di fronte al presbiterio. Le pareti, anche se non affrescate, sono arricchite dalla presenza di suggestive tele, quali quella dell'Annunciazione, di epoca settecentesca, di un pulpito ligneo (ormai non utilizzato), di statue lignee e cartacee ( Madonna del Rosario, San Pio da Pietrelcina, San Giuseppe, San Francesco da Paola, San Domenico, San Pietro) e dei suggestivi troni in marmo nei quali sono ospitate le statue del Santo Patrono e della Madonna del Rosario. Il campanile della Chiesa, di forma prismatica, ospita un orologio; all'interno le imponenti campane bronzee della chiesa, forse seicentesche, automatizzate in tempi più recenti, quando cadde in disuso l'impiego di un uomo, che fungeva da sagrestano. Negli ultimi anni essa è stata soggetta a diversi restauri, modifiche o aggiunte di decorazioni artistiche, che hanno mutato in particolare il suo volto interno: negli anni novanta l'originario soffitto coperto a cassettoni fu sostituito con una travatura reticolare a capriate; nello stesso periodo la corsia centrale della navata è stata pavimentata con lastre di marmo incise; negli stessi anni è stato affisso nella parte centrale del soffitto un dipinto raffigurante il Santo patrono, il cui volto fu ispirato (forse) a un bambino albidonese; negli ultimi anni sono state ridecorate le Cappelle del Santissimo e di Chidichimo; nel 2006 la nicchia, l'architrave sovrastante e le colonne che lo sorreggono sono state ridecorate in finto marmo e con sottili lastre di foglia-oro, per ospitare la statua di San Michele, appena tornata dal restauro; nel 2009 l'abside e la cupola della chiesa sono stati dipinti con delle raffigurazioni dei quattro apostoli evangelisti ed è stato introdotto un imponente leggio in marmo bianco offerto dai fedeli. La chiesa è posta nel punto più alto del paese (810 m), attigua alla piazza più importante, Piazza Castello, che prende il nome dal Castello dei Castrocucco, che sorgeva sul "timpone" omonimo; da qui è possibile ammirare un panorama molto suggestivo, riuscendo a scorgere Plataci con la Montagnola, Alessandria del Carretto con i monti dello Sparviere, la Serra del Manganile, il Timpone della Foresta, la Fiumara Avena, in lontananza il golfo di Corigliano e i monti della Sila (dai punti più scoperti). Secondo la leggenda, anticamente la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo si trovava nel centro del paese, perché un terremoto o una frana avrebbero distrutto la parte restante del paese, rivolta verso lo Sparviere, portando con sé anche una parte del Castello, di cui oggi non rimane alcuna traccia.


    Edited by Isabel - 10/10/2013, 19:26
     
    .
4 replies since 20/7/2012, 18:56   78 views
  Share  
.