Semplicemente Passioni forum

Tutte le chiese di Vibo Valentia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted


    Tutte le chiese di Vibo Valentia



    Chiesa di Santa Maria Maggiore e San Leoluca

    - Fonte -


    dlLdkuc
    Il Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca è il duomo di Vibo Valentia, situato nell'omonima Piazza San Leoluca. Costruito sopra i resti di una più antica basilica danneggiata dai terremoti, è decorato da numerosi e pregevoli stucchi barocchi e conserva importanti opere d'arte, fra cui il trittico statuario di Antonello Gagini, opera rinascimentale.

    Storia
    L'attuale chiesa principale di Vibo Valentia sorge nella posizione dove esisteva anticamente una cattedrale bizantina probabilmente del IX secolo, che venne fortemente danneggiata durante i terremoti del 1638 e 1659. Resa ormai pericolante e inagibile, viene colta l'occasione per un rinnovo definitivo, in termini di dimensioni e di gusto architettonico. Nel 1680 hanno inizio i lavori di costruzione della nuova chiesa su progetto di Francesco Antonio Curatoli. Il progetto del Duomo nuovo era inizialmente più ampio, ma viene in seguito ridimensionato su pressione dei vicini padri domenicani per il fatto che il nuovo edificio, con la sua mole, avrebbe oscurato la loro chiesa. Il cantiere si protrae per una quarantina d'anni e viene ultimato nel 1723, a un anno dalla morte del suo progettista. Appena costruita, la chiesa presenta al posto dell'attuale frontone una grande corona basilicale e vi è anche una cupola con lanterna. L'edificio viene consacrato nel 1766. Nel 1783, solamente diciassette anni dopo la consacrazione, un forte terremoto danneggia la struttura, lesionando la cupola, che viene abbattuta. L'interno viene restaurato su progetto di Emanuele Paparo con l'ausilio di Fortunato Morano, che si occupa degli stucchi. Anche la facciata viene parzialmente ricostruita, donandole l'aspetto attuale. Nell'Ottocento subisce nuovi interventi e vengono aggiunti i vari affreschi neoclassici.

    Struttura


    Qmxkkxn
    All'esterno, il duomo presenta una facciata moderatamente barocca, un poco plastica e con vaghi accenni rinascimentali. Sono presenti un corpo centrale, che costituisce la facciata vera e propria della chiesa, e due campanili gemelli laterali, che chiudono al loro interno il prospetto della chiesa. Facciata e campanili sono collegati da un motivo unitario di lesene su due ordini, quello inferiore tuscanico e quello superiore ionico, separati da un cornicione che, al centro, si piega verso l'alto seguendo i profili del portale sottostante e della finestra al di sopra, evidenziando così maggiormente la zona centrale e focale del prospetto. L'ordine superiore di lesene sostiene un altro cornicione, sul quale si impostano il timpano triangolare del corpo centrale e le celle campanarie dei due campanili, che proseguono verso l'alto con un ulteriore ordine di lesene ioniche, chiuse in sommità da un ultimo cornicione e da una copertura a cupola. Unici elementi plastici del corpo centrale sono i vari fregi e l cornici che decorano il portale d'ingresso e il finestrone superiore, mentre i due campanili, soprattutto grazie alle varie nicchie presenti e alle relative cornici, sono caratterizzati da una maggiore plasticità. Internamente, la chiesa è impostata su una pianta a croce latina, con navata unica e transetto.Sull'intersezione fra quest'ultimo e la navata era presente la cupola, inserita nel progetto originario e poi abbattuta dopo il terremoto del 1783.L'imposta è ancora presente, così come parte del tamburo con i finestroni circolari, ma a questo livello l'alzato si interrompe bruscamente ad è concluso da una generica copertura a volta. Le pareti dell'aula sono ritmate da lesene di ordine corinzio, ornate da numerosi ed elaborati stucchi bianchi che ricoprono anche la volta a botte di copertura. Sono inoltre presenti quattro cappelle laterali, due per lato.

