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Musei di Rossano

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    Musei di Rossano



    Museo diocesano di Rossano-Cariati

    - Fonte -
    Prof.ssa Ines Cutellè Abenavoli - Maria Rosaria Fascì, architetto - Foto: Maria Rosaria Fascì


    CH84-68-02
    Ambiente espositivo

    In un’ala dell’antico palazzo arcivescovile, a lato della parte absidale della Cattedrale dell’Achiropita (risalente alla fine del sec. XI), il Museo è visitato da circa 12.000 persone all’anno. Nella sua ricca e varia collezione di opere d’arte, oggetti di culto e paramenti, in attesa di nuova sistemazione museografica, spicca l’Evangelario miniato del VI secolo. Come riferisce il Dr. Giacomo Oliva (delegato CEC come Responsabile dei Musei diocesani in Calabria), il Museo diocesano di Rossano (Cosenza) - presieduto da S.E. Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati e diretto da don Giuseppe Straface - è stato istituito nel 1952 dall'Arcivescovo Giovanni Rizzo, ed è stato il primo in Calabria. Fu ospitato inizialmente nei locali della sacrestia della Cattedrale, restaurati nel 1977 dall'Arcivescovo Antonio Cantisani. Negli anni 1985-86, l'Arcivescovo Serafino Sprovieri avvia il progetto di ristrutturazione degli attuali locali al piano terra nel Palazzo Arcivescovile. Dopo anni di lavori attraverso la collaborazione tra l'Arcidiocesi, i Ministeri per i Beni Culturali e ai Lavori Pubblici, la Regione Calabria e la Soprintendenza ai BAAAS di Cosenza, la nuova sede fu inaugurata dall'Arcivescovo Andrea Cassone nell'Anno Giubilare 2000. L'allestimento e gli spazi espositivi si presentano adeguati e razionali su una superficie di circa 350 mq. Vi si accede attraversando un cortile dal quale si può ammirare l'abside della Cattedrale. Parti dei soffitti si presentano voltate a botte mentre la pavimentazione è in cotto. Il Museo è costituito da dieci sale arredate con espositori in legno, ove trova collocazione un ricco e vario patrimonio.

    CH84-68-01
    Codex Purpureus Rossanensis, evangelario miniato
    del sec. VI
    Al visitatore è offerto un articolato percorso nel tempo che si snoda attraverso beni risalenti al sec. V a.C. (come uno Specchio greco in bronzo rinvenuto a Rossano ai primi del Novecento), tra stemmi arcivescovili in marmo, sculture lignee (come quella raffigurante l'Assunta), simulacri in argento (come quello dell’Achiropita del 1768). Tutti gli spazi del Museo sono dotati di sitemi di sicurezza e impianto antincendio. È in previsione il rinnovo dei locali, con restauro conservativo, e un nuovo allestimento al fine di migliorarne la fruizione. Numerosi i paramenti liturgici e le suppellettili in argento di rilevanza storico artistica. È questo il caso del particolare ostensorio chiamato Sfera greca, dalla raffinata esecuzione e dal ricettacolo a forma di tempietto gotico, donato dal Cardinale Bernardino Lõpez de Carvajal, Arcivescovo di Rossano (1508-1511), probabile opera di argentiere romano. Tra i dipinti spicca la tavola raffigurante la Pietà su fondo oro (fine sec. XV) appartenente al filone di matrice bizantina presente nella Calabria cinquecentesca. Tra gli arredi lignei si notano un Armadio da sagrestia (sec. XVII), un Altare in legno dorato (sec. XVII) con colonne intagliate e un ciborio con intarsi e colonnine tortili, particolare espressione dei tabernacoli cappuccini diffusi in Calabria. Tuttavia l'attrazione maggiore del Museo è il rarissimo Evangelario miniato scritto intorno al sec. VI. Si vuole che il manoscritto, noto come Codex purpureus rossanensis, fosse portato in salvo a Rossano, probabilmente nel IX secolo, da un monaco. Oggi comprende i vangeli di Matteo e Marco scritti su 188 fogli, pergamene intinte nella porpora,con inchiostri d'argento e oro, e tavole miniate riproducenti scene evangeliche. La tipologia della scrittura, il pregio dei materiali e dell'esecuzione delle miniature, raffiguranti episodi di miracoli e parabole, ne fanno una fra le maggiori testimonianze del genere. È il più ampio tra i sette codici miniati orientali esistenti al mondo, dei quali tre sono in siriaco e quattro in greco. Custodito a lungo nel tesoro della Cattedrale, fu investito del giusto interesse solo a fine Ottocento, grazie agli studi dei tedeschi Oskar Von Gebhart e Adolf Harnack.


    Edited by Isabel - 28/8/2013, 11:23
     
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    Museo della Liquirizia Amarelli

    - Fonte -


    museodellaliquiriziaama

    Il museo della liquirizia di Rossano è l'unico in Italia ad esporre al suo interno gli attrezzi utilizzati nella lavorazione, nella commercializzazione, e nell'estrazione della radice da cui si ricava la liquirizia, oltre ad abiti, oggetti, manoscritti legati alla famiglia Amarelli, impegnata da circa 4 secoli nella produzione della celebre liquirizia omonima.

    Storia
    Una storia di lavoro, di cultura, di impresa, di tradizioni, che affonda le sue radici nel comune di Rossano, uno tra i più importanti centri bizantini della Calabria, in Contrada Amarelli. Una storia da toccare con mano, da leggere, da ascoltare, da assaporare nel museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli". Sede del Museo la storica residenza di impianto quattrocentesco, da sempre dimora e centro degli interessi della famiglia Amarelli. L'imponente edificio ingentilito da decori secenteschi, e' affiancato da un delizioso giardino di agrumi e da una piccola chiesa, parti integranti dell'ampio complesso. Antichi documenti attestano che già intorno al 1500 la famiglia Amarelli commercializzava rami sotterranei di una pianta che tutto'ora cresce in abbondanza nei suoi latifondi: la liquirizia, dall'allettante nome scientifico di Glycyrrhizia Glabra, cioè radice dolce. Nel 1731, per valorizzare al massimo l'impiego di questo prodotto tipico della costa ionica, gli Amarelli fondarono un impianto proto-industriale, detto "concio", per l'estrazione del succo delle radici di questa benefica pianta. Nascono così le liquirizie, nere, brillanti, seducenti, gioia e delizia dei bambini e di grandi.

    Immagini

    RossanoAmarelli6
    Ingresso Museo Amarelli

    internodelmuseo
    Altra vista della vetrinetta all'interno del museo

    internodelmuseo
    Vetrinetta all'interno del museo

    anticobraciere
    Antico braciere

    vedutadialcunioggettide
    Veduta di alcuni oggetti dentro il museo

    250px-Museo_liquirizia
    Francobollo dedicato al Museo della liquirizia "Giorgio



    Edited by Isabel - 28/8/2013, 11:19
     
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