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Palazzi di Krotone

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    Palazzi di Krotone


    Palazzi nobiliari

    [Immagini non trovate]

    - Fonte -

    Il centro storico di Crotone è disseminato di palazzi aristocratico-nobiliari di varie epoche, a testimonianza di un antico fasto e splendore. Tra questi ricordiamo: Palazzo Olivieri, Casa Turano, Palazzo Berlingeri e Palazzo Barracco.



    Edited by Isabel - 3/11/2014, 19:11
     
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  2. Isabel
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    Palazzo Barracco

    ME7OWny

    - Fonte -

    « Una strada in salita assai larga e praticabile alle vetture, circonda il fianco sud della collina e conduce alla cittadella, la quale occupa il punto culminante.
    Qui sono le principali abitazioni della nobiltà; e vi s’incontra una piccola chiesa…
    Poi il sontuoso palazzo di marmo del barone Barracco, col suo giardino
    »
    (François Lenormant, II, 179)

    Palazzo Barracco è un importante edificio di Crotone situato in piazza Castello, all'interno del centro storico.

    Storia

    La presenza del barone Alfonso Barracco era già nota in città alla fine del '700. Il 23 gennaio 1800 stipulò un atto con i fratelli De Riso e i Bianco di Catanzaro, con il quale egli stesso si impegnò a consegnare 1.700 tomoli di grano del raccolto del 1799. Il grano dovette poi essere consegnato dal catanzarese Antonio Casaburi, all'epoca abitante in Crotone, e che svolse la carica di “regio uditore ed assessore politico e militare di questa real piazza di Cotrone ed amministratore dei beni di Alfonso Barracco, per parte del regio fisco”. Successivamente, il palazzo passò da Alfonso Barracco al figlio Luigi. Figlio di Alfonso e di Emanuela Vercillo, si sposò con l’aristocratica crotonese Chiara Lucifero; nel 1828 attuò una permuta per una casa situata all'interno della parrocchia del SS. Salvatore, il cui atto venne stipulato nel 1839, al fine di ricostruire ed ampliare il suo palazzo. Nel novembre del 1828 ottenne l’indulto per un oratorio privato a favore dei fratelli Alfonso, Stanislao, Francesco, Domenico, Maurizio, dei baroni Barracco e delle sorelle Carolina, Emanuela ed Eleonora. Proseguendo nel suo progetto dopo il terremoto dell'8 marzo 1832, il 12 marzo 1833, nonostante la forte opposizione del vescovo Leonardo Todisco Grande, un real decreto ordinò la demolizione della chiesa del SS. Salvatore resa poi esecutiva l'8 agosto 1834. Sempre intorno al 1833 il Barracco ospitò nel suo palazzo il nuovo re Ferdinando II di Borbone, in visita alle province del regno. Nel 1834 Alfonso, primogenito di Luigi (al quale gli succederà dopo la sua morte, avvenuta nel 1849), si unì con Emilia Caraffa, ponendo le premesse per il trasferimento dei Barracco nella nuova residenza napoletana (nel 1848 Stanislao Barracco, fratello di Alfonso, venne eletto nel Parlamento napoletano per il distretto di Cotrone). Dopo l’Unificazione, alla quale il barone Alfonso Barracco contribuì con una somma di 10.000 ducati a favore dell’impresa garibaldina, i Barracco si trasferirono a Roma. Nel frattempo, il grande palazzo di Crotone andava incontro ad una lenta ma costante rovina a causa della presenza ormai rara dei suoi proprietari. L’anno dopo il Plebiscito del 21 ottobre 1860, che sanzionò l'Unificazione, il barone Giovanni Barracco venne eletto nel collegio di Crotone, per poi essere rieletto anche nel 1874 e nel 1880, scontrandosi più volte prima col democratico Gaetano Cosentino - il quale tuttavia riuscirà ad avere la meglio sul barone nel 1867, nel 1870 e nel 1876 - e poi sconfiggendo dopo una contestazione nelle elezioni politiche del 1880 Raffaele Lucente. Nel 1919 vi abitò in seguito il barone Enrico Barracco, figlio ed erede di Alfonso e sposato con Maria Doria, e dagli eredi di Roberto Barracco.

    Ubicazione

    Situato in posizione dominante, dal palazzo si può godere una veduta generale e spaziosa della città, del mare, della campagna e dei monti. Affacciante su piazza Castello, esso è collegato alla città da numerose strade.



    Edited by Isabel - 3/11/2014, 19:12
     
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  3. Isabel
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    Palazzo Giunti

    [Immagine non trovata]

    - Fonte -

    Fu edificato agli inizi dell'Ottocento su un preesistente fabbricato di proprietà della famiglia Orsini di Roma. Particolarità del palazzo gentilizio, costruito in pietra calcarea siracusana su cui si notano lesene scanalate terminanti con capitelli corinzio-floreali, è la corte interna con ballatoio ad arcate.





    Palazzo Morelli

    [Immagine non trovata]

    - Fonte -

    Situato nel centro storico, è un edificio a corte chiusa con un giardino interno. Il suo aspetto attuale è dovuto ai restauri effettuati dai marchesi Morelli alla fine dell'800. Un cornicione a dentelli corona il palazzo, interessante anche per il suo scalone interno illuminato da un'ampia finestra ad arco. Lungo l'ampio scalone sono sistemati, in alcune nicchie, grandi vasi di Capodimonte.



    Edited by Isabel - 3/11/2014, 19:12
     
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2 replies since 3/10/2011, 13:50   77 views
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