    Opere


    LzTzqZ7
    Estasi di Sant'Ignazio
    (olio su tela di
    Ludovico Mazzanti),
    nella chiesa di
    San Michele

    La chiesa custodisce al suo interno un maestoso altare maggiore settecentesco in marmi policromi di notevole fattura. dal quale emerge la statua rinascimentale della Madonna della Neve. L'opera di maggior valore qui conservata resta però il celebre trittico statuario rinascimentale di Antonello Gagini, eseguito fra il 1523 e il 1524 e fatto trasportare all'interno della chiesa da Emanuele Paparo nel 1810. L'opera si trovava precedentemente nella chiesa di Santa Maria del Gesù, nota anche come chiesa di Santa Maria la Nova. Il trittico è composto da una ordinata cornice architettonica in marmo scuro con colonne corinzie, che inquadra tre nicchie dove trovano posto, da sinistra a destra, le statue della Madonna delle Grazie, di San Giovanni Evangelista e di Santa Maria Maddalena. Quest'ultima, in particolare, grazie al suo armonico equilibrio delle parti è considerata un capolavoro della statica. Il coronamento superiore del trittico, con affresco centrale e volute, è da considerarsi aggiunta successiva. La chiesa è poi ornata da elaborati stucchi, anch'essi opera settecentesca, e dai quadri di Emanuele Paparo che si ispirano ad opere pittoriche di varie epoche.

    Edited by Isabel - 8/11/2014, 20:31
     
    .
  2. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted


    Chiesa di San Michele

    nYzMMA6

    - Fonte -

    Realizzata con materiale tufaceo, è un pregevole esempio di arte rinascimentale.Fu realizzata insieme al campanile a base quadrata e subì, nel tempo, diversi rifacimenti, soprattutto dopo il terremoto del 1783.



    Edited by Isabel - 8/11/2014, 20:30
     
    .
  3. Isabel
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted


    Altre chiese
    • Chiesa di Santa Ruba: sorge a metà strada fra Vibo e uno dei paesi satelliti della stessa (San Gregorio d'Ippona). Di origini antiche (venne costruita attorno all'anno 1000 da Papa Callisto II), presenta una cupola d'ispirazione orientale.
    • Chiesa del Rosario: fu costruita nel 1337 nella locazione di un preesistente teatro romano. La chiesa, in stile gotico, fu più volte ricostruita in seguito a cataclismi (come il terremoto del 1783).
    • Chiesa del Carmine: risalente al '600, venne ricostruita attorno al 1864 in forma circolare.
    • Chiesa di Santa Maria degli Angeli: costruita tra il 1621 e il 1666, è curata dai Padri Cappuccini fin dal 1866. Il pezzo di maggior attrattiva della chiesa è il Crocifisso ligneo detto "degli Angeli", meta di migliaia di devoti che, per antica tradizione, nei venerdì di marzo di ogni anno si recano in pellegrinaggio.
    • Chiesa di San Michele: si ha traccia di questa antica chiesa, esempio di architettura rinascimentale al sud, dalla data dell'8 agosto 1519, quando il Vescovo di Mileto, Andrea Della Valle, la elevò a Parrocchia. Il campanile, su probabile disegno del Peruzzi, a torre quadrata, con tre ordini sovrapposti, aveva un orologio il cui meccanismo è stato ritrovato sul posto e sarà conservato in un museo, all'interno vi è un affresco di Luca Giordano San Michele che scaccia Lucifero.
    • Chiesa dello Spirito Santo: edificata nel 1579, si può considerare la prima cattedrale della città, poiché nel 1613 Virgilio Cappone sposto la sede vescovile da Mileto alla città capoluogo. Conserva al suo interno una tela attribuita a Teodoro Fiammingo, oltre ad un'opera di F. A. Curatoli.
    • Chiesa Santa Maria la Nova: costruita nel 1521 con il nome di Santa Maria del Gesù dal duca Ettore Pignatelli, ne custodisce il sarcofago. Si presenta attualmente con stili diversi ed ospita al suo interno un marmo del Gagini. Usata in periodo di guerra come deposito militare, fu restaurata e riaperta nel 1837 per volontà di Enrico Gagliardi.
    • Chiesa di Santa Maria del Soccorso: costruita originariamente attorno al 1632, venne rifatta nel 1791 su disegni di Bernardo Morena.
    • La Madonnella: antica sede dei Cappuccini, annualmente vi si celebra il culto della Madonna del Buon Consiglio e di sant'Anna.
    • Chiesa di Sant'Antonio di Padova: chiesa del XVII ove è possibile osservare un altro affresco di Luca Giordano, La Madonna col bambino tra i Santi Anna e Felice.

    Edited by Isabel - 8/11/2014, 20:32
     
    .
2 replies since 23/1/2010, 18:01   71 views
  Share  
.