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Cesare Lanza

Giornalista ed autore televisivo

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  1. Isabel
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    Storie di calabresi lontani da casa - Cesare Lanza

    lanza_cesare

    Fonte - Strill.it
    di Damiano Praticò

    “Sono calabrese e considero Cosenza la mamma”. Cesare Lanza, giornalista ed autore televisivo, nasce a Cosenza l’8 luglio 1942. Pubblica i primi articoli in età adolescenziale, a quattordici anni. Dopo una lunga gavetta, ottiene la prima direzione di giornale al Secolo XIX di Genova nel 1972. Dal 1975 al 1976, dirige Il Corriere D’Informazione. Due anni dopo, passa a Il Lavoro e, l’anno seguente, dirige Contro. Dal 1982 al 1986, è ancora direttore de Il Lavoro e nel 1991 ottiene la direzione de La Gazzetta del Piemonte. Scrive anche su Il Giornale, oltre ad essere opinionista su Panorama e Il Messaggero. Nel 1976, il suo romanzo, ‘Nenè’, vince il Premio Sila e viene trasposto sul grande schermo da parte di Salvatore Samperi. Nel ruolo di autore tv, ha firmato programmi come Domenica In, Buona Domenica, Il senso della vita. Attraverso Domenica In, Lanza ha orchestrato l’intervista, poi effettuata da Paolo Bonolis, a Donato Bilancia, il più famoso serial killer italiano. Per tale scelta, è stato aspramente criticato: “Il fatto è che tutti” – ha detto Lanza – “volevano intervistare Bilancia, solo io ci sono riuscito”. Ha fondato, inoltre, la rivista ‘L’attimo fuggente’ e, nel 2007, si è anche cimentato nel mondo cinematografico dirigendo il film La perfezionista. “Mia madre mi raccomandava: non sposarti, non fare figli, non pensare al denaro. Studia e scrivi, vivi da eremita o, anche, sotto i ponti. Ho fatto l’esatto contrario: mi sono sposato per la prima volta a vent’anni e ho cinque figli”. Cesare Lanza è considerato il maggior esperto italiano di gioco d’azzardo. Ha pubblicato ad hoc una dozzina di libri. “Per me, i soldi persi al gioco sono un prestito dato a un amico affidabile. Prima o poi, il casinò me li restituirà”. Conserva un legame sincero e profondo con la sua Calabria. “Sono calabrese e considero Cosenza la mamma; Genova è una sorella, lì ho studiato e ho diretto giornali; Roma è l’amante che non ti stanca mai”.
     
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