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Isabel.
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Tutte le chiese di Melito Porto Salvo
In epoca precedente, al santuario vi era qui una chiesetta in dedicazione alla Beatissima Vergine della Consolazione. Al suo interno si venera il dipinto della Vergine con il mano il Bambino attorniata da due angeli. Le due figure principali presentano l’inserzione della corona in oro sul capo. Le due corono vennero coniate con l’oro degli ex voto donati dai fedeli devoti, i manufatti sono opera della Scuola d’Arte “Beato Angelico” di Milano. Nella parte bassa del dipinto troviamo un vascello che veleggia sicuro. La tradizione vuole il quadro all’interno del santuario arrivato qui a Melito dalla Turchia già in tempi antichi. La leggenda narra inoltre di una ragazza di Melito rapita dai Turchi alla quale la Vergine concesse di effettuare il viaggio di ritorno sui luoghi natii con una piccola imbarcazione dove era imbarcata anche un’effigie della Madonna. Nella zona dello sbarco si eresse prima un’edicola ed in seguito sorse il santuario. All’interno il santuario si presenta con navata singola e alcuni ambienti relativi all’ospizio dei Cappuccini. Da segnalare in particolare l’altare maggiore presenta sin dalla costruzione primitiva della chiesa, e inoltre, i due altari posti sui lati. Quello sulla sinistra in dedicazione a S. Maria della Pietà, e quello sulla destra dedicato a S. Andrea d’Avellino. All’esterno la facciata si trova affiancata da un campanile del 1954, ricostruito in seguito al terremoto del 1908.
Santuario Madonna di Porto Salvo
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Edited by Isabel - 20/10/2014, 13:57. -
Isabel.
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Chiesa dell’Immacolata Concezione
La Chiesa dell’Immacolata di Melito Porto Salvo è uno degli edifici più antichi del paese, dato per conferire continuità al Culto della Vergine che qui a Melito ha origini molto lontane, legate alla famosa Madonna di Porto Salvo. La struttura è stata eretta nel primo Ottocento quale ideale sostituta della chiesa della Concessa, ora sconsacrata. Le sue vicende sono intrecciate strettamente a quelle di Melito, alla povertà, all’emigrazione e all’abbandono specie in alcune fasi storiche. Ricordiamo soprattutto il terremoto del 1908 che la distrusse e la rese inagibile, ma la popolazione locale la riedificò nei dieci anni successivi, sottoponendola successivamente a diversi lavori di ristrutturazione che le hanno conferito l’aspetto attuale, molto curato ed elegante. Di particolare interesse la cornice del portale, la monofora che occupa il centro della facciata ed i due rosoni ovoidali che illumminano le navate laterali: l’intera facciata è caratterizzata da decorazioni in altorilievo quali semicolonne e lesene. Al suo interno troverete opere del barocco locale provenienti in gran parte dalla chiesa della Concessa, quali un quadro di San Francesco di Paola, uno della Madonna Immacolata e tre statue in legno raffiguranti San Francesco, la Madonna e San Vincenzo.
- Fonte -
Interno
Facciata
Particolare della facciata
Fiancata
Campanile
Edited by Isabel - 20/10/2014, 13:59. -
Isabel.
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Chiesa di San Pietro Apostolo - Pentedattilo
L’edificio religioso più importante di Pentedattilo, presso Melito di Porto Salvo, è la chiesa di San Pietro Apostolo, una struttura di dimensioni contenute perfettamente inserita nell’abitato storico della località reggina all’estremo Sud della Penisola. Eretta nel primo Seicento, fu il punto di riferimento della cultura grecanica di Pentidattilo per qualche decennio prima di passare al rito latino a metà del XVII secolo: a questo periodo risalgono anche i primi lavori di ristrutturazione, dovuti principalmente all’adozione del nuovo rito. In seguito venne più volte rimaneggiata a causa di interventi di ampliamento e di riparazione per i sismi che interessarono la zona (terribile, ad esempio, fu il terremoto del 1783). A partire dagli Anni Settanta ha seguito la sorte del resto di Pentedattilo vecchia, divenuta un paese fantasma per via dello spostamento più a valle della popolazione residente: gli edifici dell’area furono infatti dichiarati pericolanti e l’intera zona inagibile. La Chiesa di San Pietro e Paolo, dopo secoli di centralità, visse decenni di abbandono e vandalismo, che comportarono il furto di opere d’arte di grande valore, finite in chissà quali collezioni private, ed anche di decorazioni strutturali (furono divelte intere pavimentazioni). Oggi è possibile però ammirare opere pittoriche ispirate agli originali trafugati che tentano di ripristinare l’antica atmosfera della Chiesetta. Tra queste opere ricordiamo quelle di Andrea Valere, artista reggino che ritrasse anche Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Reggio e fece dono del quadro a Sua Santità, oggi custodito nei Musei Vaticani.
Vista panoramica
- Fonte -
Campanile
Guglia del Campanile
Facciata
Lapide tombale, particolare stemma
Affresco di San Pietro
Vista della Chiesa
Edited by Isabel - 20/10/2014, 14:04.