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Memorie - 3 settembre 1943, operazione “Baytown”: quando gli Alleati sbarcarono a Reggio

Storia

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  1. Isabel
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    Memorie - 3 settembre 1943, operazione “Baytown”: quando gli Alleati sbarcarono a Reggio

    - Fonte -
    di Damiano Praticò


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    “I mezzi da sbarco approdarono sulle spiagge italiane e non vi furono ostacoli da sormontare a parte il caldo, la sete e gli zaini sovraccarichi”.
    Così Farley Mowat, ufficiale del reggimento ‘Hastings & Pince Edward’, raccontò in merito allo sbarco a Reggio Calabria della Prima Divisione canadese, che, insieme alla Quinta Divisione britannica, formavano parte dell’Ottava Armata inglese protagonista indiscussa dell’approdo in riva allo Stretto degli Alleati.

    Era la notte del 3 settembre 1943: i tedeschi si erano ritirati dalla città, Sindaco-podestà era Michele Barbaro. Reggio Calabria appariva molto simile ad una ghostown: dal 6 maggio gli Alleati bombardavano incessantemente la città. Dopo lo sbarco in Sicilia il luglio precedente, giungere a Reggio Calabria significava per gli angloamericani creare la prima testa di ponte sul continente: era l’inizio della risalita della penisola.

    La Quinta Divisione britannica, secondo la strategia del comando alleato nelle mani del Generale Montgomery, avrebbe dovuto occupare Reggio Nord: Catona, Gallico, Pentimele. La Prima Divisione canadese, invece, si sarebbe dovuta dirigere verso Reggio centro, per poi spostarsi a sud al fine di conquistare l’aeroporto e le alture di Gallina.

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    Nonostante fossero basse le probabilità di una tenace resistenza in città, anche per il fatto che le forze armate tedesche si erano ritirate, gli Alleati optarono comunque per un bombardamento preventivo, probabilmente del tutto inutile. Da “Operazione Baytown – Città del sole edizioni – Reggio Calabria, 2003” di Giuseppe Marcianò: “Alle 03:45, quando i soldati erano ancora in mare, iniziò il colossale fuoco di sbarramento diretto contro le coste calabresi. L'intera fascia costiera intorno a Messina era illuminata a giorno dai lampi dei cannoni. Tale bombardamento è stato deplorato da tutti gli storici per la sua inutilità, data la scarsa consistenza degli obiettivi militari. Anche in mancanza di cifre precise, si può ipotizzare ragionevolmente che il bombardamento provocò numerose vittime tra i civili, anche se gran parte della popolazione si era rifugiata nei paesi dell'entroterra”.

    Alle 04:50 il comandante Nicholl diede l’ordine per lo sbarco. Gli anglo canadesi non incontrarono alcuna resistenza. Approdarono a Reggio senza colpo ferire.

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    Ancora dal volume di Marcianò: “I Canadesi, poco dopo le 05:45, iniziarono la dura salita verso quota 305 per impadronirsi dei due forti posti sulla collina di Pentimele. Alle 07:15 erano già dentro i forti senza incontrare alcuna resistenza. […] L'avanzata procedeva secondo una duplice direttrice di marcia: una compagnia avanzava lungo la strada principale del rione S. Caterina, mentre l'altra marciava costeggiando le prime alture, site a monte della zona urbanizzata. In breve tempo superarono anche il ponte dell'Annunziata, dopo avere infranto la debole resistenza di un plotone del 502° Battaglione costiero. A questo punto i Canadesi erano ormai entrati nella zona centrale della città. I pochi civili rimasti a Reggio si comportavano amichevolmente nei confronti degli invasori e si affannavano a spiegare che l'ultimo Battaglione della 29^ Panzer si era ritirato due giorni prima dalla città, dirigendosi verso l'Aspromonte. Alle 08.10 i Canadesi controllavano l'aeroporto, alle 11.45 un'altra compagnia si impadroniva della collina sovrastante, in prossimità del villaggio di Gallina”.

    La città era presa. Reggio venne sottoposta ad amministrazione militare. I pesanti bombardamenti della primavera-estate (e poi il colpo di grazia la notte del 3 settembre) l’avevano ridotta ad un cumulo di macerie tra le quali si muovevano reggini a cui, prima il terremoto e poi la guerra, avevano tolto quasi tutto.

    Uno scherzo della storia volle che, nelle stesse ore in cui le truppe del Generale Montgomery operavano a Reggio Calabria, il Governo Badoglio firmasse l’armistizio segreto con gli Alleati (poi pubblicato per via radiofonica il giorno 8 settembre) tramite il quale l’Italia rompeva il Patto d’Acciaio con Hitler.

    Ironicamente, Reggio Calabria aveva rispettato l’armistizio nonostante nessuno fosse ancora a conoscenza del suo esistere..

    Edited by Isabel - 15/10/2014, 15:15
     
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