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Pianopoli

Provincia di Catanzaro

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  1. Isabel
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    Pianopoli

    pianopoli

    - Info -

    Pianopoli è un comune italiano di 2.542 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.

    Comune collinare, di origini piuttosto recenti, con un’economia basata sull’agricoltura, sull’industria e sul terziario. I pianopolitani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località: Martinico, Palazzo, Spranico e Vianova. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine anche accentuate: si raggiungono i 600 metri di quota massima sul livello del mare; l’area Contrada Persico è in contestazione con il comune di Serrastretta, mentre quelle di Baratta e Dipodi sono in contestazione col comune di Feroleto Antico. L’abitato, situato sul lembo di un terrazzamento, è interessato da una forte crescita edilizia, resa necessaria da un numero di stanze non occupate che non si discosta dai livelli medi; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta un monte d’oro a tre colli, sormontato da un fanciullo, vestito con una tunica bianca, nell’atto di impugnare, con una mano, una spada dorata e, con l’altra, un sacchetto d’argento; sulla cima di ciascuno dei due colli laterali spicca una rosa rossa. Attraversata dal fiume Badia, si estende a nord della provincia, a nord-est della piana di Sant’Eufemia, tra Feroleto Antico, l’isola amministrativa Polverini (appartenente al comune di Feroleto Antico), Serrastretta, Amato, Marcellinara e Maida. A 15 km dal casello di Lamezia Terme-Catanzaro, che immette sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, può essere raggiunta anche percorrendo la strada statale n. 18 diramazione Tirrena Inferiore, il cui tracciato si snoda a soli 5 km. Agevole si presenta pure il collegamento con la rete ferroviaria: la stazione di riferimento, lungo la linea Lamezia Terme-Catanzaro Lido, si trova infatti soltanto a 3 km. L’aeroporto più vicino è a 16 km; quello di Napoli/Capodichino dista 395 km. Il porto mercantile dista 49 km; quelli di Reggio di Calabria e di Villa San Giovanni (RC) 143 km e 130 km. Inserita in circuiti commerciali, gravita su Lamezia Terme per il commercio, i servizi e le strutture burocratico-amministrative non presenti sul posto.

    Storia

    A seguito del terremoto della prima metà del XVII secolo, che distrusse Feroleto Antico, gran parte degli abitanti di questo borgo si trasferirono in località Coltura, nei pressi della chiesa di Santa Croce, che era stata risparmiata dal sisma. Alle baracche si sostituirono ben presto edifici in muratura e si dette così vita a un nuovo agglomerato urbano, cui fu dato il nome Feroleto Piano, perché sorto in una zona pianeggiante. Il toponimo attuale, assunto con un regio decreto del 1872, è composto di “piano” e “poli”, derivante dal greco “polis”, ‘città’. Infeudata alla nobile casata dei D’Aquino, principi di Castiglione Marittimo, dalla prima metà del Seicento alla fine del Settecento, passò poi al regio demanio. Inclusa nel cantone di Catanzaro, ai tempi della Repubblica partenopea, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu inserita tra i comuni del circondario di Serrastretta. Alla restaurazione borbonica seguì una larga partecipazione ai moti risorgimentali. La storia post-unitaria non fa registrare avvenimenti di rilievo. Tra i monumenti spicca la chiesa parrocchiale di San Tommaso d’Aquino, di origini seicentesche; ampiamente rimaneggiata nel XVIII secolo, presenta semplici linee architettoniche.

    Economia

    Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto i consueti uffici municipali e postali. Per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, foraggi, ortaggi, olivo, uva, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di ovini, caprini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare (tra cui quello della conservazione di frutta e ortaggi), edile, dei materiali da costruzione (compreso il vetro), della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili e articoli in gomma. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

    Tradizioni e altro

    Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di estesi sughereti. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citate: la festa e la fiera del Carmine e quelle dell’Addolorata, che si svolgono rispettivamente l’ultima domenica di luglio e la quarta di settembre. Il Patrono, S. Tommaso d’Aquino, si festeggia il 7 marzo.

    Edited by Isabel - 7/8/2013, 09:46
     
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