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Tutte le chiese di Spezzano della Sila

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  1. Isabel
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    Chiesa di San Biagio

    - Fonte -

    La chiesa dedicata al santo è certamente la prima edificata a Spezzano, fu costruita come si narra, in una zona paludosa, dove i primi abitanti trovarono un'effigie del santo ed è per questo nominata a S. Biagio, che è ora il patrono del paese ed è festeggiato il 3 febbraio di ogni anno. La zona dove sorge la chiesa è ricca d'acqua e ancora oggi è presente una fontanella nota come "frisulu". Nella chiesa esistono le seguenti opere di notevole valore artistico: una statua di legno dedicata al santo stesso, cappello della fonte battesimale in pietra e la Pala del maggiore altare. Le festività a S. Biagio sono oggi in tono più dimesso rispetto a quelle di S. Francesco. In altri tempi, tale ricorrenza era caratterizzata dal fatto che i possessori di cavalli, muli e asini, compivano al trotto numerosi giri alla chiesa per chiedere al santo di benedire i loro animali. In occasione della festa ancora oggi si preparano dei dolci tipici spezzanesi detti "mastazzuoli", preparati con farina impastata con miele d'api e fatti a forma di S o delle iniziali dei familiari. Tali dolci venivano benedetti e distribuiti a famigliari e amici. I fedeli compivano un giro all'interno della chiesa invocando la benedizione del santo che è definito il protettore della gola, il parroco infatti appoggia due candele incrociate alla gola ai fedeli. Ancora oggi quando in paese si verificano abbondanti nevicate si dice che il santo si sia toccato la barba.

    San Francesco e il Convento

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    Il convento di Spezzano è cronologicamente la terza delle chiese costruite dal santo stesso, dopo la sua città natale Paola e paterno, città del fidato collaboratore frà Paolo, ma è il primo al mondo nell’ordine francescano della Charitas. Le festività in onore di S.Francesco sono note in tutta la Calabria per la loro grandezza, durando circa dieci giorni intorno alla terza domenica di settembre. In altri tempi a chi saliva la gradinata di accesso al convento, la facciata della chiesa appariva maestosa, sui scalini di cemento si potevano leggere i nomi degli operai che avevano contribuito alla costruzione della scalinata, ora questo sono completamente state rinnovate. Prima della chiesa si nota l'ex carcere mandamentale. Quella di S.Francesco è la festa di Spezzano per antonomasia e da anni immemori i festeggiamenti sono sempre stati eccezionali, in anni passati questi erano meno vistosi ma comunque bellissimi. Si dava inizio alla festa al nono giorno antecedente alla 3ª domenica di settembre con il chiassoso rullio dei tamburi che suonatori esperti facevano risuonare per le vie del paese, preceduti e seguiti da flotte di ragazzini, affascinati dal loro ritmo. Al rullio dei tamburi si univano i rintocchi del campanone del Convento e quello dei potenti botti prodotti dai "colpi scuri". È l'eccezionalità dell'avvenimento era ed è tuttora rappresentata dal fatto che per mettere in funzione l'oramai pluricentenario campanone occorre la forza di una decina di persone circa. Poi la sera dello stesso giorno, "l'apertura", con il medesimo rituale i fedeli accorrevano a salutare il santo nella sua chiesa addobbata sfarzosamente. Il giorno successivo, sabato, iniziava il novenario con un ciclo di predicazioni tenute da grandi predicatori della regione. La festa vera e propria durava tre giorni, da sabato a lunedì, con i giochi popolari. Prima dell'avvento della luce elettrica, il corso principale del paese e la piazza venivano illuminate da rudimentali archi ad acetilene e le classiche "lampade cinesi", ossia dei palloncini di carta crespa con dentro un lumino. Con l'arrivo della luce i comitati si sono organizzati per fornirsi di archi veri e propri, con luci colorate che rappresentavano i motivi decorativi più svariati. Sul palco sabato e domenica si esibivano gruppi bandistici, oggi incalzati dai cantanti più in voga del momento, a Spezzano ricordiamo infatti i Nomadi, gli Stadio, Orietta Berti, Rosanna Fratello, Aleandro Baldi, Mietta, i Camaleonti, Edoardo Vianello, Iva Zanicchi, Little Tony, Mino Reitano, Riccardo Fogli, i Cugini di Campagna, i New Trolls, Claudio Villa, Ricchi e Poveri, Amedeo Minghi, Matia Bazar, Fiordaliso ecc. e tanti grandi comici del momento, tra tutti Pippo Franco, Giorgio Panariello e Gigi Sabani. Ma lo spettacolo più atteso della festa era fornito dai fuochi d'artificio, più volte indicati come i migliori nella regione. Quello degli spari era un evento sentito e apprezzato da tutti, tant'è che sono state indette delle vere e proprie gare. La processione un tempo veniva divisa in due giorni perché veniva fatto fare al santo l'intero giro del paese, negli ultimi anni invece è stata ridotta ad un giorno sia per ordini della Curia sia perché era ritenuta troppo pesante, ad oggi il Santo infatti compie il giro delle strade principali del paese. Particolarmente attesi erano i giochi popolari consistenti nel tiro alla fune, corsa dei sacchi, le pignatte, la pastasciutta, la cuccagna ecc. Puntuali ogni anno sono i venditori ambulanti, la pesca di beneficenza organizzata dal comitato e la lotteria o “riffa”, con il tradizionale vitellino come primo premio. Altro aspetto tipico della festa è la "Coccia", il piatto per eccellenza degli spezzanesi. Questa pietanza è formata da carne di maiale, pecora e capra, preparata con grano bollito e sale, e successivamente infornata.

    Edited by Isabel - 22/9/2013, 12:16
     
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